CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI

COLDIRETTI

CONFAGRICOLTURA

U R G E N T E                                                          S.Severo ( Fg ),19-11-2001

  Per:

           -Ministero Ambiente

                Direttore Generale del Servizio per la Valutazione dell’Impatto Ambientale-

                   Prof.ssa Maria Rosa Vittadini- Via Cristoforo Colombo  44   00147  Roma

                        Per Posta Racc.A.R. + Fax  06  57225990

         p.c.

                - Sindaco  Comune di S.Severo                 

- Consiglieri Comunali Comune di S.Severo

- Prefetto di Foggia-Commissario per Emergenza Idrica

                - Presidente Regione Puglia

                - Assessore Regionale alle Attività produttive

                - Assessore Regionale all’Agricoltura

                - Assessore Regionale all’Ambiente-Settore Ecologia P.zza A.Moro 37  70100 Bari

                - Presidente Rappresentanza Conferenza Sindaci ASL FG/1

                - Presidente Provincia di Foggia P.zza XX Settembre  71100 Foggia

- Assessore all’Ambiente Provincia di Foggia

                - Ministro Industria

- Ministro Salute

- On.V.Canelli eletto nella circ.di S.Severo

- Sen. Morra eletto nella circ.di S.Severo

                - Forze sociali,altre Associazioni di tutela degli interessi dei cittadini

 

                                Oggetto:

 

- Richiesta urgente di immediato blocco delle procedure relative alla valutazione di impatto

   ambientale e alle autorizzazioni concernenti il Progetto di nuovo impianto termoelettrico a   

   ciclo combinato sito nel Comune di  San Severo (FG)" della Mirant Italia Srl - Techint.

 

   La CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI,rappresentata dal sig. Raffaele Carrabba,presidente dell’Ufficio di zona di S.Severo e vice-presidente provinciale,la COLDIRETTI, rappresentata dal sig. Timoteo Prattichizzo,vice presidente dell’ufficio di zona di S.Severo,la CONFAGRICOLTURA rappresentata dal sig. Simone Mascia,presidente dell’Ufficio di zona di S.Severo,

 

-         nell’evidenziare alle SS.LL. la gravissima mancata consultazione preventiva,ovvero la mancata attivazione ,da parte dei soggetti competenti,di preventiva-preliminare partecipazione delle nostre Associazioni,peraltro drammaticamente interessate dalla crisi in cui versa l’Agricoltura in Capitanata,sia per l’emergenza idrica che per i problemi connessi alla progressiva desertificazione,tutto ciò in spregio altresì del fatto che la Città di S.Severo aderisce all’Agenda 21,nonché con riguardo alla normativa vigente specifica e ai sensi della L.142/’90 e della L.241/’90,essendo soggetti titolari di interesse specifico,da attivare di ufficio da parte delle amministrazioni pertinenti;

-         risultando pertanto che le sottoscritte hanno appreso in forma indiretta del progetto di cui all’oggetto della presente e che giammai sono stati consultati nel merito ;

 

          rappresentano con la presente alle SS.LL.con forza e convinzione:

-         la propria contrarietà al progetto in questione sulla base di motivazioni di

        metodo e merito,che sinteticamente si riportano di seguito.

 

In particolare si  fanno proprie le valutazioni espresse nei documenti del Coordinamento contro la centrale termoelettrica,già trasmesse dallo stesso alle SS.Ll. e acquisite formalmente nel corso della Inchiesta pubblica,con particolare riguardo alle note del 28-7-2001,del 22-10-2001,del 2-11-2001,coi relativi allegati e documentazione scientifica annessa.

 

Si sottolinea  in questa sede la gravità di una “inchiesta pubblica”,così come segnalato nelle note citate del Coordinamento contro la centrale e che confermiamo,che non ha in alcun modo assicurato la informazione e l’espletamento di funzioni di cui sono titolari cittadini e associazioni.

Questa come altre motivazioni mutuate dai documenti citati sono alla base della richiesta di sospensione della procedura relativa alla fase successiva della inchiesta pubblica e di tutti i procedimenti autorizzatori inerenti l’impianto di cui trattasi,stante altresì la nota nr. 41673 del 15-10-2001 a firma dell’Assessore al territorio e all’ambiente della Provincia di Foggia,con cui lo stesso nel riferire che “questa Provincia è…interessata dalla richiesta di nr. 7 centrali termoelettriche……-i quali- si sommeranno a quelli per la produzione di energia eolica già esistenti sul territorio” chiede al Ministero dell’Ambiente-servizio di valutazione impatto ambientale “…una conferenza,con gli enti interessati,al fine di verificare la sostenibilità di questi impianti,anche in relazione alla pianificazione energetica del territorio provinciale..”,richiesta a cui ci associamo;

