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I Riti della Settimana Santa
Le Marce Funebri

LO SVENTURATO
di Vincenzo Valente (1830 - 1908)

Compositore molfettese, tra i piu rappresentativi e piu fecondi, ha prodotto opere liriche, ma soprattutto marce funebri. Ciò lo fece definire da F. Peruzzi, nell'elogio funebre, "Padre della marcia funebre molfettese", per i risultati musicali di notevole purezza costruttiva ai quali era giunto.

Il fatto di non aver ottenuto adeguati riconoscimenti spinse il Valente a scrivere un ennesima marcia a titolo emblematico: lo "Sventurato". E' una composizione di straordinaria omogeneità, facilmente individuabile nella prima parte, in cui il trattamento contrappuntistico del tema svolto davvero eccezionale. Nel complesso, la marcia può essere paragonata al "Conza Siegge" e risulta di notevole effetto, specie nella parte finale in cui affiorava una certa influenza rossiniana. Lo "Sventurato" viene eseguita, tradizionalmente, il venerd́ di Passione, nel momento in cui la statua dell'Addolorata esce dalla chiesa del Purgatorio.

Tra le opere del Maestro, raramente eseguite, vanno citate "L'ultimo Addio" e "Povera Rosa", poemi funebri di valore tecnico inestimabile che avvincono l'ascoltatore, portando a rivivere con l'immaginazione le stesse vicende vissute dall'autore.

 

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