IL LABORATORIO
MUSICALE TERRITORIALE
Il laboratorio musicale, in fase di istituzione nella
struttura del Liceo Monti di Chieri, costituisce la prima applicazione delle
direttive di cui alla comunicazione del M.P.I. prot. n. 158/7 del 25.09.1998.
Il laboratorio attrezzato nel rispetto delle indicazioni di cui alla citata
direttiva, ai sensi della L. 18.12.1997 n. 440, si pone come "spazio della
musica" sperimentale sia in termini organizzativi e strutturali che
didattici e metodologici.
Si pongono come principi generali:
Il laboratorio da "Musica domani" 107 pag. 33 art. di Strobino.
Il laboratorio è un concetto, un’idea, un metodo, è uno spazio dove il lavoro si identifica con le dimensioni del piacere del desiderio, del gioco.
E’ un ambiente ecologico in cui le dinamiche relazionali e lo star bene sono valori fondamentali, partendo da una visione unitaria del corpo e mente si attivano esperienze e percorsi di ricerca di tracce di segni e simboli: C’è in gioco una visione plurisensoriale della musica e della cultura. In esso c’è spazio per la casualità, l’eccezionalità, l’imponderabilità, il dubbio.
Tempi di realizzazione del progetto: triennale. [indice]
Identificazione del laboratorio musicale: luogo fisico, con spazi attrezzati in modo quantitativamente e qualitativamente completi per:
Elaborazione percorsi di pratica musicale di continuità e trasversalità.
Continuità
prevedere attività musicali adeguate all’età e che, pur nel rispetto della specificità dei vari ordini di scuola, si collochino in una visione di percorso e di sviluppo.
Trasversalità
l’educazione musicale, ponendosi come mezzo di formazione generale della persona, si colloca in un percorso trasversale di coinvolgimento pluridisciplinare sia come sua presenza nei diversi indirizzi di orientamento scolastico che in una prospettiva di riforma dell’assetto degli attuali ordini di scuola.
La progettazione e l’allestimento del laboratorio musicale
sono stati curati da un gruppo di docenti "esperti" di educazione
musicale in rappresentanza dei quattro ordini di scuola, supportati da tecnici e
consulenti.
Questi hanno saputo evidenziare non solo i tratti strutturali e metodologici del
laboratorio, ma hanno anche esplicitato la realtà musicale del nostro
territorio in termini sia di competenze professionali, che metodologiche e di
applicazione didattica.
Da queste esperienze, alcune già coordinate, altre isolate, potrà svilupparsi
la rete di scambi, la circolarità e la diffusione delle conoscenze musicali che
renderanno il laboratorio centro propulsore e punto di riferimento per docenti,
alunni e territorio sul tema musicale.
I progetti elaborati indicano strategie diversificate e specifiche per ogni
ordine di scuola che perseguono finalità di continuità e di pluralità.
Strategie organizzative
: [indice]Metodologia di lavoro:
Obiettivi a breve termine:
Metodologia di lavoro:
a breve termine occorrerà:
Programmazione di percorsi e unità didattiche: lo specifico di ogni ordine di scuola.
Si evidenzia la specificità dei diversi ordini di scuola non
solo in riferimento all’articolazione dei programmi ministeriali e all’età
dei ragazzi, ma anche in rapporto alla differenziazione delle esperienze di
educazione musicale, alle competenze acquisite dei docenti, alle attrezzature e
strumentazioni a disposizione.
L’analisi delle esperienze in atto sul territorio, mentre da un lato genera
forti entusiasmi ed aspettative sulla straordinaria opportunità che il
laboratorio offre, dall’altro determina l’opportunità di prevedere percorsi
didattici differenziati che sarà cura della commissione di lavoro coordinare
nell’ottica della continuità.
Il laboratorio nel contesto progettuale. [indice]
Il gruppo di lavoro costituito da docenti "esperti" in rappresentanza dei diversi ordini di scuola ha evidenziato
RUOLO DEL COORDINATORE
Il coordinatore dovrà:
il laboratorio territoriale è il luogo "per eccellenza" dell’espressione musicale intesa nel suo significato più ampio e più elevato e delle attività di ascolto.
In esso alunni ed insegnanti potranno compiere esperienze musicali di alta qualità, non realizzabili nelle aule di musica.
