GLOSSARIO PALINOLOGICO


     

A

Acetolisi: metodo di preparazione del materiale sporopollinico. Distrugge l'intina ed il protoplasma, conservando solo l'esina che diventa ben visibile nella stratificazione ed ornamentazione.

Acuminato (acuto o ottuso): dicesi di granulo pollinico, rombico in visione equatoriale, con poli acuti o ottusi.

Alete: privo di laesura,

AMB: (lat. ambitus) perimetro di granulo pollinico con asse polare diretto verso l'osservatore. Nei granuli isopolari con costrizione mediana l'AMB non coincide con l'equatore.

Ana...: prefisso usato per indicare che l'apertura e situata nella faccia distale.

Anacata...: prefisso usato per indicare che le aperture sono disposte rispettivamente nella faccia distale e nella faccia prossimale.

Anacatacolpato: con un colpus nella faccia distale ed uno nella faccia prossimale.

Anacataporato: con un porus nella faccia distale ed uno nella faccia prossimale.

Anacatatremo: con un'apertura nella faccia distale e una nella faccia prossimale.

Anacolpato: con colpus nella faccia distale.

Analeptico: con area aperturale (leptoma) nella faccia distale.

Anaporato: con porus nella faccia distale.

Anatremo: con apertura nella faccia distale.

Angulaperturato: = goniotremo (sin.)

Angustimurato: con muri stretti (sezioni murali 1/5 o meno del diametro dei lumina).

Annulus: (pl. annuli) ispessimento o assottigliamento (raramente) sexineo del margine porale.

Anomotremo: con aperture irregolari,

Apertura: qualsiasi parte, preformata geneticamente, della superficie del granulo pollinico attraverso cui fuoriesce il materiale germinativo. Le aperture sono semplici (colpate o porate) o composte (colporate o pororate).

Aperturoide: qualsiasi zona della superficie di una spora o granulo pollinico + simile ad un'apertura.

Apiculato: con poli sporgenti.

Apocolpium: (pl. apocolpia) area polare di granulo pollinico radiosimmetrico zonocolpato o zonocolporato, delimitata - verso l'equatore - dai limiti polari dei mesocolpia.

Apolare: senza distinta polarità.

Apoporium: (pl. apoporia) area polare di granulo pollinico radiosimmetrico zonoporato delimitata verso l'equatore dai limiti polari dei mesoporia.

Aporium: (pl. aporia) area polare di granulo pollinico radiosimmetrico delimitata verso l'equatore dai limiti polari dei mesoria.

Arcus: (pl. arci) ispessimento dell'esina che solitamente si estende descrivendo delle curve fra le aperture.

Area polare: area triangolare o poligonale di esina, di estensione variabile, disposta ai due poli. Rilevabile nei pollini lofati (sensu Wodehouse, 1935).

Areola: (pl. areolae) = insula (sin.).

Areolato: provvisto di areolae.

Armogametia: cambiamento di forma e volume dei granuli pollinici in seguito a perdita o assunzione di acqua. La struttura dello sporoderma e il suo contenuto idrico devono essere conformi, "in armonia", con la struttura dello stigma.

Aspidato: con aspis.

Aspis: (pl. aspides) zona ispessita dell'esina che circonda un'apertura. Gli aspides sporgono come cupole rotonde sulla superficie dei granuli pollinici.

Asse equatoriale: asse perpendicolare all'asse polare che giace sul piano equatoriale.

Asse polare: linea immaginaria che congiunge i due poli (prossimale e distale),

Atremo: senza apertura.

B

Bacularium: (pl. bacularia) termine riferito a gruppi di bacula + fusi (es. Fagopyrum).

Baculato: con bacula.

Bacillus: (pl. bacula) Bastoncino + perpendicolare infratectale, intratectale (sin. columella), sovratectale oppose luminatectale. I bacula sono più lunghi che larghi. Quelli infratectali possono essere digitati nella parte distale. In Stellaria crassipes i bacula pendono dal tectum come stalattiti.

Becs: sporgenze ectexiniche, disposte nella zona mediana di un'apertura composta, che occultano gli ora all'esame ottico es. Euphorbia (sensu Bonnefille e Riollet,1980).

Biconvesso: termine usato per definire il perimetro di spore bilaterali isopolari con le facce (prossimale e distale) convesse.

Bilaterale: con due piani verticali di simmetria ed assi equatoriali non equilonghi.

Brevicolpato: con colpi + corti (lunghezza dei colpi uguale o minore della distanza degli apici colpali dai poli).

Brevissimocolpato: con colpi molto corti. I granuli colpita sono brevissimicolpati se la lunghezza dei colpi e uguale o minore degli ora.

Brocale: riferito ad un brochus.

Brochus: (pl. brochi) maglia del reticulum formata da un lumen e dall'attigua metà dei muri che lo separano dagli altri lumina.

C

Caput: (pl. capita) parte distale (testa) di bacula, columellae, pila.

Carinimurato: con muri appuntiti.

Cata...: prefisso usato per indicare che l'apertura è situata nella faccia prossimale.

Catacolpato: con colpus situato nella faccia prossimale.

Cataleptico: con leptoma nella faccia prossimale.

Catatremo: con apertura nella faccia prossimale.

Catatricotomocolpato: con colpus triradiato situato nella faccia prossimale.

Cavea: (pl. caveae) spazio interposto fra gli strati di ectexina (es. Senecio)

Cavernuloso: con piccole incavature presenti nel tectum e nei bacula evidenziabili soltanto con il microscopio elettronico a scansione.

Circolare: termine usato per definire il perimetro dei granuli pollinici con unico diametro. Tale termine e utilizzato anche quando una parte dei granuli pollinici (< 300%) presenta differenze minime di dimensioni con rapporto compreso tra 0,95 e 1,05.

Clava: (pl. clavae) processo più alto che largo, leggermente affusolato alla base. L'estremita distale è spesso tronca.

Clavato: con clavae.

Colpale: riferito ad un colpus.

Colpato: con uno o più colpi.

Colpoide: apertura + simile al colpus.

Colpoidato: con colpoide provvisto di os.

Colporato: con il colpus provvisto di os.

Colporoidato: con apertura composta formata da una parte colpale esterna e da un'interna (oroide) di solito non chiaramente visibile .

Colpus: (pl. colpi) apertura + fusiforme simile ad un incavo con rapporto lungh./larghe. > 2.

