COORDINAMENTO CONTRO LA CENTRALE
TERMOELETTRICA
Legambiente,
Medicina Democratica, Comitati per la tutela e la valorizzazione del
territorio e dell’agricoltura di S.Severo, Serracapriola, San Paolo
Civitate, Sannicandro Garganico, Torremaggiore,Manfredonia,
Cittadinanzattiva, Tribunale per i diritti del malato
Recapito:
e-mail (toninodangelo@libero.it
) – tel. 0882 228299 –fax 0882
228156
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Novembre 2001
I Perché del NO alla
Centrale termoelettrica:
rischi gravissimi per la popolazione, per
l’agricoltura,
per le prospettive di sviluppo del nostro
territorio.
Sono stati presentati in provincia di Foggia 10 progetti per la
costruzione di altrettante CENTRALI TERMOELETTRICHE (S.Severo,Serracapriola, Rignano
Garganico, Candela, Troia, Foggia, Ortanova,Manfredonia) che
aggraveranno sempre più la carenza idrica, vera e propria calamità sotto gli occhi di tutti, il processo di desertificazione, con le
conseguenze sull’agricoltura e su altre risorse economiche-produttive del territorio, sulla qualità
dell’aria, del suolo, del sottosuolo.
La Puglia produce più energia di quella che consuma: perché allora
costruire centrali produttrici di energia? Dal documento tecnico-scientifico di Medicina Democratica prodotto il
17 agosto 2001, riprendendo dati dell’ENEL, si ricava che a fronte di una
richiesta della rete regionale valutata in 15.852 GWh, la produzione degli
impianti esistenti è stata pari a 21.451 GWh, con un surplus produttivo pari a
5.599 GWh. Del resto la stessa Mirant (progettista della centrale) lo afferma
candidamente: “… la Puglia ha un surplus annuale di oltre 4.000 GWh…”
(punto 4.1.5.2. “Consumo e produzione di energia elettrica” della sintesi non
tecnica).
I cittadini sono stati adeguatamente informati per esprimere
consapevolmente la loro decisione? Il
Comune di San Severo aderendo ad Agenda 21 (piano di azione dell’ONU per la
tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile per il 21° secolo) avrebbe
dovuto impegnarsi a rendere partecipata ogni scelta relativa alle politiche di
sviluppo, energetiche ecc., nel senso di garantire che tutti i cittadini e i
gruppi interessati avessero accesso alle informazioni e fossero messi nelle condizioni
di partecipare al processo decisionale locale. Della centrale termoelettrica la
maggior parte dei cittadini ha saputo qualcosa dalla pubblicità ingannevole,
falsa e fuorviante della Mirant: “ Voglio acqua potabile in abbondanza-A San
Severo si può…Voglio pagare di meno la bolletta elettrica. A San Severo si
può…. Voglio coltivazioni più rigogliose. A San Severo si può …”. L’inchiesta pubblica – obbligatoria
per legge - è stata fatta nei mesi estivi nella più grande “segretezza”!
E’ una scelta obbligata quella di
impiantare centrali termoelettriche per produrre energia? O possiamo scegliere
altre modalità? Ed ammesso che debbano essere impiantate centrali termoelettriche, quante
può sopportarne il nostro territorio? La Capitanata insieme alla Sardegna è la zona
d’Italia più vocata per l’utilizzo di fonti rinnovabili come il vento e il sole
per la produzione di energia. Questi progetti di centrali termoelettriche
cadono sulle nostre teste in assenza di un Piano energetico regionale (di
competenza dell’Ente Regione) ed in assenza di un Piano provinciale di
coordinamento (di competenza dell’Ente Provincia). L’assenza di regole
trasforma il nostro territorio in una terra di conquista da parte di queste
aziende!
Di che natura ed entità sarà
l’impatto ambientale sul nostro territorio?