L’attrezzatura musicale, di arredo e di spazio a disposizione dovrà essere coerente con le finalità sopraindicate e prevedere dotazioni complete anche di apparecchiature multimediali. [indice]
OBIETTIVI GENERALI DELL’EDUCAZIONE MUSICALE
La programmazione del laboratorio di musica si riferisce ad un lavoro
organico e continuativo,
della durata di cinque anni, da portare avanti in due
cicli distinti, come previsto dai nuovi
programmi.
Dai nuovi programmi ministeriali deduciamo quattro obiettivi generali che si
riferiscono specificatamente all’educazione musicale, pur offrendo molte
possibilità di transfert.
1. Percezione della realtà sonora nel suo complesso: l’alunno sa ascoltare e capire gli eventi acustici dell’ambiente.
2. Comprensione dei linguaggi sonori e dei processi musicali nella varietà delle loro forme, funzioni e relazioni.
3. Produzione e uso dei diversi linguaggi sonori: l’alunno esegue o produce con la voce e gli strumenti semplici brani musicali.
4. Simbolizzazione grafica dei suoni e fenomeni acustici..Riteniamo importante sottolineare, comunque, che nella pratica didattica non si perseguono obiettivi di volta in volta separati; essi spesso interagiscono in modo circolare, anche se l’Insegnante dovrà tener presente in ogni caso la distinzione, specie agli effetti della valutazione dell’apprendimento.
FINALITA’
1. Offrire l’opportunità di esprimersi mediante il linguaggio musicale, di
entrare in possesso
delle capacità strumentali di codificazione e
decodificazione dello stesso, sviluppando l’orecchio,
l’istinto ritmico e le
facoltà vocali.
2. Sviluppare, attraverso il raggiungimento degli obiettivi specifici,
facoltà ed abilità di primaria importanza per l’individuo e non limitate
alla sfera prettamente musicale, quali:
- l’osservazione e l’introspezione
- la logica e l’intuizione
- la prontezza, la concentrazione e la coordinazione
- la riflessione e le abilità impulsive la sicurezza personale e le relazioni
interpersonali
- l’autocontrollo all’interno del gruppo
OBIETTIVI
OBIETTIVO GENERALE n. 1
Percezione della realtà sonora nel suo complesso: l’alunno sa ascoltare e
capire gli eventi sonori dell’ambiente.
OBIETTIVI SPECIFICI.
1.1 Concentra l’attenzione del suono
1.2 Riproduce e memorizza suoni e ritmi
1.3 Sa riconoscere globalmente un suono
1.4 Sa collocare un suono nello spazio
1.5 Sa analizzare uno spazio sonoro e rappresentarlo graficamente
1.6 Sa classificare i suoni in base ad una o più proprietà
1.7 Sa ordinare i suoni in base ad una proprietà
1.8 Sa confrontare 2 o più suoni su una o più dimensioni
1.9 Sa riconoscere la fonte del suono
1.10 Sa inferire le informazioni indiziali o simboliche veicolate dal suono
1.11 Sa dare un’interpretazione semantica e culturale del suono facendo riferimento sia alle sue caratteristiche che al contesto.
OBIETTIVO GENERALE n. 2
Comprensione dei linguaggi sonori e dei processi musicali nella varietà
delle loro forme, funzioni e relazioni.
OBIETTIVI SPECIFICI
2.1 - Sa illustrare nei suoi principali costituenti il contesto in cui si realizza un evento musicale.
2.2 - Sa spiegare, in relazione al contesto ed all’uso, quali sono le funzioni esercitate da un brano musicale o da un evento in genere.
2.3 - Sa cogliere i mutamenti di funzione che caratterizzano impieghi diversi dello stesso brano.
OBIETTIVO GENERALE n. 3
Produzione ed uso dei diversi linguaggi sonori; l’alunno esegue o produce
con la voce e gli strumenti, semplici brani musicali.
OBIETTIVI SPECIFICI
3.1 - Sa eseguire correttamente un canto all’unisono
3.2 - Sa eseguire correttamente facili canti polifonici
3.3 - Sa eseguire una sequenza ritmica con strumenti a percussione
3.4 - Sa eseguire brani melodici con il flauto o altri strumenti
3.5 - Sa prendere parte correttamente ad una esecuzione di gruppo
3.6 – Sa operare motivante una scelta dei modi esecutivi
3.7 – Sa realizzare un’improvvisazione di gruppo a partire da un tema, da
uno schema grafico
o da regole prestabilite.
