Carrozzeria Touring Superleggera

 

Felice Bianchi Anderloni
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Carlo Felice Bianchi Anderloni
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La Maserati 3500Gt coupè
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L'Aston Martin DB4
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Nel 1926 nella periferia nord di Milano, in via Ludovico de Breme, a due passi dal Portello dove è la sede dell'Alfa Romeo, opera la carrozzeria Falco. La dirige Vittorio Ascari, fratello del famoso pilota. La Falco non appartiene all'élite dei grandi carrozzieri, pur avendo la sua clientela e una produzione di buon livello.Nel corso del '26 due amici, Felice Bianchi Anderloni e Gaetano Ponzoni, avvocati ma animati da grande passione per il mondo dell'auto, rilevano la Falco e fondano la carrozzeria Touring Superleggera.Ponzoni cura la parte amministrativa della società, mentre Bianchi Anderloni è il creativo, il designer, e lo sarà fino al'48 quando, per la sua scomparsa, il testimone passa al figlio Carlo Felice, che, con una coerenza sorprendente, riuscirà a riproporre i dettami tecnici ma soprattutto stilistici del padre. Grazie anche ad un'intelligente politica pubblicitaria, la Touring si fa conoscere, e riesce a lavorare subito sui telai di maggior pregio (i più costosi). Le vittorie ai concorsi di eleganza e le conoscenze in certi ambienti del Bianchi Anderloni, non fanno che accrescere la fama dell Società, che allarga molto il giro dei suoi clienti, fra i quali troviamo la Regina Margherita e Benito Mussolini. I premi ai concorsi saranno la forza della Touring anche nel '31 quando, per l'onda lunga della crisi americana, molte casa automobilistiche,tra cui l'Isotta Fraschini, saranno costrette a chiudere.Negli anni Trenta, inoltre, si rafforza molto il rapporto con l'Alfa che, grazie alle vetture carrozzate Touring, domina nelle Mille Miglia. All'inizio l'apporto stilistico è marginale, ma col passare del tempo quelle Alfa da corsa si riconosceranno immediatamente per la loro snella carrozzeria, funzionale e non priva di eleganza. Si arriva poi al concepimento della carrozzeria "Superleggera" (ricavata da uno chassis d'alluminio graffato ad una struttura di tubi d'acciaio di piccolo diametro e alta resistenza a sua volta saldato ai logheroni del telaio dell'auto), un'innovazione così importante da far sì che il nome della società divenisse "Touring Superleggera". Fioccano quindi le vittorie nelle competizioni: la quasi-vittoria a Le Mans nel '38, i trionfi sempre a Le Mans nel '39, e nella Mille Miglia nel '40. Nel dopoguerra sono molte le innovazioni apportate dalla Touring nel campo della costruzione automobilistica, tra cui il sempre maggiore uso di leghe leggere, grazie anche alla collaborazione coll'Aereonautica Militare.A quest'epoca risale il sodalizio della Società con la Ferrari e la nascita della famosa linea "Villa d'Este", un'impostazione nata precedentemente, nell'anteguerra, ma presentata ora, frutto di un'impercettibile ma costante evoluzione stilistica. Massimo equilibrio e una sapiente modellazione delle lamiere: è la linea italiana che si afferma nel mondo. In seguito la Touring proporrà un enorme numero di vetture, tra cui, le più famose, l'Alfa Disco Volante, le Ferrari, la Maserati 3500GT coupè del '57 (grazie a cui la Maserati si risolleverà nella metà degli anni '50), le Pegaso, la Bristol 401, l'Aston Martin DB4 (quella di James Bond). Nonostante questo verso la metà degli anni Sessanta sarà costretta a chiudere,per aver imboccato la strada della produzione, fatale già ad altri carrozzieri.