OCRA/ARCHIVIO
Studies on the European Avant-Gardes


 

GIOVANNI BIGNONE

 

Il compito che mi chiedete di svolgere, cosa di cui comunque vi ringrazio, è senz'altro superiore non dico alle mie forze ma alle mie possibilità.

Sarà forse il sole magico di luglio - come diceva una canzonetta da mare anni sessanta - ma la vostra lista di argomenti mi pare materia d'esame tale da scoraggiare ogni candidato, figurarsi me che con la scuola ho sempre avuto poca dimestichezza. 

Si fosse trattato di una conversazione avrei forse potuto figurare meglio, o peggio, a seconda dei casi e degli interlocutori.  Che posso aggiungere? Le trasformazioni di Genova sono sotto gli occhi di tutti, e quanto al mio lavoro d'artista non posso che ringraziarVi di averlo visto e ospitato.

Certo di tutte queste cose che mettete sul tappeto bisognerà in qualche modo tener conto, ma forse non è compito mio come artista scriverne i memoriali, preferisco scambiare qualche battuta per via, in modo da non prendermi troppo sul serio; del resto materia di scambio dell'artista mi pare siano le opere intese come ciò che di concreto resta del suo lavoro sia intellettuale che tecnico, e naturalmente l'opera vive il suo momento di scambio nella socialità meglio che nel suo racconto.

E' ovvio, credo, vivere le tematiche di una città e non guardarla solo in fotografia, un artista già l'inventa nella sua tecnica, in una sua visione del panorama : non era Gide che scriveva i suoi libri perché facessero venir voglia, appena letti, di uscire a prendere una boccata d'aria?