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Il Movimento di Cooperazione Educativa sostenitore e divulgatore
dei valori della <<pedagogia popolare>>.
di Barbara Romeo |
3 Lo strumento di comunicazione e coesione : la rivista
Ciò
che differenziò tale Movimento da altre associazioni laiche che si interessavano di
scuola fu che questultima aveva come punto di forza il
<<Bollettino>> ; il <<Bollettino>> poi <<Cooperazione
educativa>> rappresentava il centro vitale del MCE ; esso aveva la funzione di
diffondere e mantenere inalterate tutte le informazioni scaturite dagli incontri tra
insegnanti durante i numerosi convegni che si tenevano ; tale strumento dava anche la
possibilità a chi era interessato di mettere in pratica, allinterno del proprio
ambito scolastico, la didattica emersa.
Larticolo,
pubblicato nellottobre del 1953 su <<Cooperazione educativa>>
Tale
consapevolezza nasce sia dalla effettiva messa in atto di queste tecniche in diverse
classi italiane e sia dal senso critico e obbiettivo che ha accompagnato lattività
didattica degli insegnanti. Tamagnini sottolinea molto la necessità che anche altri
colleghi partecipino attivamente alla vita del Movimento facendo pervenire, alla rivista,
lettere che con la descrizione delle proprie esperienze didattiche possano contribuire al
miglioramento della scuola ; il contributo, dei lettori, potrà essere dato sia
dallesposizione dei programmi di lavoro, che intendono svolgere nel corso
dellanno, sia dallesposizione di eventuali dubbi, consigli o suggerimenti.
Ben
presto il <<Bollettino>> divenne uno strumento importantissimo per numerosi
insegnanti che fino ad allora non riuscivano ad uscire dalla loro piccola realtà
scolastica ; solo adesso potevano scoprire e venire a conoscenza di nuove realtà e
aggiornarsi su diverse tematiche ; esso diventò quindi uno strumento che riuscì ad
accomunare questo nuovo gruppo di studiosi e uomini di scuola che fin lì non riuscivano a
trovare punti di riferimento e una struttura di base che li potesse mettere in
contatto ; solo così presero coscienza di essere una vera associazione che poteva
contribuire a cambiare la realtà scolastica italiana.
La
grande forza della <<rivista>> stava sia nella sua strutturazione per
rubriche, sia nel presentarsi come una specie di diario personale di ogni maestro. Infatti
tutti gli articoli, pubblicati nel <<Bollettino>> e dal dicembre del 1952 in
<<Cooperazione educativa>>, erano nello stesso tempo una cronaca di esperienze
educative vissute dagli insegnanti CTS e una esposizione di problemi incontrati nella
sperimentazione della didattica Freinet ; tali problemi e quesiti posti dai maestri
trovavano, il più delle volte, risposta sulle pagine della <<rivista>> per
voce di coloro che avendo incontrato ostacoli analoghi si premuravano di aiutare con le
loro esperienze tutti quegli insegnanti che chiedevano delucidazioni.
La
strutturazione interna della rivista <<Cooperazione educativa>> rispecchia le
finalità e i temi cari al Movimento quali : la diffusione delle tematiche emerse in
convegni e congressi, lesposizione delle singole esperienze didattiche vissute dagli
insegnanti, limportanza data a discussioni che tocchino tutti gli aspetti della
realtà scolastica e il continuo aggiornamento, per i <<colleghi>>, su date e
temi di discussione di convegni e riunioni. Tale strutturazione è costituita da una serie
di rubriche che si succedono in un ordine ben preciso.
Nel
momento in cui la rivista viene pubblicata da La Nuova Italia nel 1958 cambia leggermente
veste, diventa, ora, più elegante, lattenzione è rivolta ai particolari che
riguardano lestetica della copertina e dellimpaginazione. Mentre la struttura
interna rimane quasi inalterata, essa poggia sempre le sue basi sulle lettere inviate dai
<<colleghi>> e <<amici>> e tramite esse si creano dei veri e
propri dibattiti e discussioni che si susseguono di numero in numero. Nella rivista ampio
spazio è dato alle segnalazioni di date e temi da discutere nei Convegni, Congressi o stage.