OBIETTIVO GENERALE n. 4
Interpretazione grafica del materiale sonoro e notazione musicale.
OBIETTIVI SPECIFICI
4.1 - Simbolizzazione di suoni e rumori con rappresentazioni grafiche libere
4.2 - Registrazione grafica dei suoni mediante segni semplificati che
favoriscono la comprensione
del significato dei segni convenzionali
4.3 - Registrazione grafica mediante segni convenzionali della durata e delle
caratteristiche di un
evento sonoro
4.4. - Adozione di sistemi facili per la lettura della notazione musicale sia in
ordine al canto che
all’esecuzione strumentale.
[indice]
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’
Il progetto di laboratorio di educazione al suono ed alla musica sarà
realizzato, per quanto riguarda
le parti relative alle attività da svolgersi
nel primo ciclo, con le classi prime e seconde a tempo pieno
e a tempo normale
della sede scolastica di Via Nostra Signora della Scala.
Per ogni alunno sarà previsto un momento di lavoro all’interno di un piccolo
gruppo di interclasse
ed un secondo momento all’intero gruppo classe.
Le attività di laboratorio avranno scadenza settimanale per la durata dell’intero
anno scolastico.
La programmazione delle attività per il primo ciclo si riferisce (sempre nell’ottica
degli obiettivi generali presenti nei nuovi programmi) ad alcuni degli obiettivi
specifici presenti nel curricolo
relativo alla programmazione delle attività
del laboratorio previste dell’Insegnante per i cinque
anni di scuola
elementare.
- OBIETTIVO GENERALE N. 1
Obiettivi specifici: 1.1 – 1.2 – 1-3 – 1.4 – 1.6 - 1.7 – 1.8 – 1.9
– 1.10
- OBIETTIVO GENERALE N. 2
Obiettivi specifici: 2.1 – 2.2 – 2.3
- OBIETTIVO GENERALE N. 3
Obiettivi specifici: 3.1 – 3.2 – 3.3 – 3.5 – 3.6 – 3.7
- OBIETTIVO GENERALE N. 4
Obiettivi specifici: 4.1 – 4.2
[indice]
OBIETTIVO GENERALE n. 1: ATTIVITA’
- Ob. specifici
Attività
1.1. - Prestare attenzione ai suoni dell’ambiente anche ai più tenui
Costruire "partiture" libere con i suoni dell’ambiente preso in
considerazione in un dato momento
1.2 -Ripetere o riprodurre un suono ascoltato o proposto usando tutti i mezzi (
vocali, corporei, o strumentali) a disposizione
1.3 -Leggere ed eseguire le partiture elaborate dal gruppo
-Riprodurre e memorizzare semplici filastrocche, canti o ritmi
- Ripetere i suoni separati dal contesto: ad esempio mediante le attività di
canto interrotto, del
piano vivente e di lettura chironomica con l’insegnante.
-Saper individuare suoni uguali all’interno di una sequenza di suoni
1.4 - Indicare la provenienza di un suono anche attraverso giochi quali la
"mosca cieca sonora"
1.5 - Ricostruire il percorso di un suono in movimento e darne la
rappresentazione grafica.
- Elaborare schemi o partiture in cui ciascun suono è costituito da un simbolo
grafico.
- Realizzare semplici partiture di tipo temporale: dopo aver preso nota di una
serie di eventi
fonici, se ne rappresenterà l’ordine di successione e la relativa durate (prima
in modo libero ed approssimativo fino a giungere progressivamente ad una scansione misurata del
tempo).
1.6 - Eseguire esercizi e giochi che conducano i bambini a percepire le
priorità di un suono e ad isolarne alcune quali; altezza, durata, timbro, intensità.
1.7 - Eseguire esercizi che consentano di "lavorare" sulle
caratteristiche del suono prese prima separatamente, poi in abbinamento tra loro,(es. gioco del direttore d’orchestra
e percorsi sonori
ad occhi bendati dove il movimento o la direzione vengono dettati da un
determinato timbro o
volume)
1.8 - Ricercare le caratteristiche dei suoni prodotti da materiali diversi in
vibrazione (sassi, carta,
aria, legno, metallo ecc.)
- Utilizzare i timbri dei materiali comuni per semplici composizioni.
