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La famiglia di fronte all'handicap .
di Enzo Magazzini |
5. Risposte "disadattive" alle fasi
Tra
gli autori che hanno individuato ed illustrato le differenti fasi di reazione dei genitori
di fronte alla disabilità del figlio, possiamo ulteriormente ricordare Bicknell. Le fasi
citate dall'autrice ricordano quelle illustrate sopra e ciò conferma una certa
concordanza dei ricercatori in questa materia.
La
prima reazione individuata da Bicknell è quella di shock, seguita dal panico e quindi dal
rifiuto; fa seguito il dolore, la cui proiezione genera la colpa e successivamente la
rabbia, indirizzata a sua volta verso i congiunti o gli operatori. La tappa successiva
individuata dall'autrice è quella della trattativa (bargaining), nella quale viene
elaborato un progetto. Questa fase è collegata a quella dell'accettazione, la quale a sua
volta comprende altri quattro stadi: la fantasia produttiva, l'impegno, la rassegnazione,
l'amore. Alla fase dell'accettazione segue una condizione di operatività.
Quello
illustrato brevemente sopra, è il normale processo di elaborazione del lutto secondo
Bicknell. Se la famiglia non riesce ad elaborare adattivo le varie fasi si possono
verificare, in conseguenza delle sue principali tappe, risposte "disadattive".
Se
non viene superata la fase di rifiuto si verifica il cosiddetto shopping around, la
ricerca continua, quella che può anche essere chiamata "sindrome dello specialista
ennesimo", definita anche "consumista" oppure "pellegrinaggi alla
ricerca dell'optimum terapeutico". Tutti questi comportamenti sono basati sulla
ricerca continua e incessante di sempre diversa assistenza specialistica, con la
convinzione di riuscire a reperire un livello di qualificazione sempre crescente.
Se
non viene superata la fase relativa al dolore, si possono avere le condizioni di
iperprotezione o di rifiuto, In conseguenza alle dinamiche di colpa o di rabbia si possono
avere invece fenomeni di dolore cronico, isolamento intrafamiliare, disarmonia coniugale,
ricerca del capro espiatorio.
A
livello della fase di accettazione si può verificare la "infantilizzazione",
con la sindrome di Peter Pan o dell'eterno bambino.
Nella
fase operativa è infine possibile osservare un eccesso di identificazione |