SIPARIO APERTO PER LE POESIE DI
ODO TINTERI
Volevo domare un grande cavallo.
parole di sabbia parole di vento
Il mercato delle cose perse
Al mercato delle cose perse
ho cercato di comprare il tempo.
Il tempo perso,
di seconda mano,
di provenienza ignota,
di qualità, non eccellente.
Volevo anche comprare tenerezza,
la tenerezza persa, esposta e proposta a gran voce.
La provenienza era incerta e la qualità non apprezzabile.
In una bancarella fuori mano ,
ho chiesto che cosa offrisse -
Di tutto, fu la risposta, se si accontenta-
Ho frugato nella merce esposta alla rinfusa.
La sorpresa grande è stata conoscere la provenienza.
Si perde di tutto, in questa vita.
Si perde anche il fiato e la voglia di respirare.
Le parole perse erano a mazzi
raccolte senza cura e senza ragione.
Tante erano le promesse fatte
le più incredibili,
vendute a basso prezzo,
convenienti, in apparenza
ma senza garanzia.
Convinti del mio interesse, i venditori
sortirono da cassetti chiusi
un pacco di sentimenti,
di sentimenti persi nel nulla.
Ricuperabili, in apparenza,
con poco impegno.
Ho chiesto se avessero fede persa,
mi mostrarono sacchi colmi,
legati saldamente e aggiunsero
che avevano anche
speranza e carità persa.
Abbiamo di tutto - gridarono-
mancano soltanto i soldi persi. -
Non possono tenerli, per mancanza di specializzazione.
Avrei voluto comprare qualcosa,
vista la convenienza,
ma no trovavo niente che mi servisse con impellenza .
Una giovane donna,
comprendendo la situazione,
gridò a voce alta :-
L'amore, le interessa l'amore!?!
L'amore perso, insisteva
L'amore perso, mi dissi,
potrebbe interessarmi, se il prezzo è buono.
Il prezzo è eccellente,
eccellente veramente, rispose-
La qualità del prodotto?-
Non possiamo conoscerla,
perché gli involucri sono chiusi
senza indicazione all'esterno -.
Amori persi, al mercato delle cose perse.
Non comprai neanche gli amori persi.
Mi dettero del "perditempo".
Mi sorpresi del rimprovero e ci pensai su.
Convinsi me stesso che certi sentimenti
non si comprano,
ma non riesco a spiegarmi il perché.
Nel mercato delle cose perse ,
non manca niente, mi dissi, ed andai via.
Il mercato delle cose perse è sempre aperto
di giorno, di notte, in ogni stagione dell'anno
e della vita.
Il luogo non è indicato da nessuna pubblicità,
ma la frequenza è grande.
E' interessante sapere che esiste,
ma non so se ci torno ancora.
Credo di essere molto fortunato.
Sono nato con la camicia.
Ho imparato presto ad essere:
Megalomane
Narcisista, quanto basta
Vanitoso
Egocentrico
Immodesto, senza confine
Ed un poco antipatico, quanto serve.
E' meglio essere figli della fortuna
Che figli di Re.
mailto:i.tinteri@tiscalinet.it
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