In questo modo chiunque voglia partecipare a tali Convegni potrà, da solo creando un
gruppo di lavoro, approfondire il tema di discussione deciso precedentemente da coloro che
hanno organizzato la riunione.
Come
abbiamo detto la rivista <<Cooperazione educativa>> all indomani del 1958 è
suddivisa per rubriche.
Cè
<<lEditoriale>> che è quasi sempre una cronaca dei Congressi e delle
varie riunioni MCE a livello nazionale che si succedevano, specialmente nei primi anni, di
mese in mese. Il più delle volte, nelleditoriale veniva delineato il tema da
discutere per il Congresso che si doveva ancora tenere ; in questo modo potevano
costituirsi dei veri e propri gruppi di lavoro che avevano il compito di spiegare e
dimostrare lutilizzo delle tecniche di base praticate nel MCE.
Dalla
lettura degli editoriali emerge che non solo laspetto politico o di politica interna
al MCE diventa oggetto di discussione di Convegni o Congressi MCE, ma che gran parte
dellattenzione era, comunque, rivolta ai nuovi problemi pedagogico-didattici.
Nella
rubrica <<Esperienze didattiche>> linteresse è rivolto alla
sperimentazione delle tecniche Freinet adattate alle esigenze delle singole classi. Questi
articoli, scritti da insegnanti di più parti dItalia, vengono proposti in forma di
racconto quasi fossero pagine di diario di maestri che annotano giorno per giorno le loro
esperienze scolastiche.
Lessenza
di questi articoli sta nella consapevolezza, da parte dei membri MCE, di dover rendere
partecipi più colleghi possibili delle proprie esperienze didattiche, solo in questo modo
sarà possibile imparare ad educare e ad educarsi.
Nella
terza rubrica <<Problemi e discussioni>> si espongono articoli, inviati alla
redazione della rivista, nei quali vengono esposti temi, sia a livello didattico sia a
livello politico, aperti ad ogni eventuale dibattito. Tutti gli insegnanti, o comunque
tutti coloro che avevano a cuore i problemi della scuola, trovavano in questa rubrica lo
spazio per poter esporre sia le loro perplessità sia le loro analisi critiche inerenti la
realtà scolastica.
La
maggior parte delle volte questi articoli davano vita a veri e propri dibattiti che si
succedevano di mese in mese. Ed è proprio
grazie anche a questa rubrica che la rivista fornisce la possibilità a tutti coloro che
vogliono di dar vita a dibattiti che possono toccare ogni singolo aspetto della scuola da
quello didattico a quello politico.
<<Vita
del Movimento>>, <<Notiziario>> e <<Segnalazioni>> sono le
ultime tre rubriche dove vengono elencati tutti gli appuntamenti importanti nei quali
sarebbe indispensabile la presenza massiccia dei membri MCE. In special modo la rubrica
<<Vita del Movimento>> tiene aggiornati i lettori su tutte le attività o
Convegni ai quali sarebbe meglio partecipare.
Fu
proprio tramite questo continuo scambio di informazioni che si iniziarono ad instaurare
rapporti cooperativi tra gli insegnanti ; gli insegnanti oltre a trovarsi insieme in
occasione dei numerosi Convegni, altro elemento portante del Movimento per rafforzare la
coesione tra i membri, si <<incontravano>> tra le pagine della rivista e
tramite questultima, oltre a scambiarsi informazioni, iniziarono a conoscersi e ad
instaurare legami di amicizia. Lamicizia, il rispetto e lentusiasmo divennero,
in breve tempo, la forza del MCE.
Lessenza
della rivista e come essa è strutturata fa sì che il Movimento riesca ad attuare il suo
primo principio che è quello democratico consentendo a chiunque di dar vita a discussioni
ed intervenendo ad esse contribuire al processo di rinnovamento e trasformazione e del
Movimento stesso, il quale non perderà mai di vista le esigenze e i bisogni dei suoi
<<amici>> e <<colleghi>>.
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