1.9 - Nelle ricognizioni d’ambiente accertare la fonte del suono e trarne
indicazioni sulla realtà di
cui il suono è veicolo sia per quanto riguarda le informazioni intenzionali che
inintenzionali.
1.10 - Ricercare le sensazioni che certi suoni possono trasmettere anche in
relazione alle loro caratteristiche.
OBIETTIVO GENERALE n. 2: ATTIVITA’ [indice]
Ob. Specifici
ATTIVITA’
2.1 - Ascoltare i suoni di un determinato ambiente e ricercarne il significato
in rapporto agli
altri elementi dell’ambiente preso in considerazione.
2.2 - Per ogni filastrocca, gioco musicale o canto di vario tipo, riflettere sul
contesto in cui può
essere eseguito e quali possono essere le sue funzioni ed i suo significati
- Dato un brano od una semplice composizione improvvisata, ricercare i
significanti e
modificare alcune variabili per mutarne il significato.
- Ascoltare brani di musica di tipo diverso confrontandoli tra loro.
- Impiegare brani vari o ritmi o composizioni improvvisate per sonorizzare
racconti o
poesie cogliendo la stretta relazione tra la scelta dell’accompagnamento musicale
e il
significato ottenuto.
- Interpretare con il movimento del corpo (danza libera) il significato di un
brano .
-Interpretare in gruppo il significato di un brano muovendosi in modo
organizzato o libero.
[indice]
OBIETTIVO GENERALE n. 3: ATTIVITA’
Ob. Specifici
ATTIVITA’
3.1- Esecuzione in gruppo di giochi cantati tratti dalla tradizione infantile.
- Esecuzione in gruppo di filastrocche mimate e di canti poco estesi adatti ai
bambini (vedi
Kodalym, Orff, Goitre ecc.)
- Esecuzione di canti che non superino l’estensione di un’ottava (II ciclo)
3.2 - Esecuzione di semplici canti con accompagnamento di "ostinati" e
"pedale" (fine I ciclo)
- Esecuzione a canone di filastrocche ad un’altezza (I ciclo).
- Esecuzione di canoni e semplici canti polifonici (II ciclo)
3.3 - Esecuzione delle partiture costruite dal gruppo per la descrizione dei
suoni ambientali (I ciclo)
- Esecuzione di sequenze abbinate ai gesti suono (vedi Goitre) o a movimenti
precisi del corpo
(I e II ciclo)
- Esecuzione di sequenze ritmiche con l’uso di strumenti a percussione, per la
drammatizzazione di favole o altro.
- Esecuzione, con i movimenti del corpo, di sequenze ritmiche intese a
realizzare semplici danze.
- Esecuzione di semplici danze popolari di gruppo
- Esecuzione, con strumenti a percussione, di accompagnamenti ritmici ad una
voce in
abbinamento ai vari canti appresi ( fine I ciclo).
- Esecuzione, con strumenti a percussione, di accompagnamenti ritmici a più
voci (II ciclo)
3.4 - Esecuzione al flauto dei primi brani scritti in modo convenzionale
semplificato; partendo
da brani ad una sola altezza sino al graduale raggiungimento di estensioni
maggiori. ( II ciclo)
- Uso del flauto in abbinamento al canto o per sonorizzare drammatizzazioni o
altro (II ciclo)
3.5 - Interpretare il significato di un brano di musica già ascoltato in
precedenza con gesti e
movimenti liberi ma rientranti in una coreografia improvvisata di gruppo.
- Giochi ed esercizi in palestra che favoriscano il contatto fra i singoli e l’adattamento
al
gruppo (vedi Orff Schulwerk vol. I)
- Esecuzione in gruppo di semplici danze popolari infantili.
- Esecuzione corale di brani ad una voce
- Esecuzione corale di brani a due voci
3.6 - Attività di riflessione e ricerca sulla funzione semantica o sociale di
un determinato canto.
- Esecuzione dello stesso in modi diversi: cambiano la velocità di esecuzione,
il timbro, il
volume e verificando via via il diverso risultato ottenuto in modo da cogliere
il rapporto
tra significato e significante nella musica e per scegliere il giusto modo
esecutivo di un brano.
3.7- Eseguire sonorizzazioni dei racconti poesie o drammatizzazioni,
riflettendo sul rapporto
tra significante e significato.