Columella: (pl. columellae) elemento interposto fra il tectum - se presente - e il foot-layer (sensu Faegri e Iversen, 195O) (sin. baculum).

Columellato: con columellae.

Concavo-convesso: termine usato per definire il perimetro di granuli bilaterali eteropolari con la faccia prossimale concava e la distale convessa.

Constricticolpato: con colpi + ristretti all'equatore.

Costa: (pl. costae) ispessimento della nexina in prossimità di un'apertura.

Crassimarginato: con bordi delle aperture ispessiti.

Crassinexinoso: con nexina ispessita almeno il doppio della sexina.

Crassinoso: con esina ispessita.

Crassisexinoso: con sexina ispessita almeno il doppio della nexina.

Crassitegillato: con tegillum ispessito almeno il doppio della lunghezza dei bacula di sostegno o dello spazio fra tegillum e nexina.

Criptocolpato: con colpi appena visibili in sezione ottica.

Criptotetrade: = pseudomonade (sin.).

Croats: provvisto di escrescenze disposte sulle membrane aperturali o sugli opercoli. Nelle Dipsacaceae sono + spinuloidi, nelle Didiereaceae appiattite, + poligonali alla base.

Curvimurato: con muri + curvi.

D

Demicolpo: tipo di apertura con la stessa forma e disposizione della doppia serie di aperture che si avrebbero in conseguenza di un restringimento equatoriale oppure di una fessurazione dei colpi (sensu Erdtman, 1952).

Diade: unità pollinica formata da due granuli.

Dianacolpato: con due colpi situati nella faccia distale.

Dianaporato: con due pori situati nella faccia distale.

Dimorfico: polline di due tipi in relazione alle dimensioni, numero delle aperture, ecc.

Diorato: apertura con due ora.

Diplodemicolpato: con due serie di demicolpi, una nella, faccia prossimale ed una nella distale, l'unione dei quali produce un'unica serie di colpi.

Disincolpia: anastomosi dei colpi in entrambi i poli.

Ditremo: con due aperture.

Di-zono...: con due aperture disposte nella faccia equatoriale.

Dizono...: prefisso che indica la posizione equatoriale biseriata delle aperture semplici o composte.

Di-zonocolpato: con due colpi nella fascia equatoriale.

Dizonocolpato: Con due serie di colpi disposti parallelamente all'equatore.

Di-zonocolporato: con due aperture composte (colpus e os) nella fascia equatoriale.

Dizonocolporato: con due serie di aperture composte (colpus e os) situate parallelamente all'equatore.

Di-zonoporato: con due pori disposti nella fascia equatoriale.

Dizonoporato: con due serie di pori disposti parallelamente all'equatore.

Di-zonopororato: con due aperture composte (colpus e os) disposte nella fascia equatoriale.

Dizonopororato: con due serie di aperture composte (porus e os) disposte parallelamente all'equatore.

Duplibaculato: = duplicolumellato (sin.).

Duplicolumellato: con colurnellae disposte in due file sotto ogni murus o lira.

E

Echina: (pl. echinae) = spina (sin.)

Echinato: con echinae.

Echinolofato: riferito a granuli pollinici con superficie provvista di depressioni (lacunae) e muri forniti di echinae. Modello strutturale presente nelle Liguliflorae.

Ectexina: strato esterno dell'esina che comprende tectum, se presente, columellae e foot-layer (sensu Faegri e Iversen, 1950). E' equivalente a sexina-nexina-1, (sensu Erdtman, 1952).

Ectoapertura: apertura riferibile ad un colpus che incide la sexina.

Ectocolpus: (pl. ectocolpi) ectoapertura ellittica con rapporto lungh./largh. > 2.

Ectonexina: strato esterno della nexina (sin. nexina-1, pedium, sole, foot-layer).

Ectosexina: strato esterno della sexina.

Ellittico: termine usato per definire il perimetro di granuli pollinici in cui il rapporto tra i due assi è < 0,75 o > 1,33.

Endexina: strato interno dell'esina (sensu Faegri e Iversen, 1950) corrispondente alla nexina-2 (sensu Erdtman, 1952).

Endopaertura: apertura compresa nella nexina.

Endocolpus: (pl. endocolpi) colpus ricoperto da sexina con rapporto lungh./largh. > 2 (sensu Moore e Webb, 1978). Gli endocolpi adiacenti possono talvolta fondersi e formare una fascia nei granuli zonoaperturati (es. Centaurea), nonché incrociare a 90° gli ectocolpi.

Endonexina: zona interna + sottile e meno rifrattiva della nexina.

Endoporus: (pl. endopori) endoapertura con rapporto lungh./largh. < 2.

Endosexina: parte inferiore, interna o prossimale, della sexina. Nelle Angiospermae e spesso baculata.

Endosporium: = intina (sin.).

Episporium: = perina (sin).

Equatore: linea immaginaria di demarcazione fra le due aree polari.

Esapantocolpato: con sei colpi distribuiti su tutta la superficie.

Esapantocolporato: con sei aperture composte (colpus e os) distribuite su tutta la superficie.

Esapantoporato: con sei pori distribuiti su tutta la superficie.

Esapantopororato: con sei aperture composte (porus e os) distribuite su tutta la superficie.

Esatremo: con sei aperture.

Esazonocolpato: con sei colpi disposti nella fascia equatoriale.

Esazonocolporato: con sei aperture composte (colpus e os) disposte nella fascia equatoriale.

Esazonoporato: con sei pori disposti nella fascia equatoriale.

Esazonopororato: con sei aperture composte (porus e os) disposte nella fascia equatoriale.

Esina: a) strato esterno della parete pollinica nelle Angiospermae; b) strato medio dello sporoderma nelle Pteridophytae e Briophytae.

Esinico: riferito all'esina.

Esosporium: esina nelle spore delle Pteridophytae.

Eterobrocato: con brochi di diversa grandezza.

Eterocolpato: con aperture semplici (colpi) ed aperture composte (colpi con ora) contemporaneamente presenti sulla superficie di un granulo pollinico.

Etero-E: termine usato per definire la forma di granuli pollinici o spore bilaterali polari. Il suo valore dato dal rapporto fra asse equatoriale maggiore (E1) ed asse equatoriale minore (E2), e compreso nell'intervallo l,33-2,00

Eteropolare: spora o polline con superfici polari sostanzialmente.

