CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI
CONFAGRICOLTURA
Per:
-Ministero Ambiente
Direttore Generale del
Servizio per la Valutazione dell’Impatto Ambientale-
Prof.ssa Maria Rosa Vittadini- Via
Cristoforo Colombo 44 00147
Roma
Per Posta Racc.A.R. + Fax 06
57225990
- Sindaco Comune di S.Severo
- Consiglieri Comunali Comune di S.Severo
- Prefetto di Foggia-Commissario per Emergenza
Idrica
- Presidente Regione Puglia
- Assessore Regionale alle
Attività produttive
- Assessore Regionale all’Agricoltura
- Assessore Regionale all’Ambiente-Settore Ecologia
P.zza A.Moro 37 70100 Bari
- Presidente Rappresentanza Conferenza Sindaci ASL
FG/1
-
Presidente Provincia di Foggia P.zza XX Settembre 71100 Foggia
-
Assessore all’Ambiente Provincia di Foggia
- Ministro Industria
- Ministro Salute
- On.V.Canelli eletto nella circ.di S.Severo
- Sen. Morra eletto nella circ.di S.Severo
- Forze
sociali,altre Associazioni di tutela degli interessi dei cittadini
Oggetto:
- Richiesta urgente di immediato
blocco delle procedure relative alla valutazione di impatto
ambientale
e alle autorizzazioni concernenti il Progetto di nuovo impianto termoelettrico a
ciclo combinato sito nel Comune di San Severo (FG)" della Mirant Italia Srl -
Techint.
La CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI,rappresentata dal sig. Raffaele
Carrabba,presidente dell’Ufficio di zona di S.Severo e vice-presidente provinciale,la
COLDIRETTI, rappresentata dal sig. Timoteo Prattichizzo,vice
presidente dell’ufficio di zona di S.Severo,la CONFAGRICOLTURA
rappresentata dal sig. Simone Mascia,presidente dell’Ufficio di zona di
S.Severo,
-
nell’evidenziare
alle SS.LL. la gravissima mancata consultazione preventiva,ovvero la mancata
attivazione ,da parte dei soggetti competenti,di preventiva-preliminare
partecipazione delle nostre Associazioni,peraltro drammaticamente interessate
dalla crisi in cui versa l’Agricoltura in Capitanata,sia per l’emergenza idrica
che per i problemi connessi alla progressiva desertificazione,tutto ciò in
spregio altresì del fatto che la Città di S.Severo aderisce all’Agenda
21,nonché con riguardo alla normativa vigente specifica e ai sensi della
L.142/’90 e della L.241/’90,essendo soggetti titolari di interesse specifico,da
attivare di ufficio da parte delle amministrazioni pertinenti;
-
risultando pertanto che le sottoscritte hanno appreso in forma indiretta del progetto
di cui all’oggetto della presente e che giammai sono stati consultati nel
merito ;
rappresentano con la presente alle SS.LL.con forza e convinzione:
-
la propria
contrarietà al progetto in
questione sulla base di motivazioni di
metodo e merito,che sinteticamente si riportano di seguito.
In particolare si fanno proprie le valutazioni espresse nei
documenti del Coordinamento contro la centrale termoelettrica,già
trasmesse dallo stesso alle SS.Ll. e acquisite formalmente nel corso della
Inchiesta pubblica,con particolare riguardo alle note del 28-7-2001,del
22-10-2001,del 2-11-2001,coi relativi allegati e documentazione scientifica
annessa.
Si
sottolinea in questa sede la gravità di
una “inchiesta
pubblica”,così come segnalato nelle note
citate del Coordinamento contro la centrale e che confermiamo,che non
ha in alcun modo assicurato la informazione e l’espletamento di funzioni di cui
sono titolari cittadini e associazioni.