L’impatto
ambientale sarà pesantissimo per le emissioni di Nox e di altri inquinanti
ignorati volutamente nella sintesi non tecnica della Mirant. La ditta non valuta
adeguatamente gli aspetti sanitari della popolazione a rischio, anzi tende a
fornire dati tranquillizzanti della ricaduta di emissioni di Nox senza indicare
i dati meteoclimatici utilizzati per giungere alle sue stime. La Mirant afferma
di aver utilizzato, per la caratterizzazione climatica dell'area, i dati metereologici
della stazione di Foggia Amendola dal 1951 al 1991, senza però spiegare i
motivi per i quali ha ignorato i valori degli ultimi 10 anni ! Non dice nulla
circa le risultanze delle analisi di tali dati (es. tipologia delle classi di
stabilità ricavabili dai dati e frequenza degli stessi ovvero, in particolare,
la frequenza delle condizioni meteoclimatiche "sfavorevoli", rispetto
alla ricaduta al suolo degli
inquinanti). La Mirant afferma che col suo impianto dimezzerebbe l’emissione di
gas serra (CO2): ciò è falso perché la
realizzazione dell’impianto rappresenterebbe un incremento assoluto nella
produzione di gas serra, rimanendo in ambito regionale, in quanto lo stesso non
viene proposto in sostituzione di impianti esistenti.
Quale sarà il consumo di acqua –
bene preziosissimo e scarso al Sud - provocato dal funzionamento della
centrale? La
centrale oltre a consumare acqua (sottratta all’agricoltura) per il
funzionamento interno, rilascerà vapore nell’atmosfera che produrrà un
innalzamento della temperatura accelerando il processo di desertificazione. In
altri termini le nostre campagne che non riescono a soddisfare il loro bisogno
d’acqua stante la sua scarsità, ne necessiteranno di quantitativi maggiori per
contrastare la desertificazione. Afferma l’onorevole Canelli, deputato di San Severo: “Una
centrale simile esiste in Olanda. In quella zona la temperatura è aumentata dai
3 ai 5 gradi nel raggio di 5 km. Da noi succederà la stessa cosa e si seccherà
tutto. Avremo danni al territorio, nessuna ricaduta significativa, 3 o 4
persone lavoreranno per farla funzionare, e in più sarà distrutta
l’agricoltura”(Protagonisti del 9 novembre 2001)
Nella procedura per
l’installazione della centrale termoelettrica sono stati rispettati le
modalità, i vincoli posti dalle legge vigenti? Si riporta un estratto dal documento tecnico di
Medicina Democratica prodotto in occasione dell’inchiesta pubblica: “ …la
Centrale a Ciclo Combinato di San Severo (FG) che la società Mirant-Techint
intende realizzare nel territorio comunale di San Severo, non può essere
realizzata perché il progetto in questione viola le leggi in materia e
perché se lo stesso dovesse malauguratamente essere realizzato, determinerebbe
rilevanti impatti ambientali e sanitari per le popolazioni residenti a San
Severo e nei comuni limitrofi. In particolare, il progetto in
questione viola le leggi, principalmente per i seguenti motivi :
-
il sito prescelto per la realizzazione della Centrale suddetta viola
palesemente il vigente Piano Regolatore Generale (P.R.G.);
-
i dati delle emissioni presentati dalla società proponente sono
inattendibili come illustrato nei paragrafi che precedono;
-
nessuna valutazione attendibile è stata svolta in relazione agli impatti
ambientali e sanitari che verrebbero determinati dall'attivazione - malaugurata
- della Centrale in questione;
-
la scelta del sito è stata effettuata dall'azienda e dalle autorità
preposte sulla base del "parametro" aberrante del
"consenso" politico offerto dalla attuale Amministrazione comunale di
San Severo;
-
l'inchiesta pubblica, ai sensi del Dpcm 27.12.1988, è stata programmata
per il giorno 30 luglio 2001 ovvero il 45° giorno dalla pubblicazione
dell'avviso al pubblico del deposito del progetto di massima e dello “studio di
impatto ambientale” da parte della società proponente, con il palese intento di
mettere la popolazione interessata davanti al fatto compiuto. In proposito,
come già detto in precedenza, quello presentato dalla società Mirant-Techint non
costituisce affatto uno studio di impatto ambientale secondo i canoni della
direttiva comunitaria che, fra gli altri, prevede la consultazione preventiva
della popolazione interessata nonché l'illustrazione alla stessa della
cosiddetta "opzione zero" ovvero la non realizzazione del
progetto attraverso l’attuazione di iniziative alternative tese, nel caso di
specie, a fornire (non far mancare !) a tutti gli utenti l'energia
elettrica e termica. In proposito, va sottolineato che nelle
osservazioni che precedono, è stato ampiamente documentato che la regione
Puglia presenta un surplus produttivo di energia, i più elevati consumi
energetici nel comparto industriale italiano e, proprio per questi motivi,
l'unica politica regionale sensata, economicamente utile nonché rispettosa
della salute pubblica e dell'ambiente è costituita dalla realizzazione di un
rigoroso ed efficace programma di risparmi energetici e in primis nel comparto
industriale.”