Eterorugato: con rugae di diversa ampiezza.

Eureticolato: riferito a granulo pollinico subtectato (tectum parziale) provvisto di reticulum.

Euripalinologico: detto di taxa caratterizzati da evidente polimorfismo pollinico.

Eustriato: granulo subtectato con striae parallele e ad andamento regolare.

Esapantopororato: con sei aperture composte (porus e os) distribuite su tutta la superficie.

Esatremo: con sei aperture.

Esazonocolpato: con sei colpi disposti nella fascia equatoriale.

Esazonocolporato: con sei aperture composte (colpus e os) disposte nella fascia equatoriale.

Esazonoporato: con sei pori disposti nella fascia equatoriale.

Esazonopororato: con sei aperture composte (porus e os) disposte nella fascia equatoriale.

Esina: a) strato esterno della parete pollinica nelle Angiospermae; b) strato medio dello sporoderma nelle Pteridophytae e Briophytae.

Esinico: riferito all'esina.

Esosporium: esina nelle spore delle Pteridophytae.

Eterobrocato: con brochi di diversa grandezza.

Eterocolpato: con aperture semplici (colpi) ed aperture composte (colpi con ora) contemporaneamente presenti sulla superficie di un granulo pollinico.

Etero-E: termine usato per definire la forma di granuli pollinici o spore bilaterali polari. Il suo valore dato dal rapporto fra asse equatoriale maggiore (E1) ed asse equatoriale minore (E2), e compreso nell'intervallo l,33-2,00

Eteropolare: spora o polline con superfici polari sostanzialmente diverse.

Eterorugato: con rugae di diversa ampiezza.

Eureticolato: riferito a granulo pollinico subtectato ( tectum parziale) provvisto di reticulum.

Euripalinologico: detto di taxa caratterizzati da evidente polimorfismo pollinico.

Eustriato: granulo subtectato con striae parallele e ad andamento regolare.

F

Faccia distale: parte della superficie del granulo pollinico che, nella tetrade, guarda l'esterno.

Faccia prossimale: parte della superficie del granulo pollinico rivolta verso il centro della tetrade.

Fenestrato: riferito a granulo pollinico caratterizzato da un tectum interrotto da un numero limitato di larghe aperture (sensu Faegri e Iversen, 1950).

Finemente reticolato: termine usato per descrivere l'esina in cui il diametro dei lumina e < 0,50 1lm e i muri presentano uno spessore non superiore al diametro dei lumina (De Leonardis et alii, in litteris).

Finemente reticolo rugulato: termine usato per descrivere l'esina in cui il diametro dei lumina e < 0,50 e i muri, con spessore non superiore al diametro dei lumina, mostrano andamento irregolare (De Leonardis et alii, in litteris).

Fissiforme: con forma definita.

Foot-layer: = ectonexina (sin. Nexina-1, pedium e sole).

Foramen: (pl. foramina) apertura + circolare, non equivalente al poro germinativo. I foramina sono distribuiti sulla superficie del granulo pollinico (sensu Erdtman, 1952).

Foraminato: con foramina (sensu Erdtman, 1952).

Foraminoide: apertura simile al foramen (sensu Erdtman, 1952).

Forato: = foraminato (sin.).

Fossaperturato: = pticotremo (sin.).

Foveola: (pl. foveolae) depressione + circolare dello strato esterno dell'esina.

Foveolato: con foveolae.

Frammentimurato: con muri discontinui.

G

Geminicolpato: con colpi disposti a coppie.

Gemma: (pl. gemmae) processo + ristretto alla base con diametro maggiore o uguale all'altezza.

Gemmato: con gemmae.

Goniotremo: granulo di polline radiosimmetrico con AMB poligonale ed aperture situate agli angoli (sin. angulaperturato).

Granulato: con granula.

Granulum: (pl. granula) termine generale per escrescenze sexinee + arrotondate molto piccole (altezza < 1mm).

I

Inaperturato: = atremo (sin.).

Infrabaculare: = infracolumellare (sin.),

Infracolumellare: spazio fra le columellae e tra il tectum e il foot-layer (sensu Faegri e Iversen, 1964).

infrareticolato: con reticulum prodotto dalla disposizione delle columellae al di sotto di un tectum completo o parziale (sensu Moore e Webb, 1978).

Infratectale: posto sotto il tectum - fra tectum e nexina (sensu Erdtman, 1971) - o il foot-layer (sensu Faegri e Iversen, 1914).

Infrategillato: compreso nello spazio fra la nexina ed il sovrastante tegillum.

Insula: (pl. insulae) zone sexinose di solito circolari o poligonali separate da solchi di vario tipo che, se anastomizzati, determinano un reticulum negativo o inverso.

Insuloso: provvisto di insulae.

Intectato: con tectum assente e con parti distali degli elementi strutturali libere. I granuli intectati possono essere baculati, echinati, clavati, gemmati, verrucati o granulati. Nei granuli intectati gli elementi strutturali sono omologhi agli elementi sculturali (sin. tectum assente).

Intina: strato interno dello sporoderma di natura celluloso-pectica non resistente all'acetolisi,

Intracolumellare: spazio compreso nello spessore del tectum contenente fini columellae.

Intraluminale: con bacula o altri elementi che emergono dai lumina.

Intrareticolato: con reticulum posto al di sotto del tectum (sensu Faegri e Iversen, 1964)

Intratectale: disposto nello spessore del tectum.

Isopolare: granulo pollinico con faccia prossimale e distale simili.

L

Lacuna: (pl. lacunae) larga depressione nella sexina dei granuli pollini i lofati. Le lacunae sono separate da muri sexinosi.

Laesura: (pl. laesurae) apertura allungata, indivisa o ramificata (triradiata); posta nella faccia prossimale di una spora.

Lalongato: riferito ad apertura con asse maggiore parallelo all'asse equatoriale.

Lamella: (pl. lamellae) strato tangenziale di materiale esinico.

Latimurato: con muri ampi la cui sezione trasversale e uguale o maggiore del diametro dei lumina.

Lesura: (pl. Lesure) apertura allungata semplice o ramificata.

Leptoma: (pl. leptomata) zona sottile, non distintamente delimitata, che funziona da apertura.

-Lete: suffisso usato per denotare la presenza di una laesura.

Lira: (pl. lirae) muri che decorrono paralleli. I lumina interposti sono definiti striae (sin. vallum).