 

Ancora le associazioni firmatarie ritengono,stante la presenza nella Capitanata di oltre dieci progetti simili,che debba essere effettuata la VAS,ovvero la valutazione ambientale strategica,oltre alla V.I.A.,pertanto non meramente concernente solo il Comune di S.Severo e la sola centrale termoelettrica in questione,bensì tutte le problematiche di impatto derivanti dalla co-presenza,ora progettuale,indi di fatto,di centrali termoelettriche a Serracapriola,a Rignano Garganico,a Candela,Manfredonia,Ortanova,Troia,Foggia per citarne alcune,tutte nel territorio della Provincia di Foggia,nonché con riguardo all’associato riferito processo di industrializzazione,alla carenza idrica ,vera e propria calamità sotto gli occhi di tutti,al processo di desertificazione,con le conseguenze sull’agricoltura e su altre risorse economiche-produttive del territorio,sulla qualità dell’aria,del suolo,del sottosuolo…,stante la copresenza di diversi e interagenti fattori di inquinamento,incidenti gravemente sulla salute della popolazione e sulle attività produttive agricole e non solo.

 

Si rammenta che in Puglia vi è un surplus energetico pari a 5.599 GWh (vedi ENEL “ dati statistici sull’energia elettrica in Italia 1998”),non sussistendo pertanto alcuna motivazione all’impianto in una realtà così già drammaticamente devastata sul piano agricolo,ambientale e occupazionale.

Le Associazioni firmatarie

RICHIEDONO pertanto:

-l’urgente e immediato blocco delle procedure relative alla valutazione di impatto ambientale e alle autorizzazioni concernenti il Progetto di nuovo impianto termoelettrico a  ciclo combinato sito nel Comune di  San Severo (FG)" della Mirant Italia Srl – Techint;

-l’attivazione,con particolare riguardo al ruolo della Provincia e della Regione di una CONFERENZA Provinciale e Regionale di SERVIZIO ovvero di una CONFERENZA Programmatica Provinciale e Regionale,come chiesta a suo tempo per vicende anch’esse conseguenti a progetti della stessa Ditta o comunque analoghi,sulla base di iniziative dei Sindaci dei Comuni di Crevalcore,Sala Bolognese,Sant’Agata Bolognese in Persiceto,unitamente all’Assessore all’Ambiente della Provincia di Bologna (Allegato nr….) al fine di una PROGRAMMAZIONE REGIONALE ENERGETICA ovvero degli eventuali insediamenti di centrali per la produzione di energia elettrica o di una loro riconversione a minor impatto,dovendo comunque assicurare la partecipazione delle Associazioni specificatamente interessate e tener conto che la Regione Puglia già produce un surplus energetico,anche in considerazione del fatto che la Città di San Severo aderisce all’Agenda 21;

-un PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE DI COORDINAMENTO (art.20 c.2  dec.leg.vo 267/2000) a cura della Provincia di Foggia  “.

 

Si riportano di seguito,stralciate dalla documentazione del Coordinamento contro la centrale,  

          alcune ulteriori conclusioni-motivazioni di merito,che si condividono:

N.B.:tra virgolette il testo ripreso dai documenti del Coordinamento contro la centrale.

 

“…Per tutto quanto precede la Centrale a Ciclo Combinato di San Severo (FG) che le  società  Mirant-Techint intendono realizzare nel territorio comunale di San Severo, non può essere realizzata perché il progetto in questione viola le leggi in materia e perché se lo stesso dovesse malauguratamente essere realizzato, determinerebbe rilevanti impatti ambientali e sanitari

         per le popolazioni residenti a San Severo e nei comuni limitrofi.

In particolare, il progetto in questione viola le leggi, principalmente per i seguenti motivi :

-         il sito prescelto per la realizzazione della Centrale suddetta contrasta e non è compatibile con il vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.);

-         i dati delle emissioni presentati dalla società proponente sono inattendibili come illustrato e documentato da questi relatori nelle presenti note e in quelle del 26 luglio 2001(riferimento ai documenti trasmessi dal Coordinamento);

-         nessuna valutazione attendibile è stata svolta in relazione agli impatti ambientali e sanitari che verrebbero determinati dall'attivazione - malaugurata - della Centrale in questione;

-         la scelta del sito è stata effettuata dall'azienda e dalle autorità preposte sulla base del "parametro" aberrante del "consenso" politico offerto dalla attuale Amministrazione comunale di San Severo,….senza peraltro alcuna consultazione delle Associazioni…..;

