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Integrazione scolastica: uno sguardo allEuropa.
di Enzo Magazzini |
6. La Dichiarazione di Salamanca
Il
primo significativo documento in materia, emanato nel 1997 della Comunità Europea,
costituisce un piano d'intervento politico-educativo all'interno del quale viene garantito
il diritto allo studio per soggetti in situazioni di handicap.
Nel
1981 le Nazioni Unite bandiscono "l'Anno Internazionale dell' handicappato".
Più
tardi il 24 luglio 1986 il Consiglio d'Europa emana un documento in cui si raccomanda che
sia assicurato ai disabili il "traitement equitable" ma il quadro di riferimento
ideale che ispira e guida attualmente la politica comunitaria in materia di educazione dei
soggetti in situazione di handicap è da ricercarsi nella Dichiarazione di Salamanca.
Tale
documento è nato a seguito della conferenza mondiale sull'educazione e i bisogni
educativi speciali, tenutosi a Salamanca nel Giugno del 1984.
Il
principio ispiratore di tale documento è: "ad ogni persona deve essere garantito il
diritto all'educazione, abolendo ogni spazio di esclusione e di marginalizzazione"
In
questo modo prende forma il concetto di "scuola centrata sui bisogni degli
allievi", con programmi e percorsi formativi che si adattano all'allievo e non
viceversa. Inoltre all'interno della dichiarazione compare la Cadre
daction che rappresenta un complesso di orientamenti pratici che risultano
particolarmente preziosi allo scopo di conciliare tra loro le diversità rappresentate dai
sistemi educativi per soggetti in situazione di handicap messi in atto nei vari Paesi
dell'Unione Europea. Nella dichiarazione si sostiene che le classi speciali, dove
esistono, non devono essere abolite ma trasformate per finalità e ruolo in modo da
fornire un valido appoggio professionale alle scuole ordinarie. Infine secondo la
dichiarazione deve essere potenziato il rapporto tra la scuola e le altre agenzie
formative, in primis la famiglia, che dovrà partecipare alla pianificazione educativa e
ad ogni decisione. |