"LO" Analisis: (L = luce e O = obscuritas) immagine di diffrazione prodotta durante la focalizzazione dell'esina nei diversi piani focali. I fenomeni di diffrazione, sono dovuti all'indice di rifrazione del mezzo in cui sono immersi i pollini o le spore e che è più basso di quello della sporopollenina.

"LO’’ Modello: riferito al disegno determinato da isole luminose delimitate da canali scuri ad alto focus ed isole scure separate da canali luminosi a basso focus (nei granuli pollinici ad esina intectata, tectata sculturata, insulosa, etc .).

Lofato: modello strutturale caratterizzato da muri che, emergendo da un tectum generalmente continuo, separano larghe depressioni (lacunae). I pollini lofati si distinguono in echinolofati e psilolofati (sensu Wodehouse, 1935).

Lolongato: riferito ad apertura con asse maggiore parallelo all'asse polare.

Loxocolpato: granulo di polline zonocolpato con colpi che convergono a due a due .

Lumen: (pl. lumina) spazio delimitato dai muri il cui pavimento e costituito dalla nexina (sensu Erdtman,1952) o dal foot-layer (sensu Faegri e Iversen, 1950), nei granuli eureticolati, e dal tectum, nei granuli sovrareticolati.

Luminale: appartenente al lumen.

 

M

Margo: area che circonda un colpus e si distingue dal resto dell'esina per il differente spessore o modellamento della sexina o della nexina

Massula: (pl. massulae) unita pollinica più grande della poliade il cui numero dei granuli è indefinito (es. Asclepiadaceae, Orchidaceae).

Medioreticolato: termine usato per descrivere l'esina in cui il diametro dei lumina è compreso nell'intervallo 0,50-1,00 mm ed i muri presentano uno spessore non superiore al diametro dei lumina (sensu De Leonardis et alii, in litteris).

Membrana (colpale o porale): strato sottile di esina amorfa che ricopre un colpus o un porus. Ha funzione armogametica.

Meridionale: termine riferito a tutte le caratteristiche della superficie del granulo pollinico (aperture, striae, rugae, etc.) con andamento perpendicolare al piano equatoriale.

Mesoapertura: apertura poco visibile che incide alla base la sexina.

Mesobrocato: riferito ad un granulo omobrocato contenente da quindici a quarantacinque brochi per AMB.

Mesocolpium: (pl. mesocolpia) area delimitata da due colpi adiacenti e da due apocolpi. Nei granuli sincolpati mancano gli apocolpi; nei granuli con sincolpia unipolare esiste un solo apocolpium; nei granuli parasincolpati i mesocolpi sono completamente delimitati dai colpi.

Mesonexina: strato medio della nexina (sin. nexina 2),

Mesoporium: (pl. mesoporia) area delimitata da due pori adiacenti e dai due apoporia.

Mesorium: (pl. mesoria) area delimitata da due ora adiacenti.

Micro...: prefisso usato per indicare i dettagli della scultura o della struttura visibili solamente al microscopio elettronico a scansione. S.E.M., o al microscopio elettronico a trasmissione, T.E.M., (sensu Straka, 1975).

Monade: unità pollinica formata da un granulo.

Monocolpato: con un colpus.

N

Nexina: parte interna non sculturata dell'esina.

Nexina-1: = ectonexina (sin. pedium, sole e foot-layer).

Nexina-2: = mesonexina (sin.).

Nexina-3: = endonexina (sin.).

Nomotremo: spora o granulo pollinico con aperture regolari.

NPC - Classificazione: classificazione delle spore e dei granuli di polline in base al Numero, Posizione e Caratteristica delle aperture. Il codice NPC è dato da una terna di numeri dove:

- il primo indica il numero di apertura che va da zero (N = 0) a sei (N = 6). Con N = 7 si intendono granuli con un numero di aperture superiore a 6. Con N = 8 granuli con 1 o più aperture irregolari ;

- il secondo numero indica la posizione dell'apertura dove P = 0 sta per granuli con apertura in posizione incerta o sconosciuta e P = 6 per le aperture sparse su tutta la superficie;

- il terzo indica la forma dell'apertura. Anche in questo caso C = O sta per carattere non ben definito.

O

Oblatico: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici eteropolari. II suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,50-0,75.

Oblatico sferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,88-1,00.

Oblato: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici isopolari Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,50-0,75.

Oblato*: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici apolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra diametro verticale ed orizzontale, è compreso nell'intervallo 0,50-0,75;

Oblato sferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,88-1,00.

Oblato sferoidale*: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici apolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra diametro verticale ed orizzontale, è compreso nell'intervallo 0,88-1,00

Oblatoide: termine usato per definire la forma di granuli pollinici subisopolari. II suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,50-0,75.

"OL" modello: inverso del modello "LO", ossia isole scure (lumina) delimitate da canali chiari (muri), ad alto focus, ed isole chiare separate da canali scuri, a basso focus (nei granuli pollinici ad esina tectata perforata, foveolata, subtectata reticolata, etc).

Oligobaculato: termine riferito a muri simplibaculati o simplicolumellati in cui il rapporto fra numero dei bacula o columellae e numero dei lumina adiacenti è <2.

Oligobrocato: con pochi brochi, < 15 per AMB.

Oligoforaminato: con + dodici foramina.

Oligoforato: = oligoforaminato (sin.).

"OLO" disegno: serie di tre disegni (scuro, luminoso, scuro) ottenuti posizionando il microscopio ottico ad alto, medio e basso focus.

Omobrocato: con brochi di grandezza + uguale.

Oncus: (pl. onci) ispessimento dell'intina interna alle aperture.

Opercolato: con opercula su alcuni o tutti i pori.

Operculum: (pl. opercula) ispessimento esinico che ricopre un porus o un colpus.

Orato: fornito di ora

Orbicolato: con orbicoli.

Orbicolus: (pl. orbicoli) corpuscolo di sporopollenina specie-specifico, di grandezza < 5 mm, prodotto dal tapetum.

Ornato: con struttura + reticuloide, in cui i muri sono + curvilinei e le aree luminali spesso anastomizzate.

Oroidato: con oroidi.

Oroide: parte interna, + simile ad un os, di un'apertura composta.

Ortocolpato: con colpi non convergenti in granuli di polline zonocolpati.

