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Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
Facoltà di Lettere e Filosofia, Storia della Facoltà di Lettere e Filosofia de
"La Sapienza", a cura di Lidia Capo e Maria Rosa Di Simone, con prefazione
di Emanuele Paratore, Roma, Viella, 2000.
di Furio Pesci |
Il
volume rappresenta un notevole contributo alla storia degli studi universitari nel corso
dei secoli (come si sa, la Sapienza di Roma affonda le sue radici nel XIV secolo),
presentando i risultati di approfondite e penetranti ricerche sui molteplici aspetti
scientifici, didattici ed anche sociali e politici della vita di una delle facoltà
principali di quella che è senzaltro la maggiore istituzione universitaria del
nostro Paese.
Il
lavoro è stato condotto da un gruppo di studiosi che raccoglie alcuni importanti storici
italiani, particolarmente competenti nel settore, e si articola in un corposo insieme (il
volume, infatti, supera le 700 pagine) di saggi distribuiti in due parti, secondo un
ordinamento temporale, che parte dai primi secoli (I parte, dalla fondazione al
Rinascimento), percorre letà moderna e contemporanea (II parte) per giungere fino
al Sessantotto, momento nevralgico di una svolta che attraverso la contestazione
studentesca e limpegno politico e culturale di una parte del corpo docente, impresse
al sistema universitario italiano nel suo complesso un nuovo corso, certo non privo di
contraddizioni, che comunque, sul piano dellinterpretazione storiografica, mostra
aspetti di novità tali da giustificare lassunzione della fine degli anni Sessanta
come ideale "spartiacque" tra passato e presente.
Ed
è anche rispetto al presente (si potrebbe aggiungere, al futuro) dellistituzione
universitaria che questo volume esce in un momento singolarmente significativo, inserendo
notevoli elementi di riflessione per individuare direttrici e scenari possibili di uno
sviluppo che tenga nel debito conto la tradizione dellateneo romano. Con
lacribia tipica degli studi storici basati su fonti di "prima mano" (si
pensi che le ricerche qui compendiate sono state svolte su materiali non ancora conosciuti
e utilizzati, raccolti nei fondi della stessa Sapienza), emerge uno spaccato composito e
complesso delle connessioni tra lattività scientifica, i modi della didattica e il
legame dello Studium con il potere politico nelle varie epoche della storia di Roma
e dItalia. Larticolarsi mutevole delle varie "facoltà" (che
coinvolse fortemente proprio larea "umanistico-letteraria"
nellambito di aggregazioni differenziate si pensi, per esempio, alla varia
collocazione degli insegnamenti filosofici nel corso dei secoli), la maggiore o minore
cura dellinsegnamento effettivamente impartito da singoli e da gruppi di docenti, la
crescita della presenza femminile nella popolazione studentesca, linfluenza dei
docenti della Sapienza nelle vicende della vita politica e nellopinione pubblica
italiana: questi sono solo alcuni dei molti temi di autentico interesse che trovano nel
volume una trattazione di ampio respiro riccamente documentata.
Gli
autori dei singoli saggi hanno affrontato aspetti particolari della complessa vicenda
della Sapienza, nellambito di un progetto unitario e complessivo di ricostruzione
storica: Lidia Capo, Ivana Ait, Carla Frova, Maria Accame Lanzillotta, Maurizio Campanelli
e Maria Agata Pincelli, che hanno elaborato i saggi della prima parte, nellambito
delle vicende della Sapienza durante i primi secoli della sua storia, si sono soffermati
in particolare sul finanziamento dello Studium Urbis, sullinsegnamento delle
lingue orientali, sullattività di figure di rilievo come Pomponio Leto e sulla
lettura dei classici tra Umanesimo e Rinascimento; Francesca Loverci, Giovanni Rita,
Marina Formica, Paolo Alvazzi del Frate, Maria Rosa di Simone, Giuseppe Monsagrati,
Alessandra Staderini, Laura Cerasi, Vanessa Roghi, Albertina Vittoria, Gabriella Ciampi,
autori dei saggi della seconda parte, si sono soffermati sugli studi e le discipline
umanistiche dal Rinascimento al Settecento inoltrato, e poi sul periodo illuministico,
quello napoleonico, la fase tra Restaurazione e Risorgimento, le nuove connotazioni della
vita universitaria dopo lUnità e fino alletà giolittiana, per analizzare,
infine, il periodo fascista e le "ultime" vicende che precedono la prima
contestazione studentesca.
Sebbene
nella panoramica introduttiva si precisi il carattere non esaustivo della trattazione, il
lettore avrà modo di constatare lorganicità dei contributi e la profondità
raggiunta nellanalisi. In sostanza, come ricorda anche il Preside della Facoltà,
Emanuele Paratore, nella sua prefazione, questa importante raccolta di studi si inserisce
e porta a maturazione uno sforzo di ricostruzione storica e di riflessione
sullidentità della Facoltà di Lettere e Filosofia avviato con limportante
convegno del 1994 sulle sue "grandi scuole" e compendiato in un volume di atti
particolarmente attento alle vicende interne dellattività scientifica e didattica
del Novecento.
Non
si tratta di unopera autocelebrativa, dunque, ma di un lavoro scientifico accurato
che, anche per la sua elegante veste editoriale, rappresenta un prezioso punto di
riferimento, di notevole spessore metodologico sia nellambito degli studi
sullUniversità romana sia in quello più vasto degli studi sulle istituzioni
universitarie. |