Germany - Intervista number 5 - a cura di Lesly Wahl



Intervista 5: 26.3.99, 10.30-12.00
Realizzata da: Lesly Wahl - Partecipante: la sig.ra P.


1.Presentazione della situazione familiare
1.1 Membri della famiglia
Questa famiglia greca è composta da marito, moglie, una figlia ed un figlio (Vassilios S., 41 anni; Giannuola P., 37 anni; Margarita, 9 anni; Spyros, 4 anni)

1.2 Vita in patria
Vivevamo in quattro (i miei genitori, mia sorella più grande di me di 4 anni ed io) in un appartamento ad Igoumenitsa, una cittadina nella parte nord ovest della Grecia. Con la prima grande ondata migratoria mio padre è arrivato per la prima volta in Germania; è stato dapprima ospitato in un centro di raccolta a Monaco dove le persone venivano ridistribuite sulla base delle loro capacità, dei loro lavori o della volontà delle aziende. All'inizio sembrava che dovesse lavorare in un'isola per perforazioni petrolifere nel mare del nord, poi è arrivato in Nordreno-Westfalia dalle parti di Wuppertal. All'inizio era da solo, poi è arrivata anche mia madre. Noi bambine siamo rimaste in Grecia con i nonni dato che i miei genitori volevano guadagnare soldi. All'epoca avevo 3 anni e mia sorella 7. Nel 1966 i miei genitori sono ritornati in Grecia per aprire con i soldi guadagnati un supermercato ad Igoumenitsa e per 4 anni hanno provato a far soldi con il loro negozio di generi alimentari, ma senza riuscirvi. La popolazione greca era sotto una dittatura militare (1967-74), la vita non era semplice e molte persone lasciavano il paese. Dato che la Grecia non faceva parte della CEE, per andare in Germania avevamo bisogno dell'invito di un membro della famiglia e la conferma di avere un posto di lavoro. Il fratello di mia madre lavorava a Leonberg per la ditta Gezi, che fortunatamente cercava nuove forze lavoro. Quando mio padre prese la decisione di ritornare in Germania poteva già mostrare di avere un lavoro, e così nel 1970 tutta la famiglia si è trasferita nella zona di Stoccarda. Mia sorella ha poi studiato germanistica all'università di Stoccarda mentre io ho optato per anglistica e romanistica. Nel 1985, dopo 6 semestri, ho poi interrotto l'università per continuarla a Tessalonica. Subito dopo ho iniziato ad insegnare e nel 1996 sono tornata in Germania, stavolta con la mia famiglia.

1.3 Motivi che hanno portato all'emigrazione
Perché avete deciso di ritornare in Germania?
In Grecia avevamo costruito una casa, avevamo debiti e volevamo pagare la nostra casa con il mio posto da insegnate all'estero. Abbiamo quindi preso questa decisione per i vantaggi economici.

Siete venuti direttamente dal vostro paese a Waiblingen?
Nel ministero ad Atene venivano attribuiti posti per insegnanti in Germania. Ho presentato la domanda e la mia richiesta di essere mandata in Baden-Württemberg è stata accolta. Dato che mio marito aveva trovato un posto di lavoro vicino a Backnang decisi allora di insegnare inglese 3 giorni a Waiblingen ed 1 giorno a Reutlingen. Abbiamo allora pensato che sarebbe stato pratico vivere vicino a Waiblingen, ci siamo messi a cercare un appartamento e lo abbiamo trovato a Fellbach-Schmiden.

2. Condizioni di vita nel paese ospitante
2.1 Durata dell'attuale soggiorno
Da quanto tempo siete a Waiblingen?
Sono arrivata per la seconda volta in Germania nel settembre 1996. Insegno ai bambini greci della Karolingerschule di Waiblingen inglese e mia figlia Margarita frequenta nella stessa scuola una classe greca linguisticamente omogenea. Tuttavia abitiamo a Fellbach-Schmiden.

Avete mai pensato di ritornare nel vostro paese?
La situazione è questa: io sono impiegata statale greca, pagata per insegnare in Germania e l'insegnamento all'estero dura per contratto 5 anni. In questo periodo si riceve una paga doppia, quella greca e quella tedesca; ci sono molte liste d'attesa perché molti insegnati greci vogliono sfruttare questi vantaggi finanziari. In casi particolari, quando ad es. si  sposa un tedesco o una tedesca, un contratto di questo tipo può essere prolungato di 1-2 anni. Se però si resta più a lungo, lo status di impiegato statale greco decade. Se volessi dunque restare per sempre qui con la mia famiglia dovrei fare domanda all'ufficio superiore della scuola per un posto da insegnante, ma le possibilità di essere assunta sarebbero minime. In ogni caso non potrei diventare impiegata statale perché non ho la cittadinanza tedesca.
Abbiamo intenzione di ritornare in Grecia alla fine dell'anno scolastico, per due motivi: innanzitutto la situazione lavorativa di mio marito. Dato che non parla quasi per niente il tedesco lavora da tre anni in una fabbrica, ma il lavoro monotono non corrisponde in alcun modo alla sua formazione di ingegnere edile. Sopravvivono ancora contatti con le ditte con le quali collaborava in precedenza, ma se continua a non esercitare la sua professione per altro tempo un reinserimento in Grecia non sarebbe facile. Per questo ha fatto domanda presso numerose aziende e speriamo che presto arrivi una risposta positiva. Un altro motivo è la situazione scolastica di mia figlia. Alla Karolingerschule le viene impartito un insegnamento i due lingue e secondo me queste classi greche linguisticamente omogenee con lezioni tedesche integrate sono un compromesso insoddisfacente. A Joannina, dove abbiamo la nostra casa, frequenterà obbligatoriamente una classe greca, non ci sono alternative. Temo però che rispetto ai suoi compagni di classe si troverà in situazione di svantaggio visto che ha avuto troppe poche lezioni in lingua madre.