Os: (pl. ora = bocche) termine che designa la parte interna o centrale di una apertura composta. L'os può essere lalongato (allungato in senso equatoriale), lolongato (allungato in senso polare) o circolare.

Ovale: termine usato per definire il perimetro di granuli pollinici in cui il rapporto fra i due assi è compreso nell'intervallo 0,75-0,88 e 1,14-1,33.

P

Palinogramma: rappresentazione grafica di un granulo che fornisce i principali dati palinologici (polarità, simmetria, aperture, forma, grandezza, stratificazione sporodermica, disegni dei solchi, AMB, etc.). Al fine di garantire la diretta confrontabilità, i palinogrammi vengono redatti e orientati in modo standard.

Palinologia: scienza che studia la morfologia dei pollini e delle spore.

Palinoteca: collezione di campioni pollinici in contenitori o in vetrini permanenti.

Panto...: prefisso usato per indicare che le aperture semplici o composte sono

distribuite su tutta la superficie.

Pantocolpato: con colpi distribuiti su tutta la superficie del granulo pollinico, talvolta in disegno geometrico.

Pantocolporato: con aperture colporate distribuite su tutta la superficie.

Pantoporato: con pori distribuiti su tutta la superficie.

Pantopororato: con aperture pororate distribuite su tutta la superficie (sin. forato).

Pantotremo: con aperture distribuite su tutta la superficie.

Paraisopolare: = subisopolare (sin.).

Parasincolpato: con colpi biforcati, i cui bracci si riuniscono + vicino ai poli, lasciando gli apocolpi intatti e regolarmente conformati.

Pedium: ectonexina (sin. Nexina-1, sole e foot-layer).

Pentapantocolpato: con cinque colpi distribuiti su tutta la superficie.

Pentapantocolporato: con cinque colpi muniti, ciascuno, di un os centrale e distribuiti su tutta la superficie.

Pentapantoporato: con cinque pori distribuiti su tutta la superficie.

Pentapantopororato: con cinque aperture composte (porus e os) distribuite su tutta la superficie.

Pentamero: con cinque aperture.

Pentazonocolpato: con cinque colpi nella fascia equatoriale.

Pentazonocolporato: con cinque aperture composte (colpus e os) nella fascia equatoriale.

Pentazonoporato: con cinque pori nella fascia equatoriale.

Pentazonopororato: con cinque aperture composte (porus e os) nella fascia equatoriale.

Peretero-E: termine usato per definire la forma di granuli pollinici o spore bilaterali polari Il suo valore, dato dal rapporto fra asse equatoriale maggiore (El) ed asse equatoriale minore (E2), è > 2,00.

Perforato: termine usato per descrivere l'esina in cui la distanza fra le perforazioni è maggiore del loro diametro.

Perimetro: contorno di un granulo pollinico o di una spora.

Perimetro equatoriale: contorno di un granulo pollinico o di una spora in visione equatoriale.

Perimetro polare: contorno di un granulo pollinico o di una spora in visione polare.

Perina: rappresenta la parte più esterna dell'esina nelle Pteridophytae.

Perisaccato: circondato da un saccus

Perisporium: = perina (sin.).

Peritremo: riferito a granulo di polline radiosimmetrico con AMB + circolare e aperture distribuite uniformemente lungo il perimetro .

Peroblatico: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è < 0,50

Peroblato: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è < 0 ,50.

Peroblato*: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici apolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra diametro verticale ed orizzontale, è < 0,50

Peroblatoide: termine usato per definire la forma di granuli pollinici subisopolari. I1 suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è < 0.50 .

Perprolatico: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è > 2.

Perprolato: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è >2,

Perprolato*: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici apolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra diametro verticale ed orizzontale, è > 2.

Perreticolato: = eureticolato (sin.).

Pertectato: = tectum completo (sin.).

Piano-convesso: termine usato per definire il perimetro di spore bilaterali eteropolari con la faccia prossimale piana e la distale convessa.

Piano-equatoriale: piano perpendicolare all'asse polare che interseca nella zona mediana il granulo pollinico.

Pilarium: (pl. pilaria) riferito a gruppi di pila + strettamente uniti.

Pilato: fornito di pila.

Piloide: elemento più o meno simile al pilum.

Pilum: (pl. pila) processo a forma di bacchetta di tamburo con parte inferiore bastoncellare e parte superiore ingrossata.

Piriforme: termine usato per definire il perimetro di granuli pollinici che richiama la forma di una pera.

Planaperturato: = pleurotremo (sin.).

Planitegillato: con tegillum piatto.

Pleurotremo: riferito a polline radiosimmetrico con perimetro poligonale avente i centri di ciascuna apertura situati nei punti medi dei lati (sin. planaperturato).

Plica: (pl. plicae) piega della superficie del granulo pollinico funzionante da apertura (sensu Norem, 1958). In Ephedra si osservano pieghe nelle quali sono localizzate altrettanti colpi longitudinali serpentiformi ad ectexina assottigliata (sensu Steeves e Barghoorn, 1959).

Plicato: con plicae.

Pluricolumellato: con columellae allineate in più file sotto ogni murus.

Poli...: prefisso usato per indicare che il numero delle aperture semplici o composte è > 6.

Poliade: unita pollinica costituita da un numero di granuli > 4 (ossia 8, 16, etc .)

Polibrocato: granulo pollinico con reticulum + omobrocato, avente nel perimetro più di quarantacinque brochi,

Poliforaminato: con più di dodici foramina.

Poliforato: = poliforaminato (sin.).

Polimorfico: riferito a granulo pollinico di taxa appartenenti alla stessa famiglia, genere o specie, caratterizzato da variabilità nelle dimensioni, forma, tipo di esina, aperture, etc

Polipantocolpato: con più di sei colpi distribuiti su tutta la superficie.

Polipantocolporato: con più di sei aperture composte (colpus e os) distribuite su tutta la superficie.

Polipantoporato: con più di sei pori distribuiti su tutta la superficie.

Polipantopororato: con più di sei aperture composte (porus e os) distribuite su tutta la superficie

Poliplicato: con più di sei plicae.

Politremo: con più di sei aperture.

Polizonocolpato: con più di sei colpi situati nella fascia equatoriale .

Polizonocolporato: con più di sei aperture composte (colpus e os) nella fascia equatoriale.

Polizonoporato: con più di sei pori nella fascia equatoriale .

Polizonopororato: con più di sei aperture composte (porus e os) nella fascia equatoriale .