Questa come altre
motivazioni mutuate dai documenti citati sono alla base della richiesta
di sospensione della procedura relativa alla fase successiva della inchiesta
pubblica e di tutti i procedimenti autorizzatori inerenti l’impianto di cui
trattasi,stante altresì la nota nr. 41673 del 15-10-2001 a firma
dell’Assessore al territorio e all’ambiente della Provincia di Foggia,con
cui lo stesso nel riferire che “questa Provincia è…interessata dalla richiesta
di nr. 7 centrali termoelettriche……-i quali- si sommeranno a quelli per la
produzione di energia eolica già esistenti sul territorio” chiede al Ministero
dell’Ambiente-servizio di valutazione impatto ambientale “…una conferenza,con
gli enti interessati,al fine di verificare la sostenibilità di questi
impianti,anche in relazione alla pianificazione energetica del territorio
provinciale..”,richiesta a cui ci associamo;
Ancora le associazioni
firmatarie ritengono,stante la presenza nella Capitanata di oltre dieci
progetti simili,che debba essere effettuata la VAS,ovvero la
valutazione ambientale strategica,oltre alla V.I.A.,pertanto non
meramente concernente solo il Comune di S.Severo e la
sola centrale termoelettrica in questione,bensì tutte le
problematiche di impatto derivanti dalla co-presenza,ora progettuale,indi di
fatto,di centrali termoelettriche a Serracapriola,a Rignano
Garganico,a Candela,Manfredonia,Ortanova,Troia,Foggia per citarne alcune,tutte
nel territorio della Provincia di Foggia,nonché con riguardo
all’associato riferito processo di industrializzazione,alla carenza
idrica ,vera e propria calamità sotto gli occhi di tutti,al processo di
desertificazione,con le conseguenze sull’agricoltura e su
altre risorse economiche-produttive del territorio,sulla qualità dell’aria,del
suolo,del sottosuolo…,stante la copresenza di diversi e
interagenti fattori di inquinamento,incidenti gravemente sulla salute della
popolazione e sulle attività produttive agricole
e non solo.
Si rammenta che in Puglia
vi è un surplus energetico pari a 5.599 GWh (vedi ENEL “ dati statistici sull’energia
elettrica in Italia 1998”),non sussistendo pertanto alcuna motivazione
all’impianto in una realtà così già drammaticamente devastata sul piano
agricolo,ambientale e occupazionale.
-l’urgente
e immediato blocco delle procedure relative alla valutazione di impatto
ambientale e alle autorizzazioni concernenti il Progetto di nuovo impianto termoelettrico a
ciclo combinato sito nel Comune di
San Severo (FG)" della Mirant Italia Srl – Techint;
-l’attivazione,con particolare riguardo al
ruolo della Provincia e della Regione di una CONFERENZA Provinciale e
Regionale di SERVIZIO ovvero di una CONFERENZA Programmatica Provinciale
e Regionale,come chiesta a suo tempo per vicende anch’esse conseguenti a
progetti della stessa Ditta o comunque analoghi,sulla base di iniziative dei
Sindaci dei Comuni di Crevalcore,Sala Bolognese,Sant’Agata Bolognese in
Persiceto,unitamente all’Assessore all’Ambiente della Provincia di Bologna
(Allegato nr….) al fine di una PROGRAMMAZIONE REGIONALE ENERGETICA ovvero
degli eventuali insediamenti di centrali per la produzione di energia elettrica
o di una loro riconversione a minor impatto,dovendo comunque assicurare la
partecipazione delle Associazioni specificatamente interessate e tener conto
che la Regione Puglia già produce un surplus energetico,anche in considerazione
del fatto che la Città di San Severo aderisce all’Agenda 21;
-un PIANO
TERRITORIALE PROVINCIALE DI COORDINAMENTO (art.20 c.2 dec.leg.vo 267/2000) a cura della Provincia
di Foggia “.
Si riportano di seguito,stralciate
dalla documentazione del Coordinamento contro la centrale,
alcune ulteriori conclusioni-motivazioni di merito,che
si condividono:
N.B.:tra
virgolette il testo ripreso dai documenti del Coordinamento contro la centrale.
“…Per tutto quanto precede la Centrale a Ciclo
Combinato di San Severo (FG) che le
società Mirant-Techint intendono
realizzare nel territorio comunale di San Severo, non può essere realizzata
perché il progetto in questione viola le leggi in materia e perché se lo stesso
dovesse malauguratamente essere realizzato, determinerebbe rilevanti impatti
ambientali e sanitari
per
le popolazioni residenti a San Severo e nei comuni limitrofi.
