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La mia collaborazione all'Edizione critica di Il Metodo della
Pedagogia Scientifica applicato all'educazione infantile nelle Case dei Bambini
di Vittoria Scanavino |
La
mia collaborazione con lOpera Nazionale Montessori al fine della stesura dellEdizione
critica de Il Metodo, iniziata nel 1995, è stata in realtà anticipata dalla
preparazione della tesi dal titolo Le diverse edizioni de Il Metodo della Pedagogia
Scientifica applicato alleducazione infantile nelle Case dei Bambini, con la quale
mi sono laureata nel 1993 presso la Facoltà di Magistero dellUniversità degli
Studi di Torino.
Lidea
di confrontare le diverse edizioni de Il Metodo mi fu proposta dal professor Remo
Fornca, docente di Pedagogia, che già da anni addietro aveva rilevato limportanza
di promuovere unedizione critica dellopera della Montessori, in modo da
rilevare e analizzare le varianti tra le cinque diverse edizioni de Il Metodo,
dalla prima del 1909 allultima del 1950, dal titolo La scoperta del bambino.
Il
metodo, piuttosto sperimentale, per registrare le varianti fu quello di utilizzare colori
diversi per mettere in evidenza le variazioni intervenute tra la prima edizione, che ha
rappresentato il testo di riferimento, e le successive, rilevando, attraverso il metodo
suddetto, le modifiche più importanti, quali lo spostamento, leliminazione e
lintroduzione di nuovi paragrafi e/o capitoli. La tesi in oggetto è risultata poi
vincitrice nel 1994 del Premio Maria Jervolino.
È
nel 1996 che si è costituito, a Roma, anche con la mia partecipazione e a cura
dellOpera Nazionale Montessori, il gruppo di lavoro delledizione critica,
riprendendo e sviluppando limpostazione metodologica già avviata da alcuni anni da
Paola Trabalzini con lassistenza del professor Cives. Il lungo lavoro ha condotto,
dopo quasi cinque anni, alla realizzazione dellEdizione critica de Il
metodo, presentata nel corso del Congresso Internazionale intitolato Maria
Montessori e il XXI secolo, svoltosi nel novembre 2000 a Chiaravalle (AN).
Si
è trattato di un lavoro impegnativo ed appassionante, svolto in costante contatto con
Paola Trabalzini, e che ha visto come risultato finale, da parte mia, il confronto di
sette capitoli, nei quali ho minuziosamente registrato tutte le varianti intervenute sul
testo delle edizioni successive alla prima del 1909, da quelle più semplici, come i segni
di punteggiatura o il tipo di carattere, a quelle più complesse e articolate.
Questo
è, in breve il racconto del mio contributo allEdizione critica, che ha
costituito unesperienza sicuramente interessante che mi ha permesso di seguire
levoluzione del permisero montessoriano nel corso di un quarantennio, e di
apprezzare ancora di più la straordinaria validità e attualità di questa fondamentale
opera pedagogica. |