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La scuola Waldorf e la Pedagogia Steineriana
di  Mariangela Costa

1. Introduzione

Il presente lavoro intende essere una considerazione introduttiva del movimento pedagogico antroposofico, noto anche come movimento delle Scuole Waldorf, iniziato da Rudolf Steiner. La vita e le opere di Steiner saranno quindi il punto di partenza.

In quanto tale movimento è strettamente legato alla Scienza dello Spirito, ossia all’Antroposofia, anch’essa fondata da Steiner, verrà poi dedicata una sezione particolare all’illustrazione e chiarificazione del concetto di “antroposofia”. Si tratta, però, di un quadro molto generale e introduttivo data la vastità e densità dell’argomento in questione. Inoltre si è scelto di trattare in modo più specifico alcuni argomenti che svolgono il ruolo di rendere il discorso più concreto e quindi permettono di entrare nel vivo dell’argomento pedagogico.

Il movimento pedagogico inaugurato da Rudolf Steiner è noto come movimento delle scuole Waldorf, che derivano tale nome da quello di una fabbrica di sigarette[1]. Così come è accaduto per la nascita degli altri movimenti di rinnovamento sorti nell’ambito del pensiero antroposofico, quali la medicina, la pedagogia curativa, l’agricoltura ecc. Steiner attese che gli giungesse una richiesta dall’esterno prima di decidersi ad agire, anche se il suo interesse per l’educazione aveva radici molto più profonde e lontane[2]. Steiner aveva avuto, inoltre, abbondanti occasioni di fare esperienze pedagogiche. Il suo primo approccio con la pedagogia fu in effetti di carattere pratico, poiché fin da ragazzo esercitò il ruolo di “insegnante”; dapprima si trattava di lezioni private, che egli impartiva ai suoi compagni di studi; poi, verso i vent’anni, gli fu affidato l’incarico di istruire quattro ragazzi, figli di un commerciante viennese. Queste prime esperienze didattiche che, oltre a dargli la possibilità di contribuire economicamente alle spese che i suoi genitori dovevano sostenere per i suoi studi, lo arricchirono interiormente, fornendogli i fondamenti pratici per quella che sarà poi la sua teoria pedagogica.

In particolare, fu di grande importanza il compito che si trovò ad affrontare nell’educare uno di quei quattro ragazzi: un bambino considerato ritardato e che aveva seri problemi di apprendimento. Steiner prese molto a cuore questo compito e lo portò avanti con fiducia e serietà: riuscì quindi ad instaurare un rapporto di affetto con il bambino, che piano piano cominciò a sciogliersi e ad aprirsi. I notevoli risultati che egli riuscì ad ottenere con questo ragazzo che, non solo in un paio d’anni fu reso idoneo ad entrare in una classe elementare di una scuola pubblica, ma che in seguito divenne addirittura medico, sono dovuti al particolare approccio che Steiner ebbe di fronte a questo “caso difficile”: il fatto di considerare l’intero essere del bambino, e quindi tanto la sua parte spirituale che quella fisica, lo metteva infatti in condizione di poterlo aiutare a crescere realmente, stimolando le sue facoltà spirituali sopite, tramite un’istruzione completa rivolta tanto al corpo quanto all’anima. Egli dedicava molta cura alla pianificazione della giornata, alternando momenti di puro apprendimento con altri dedicati ad attività artistiche o fisiche: quel ritmo era infatti salutare, poiché in tal modo si rivolgeva a tutte le facoltà del fanciullo, non solo a quella del pensiero ma anche a quella del sentimento e della volontà.

La prima scuola Waldorf venne fondata nell’autunno del 1919, a Stoccarda. Nonostante gli anni difficili in cui sorse, in pieno periodo di decadenza tedesca, il movimento pedagogico antroposofico fu sostenuto sin dall’inizio da un gran numero di eminenti pedagoghi e studiosi, che si riunì in breve tempo a formare il primo collegio di insegnanti.

Nel primo dopoguerra, infatti, il problema di una riforma educativa era diventato sempre più impellente e si sentiva la necessità di una pedagogia nuova, basata su una conoscenza vera dell’essere umano, fosse in grado di ispirare un diverso atteggiamento interiore, e che, infine, tenesse conto della realtà dell’elemento spirituale. Da subito il movimento pedagogico si estese anche oltre la Germania: infatti dal 1919 al 1924 Steiner tenne più di 15 cicli di conferenze per gli insegnanti e gli educatori in Germania, Inghilterra, Olanda, nelle quali espose le sue idee pedagogiche fondamentali, basate sulla antropologia antroposofica.

Nel 1925, anno della morte di Rudolf Steiner, esistevano solo quattro scuole: 2 in Germania, 1 in Olanda e 1 in Inghilterra. Oggi sono davvero numerose e presenti in quasi tutto il mondo. 



[1] La nascita della prima scuola interamente basata sulla pedagogia steineriana è strettamente legata ad Emil Molt, direttore dalla suddetta fabbrica Waldorf-Astoria. Preoccupandosi in maniera insolita che i dipendenti della sua fabbrica, per i quali aveva già organizzato dei corsi culturali, venissero incoraggiati e apprezzati dal punto di vista umano, si rivolse a Steiner chiedendogli aiuto nel progetto di aprire una scuola aziendale per i figli di tali lavoratori.

[2] Nel 1907 era già stato pubblicato l’opuscolo Educazione del bambino dal punto di vista della scienza dello spirito.

 

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