Pollencoat: trifina (sensu Roggen,1974) (sin.).

Pollenkit: trifina (sensu Pankow,1957) (sin.).

Pollinium: (pl. pollinia) unita pollinica formata dall'intero contenuto di una o due antere fuse (es. Asclepiadaceae, Orchidaceae)

Polo distale: centro della faccia distale.

Polo prossimale: centro della faccia prossimale.

Ponte equatoriale: banda esinica nella zona mediana di una apertura che ne congiunge i due lati.

Pontoperculato: riferito ad apertura + allungata in cui la parte distale dell'operculum si continua con l'esina che circonda l'apertura.

Porato: con uno o più pori.

Pororato: con una o più aperture composte da una parte esterna, porale e da una interna, orale.

Porus: (pl. pori) apertura + isodiametrica con rapporto lungh./largh. non superiore a 2:1.

Processo: qualsiasi protuberanza (verruca, clava, pilum, spina, etc.) che emerge dalla superficie dell'esina, della perina, dalle membrane aperturali o, più raramente, dalla superficie infratectale della nexina.

Prolatico: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 1,33-2,00.

Prolatico sferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 1,00-1,14.

Prolato: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 1,33 -2,00

Prolato*: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici apolari, II suo valore, dato dal rapporto fra diametro verticale ed orizzontale, è compreso nell'intervallo 1,33-1,14.

Prolato sferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 1,00-1,14

Prolato sferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici apolari. II suo valore, dato dal rapporto fra diametro verticale ed orizzontale, è compreso nell'intervallo 1,00-1,14

Pseudocolpo: solco colpoide non funzionante da apertura.

Pseudomonade unita pollinica morfologicamente corrispondente ad una monade ma omologa alla tetrade (es. Cyperaceae) (sin. criptotetradi).

Pseudo-oblatico: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,50-0,75

Pseudo-oblatico sferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,88-1,00

Pseudo-oblato: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali isopolari II suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,50-0,75

Pseudo-oblato sferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,88-1,00

Pseudo-oblatoide: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali subisopolari. II suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,50-0,75

Pseudo-oblatoide sferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali subisopolari. II suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,88-1,00

Pseudo-peroblatico: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è < 0,50

Pseudo-peroblato: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è < 0,50

Pseudo-peroblatoide: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali subisopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è < 0,50

Pseudo-perprolatico: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è > 2

Pseudo-perprolato: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è > 2.

Pseudo-perprolatoide: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali subisopolari. n suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è >2.

Pseudo-prolatico: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 1,33-2,00

Pseudo-prolatico sferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo l ,00-1,14.

Pseudo-prolato: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 1,33-2,00

Pseudo-prolato sferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo,1,00-1,14.

Pseudo-prolatoide: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali subisopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 1,33-2,00.

Pseudo-prolatoide sferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali subisopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 1,00-1,14.

Pseudo-suboblatico: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,75-0,88.

Pseudo-suboblato: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,75-0,88.

Pseudo-suboblatoide: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali subisopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,75-0,88.

Pseudo-subprolatico: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 1,14-1,33.

Pseudo-subprolato: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo l -14-1,33.

Pseudo-subprolatoide: termine usato per definire la forma di granuli pollinici bilaterali subisopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 1,14-1,33.

Psilato: con superficie liscia, priva di sculture.

Psilolofato: riferito a granuli pollinici con superficie provvista di depressioni (lacunae) e muri senza echinae. Modello strutturale presente nelle Liguliflorae .

Psiloluminato: con lumina lisci, senza granula, etc .

Psilotegillato: con tegillum privo di sculture.

Pticotremo: riferito a granuli pollinici radiosimmetrici con perimetro lobato ed aperture situate nelle pieghe tra i lobi (sin. fossaperturato).

Punctitegillato: tegillum con piccolissimi fori (puncta).

Punctum: (pl. puncta) foro piccolissimo, = 1 mm (sensu Erdtman, 1959).

R

Radiosimmetrico: riferito a granuli pollinici con più di due piani verticali di simmetria ed assi equilonghi.

Ramibaculato: con bacula + ramificate. Iversen e Troels Smith (1950) li definiscono "columellae digitate".

Rectimurato: con muri + dritti.

Reticolato: con reticulum.

Reticoloide: simulante un reticulum (es. in granuli intectati) per affiancamento delle teste dei bacula, pila, etc.

Reticolo-rugulato: termine usato per descrivere l'esina con reticulum (lumina > 1 mm) e muri ad andamento irregolare.

Reticulum: (pl. reticula) sistema a rete formato da lumina (> 1mm) delimitati da muri. Si distingue in omobrocato ed eterobrocato.

Reticulum negativo o inverso: modello strutturale caratterizzato da zone sexinose separate da solchi anastomosati. La LO-analisi rileva, ad alto focus, solchi scuri è zone sexinose chiare e, a basso focus, solchi chiari è zone sexinose scure.

Retipilariato: con pilaria disposti in disegno + reticoloide.

Retipilato: con disegno reticoloide formato da pila accostate. E' presente in alcuni granuli pollinici intectati.

Rettangolottuso: tipo di granulo pollinico che, in visione equatoriale, somiglia ad un rettangolo con angoli smussati.

Rombiottuso: granulo pollinico che, in visione equatoriale, somiglia ad un rombo ad angoli smussati.

Ruga: (pl. rugae) aperture simili a colpi disposte + regolarmente sulla superficie con rapporto lunghezza/larghezza > 2: l .

Rugato: con rugae

Rugula: (pl. rugulae) elementi (es. muri) più lunghi che larghi, distribuiti irregolarmente.

Rugulato: con rugulae.

Rupato: con rupi.

Rupus: (pl. rupi) aperture colpoidi equatoriali disposte in coppie.

S

S-disegno: riferito a granuli pollinici tegillati o tectati, individua un'ornamentazione superficiale prodotta da elementi sovratectali o sovrategillari.

Sacrato: con sacche o vesciche d'aria .

Saccus: (pl. sacci) sacca aerea.

Scabra: (pl. scabrae) processo < 1mm in altezza,

Scabrato: con scabrae.

Sclerina: uguale a perina più esina.

Scrobiculus: (pl. scrobiculi) lumina piccolissimi + circolari, separati da striature di sexina larghe quanto il diametro dello scrobiculus.