- Sviluppare una sonorizzazione libera di un gruppo partendo da un’idea
iniziale anche
grafica da considerarsi come "tema".
[indice]
OBIETTIVO GENERALE n. 4: ATTIVITA’
Ob. Specifici
ATTIVITA’
4.1 -Prestare attenzione ai suoni dell’ambiente e cercare di simbolizzare uno
o più suoni usando
segni grafici liberi anche abbinati, quali: illustrazione,
colore, segno continuo, discontinuo, lineare, spezzato, ondulato ecc.
- Realizzare, con questo tipo di simbolizzazione, partiture informali da
abbinare alla
drammatizzazione di semplici storie o alla narrazione di avvenimenti quotidiani.
(Le
partiture
potranno essere seguite con l’uso del corpo della voce, del suono prodotto da
oggetti di uso
comune o dagli strumenti ritmici).
- Rappresentare graficamente su di una linea una successione di eventi sonori ed
eseguire in gruppo
4.2 - Realizzare ed eseguire partiture maggiormente strutturate in relazione al
tempo, alla durata
e all’ordine dei suoni ed alla loro eventuale contemporaneità, mantenendo
l’uso di una simbologia libera ed informale abbinata però all’uso di
tabelle a doppia entrata che permettano di prendere in considerazione da un lato
la variabile timbro (legata ad altezza e volume) e dall’altro, la variabile
"durata" in direzione orizzontale.
- Orientarsi con i ragazzi nella lettura di partiture da realizzarsi con l’uso
delle tabelle a doppia
entrata, verso una "misura" del tempo vista come
una scansione ritmica molto semplice, abbinando
a questa attività di lettura
con gesti suono (Goitre), gli strumentini o la voce e introducendo l’uso di
simboli di rapida realizzazione e di facile lettura.
- Ricercare un modo di scrittura musicale per una semplicissima filastrocca ad
un’altezza (già
eseguita più volte in precedenza) usando, su base
strutturata e scindibile segni che si apprestino ad indicare con precisione la
durata di una determinata sillaba o di un determinato silenzio.
- Ricercare in modo simile al precedente, un tipo di scrittura preciso per una
filastrocca a due suoni, tenendo quindi in considerazione anche la variabile
altezza (tabella a doppia entrata).
4.3 - Scrivere la musica di altre filastrocche avvicinandosi al modo di
scrittura convenzionale
per quanto riguarda la lettura orizzontale (tempo) ma utilizzando lo stretto
numero di linee necessarie, una o due, per quanto riguarda la lettura in
verticale (altezza).
- Leggere ed eseguire le canzoncine così scritte abbinando ad ogni nota una
posizione differente del corpo o delle braccia.
- Utilizzare per la lettura anche il comodo sistema della somisazione.
4.4 - Uso della chironomia (già introdotta inizialmente) abbinata alla lettura e
alla memorizzazione
di semplici melodie.
- Apprendimento di semplici canti d’intervallo.
- Uso del piano vivente e dei vari giochi ad esso legati, introducendo come
variante l’utilizzo
delle piastre sonore intese come primo materiale strutturato ed intonato
all’infuori
della voce.
- Introduzione all’uso del flauto dolce mediante l’esecuzione iniziale delle
filastrocche già
memorizzate nel primo ciclo, in modo da favorire al massimo la ricerca della
giusta intonazione
anche nel gruppo d’insieme (II ciclo).
- Graduale introduzione all’utilizzo delle 5 righe sempre in relazione all’apprendimento
di
canti gradualmente più complessi (II ciclo).
- Introduzione all’uso della tecnica del "do mobile" per la lettura
cantata. (II ciclo).
[indice]
La specificità della scuola dell’infanzia
La realtà nella quale viviamo presenta numerosissimi aspetti che fin dalla nascita, contribuiscono a formare la personalità e dai quali riceviamo continuamente delle informazioni. Uno di questi, tra i più rilevanti, è quello sonoro. I bambini vivono immersi in un mondo caratterizzato dalla presenza, come si legge negli Orientamenti, di stimoli sonori diversi, il cui eccessivo e disorganico sovrapporsi può comportare il rischio sia di una diminuzione dell’attenzione, dell’interesse per il mondo dei suoni, sia un atteggiamento di ricezione soltanto passiva.