2.2 Lingua
Come ha imparato il tedesco?
Fino al mio terzo anno di scuola elementare vivevamo tutti in Grecia, poi siamo emigrati. Subito i miei genitori decisero di rimanere in Germania fino alla pensione, e per questo mandarono le loro due figlie in una normale scuola elementare tedesca. Per le mie carenze linguistiche in tedesco mi fecero ritornare indietro di due anni, in prima classe. Mio padre contattò allora un insegnante privato che per un anno e mezzo ci diede ripetizioni in tedesco.
Avevamo un appartamento in affitto all'interno della casa di una grande famiglia contadina tedesca ed eravamo ben integrati nella loro vita. Inoltre avevamo come vicini una famiglia tedesca e noi bambini siamo quindi cresciuti in un ambiente tedesco. Dopo aver terminato le elementari mi sono iscritta al liceo Mörikegy a Stoccarda, una istituzione della chiesa evangelica. Io e mia sorella eravamo le prime studentesse straniere di questa scuola, e dato che la direzione della scuola era molto fiera di averci, avevamo una posizione leggermente privilegiata, ad es. non ci valutavano in maniera così rigida come ai nostri compagni perché tenevano in considerazione i nostri problemi linguistici. Dopo la maturità ho studiato anglistica e romanistica a Stoccarda, ma visto che già progettavo il mio ritorno in Grecia ho interrotto gli studi dopo il sesto semestre per riprenderli in Grecia. Volevo a tutti i costi una laurea in Grecia per non avere problemi a diventare insegnante. Sarebbero state necessarie molte difficili pratiche per il riconoscimento della laurea tedesca, sarebbero stati necessari altri esami e volevo assolutamente evitare problemi non necessari.
Ho dovuto però abbandonare il ramo di romanistica dato che in Grecia si può seguire solo un indirizzo e mi sono allora concentrata su anglistica; mi sono fatta comunque rilasciare dall'istituto francese un attestato per le mie conoscenze di francese.

Lei parla perfettamente il tedesco. Come se la cava con la sua lingua madre?
Dato che ho frequentato le scuole in Grecia solo fino alla terza elementare, altrimenti ho sempre frequentato scuole tedesche, per molto tempo ho parlato molto male il greco ed ho avuto molte difficoltà linguistiche quando ho interrotto gli studi a Stoccarda per proseguirli  a Tessalonica. I miei genitori non hanno studiato e per questo il loro lessico è limitato ed inizialmente lo era anche il mio. All'università riuscivo a farmi capire nonostante il mio chiaro accento tedesco ma spesso dovevo consultare il dizionario perché non conoscevo alcune parole greche. All'epoca leggevo moltissimi libri e giornali greci per abituarmi ad un greco migliore. Per molto tempo ho lottato duramente per capire se la mia lingua madre fosse il greco o il tedesco. Per questo motivo ho fatto una volta un errore gravissimo! Dopo aver terminato gli studi ho fatto domanda per entrare come interprete alla CEE e sono stata l'unica greca a superare un difficilissimo esame di ammissione. Per diventare interprete di conferenza si doveva frequentare un seminario di sei mesi che si divideva in tre parti; dopo ogni due mesi era previsto un esame che doveva essere superato per andare avanti. Dato che mi ero presentata con lingua madre greco dovevo naturalmente tradurre tutte le lingue (inglese, francese e tedesco) in greco. All'epoca parlavo bene il tedesco ma non molto bene il greco. Di fronte ad una commissione della CEE composta da 15 membri ho parlato in maniera confusa e non ho superato la prima prova. Se avessi scelto tedesco come lingua madre ora sarei probabilmente interprete, mentre invece ho buttato via questa opportunità unica per un lavoro estremamente interessante.

