E'
sempre stato " il romanzo che non poteva essere tradotto sul grande
schermo". Oggi, grazie alle nuove tecnologie digitali, il regista
Peter Jackson sta finalmente per riuscirvi.
Trailer tratto da Ciak di
Ottobre 1999
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IL
SOGNO PROIBITO degli appassionati di Fantasy di tutto il mondo sta
finalmente per diventare realtà: la trilogia de Il Signore degli
Anelli dell'inglese J.R.R.Tolkien, romanzo-fiume fino ad oggi
ritenuto intraducibile per il grande schermo, è sul punto di diventare
film per mano del regista neozelandese Peter Jakson (Sospesi nel tempo),
autore culto per il suo stile visionario e le sue eccentriche tematiche.
Tre film di oltre due ore ciascuno, girati per intero in Nuova Zelanda
nell'arco di 18 mesi (e altrettanti previsti per la post-produzione) per
un totale di oltre tre anni di riprese: sceneggiata dallo stesso Jakson
insieme a Fran Walsh, Philippa Boyens e Stephen Sinclair, questa
superproduzione degli antipodi utilizzerà oltre 20.000 comparse, una
troupe composta da più di 300 tecnici di tutto il mondo ed oltre 1200
inquadrature digitali realizzate dalla WETA, la casa di produzione di
effetti speciali creata da Jakson stesso. L'incredibile portata
culturale della trilogia (l'opera di Tolkien è stata eletta nel '97
"Romanzo del secolo"), ambientata nel favoloso mondo della
Terra di Mezzo tra Elfi, Orchi e leggendari Hobbit, giustifica la corsa
ai ruoli che si è scatenata nel mondo del cinema: al momento sono
confermati Ian McKellen (Gandalf), Elajah Wood (Frodo), Sean Astin (Sam),
Ethan Hawke (Faramir), Liv Tyler (Arwen), John Rhys-Davies (Gimli),
Christopher Lee (Saruman), Stuart Townsend (Aragorn). Tutto sta ad
indicare, insomma, che la trilogia dell'Anello di Pater Jakson sarà
davvero un evento epocale.
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