Nel bambino c’è un’innata capacità di comunicare per mezzo del suono che a poco a poco egli perde, perché scarsamente valorizzata e potenziata. La scuola dell’infanzia deve saper fornire al bambino un primo importante livello di percezione attenta, sviluppando in lui, attraverso il gioco ed il "fantastico", quell’indispensabile curiosità verso i suoni che staranno alla base di tutte le sue future esperienze di fruizione e produzione musicale. Ogni fascia di età ha un modo diverso di accostarsi alla conoscenza. A partire dalla nascita il primo approccio è di tipo "esplorativo". Il bambino, fin dai primi mesi, prova piacere in esperienze legate al suono, alla ripetizione del medesimo da prolungare e mettere in sequenza (lallazione).
Verso i quattro anni, l’esperienza musicale si concretizza a livello "simbolico".
A sei anni appaiono poi le prime forme di "costruzione". Attraverso le regole i bambini giungeranno alla capacità di collegare le idee emerse nelle due fasi precedenti.
Nell’accostarsi alla musica il bambino ripercorrerà le tre fasi nell’ordine variando soltanto il tempo ad esse dedicato.
Nel proporre esperienze e itinerari didattici musicali, si deve tenere presente che nel bambino tutto è uno strumento. Essi battono le mani, pestano i piedi, scuotono e percuotono oggetti in una continua ricerca di suoni e di ritmi dai quali traggono grande soddisfazione. Il potersi esprimere in un altro linguaggio allarga gli orizzonti della propria creatività ed è terapeutico per la sfera emotiva.
Percorsi didattici
Percorso esplorativo
Percorso simbolico
Percorso costruttivo
[indice]
PERCORSO ESPLORATIVO
Obiettivo generale
Percezione della realtà sonora nel suo complesso.
Il bambino ascolta e comprende i suoni del suo corpo, dell’ambiente che lo circonda, della natura.
Obiettivi specifici
PERCORSO SIMBOLICO
Obiettivo generale
Comprensione dei linguaggi sonori e dei processi musicali attraverso:
Obiettivi specifici
- eventi sonori
- imitare eventi sonori ambientali
- ritmica di accompagnamento
PERCORSO COSTRUTTIVO
Obiettivi generali
- ritmo
- altezza (acuto o grave)
- durata (lungo o corto)
- intensità (forte o debole)
Obiettivi specifici
PROPOSTA DI LAVORO
Per realizzare gli obiettivi delle tre unità didattiche useremo come filo conduttore per l’attività musicale una fiaba, al fine di rendere più attraente e motivante l’attività stessa per i bambini. La fiaba diventerà così il ponte tra un’interpretazione fantastica del mondo ed una visione che rispetti la logica delle cose. La fiaba sarà utilizzata strutturando l’attività musicale su di essa, per motivare il bambino ad intraprendere esperienze non solo prettamente legate all’area musicale ma anche alle aree cognitiva, emotiva, creativa e sociale che faciliteranno il suo armonico sviluppo. [indice]
PERCORSO ESPLORATIVO
ATTIVITA’
PERCORSO SIMBOLICO
ATTIVITA’
PERCORSO COSTRUTTIVO
ATTIVITA’
Gian Luigi Zucchini
Attività di gioco, creatività, terapia musicale
ed. La ScuolaPatrizia Betti e Graziella Dragoni
Crescendo in musica
ed. JuveniliaMario Piotti
Musica e scuola dell’infanzia
- curricolo di educazione musicale
- proposte ed esperienze
ed. Juvenilia
Roberto Goitre
Far musica è……….
ed. Suvini Zerboni - Milano
Roberto Goitre – Ester Seritti
Canti per giocare
ed. Suvini Zerboni - Milano
Floriana D’Andrea
Musica 1
- Ricomincio dal "Do"
ed. Elle Di CIAnna Eva Gosso – Grazia Abbà
Finalmente musica
ed. Suvimi Zerbono - MilanoIl tuo primo libro della musica
ed. LarusGeronimi M.
Il bambino tra i suoni
ed. RicordiMaioli W. – Stefani M.
L’orchestra della natura
ed. Mondadori & Ass.Pratesi M. – Sorelli M. – Allorto R.
Dal gioco alla musica
ed. RicordiArato A. – D’Andrea F.
Concerto in starnuto maggiore
Ponzio E.
Pappagallo pelle di pollo
(le canzoni del menestrello)