Sculptina: uguale a perina + sexina

Scultura: l'insieme di elementi (processi) sovratectali continui o discontinui presenti in granuli tectati o semitectati. La scultura non è in concordanza geometrica con i bacula (columellae) infratectali è può mancare in alcuni granuli pollinici (sensu Praglowski e Raj, 1979).

Semitectato: = subtectato (sin.).

Sexina: parte esterna dell'esina.

Sexineo: riferito alla sexina.

Sexinoso: = sexineo (sin.).

Sezione ottica: visione della zona periferica del granulo pollinico che evidenzia lo spessore è la struttura della parete. Il piano focale taglia a metà il polline.

Sferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici in cui il rapporto fra asse polare ed equatoriale è compreso nell'intervallo 0,88-1,14,

Simpilato: con le teste dei pila accostate è talvolta fuse.

Simplibaculato: = simplicolumellato (sin.).

Simplicolumellato: con columellae poste in unica fila sotto ogni murus (sin. simplibaculato).

Sincolpato: con sincolpia.

Sincolpia: anastomosi dei colpi ai poli del granulo pollinico. Si distingue in disincolpia e monosincolpia.

Sindemicolpato: detto di granulo pollinico in cui i demicolpi della faccia prossimale si uniscono al polo prossimale e quelli della faccia distale al polo distale.

Sole: = ectonexina (sin.).

Sovrareticolati: con reticulum situato sopra il tectum continuo.

Sovrastriato: con striae disposte sopra il tectum continuum.

Sovratectale: con elementi che emergono dal tectum.

Sovrategillare: con elementi che emergono dal tegillum.

Spina: (pl. spinae) processo appuntito > 3 mm in altezza (sin. china)

Spinula: (pl. spinulae) processo che non supera i 3 mm in altezza.

Spiraperturato: con una o più aperture spiralate.

Spiroide: apertura + simile alle aperture spiralate, ma meno distinte.

Spirotremo: = spiraperturato (sin.).

Sporoderma: parete del granulo pollinico.

Sporomorpha: (pl. sporomorphae) spora geneticamente definita.

Sporomorfidia: spora, sottotipo di una sporomorpha, geneticamente non definita.

Sporopollenina: polimero di derivati del carotene.

ST-disegno: disegno dovuto ad elementi (sovrategillari o sovratectali) e T- (tegillari o tectali).

Stenopalinologico: detto di taxa caratterizzati da una variazione poco marcata dei tipi di polline (con riguardo alle aperture, dimensioni del granulo, esina, etc.).

Stratificazione sporodermica: strati formanti lo sporoderma.

Stria: (pl. striae) termine sostitutivo di lumina allorché assumono aspetto di solchi per l'andamento + parallelo delle lirae (muri).

Striato: con disegno che consiste di lirae, approssimativamente parallele e striae.

Strio-reticolato: con disegno intermedio fra lo striato e il reticolato.

Struttura: comprende la parte tectale e baculare (columellare) o altra parte infratectale esinica (sensu Praglowski e Raj, 1979). La struttura semplice è presente nei granuli pollinici. Nei granuli intectati la struttura e omologa alla scultura.

Subcircolare: termine usato per definire il perimetro di granuli pollinici in cui il rapporto tra i due assi è compreso nell'intervallo 0,88 - 0,9 e 1 05 -1.14 .

Subequi-E: termine usato per definire la forma di granuli pollinici o spore bilaterali polari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse equatoriale maggiore (El) ed asse equatoriale minore (E2), è < I ,14.

Subetero-E: termine usato per definire la forma di granuli pollinici o spore bilaterali polari. I1 suo valore, dato dal rapporto fra asse equatoriale maggiore (El) ed asse equatoriale minore (E2), è compreso nell'intervallo 1,14-1,33.

Subisopolare: riferito a granuli pollinici con differenze + lievi fra polo distale e prossimale (un polo può essere molto convesso, l'altro meno convesso, piano leggermente concavo) (sin. paraisopolare).

Suboblatico: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici eteropolari. Il suo valore. dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,75-0,88.

Suboblato: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici isopolari. Il suo valore dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 0,75-0,88

Suboblato*: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici apolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra diametro verticale ed orizzontale, è compreso nell'intervallo 0,75-0,88.

Subpilato: con elementi + piloidi.

Subpoligonale: termine usato per definire il perimetro di granuli pollinici e che richiama la forma di un poligono.

Subprolatico: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici eteropolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 1,14-1,33.

Subprolato: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici isopolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse polare ed equatoriale, è compreso nell'intervallo 1,14-1,33.

Subprolato*: termine usato per definire la forma di granuli pollinici radiosimmetrici apolari. Il suo valore, dato dal rapporto fra diametro verticale ed orizzontale, è compreso nell'intervallo 1,14-1,33

Subpsilato: pressoché liscio.

Subquadrangolare: termine usato per definire il perimetro di granuli pollinici e che richiama la forma di un quadrato.

Subreticolato: con disegno + reticolato, molto fine.

Subromboidale: termine usato per definire il perimetro di granuli pollinici e che richiama la forma di un rombo.

Subsaccato: con sacche d'aria "in statu nascendi"

Subsferoidale: termine usato per definire la forma di granuli pollinici o spore bilaterali polari. Il suo valore, dato dal rapporto fra asse equatoriale maggiore (E1) ed asse equatoriale minore (E2), è compreso nell'intervallo 0.75-1,33 .

Subtectato: con tectum discontinuo. Può presentarsi reticolato, striato, rugulato, etc. (sin. tectum parziale, semitectato)

Subtriangolare: termine usato per definire il perimetro di granuli pollinici e che richiama la forma di un triangolo .

Sulcato: con sulcus.

Sulcoide: apertura + simile al sulcus.

Sulculo: (pl. sulculi) apertura + parallela all'equatore di solito situata fra quest'ultimo ed il polo distale.

Sulcus: (pl. sulci) apertura allungata posta di solito nella fascia distale con rapporto lungh./largh. > 2. E' sinonimo di colpus in granuli anacolpati.

T

Tapetum: tessuto che riveste la cavità dell'antera. Produce metaboliti utilizzati dalle microspore, nonché i precursori per la sintesi della sporopollenina.

T-disegno: termine usato nella descrizione di granuli pollinici tegillati (o tectati) e riferito a disegni prodotti da elementi del tegillum o del tectum.

