Cronache |
06/01/2000
Modena "8a Corrinsieme"
di Fabio Marri
La Befana ha riunito sotto le insegne della polisportiva Corassori i podisti modenesi e reggiani, i reduci dalle
maratone di Assisi e di Roma e dalle maratone gastronomiche natalizie, tutti con una loro storia da raccontare.
Cominciamo con quella del bell'Ivano, il Talassi fioraio della Punta, che proprio per la Befana ha venduto il
negozio, e come lavoro si trasferisce a Castelnuovo. Addio pacifiche riunioni di podisti in bottega, tra Alberghini che veniva a progettare le
sue ultramaratone (sulla carta, gli vengono sempre benissimo) e Furia che si accontentava di sapere l'ora del raduno della prossima domenica, quando ci
si trovava tutti al bar di fronte (l'ultimo ad arrivare era sempre Mastrolia), alle cinque o
giu' di li', per partire alla volta di Egna o Firenze o Cesano. E dove andra' Claudio, che finisce sempre la pellicola
fotografica prima che i suoi eroi arrivino al traguardo? Saremo tutti un po' piu' orfani. Intanto Ivano si e' sfogato nella gara della
Corassori, arrivando decimo (Rispoli dice undicesimo, ma uno dei primi dieci si
dev'essere intrufolato, vizio antico.) sui km 13,5 (misurazione ufficiosa nostra e del dottor
Guaitoli, visto che tra l"ultimo km" e il traguardo ci abbiamo messo 2:27). Al ristoro del km 5, che poi e' diventato quello del km
11, c'era proprio Alberghini, senza barba ne' codino, ma con la partecipazione straordinaria di sua moglie: vorra' dire che le comitive dei
podisti di cui sopra, adesso trasferiranno i loro raduni al forno di via Moreali. Ma gli allenamenti delle ore 13 verso le Morane e l'Isola Verde,
chi li condurra'? O dovremo allungare il percorso fino a Castelnuovo?
Intanto, torniamo alla corsa della Corassori, ennesima ripetizione del tipico giro intorno a Cognento di tutte le gare modenesi tra dicembre e
febbraio (il km 10 di questa gara coincideva col km 10 della gara del quartiere San Faustino, corsa il 26 dicembre), che sul depliant prometteva
una sola variante, il "passaggio sterrato nel parco Ferrari", infatti non
eseguito. Ma i podisti c'erano quasi tutti (forse anche attirati dal premio di partecipazione, tradizionalmente il piu' ricco delle camminate modenesi:
con 1500 lire, due etti e mezzo di caffe' e mezzo chilo di pasta, per fortuna che i fiaspoli vanno alla
Ciaspolada, se no sommergerebbero tutta Modena): abbiamo visto gli scandianesi ad esempio, con Paolo Manelli e
Tiziano Possessi piu' bravi a organizzare che a correre (ma sono giovani, e si faranno) e i baffoni di Claudio Corti proclamati miglior foto dell'anno
alla maratona di Busseto; i correggesi, dei quali almeno Pederzoli non parte prima; Bedeschi da
Rubiera, che ha messo su Internet e ha assicurato che ci visitera' assiduamente (almeno prima che sua moglie si metta a giocare a
tombola online). Poi i carpigiani, anzi, soprattutto le carpigiane, con la Lorena Losi reduce da Assisi, che non la ferma piu' nessuno, la Marisella
che arranca un po' e accetta volentieri le discussioni politiche (celebre la sua profezia del 1989: "at vedree che tra des an as catom tut
democristian!"); Ermanno Martinelli di cui confermiamo l'eccezionale tempo riportato alla
Reggio-marathon. Il giudice e maratoneta Emilio Righi ci ha fatto omaggio della collezione quasi completa di "Correre": le yassate che
ne verranno fuori!
Dal km 24 della maratona di Carpi, ecco il gruppo della Madonnina, col presidente Vaccari e Romano Merighi a dare il buon esempio (sport anche
durante le vacanze, con due allenamenti collinari tra i ghiacci di Solignano e di Valle); da una loro costola, Dio creo'
Zavatta, di cui si annuncia una trasferta per una maratona francese (chi diceva Marsiglia, chi diceva
Bordeaux: l'enigma sara' sciolto a Carpi la sera dell'11 gennaio). Compatto anche il gruppo dei
formiginesi: pure Pivetti ha messo su Internet a casa, e per la ventesima volta si e' fatto dare il nostro indirizzo.
Refrattaria alla modernita' informatica invece la famiglia Negletti-Bergamini, che come al solito a meta' gara e' scattata in avanti;
invece l'Irene Mazzoli e' rimasta sulle sue, perche' -dice- "prima di arrivare davanti alla I*** dovrei smettere di fumare". E l'Anna Morandi
faceva da sbandieratrice.
Nel reparto bancari (con Medici a fare da spettatore), piuttosto in forma abbiamo visto Giovanni De Carlo, indimenticato organizzatore della "Corrida"
di anni annorum; e la new entry De Feo. si fara'.
Il reparto prof, assente Piera Zaldini in procinto di diventare "prof. Dott.", vede i progressi di una grande maratoneta del passato, la Lina
Maccaferri (che ricordiamo da Monaco di Baviera nel 92 a Busseto del 98, e presto ritroveremo ai massimi livelli), e la stazionarieta' di Daniela
Gianaroli: l'ultimo giorno di vacanze non ispira pensieri soavi.
Invece il settore maschile dei Grandi Maratoneti ha visto piu' battaglier che mai Bruno Furia, che non vuole essere chiamato "il paramedico preferito
da Guaitoli", ma che con Guaitoli ha fatto un allungo micidiale nel contorno
di Cognento (prova della Corrida?); piu' solitario Enzo Cuoghi (quello di Castelfranco), che rimuginava ancora sulla salita finale di Assisi.
A Roma invece erano stati Beppe Scaglioso e il suo clan: be', questa maratona tanto strombazzata, con tanti soldi spesi in reclame, con la
benedizione del signor Palombelli, con la metropolitana chiusa per l'occasione, ecc., alla fine ha raccattato solo 2200 arrivati. Quando
Bologna era Bologna, ne faceva molto di piu', e con molti meno mezzi.
Molto bella, come al solito, la coppia presidenziale sassolese Evaristo Casolari-Franca Giusti, anche se fa un po' tristezza (a noi, prima che a
loro) leggere che le nuove tessere Fidal portano scritto "MW 50". Ma se non
ci fossero gli MW 50, che ne sarebbe del podismo? E stiamo sicuri che nel 2010 rimpiangeremo questi anni.
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