In
particolare, il progetto in questione viola le leggi, principalmente per i
seguenti motivi :
-
il sito prescelto per la
realizzazione della Centrale suddetta contrasta e non è compatibile con il
vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.);
-
i dati delle emissioni presentati
dalla società proponente sono inattendibili come illustrato e documentato da
questi relatori nelle presenti note e in quelle del 26 luglio 2001(riferimento
ai documenti trasmessi dal Coordinamento);
-
nessuna valutazione attendibile è
stata svolta in relazione agli impatti ambientali e sanitari che verrebbero
determinati dall'attivazione - malaugurata - della Centrale in questione;
-
la scelta del sito è stata
effettuata dall'azienda e dalle autorità preposte sulla base del "parametro" aberrante del "consenso" politico offerto dalla
attuale Amministrazione comunale di San Severo,….senza peraltro alcuna consultazione
delle Associazioni…..;
-
l'inchiesta pubblica, ai sensi
del Dpcm 27.12.1988, è stata programmata per il giorno 30 luglio 2001 ovvero il
45° giorno dalla pubblicazione dell'avviso al pubblico del deposito del
progetto di massima e dello “studio di
impatto ambientale” da parte della società proponente, con il palese
intento di mettere la popolazione interessata davanti al fatto compiuto. In
proposito, come già detto in precedenza, quello presentato dalla società
Mirant-Techint non costituisce affatto uno studio di impatto ambientale secondo
i canoni della direttiva comunitaria che, fra gli altri, prevede la
consultazione preventiva della popolazione interessata nonché l'illustrazione
alla stessa della cosiddetta "opzione
zero" ovvero la non realizzazione del progetto attraverso l’attuazione
di iniziative alternative tese, nel caso di specie, a fornire (non far mancare
!) a tutti gli utenti l'energia elettrica e termica. In proposito, va
sottolineato che nelle osservazioni che precedono, è stato ampiamente
documentato che l'area del cosiddetto "basso
Adriatico" (Puglia, Molise, Abruzzi), complessivamente presa, presenta
un surplus di produzione di energia elettrica e non un deficit come si ostinano
ad affermare contro l'evidenza dei fatti le società in questione;
- In particolare, in questo ambito, la
regione Puglia presenta un surplus produttivo di energia, i più
elevati consumi energetici nel comparto
industriale italiano ..;
-
non va ignorato un fatto di
notevole rilevanza ovvero che la società Mirant non utilizza e non
destina ad utilizzo l'energia termica
che prevede di produrre presso gli
impianti di cogenera-
zione che vorrebbe realizzare nel comune
di San Severo (FG).Questo fatto, a nostro parere,
viola le elementari condizioni di legge
previste per poter accedere all'autorizzazione di
installare un impianto a ciclo
combinato di cogenerazione per la produzione di energia.
In altri termini, non si può
autorizzare la produzione di energia termica ed elettrica quando
dal progetto si rileva in modo
inequivocabile che l'energia termica prodotta verrà scaricata
all'atmosfera (vedi pag. 3 e 4 della nostra relazione del
26.10.2001-documento del
Coordinamento..).
-
non ha senso neppure affermare,
come fanno le società Mirant/Techint, che gli impianti di cui
al progetto in questione presentano
rendimenti che rispettano i parametri stabiliti dal CIP, in
passato, e ora dall'Autorità per
l'energia elettrica e il gas, quando nei fatti una quota rilevante di
energia prodotta (quella termica) non
solo è sprecata ma è destinata a produrre inquinamento
termico.
-
Circa il richiamato accordo fra regione Puglia,
Comune di Severo e altri soggetti, va pure
rilevato che - oltre alle obiezioni già esposte nella nostra
ultima relazione - l'articolo 2 del
DPCM 377/1988 precisa che per i
progetti da sottoporre a pronuncia di compatibilità
ambientale "si intendono (i) progetti
delle opere di cui all'art. 1, i progetti di massima delle
opere stesse, prima che i
medesimi vengano inoltrati per i pareri, le autorizzazioni, i nulla-osta
e gli altri atti previsti
dalla normativa vigente…".
Va da sé che la valutazione di impatto
ambientale o di pronuncia di compatibilità ambientale,
per quanto anzidetto doveva essere
attuata prima di qualsivoglia accordo, programma o altro
da parte degli enti pubblici in
questione.
Cosa che per il progetto Mirant non è
avvenuto e questo in violazione, anche sotto
quest'ultimo profilo, delle
anzidette norme di legge.
- Da ultimo, ma non per importanza, questi si sottolinea che le "CONTRO DEDUZIONI ALLE MEMORIE PRESENTATE RELATIVAMENTE AL : Progetto di nuovo impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di San Severo (FG)" depositate dalle società Mirant-Techint il 2 ottobre 2001 presso la Segreteria del Comune di San Severo, al di là del loro merito, qui contestato punto punto, sono tardive e non possono essere inserite nella procedura autorizzativa stabilita dalla legge, che si è aperta con la pubblicazione del deposito degli atti degli impianti in questione sul quotidiano Gazzetta del Mezzogiorno del 15 giugno 2001. “
-Stante l’allarme
sociale,come peraltro confermato dalle oltre 5.000 firme di
cittadini che
hanno sottoscritto contro l’impianto in questione,richiamando
quanto sopra,
si attende urgente riscontro,porgendo distinti saluti.
CONFEDERAZIONE ITALIANA
AGRICOLTORI: sig. Raffaele CARRABBA
Via Greci 7 71016 S.Severo ( Fg )
Via Leccese 64 71016 S.Severo ( Fg )
CONFAGRICOLTURA:
Simone MASCIA
Via Togliatti 20 71016 S.Severo ( Fg )