Tectale: pertinente al tectum.

Tectato: con tectum (sin. tectum completo).

Tectum: (pl. tecta) strato formato dalla fusione delle parti distali (capita) delle columellae. Rappresenta lo strato più esterno della sexina.

Tectum assente: = intectato (sin.) (sensu Hideux e Ferguson, 1976).

Tectum completo: = tectato (sin.) (sensu Hideux e Ferguson, 1976).

Tectum parziale: = subtectato (Sin.) (sensu Hideux e Ferguson, 1976).

Tegillato: con tegillum.

Tegillum: (pl. tegilla) strato ectosexinico + omogeneo, generalmente separato dalla nexina da una zona baculata - endosexina - (sensu Erdtman, 1971) .

Tenuato: con uno o più leptomata.

Tenui-esineo: detto di granulo pollinico con esina nettamente sottile in rapporto alle dimensioni.

Tenui-marginato: con sottili margini.

Tenui-nexineo: con ispessimento della nexina che è metà dello spessore della sexina.

Tenui-sclerineo: con sclerina chiaramente sottile in rapporto alla grandezza delle spore.

Tenui-sexineo: con ispessimento della sexina che è metà dello spessore della nexina.

Tenuitas: = leptoma (sin.).

Tenui-tegillato: con tegillum sottile non più della metà della lunghezza degli elementi sexinici di sostegno.

Tetracotomosulcato: con apertura distale sulcoide tetraramificata.

Tetrade: unità pollinica formata da quattro granuli. Le tetradi possono essere classificate in uniplanari (tetragonali, romboidali, lineari) e multiplanari (tetraedriche, decussate) .

Tetrade a T: tetrade uniplanare con tre granuli pollinici al centro della tetrade di cui due disposti frontalmente all'asse maggiore del terzo granulo, mentre il quarto è situato sulla faccia distale di quest'ultimo .

Tetrade decussata: tetrade multiplanare con i quattro granuli pollinici riuniti in due coppie ruotate di 180°.

Tetrade lineare: tetrade uniplanare con i quattro granuli pollinici posti in fila.

Tetrade romboidale: tetrade uniplanare con due dei quattro granuli pollinici in contatto al centro della tetrade.

Tetrade tetraedrica: tetrade multiplanare con i quattro granuli pollinici disposti in modo che i centri si trovino agli angoli di un tetraedro.

Tetrade tetragonale: tetrade uniplanare con i quattro granuli pollinici in contatto al centro della tetrade.

Tetrapantocolpato: con quattro colpi disposti su tutta la superficie del granulo pollinico.

Tetrapantocolporato: con quattro aperture composte (colpus e os) distribuite su tutta la superficie del granulo.

Tetrapantoporato: con quattro pori distribuiti su tutta la superficie del granulo pollinico.

Tetrapantopororato: con quattro aperture composte (porus e os) distribuite su tutta la superficie del granulo pollinico.

Tetratremo: con quattro aperture.

Tetrazonocolpato: con quattro colpi situati nella fascia equatoriale.

Tetrazonocolporato: con quattro aperture composte (colpus e os) nella fascia equatoriale.

Tetrazonoporato: con quattro pori nella fascia equatoriale.

Tetrazonopororato: con quattro pori nella fascia equatoriale

Tetrazonopororato: con quattro aperture composte (porus e os) nella fascia equatoriale.

Transcolpato: con colpi più allungati in senso equatoriale.

Trema: (pl. tremata) apertura.

Tremo: con aperture (es.: 1 -tremo, 2 -tremo, etc .) .

Triacontarugato: con trenta rugae, corrispondente al dodecaedro pentagonale (sensu Wodehouse, 1935)

Triade: unità pollinica formata da tre granuli pollinici.

Tricodiate: ramificata.

Tricotomocolpato: con colpus triramificato.

Tricotomosulcato: con apertura sulcoide triramificata sulla faccia distale.

Trifina: sostanza composta da lipidi, proteine e pigmenti del tipo carotenoide. Riveste le sculture del granulo pollinico con un sottile strato oleoso o con gocciolette. Svolge diverse funzioni:

Trilete: apertura (laesura) triradiata simile ad una Y, posta sulla faccia prossimale di una spora .

Tritremo: con tre aperture .

Trizonocolpato: con tre colpi nella fascia equatoriale .

Trizonocolporato: con tre aperture composte (colpus e os) nella fascia equatoriale .

Trizonoporato: con tre pori nella fascia equatoriale.

Trizonopororato: con tre aperture composte (porus e os) nella fascia equatoriale.

Troncato (equatoriale): termine usato per definire il perimetro di granuli pollinici ovali od ellittici con lati (equatoriali) retti

Troncato (polare): termine usato per definire il perimetro di granuli pollinici ovali od ellittici a poli retti .

Tryphyne: trifina (sensu Dickinson e Lewis, 1973) (sin.).

Tubulus: (pl. tubuli) fine canale situato nella ectexina, columellae, foot-layer ed endexina.

V

Vallum: (pl. valla) = lira (sin.).

Verruca: (pl. verrucae) processo simile a protuberanza, di solito più largo che alto e mai ristretto alla base.

Verrucato: riferito a granulo pollinico in cui prevalgono le verrucae quali elementi sculturali.

Verrucoso: con verrucae

Vestibulato: con vestibulum.

Vestibulum: (pl. vestibula) piccola cavità interposta fra sexina e nexina che circonda un porus o l'os dell'apertura composta.

Visione equatoriale: visione di granulo pollinico che permette di valutare la distanza tra i due poli o asse polare.

Visione polare: posizione di granello pollinico con asse polare diretto verso l'osservatore.

Z

Zono...: prefisso che indica la posizione equatoriale uniseriata delle aperture semplici o composte.

Zonoaperturato: = zonotremo (sin.).

Zonocolpato: con colpi allineati nella fascia equatoriale .

Zonocolporato: con aperture composte (colpus e os) disposte nella fascia equatoriale.

Zonoporato: con pori distribuiti nella fascia equatoriale .

Zonopororato: con aperture composte (porus e os) distribuite nella fascia equatoriale .

Zonorato: con ora anastomizzati formanti una fascia orale equatoriale continua.

Zonosulculato: con sulculi uniti alle estremità formanti un anello parallelo all'equatore.

Zonotremo: con aperture disposte nella fascia equatoriale.