OCRA/ARCHIVIO |
PIERO MILLEFIORE
E' fuori discussione l'evoluzione in
positivo della "scena artistica genovese": superato il riferimento
localistico ai maestri istituzionali ed alla tradizione, sopravvissuti pochi
reperti che si ostinano ad usare i vezzeggiativi, la mano è passata a chi non
si cura della "buona educazione" (in pittura?), a chi ha cercato di
superare le ricerche vecchie e stantie per proporre un uso libero e
antiaccademico dei modi (stili) e dei mezzi (colore, materia, scultura,
pittura, oggetto).
E' vero che questi nuovi
"modelli" vengono recepiti attraverso riviste ormai fin troppo
sacralizzate, tuttavia le stesse particolari caratteristiche della cultura
genovese sembrano filtrare il bombardamento di immagini in maniera non
acritica.
Nuove possibilità sono state create
al di là dei tradizionali rapporti artista - galleria - collezionista, pur
nell'esigua disponibilità di spazi pubblici, per la raggiunta consapevolezza da
parte della critica (e degli artisti) di essere in presenza di un magma attivo
e assai stimolante.
Al diversificarsi ed al crescere delle potenzialità artistiche di Genova, non fa riscontro in parallelo uno sviluppo e un mutamento (necessario) delle gallerie d'arte private : queste hanno sì "aperto ai giovani" ma in maniera discontinua e localistica, rinunciando al gusto della scommessa e presumendo spesso di divenire il vuoto punto di riferimento e di arrivo e non il "medium" tra artista e collezionista, né tantomeno preoccupandosi di stabilire dei circuiti di scambio con le gallerie delle altre città.
In ogni caso per chi ha indirizzato
la propria ricerca sul linguaggio artistico e sul "progetto" in
evoluzione resta il problema legato ad una produzione "qualitativa"
(!) e non "quantitativa" e per ciò stesso al di fuori delle regole del
mercato: di qui la necessità del coinvolgimento e della "complicità"
dei critici e delle istituzioni, oltre alla ricerca di nuovi spazi non consueti e di rapporti
non tradizionali con i fruitori (al di fuori, ma anche dentro le gallerie
private, se ciò può divenire possibile).
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