Anno 8 - numero 35 –10 settembre 2001

terminata in Liguria la stagione delle gare in mare

Arrivederci da S.Terenzo

 

La baia di S.Terenzo si presta ottimamente ad ospitare le gare di mezzofondo, anche perché una volta parcheggiata la macchina ci si può tranquillamente spostare a piedi. Il programma di quest’anno prevedeva due gare del gran prix federale precedute da una al sabato mattina valida per invece per quello UISP. Per quanto riguardava il circuito della FIN, venivano organizzate due gare con premiazione della combinata delle due giornate di gara.

Alle 5 del pomeriggio il via alla prima gara, partiva il primo gruppo (agonisti), seguiti a 5 minuti di distanza dai masters <<giovani>> M25 – M40, quindi dai meno giovani M45 in poi nonché dai giovanissimi esordienti B. Ed a proposito di questi giovanissimi, vorrei ricordare la presenza di Marzullo jr., figlio di Stefano, il cui ritorno nelle gare in acque libere è risultato molto simpatico. Tesserato per il Due Ponti di Roma, Marzullo senior si è trasferito per ragioni di lavoro a Lucca e non si è potuto più allenare. Ciò non gli ha però impedito di partecipare a 5 gare e di inserirsi nelle classifiche con punteggi inferiori agli anni scorsi ma pur sempre di grande rilievo.

Il percorso, ben segnalato nonché ben illustrato dal Giudice Arbitro, prevedeva l’uscita dalle scogliere ed il raggiungimento di una boa da doppiare per poi rientrare nello spazio d’acqua all’interno dei frangiflutti per un totale di circa 1 miglio marino. Diversi spettatori seguivano la gara lungo tutto il percorso dalla strada. Piccolo (?) inconveniente, all’altezza della seconda scogliera, esternamente, ci attendeva un bel gruppo di meduse: all’arrivo lo speaker invitava chi le avesse suo malgrado incrociate (quasi tutti) di farsi medicare dai sanitari... Vittorie in campo maschile per Menoni, mentre tra i master prevaleva un motivatissimo Tartarotti.

Da notare l’apparecchiatura dei cronometristi, che ha permesso che le classifiche venissero stilate con molta accortezza, quantomeno abbiamo potuto constatare che i tempi che abbiamo preso noi nei diversi gruppi si sono rilevati coincidenti con quelli ufficiali.

La gara del secondo giorno del Trofeo Pescasport di S. Terenzo cominciava con un problemino, visto che sin dal primo mattino il vento aveva deciso di compliacare le cose agitando il mare, e non risultava certo possibile rispettare il percorso indicato dal programma originale che prevedeva anche un giro di boa dietro ad un promontorio. Ragion per cui, ottemperando sia a quanto scritto sul programma della manifestazione in caso di avverse condizioni, sia a quanto stabilito sul regolamento federale alle pagine 5 e 11, gli organizzatori preparavano un circuito rettangolare da ripetere due volte. Ricordo che il regolamento delle gare in acque libere parla di temperatura minima dell’acqua (14 gradi), di profondità minima dell’acqua (1 metro) ma sulla lunghezza specifica solo che le gare di mezzofondo debbono essere inferiori ai 4999 metri, non è quindi prevista una distanza minima.

La mia opinione è che con un numero maggiore di giri la gara avrebbe assunto un maggiore risvolto tecnico, ma sarebbe stato molto complesso tenere il conto dei doppiati, anzi è stato molto saggio da parte degli organizzatori farci partire in due batterie separate, la prima con gli agonisti ed i master più anziani, dopodiché ci siamo lanciati noi master 25-30-35 e 40, dove Marco Pomponi ci regolava tutti allo sprint.

Terminata la gara senza che le nuvole minacciose complicassero ulteriormente le cose, ci si andava a rifocillare presso ricchi tavoli con la grande cortesia di diverse signore che evitavano quelle brutte risse che nel passato hanno purtroppo talvolta accompagnato alcuni rinfreschi post gara.

Termina così questa stagione di mezzofondo, che personalmente concludo con caro saluto a tutti quelli che mi hanno letto ed un arrivederci alla prossima stagione a tutti, atleti, giudici, cronometristi, accompagnatori e spettatori.

L’Aventino. Un finale degno della stagione. Nonostante il lotto qualificato, Sergio D’Alessandro era II tra i master 65, mentre i fratelli Perfetto concludevano la stagione ancora sul podio, anche se sul gradino più basso... marsupio e vino il premio stavolta. Mio fratello ha terminato questa stagione decisamente stanco, ciò non gli ha impedito di essere tra i protagonisti, mentre io mi sono sentito molto soddisfatto delle mie prestazioni. In classifica nazionale Sergio dovrebbe essere secondo nel mezzofondo e terzo nel fondo, mentre sia Marco che Fabio dovrebbero aver difeso il quarto posto, un risultato forse un poco sottotono per Marco (che ha però centrato sia i Campionati Italiani che gli Europei), mentre per me si tratta di un mezzo miracolo. Mona Horstmann, assente, ha conservato il V posto nazionale, Attendiamo a questo punto i risultati finali ufficiali anche di Fabrizio Pace e Marco Burrascano nonché di Fabio Perfetto nel fondo (VII).