La Mediazione PedagogicaLiber Liber

Aspetti paradigmatici dell'arte del passeggio nel XVIII secolo
di Giuseppe G. Peota

2. Note.

  1. J. Le Goff (a cura di), La nuova storia, Milano, Mondadori, 1990.
  2. Ivi, pp. 42-43.
  3. N. Elias, La civiltà delle buone maniere, Bologna, Il Mulino, 1988.
  4. Ivi, p.346.
  5. La gioventù istruita nel buon costume, Firenze, Gaetano Cambiagi Stamp. Granduc., 1787, pp. 70-80.
  6. Ivi, p.74.
  7. Ivi, p.75.
  8. Tali elementi sono impiegati da Elias come legge fondamentale, parallela a quella della biogenesi, per definire e qualificare un periodo storico-sociale quale prodotto spontaneo dell’interazione tra individui interdipendenti. La lenta trasformazione dei codici comportamentali, al quale il soggetto aderisce per costrizione esterna, rappresenta un percorso peculiare della civiltà occidentale, caratterizzato peraltro da significative mutazioni nella stessa struttura psichica degli individui. N. Elias, Op. cit., pp. 268, 346-347.
  9. J.J. Rousseau, Le Confessioni, XII, in Opere, Milano, Sansoni, 1993, p. 1113.
  10. J.J. Rousseau, Le Passeggiate solitarie, in Op. cit., p. 1350.
  11. Ibidem.
  12. Ibidem.
  13. Un approfondimento del concetto di ozio è reperibile in J. Laloup, Il tempo dell’ozio, Torino, SEI, 1966, pp. 23-24.
  14. J.J. Rousseau, Op. cit., p.1362.
  15. Ivi, p. 1364.
  16. La data di produzione di quest’opera è incerta, così come è scarsamente conosciuta la biografia del suo autore. Di Karl Gottlob Schelle si sa la data di nascita, 1777, ma non quella della sua morte. Intorno all’età di trent’anni Schelle, non riuscendo più a soppportare il suo impiego da insegnante, cadde in un profondo e irreversibile stato depressivo. Terminò i suoi giorni in un manicomio nel quale, probabilmente, scrisse l’opera che ci accingiamo a prendere in esame.
  17. K.G. Schelle, L’arte di andare a passeggio, Palermo, Sellerio, 1993, p. 43.
  18. Ivi, p.46.
  19. Ivi, pp. 74-75.
  20. La «dottrina delle sensazioni» è stata elaborata da Moses Mendelssohn (1729-1786), il maggior rappresentante della filosofia popolare, all’interno di una concezione laica della cultura. Il sentimento, secondo tale teoria, è la facoltà che valuta il bello. Ne consegue un’operazione in cui l’individuo è in grado di formarsi una rappresentazione degli oggetti chiara ma non distinta dovuta, più che al rispetto di precettistiche normative, all’espressione della propria spontaneità e creatività.
  21. K.G. Schelle, Op. cit., p. 127.

 

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