Di fronte ad una Amministrazione comunale che non
favorisce l’informazione e la partecipazione dei cittadini (a loro
riconosciuta per legge), di fronte ad una politica selvaggia di insediamenti
di centrali energetiche, di fronte ad una falsa pubblicità pervasiva e
martellante, consapevoli del nostro dovere di tutelare l’ambiente, la
salute, di dover ricercare uno sviluppo ecosostenibile, il Coordinamento
contro la centrale termoelettrica ha raccolto già oltre 5.000 firme di
cittadini che non vogliono la centrale termoelettrica a San Severo.
Le nostre richieste:
·
Dichiarare
nulla per la irritualità delle procedure l’effettuazione dell’Inchiesta
pubblica inerente il
progetto“ Nuovo Impianto termoelettrico a ciclo combinato sito nel Comune di
San Severo”della Mirant Italia S.r.l.”:
la Mirant ha depositato le sue controdeduzioni oltre i termini previsti dalla
legge; la pubblicizzazione
dell’audizione è avvenuta solo con un
manifesto affisso in S.Severo e con ritardo rispetto a quanto lo stesso recita,
non utilizzando gli stessi canali informativi previsti per l’apertura dell’inchiesta pubblica
(quotidiani nazionali); non
risulta che sia stata invitata
all’audizione siano invitati alla
audizione la Provincia (così come ci ha riferito lo stesso Assessore
provinciale all’ambiente in data 17-10-2001), né altri Enti locali, coinvolti (ad esempio i Comuni di
Torremaggiore, Lucera, Pietra Montecorvino e altri per il gasdotto..);
·
Sospendere
la procedura relativa alla fase successiva della inchiesta pubblica e di tutti
i procedimenti autorizzatori inerenti
l’impianto: l’Assessore al territorio e
all’ambiente della Provincia di Foggia, di fronte alla richiesta
d’installazione in provincia di 10 centrali termoelettriche che si sommeranno a
quelle per la produzione di energia eolica già esistenti sul territorio, ha
chiesto al Ministero dell’Ambiente-servizio di valutazione impatto ambientale
di indire una conferenza, con gli enti
interessati, al fine di verificare la sostenibilità di questi impianti, in relazione alla pianificazione energetica
del territorio provinciale;
·
Attivare un’indagine da parte degli organi
competenti: sulla parzialità di fatto e il favoreggiamento della Ditta Mirant
da parte del Presidente della Inchiesta pubblica, che ha ritenuto ammissibili, acquisendole,
come da manifesto pubblico del 2-10-2001 ed affisso l’8-10-2001, le
controdeduzioni della Ditta Mirant, depositate il 2-10-2001 e quindi dopo la
scadenza di norma, dando perciò alla Ditta Mirant ben due mesi di tempo dal
deposito delle memorie scritte, per formulare le controdeduzioni; sulle
dichiarazioni false del Segretario generale del Comune di San Severo contenute nella sua nota
del 12-10-2001 nr. 3/R/01; sui tempi di deposito, di commissionamento e stampa
del manifesto datato 2 ottobre poiché in esso il Presidente della Inchiesta
Pubblica informa della “disponibilità delle controdeduzioni della Ditta Mirant
in visione dal 2 ottobre ” lo stesso giorno del loro deposito!
·
Intervenire
con sanzioni nei riguardi della Mirant per pubblicità ingannevole ai sensi del D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 627.
·
Indire una Conferenza Provinciale e Regionale di
servizio, ovvero una Conferenza Programmatica Provinciale e Regionale, al
fine di una Programmazione Regionale Energetica finalizzata ad individuare gli
insediamenti di centrali per la produzione di energia elettrica, a programmare
una loro riconversione con impianti di minor impatto;
·
Elaborare il
piano territoriale di coordinamento come prevede l’art.20 c.2 dec.leg.vo 267/2000 a cura della Provincia di
Foggia.