-         l'inchiesta pubblica, ai sensi del Dpcm 27.12.1988, è stata programmata per il giorno 30 luglio 2001 ovvero il 45° giorno dalla pubblicazione dell'avviso al pubblico del deposito del progetto di massima e dello “studio di impatto ambientale” da parte della società proponente, con il palese intento di mettere la popolazione interessata davanti al fatto compiuto. In proposito, come già detto in precedenza, quello presentato dalla società Mirant-Techint non costituisce affatto uno studio di impatto ambientale secondo i canoni della direttiva comunitaria che, fra gli altri, prevede la consultazione preventiva della popolazione interessata nonché l'illustrazione alla stessa della cosiddetta "opzione zero" ovvero la non realizzazione del progetto attraverso l’attuazione di iniziative alternative tese, nel caso di specie, a fornire (non far mancare !) a tutti gli utenti  l'energia  elettrica e termica. In proposito, va sottolineato che nelle osservazioni che precedono, è stato ampiamente documentato che l'area del cosiddetto "basso Adriatico" (Puglia, Molise, Abruzzi), complessivamente presa, presenta un surplus di produzione di energia elettrica e non un deficit come si ostinano ad affermare contro l'evidenza dei fatti le società in questione;

-    In particolare, in questo ambito, la regione Puglia presenta un surplus produttivo di energia, i più

       elevati consumi energetici nel comparto industriale italiano ..;

-         non va ignorato un fatto di notevole rilevanza ovvero che la società Mirant non utilizza e non

      destina ad utilizzo l'energia termica che prevede di produrre presso gli  impianti di cogenera-

      zione che vorrebbe realizzare nel comune di San Severo (FG).Questo fatto, a nostro parere,

       viola le elementari condizioni di legge previste per poter accedere all'autorizzazione di

        installare un impianto a ciclo combinato di cogenerazione per la produzione di energia.

        In altri termini, non si può autorizzare la produzione di energia termica ed elettrica quando

          dal progetto si rileva in modo inequivocabile che l'energia termica prodotta verrà scaricata

          all'atmosfera (vedi pag. 3 e 4 della nostra relazione del 26.10.2001-documento del

            Coordinamento..).

-         non ha senso neppure affermare, come fanno le società Mirant/Techint, che gli impianti di cui

       al progetto in questione presentano rendimenti che rispettano i parametri stabiliti dal CIP, in

       passato, e ora dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas, quando nei fatti una quota rilevante di

        energia prodotta (quella termica) non solo è sprecata ma è destinata a produrre inquinamento

          termico.

-         Circa il richiamato accordo fra regione Puglia, Comune di Severo e altri soggetti, va pure

      rilevato che - oltre alle obiezioni già esposte nella nostra ultima relazione - l'articolo 2 del

        DPCM 377/1988 precisa che per i progetti da sottoporre a pronuncia di compatibilità

        ambientale "si intendono (i) progetti delle opere di cui all'art. 1, i progetti di massima delle

       opere stesse, prima che i medesimi vengano inoltrati per i pareri, le autorizzazioni, i nulla-osta

       e gli altri atti previsti dalla normativa vigente…".

       Va da sé che la valutazione di impatto ambientale o di pronuncia di compatibilità ambientale,

        per quanto anzidetto doveva essere attuata prima di qualsivoglia accordo, programma o altro

        da parte degli enti pubblici in questione.

         Cosa che per il progetto Mirant non è avvenuto e questo in violazione, anche sotto

          quest'ultimo profilo, delle anzidette norme di legge.

-         Da ultimo, ma non per importanza, questi si sottolinea che le "CONTRO DEDUZIONI ALLE MEMORIE PRESENTATE RELATIVAMENTE AL : Progetto di nuovo impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo (FG)" depositate dalle società Mirant-Techint il 2 ottobre 2001 presso la Segreteria del Comune di San Severo, al di là del loro merito, qui contestato punto punto, sono tardive e non possono essere inserite nella procedura autorizzativa stabilita dalla legge, che si è aperta con la pubblicazione del deposito degli atti degli impianti in questione sul quotidiano Gazzetta del Mezzogiorno del 15 giugno 2001.  

 

      Per quanto sopra,

-Stante l’allarme sociale,come peraltro confermato dalle oltre 5.000 firme di cittadini che 

      hanno sottoscritto contro l’impianto in questione,richiamando quanto sopra,

           si attende urgente riscontro,porgendo distinti saluti.

 

 

 

CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI:  sig.  Raffaele CARRABBA

                         Via Greci  7   71016  S.Severo ( Fg )

 

COLDIRETTI:  sig.  Timoteo PRATTICHIZZO

               Via Leccese   64    71016  S.Severo ( Fg )

 

CONFAGRICOLTURA:  Simone MASCIA

               Via  Togliatti   20   71016  S.Severo ( Fg )