OCRA/ARCHIVIO
Studies on the European Avant-Gardes


 

 

CARLO MERELLO

Si potrebbe tentare un'analisi della dinamica della cultura artistica di questi ultimi anni individuando, in sintesi, per proporre una più ampia discussione, alcune caratteristiche peculiari e conseguenti che, in qualche modo, a me pare, hanno uniformato il panorama internazionale e nazionale in una sorta di "International Style" anni ottanta.

 

1)    La costituzione di un sistema artistico "autoreferente" (che trova la giustificazione della sua necessità di essere unicamente all'interno del proprio corpo ed esclude qualsiasi dialogo con altre forme di intelligenza espressiva, se non a livello epidermico: di immagine).

 

2)    Il ribaltamento dei valori "virtuali" dell' opera sul piano dell'organizzazione dell' immagine storicizzata quale ancora di sicurezza a fronte dell'ignoto portato della ricerca (neo-etichette ecc. ...).

 

3)    La velocità di mutazione del "primato" dell'immagine quale affannoso inseguimento di una retinica novità stagionale contenente quindi in sé i germi della propria morte: un'araba fenice che non "muore per rivi vere" bensì "vive per morire".

 

E' ovvio poi che ogni condizione locale ha enti distinti da individuare, da approfondire per un più corretto studio dei mutamenti dell'arte in atto.

Occorre riconoscere che a Genova alcune situazioni vitali esistono. E ciò si evince dall'osservazione del lavoro di alcuni artisti, lontani dal "centro del rumore" che, come nel mio caso, hanno scelto di operare sul piano dei contenuti del corpo dell'opera e non sull'organizzazione della sua apparenza.

Sono, questi, elementi di un'evoluzione della cultura figurativa che, per apparire, necessitano di strutture di comunicazione assenti in città, stante l'endemica "visione a corto raggio" e la mancanza di autonomia imprenditoriale di chi di queste strutture dice di occuparsi.

Il "che fare" per mutare la stasi della situazione comporta, a mio avviso, lo spostamento del piano della discussione fino a comprendere ciò che si potrebbe definire la "vocazione" di Genova: termine questo per indicare che esistono valori intrinseci di un corpo sociale come quello di una città storica, che occorre individuare e ai quali occorre riferirsi per poter proporre qualsiasi progetto culturale che abbia un senso.