Che lingua parlate in casa?
Quando mia figlia era ancora piccola le parlavo un po' in tedesco, ma solo quando eravamo da sole. Ho cercato per molto tempo di farla crescere bilingue, ma fra tutti  sono l'unica persona che parla tedesco. Mi sembrava abbastanza buffo parlare con Margarita in tedesco in presenza dei nostri parenti, amici e conoscenti greci che non capiscono una parola di tedesco. Per questo ho deciso di smettere; quando siamo arrivati qui tre anni fa conosceva qualche parola in tedesco e niente più, poi è andata alla scuola elementare greco-tedesca ed ha imparato il tedesco. Margarita ora parla tedesco in maniera fluida ma fa molti errori, ed inoltre non ha un grande lessico in tedesco, quello greco è molto più ampio. Mio figlio frequenta un asilo dove è l'unico bambino greco. Per lui l'asilo ha significato innanzitutto un tuffo nel vuoto perché non ha alcun tipo di assistenza greca. E' stato quindi costretto a parlare da subito tedesco con i suoi compagni. I miei figli parlano greco e tedesco mescolati e non si può dire se preferiscano una lingua o l'altra, dipende con chi stanno parlando. Dato che mio marito non parla tedesco, a casa parliamo esclusivamente in greco.

2.3 Lavoro
Quale lavoro avete imparato in patria e quale svolgete in Germania?
Mio marito è ingegnere edile. Dato che parla male il tedesco lavora da tre anni in una fabbrica, cioè svolge un lavoro che non corrisponde alla sua formazione, ma tornerà a praticare in Grecia il lavoro che ha imparato. Io sono insegnate di alto livello nella scala degli impiegati statali ed insegno inglese ai bambini. Questo periodo di insegnamento all'estero dura 5 anni.

2.4 Scuola
Quale scuola frequentano i suoi figli?
Margarita frequenta la terza classe delle classi greche linguisticamente omogenee alla Karolingerschule, Spyros va all'asilo.

I vostri figli si trovano bene o ci sono dei problemi?
Spyros frequenta un asilo dove la quota di stranieri è molto bassa; oltre a lui ce ne sono altri 4 o 5, ma di un'altra nazionalità. Una volta alla settimana un'insegnante tedesca offre sostegno linguistico a questi bambini e Spyros riesce a farsi capire. Credo che alla sua età non capisca bene che lui è qualcosa di diverso rispetto agli altri bambini tedeschi. Margarita non assume nella classe solo tedesca il ruolo di outsider.

Margarita studia con i suoi compagni di scuola?
Dato che non viviamo a Waiblingen bensì a Fellbach-Schmiden, paesino distante alcuni chilometri, non ha amicizie scolastiche, studia da sola. Io cerco di aiutarla per quanto posso, ma spesso non me lo permette. Secondo lei sono solo insegnante di inglese e non so nient'altro.

Ci sono differenze tra il sistema scolastico greco e quello tedesco?
Le scuole elementari in Germania durano 4 anni, poi i bambini continuano la formazione in un'altra scuola (Hauptschule, Realschule o liceo). In Grecia tutti frequentano innanzitutto la scuola elementare che dura 6 anni e poi 3 anni di ginnasio; l'obbligo scolastico dura quindi 9 anni, poi ci sono diverse possibilità. Si può ad esempio frequentare per 3 anni il liceo e sostenere l'esame di maturità; un buon voto dà l'accesso all'università. C'è però anche la possibilità di fare un apprendistato che per diverso tempo viene accompagnato dalla scuola professionale. La pratica mostra che nelle zone di campagna i giovani terminano il loro percorso scolastico dopo i 9 anni obbligatori per lavorare con i genitori in campagna mentre nelle città circa l'80% degli studenti frequenta il liceo.

Le scuole tedesche e greche sono diverse per quanto riguarda la severità?
Possiamo parlare di due estremi. Prima in Grecia c'era molta più severità rispetto a qui, e dovevamo ad es. portare una divisa scolastica che era un vestito blu per le ragazze ed una camicia blu con pantaloni blu scuro per i ragazzi. A metà dagli anni '70 è stata poi abolita, ed oggi ci sono nuove divise: Levi's, Nike, Adidas…Per molto tempo anche in classe c'era moltissima severità, poi c'è stato un cambiamento radicale. Ho insegnato per molti anni nell'ultima classe di un liceo; note sul diario o sul registro fanno parte, come anche in Germania, delle misure educative e d'ordine, ma non vengono quasi mai date. Fino a poco tempo fa il voto relativo alla condotta aveva ancora una grande importanza perché si ripercuoteva negativamente sulle possibilità lavorative, in quanto stabiliva che quell'uomo non sapeva comportarsi bene in un ambito sociale. Con il tempo il valore di questo voto purtroppo è diminuito moltissimo.

E' contenta della scuola di sua figlia?
Ho sempre desiderato che Margarita imparasse parallelamente greco e tedesco, ma dopo tre anni mi sono resa conto che le mie speranze non erano state realizzate e che questa decisione era sbagliata. Conosco alcuni compagni di scuola di mia figlia e insegno inglese alle classi greche linguisticamente omogenee. Quasi tutti i bambini parlano male il tedesco perché ascoltano poco questa lingua; a seconda del livello hanno dalle 5 alle 7 ore di tedesco a settimana, altrimenti domina la lingua madre. I loro insegnanti sono greci, tra di loro parlano in greco e normalmente anche a casa. Se le domande di mio marito non avranno risposta entro i prossimi mesi e dovremo rimanere per molto tempo in Germania, Margarita cambierà scuola per frequentare una normale a Fellbach-Schmiden, gliel'ho già annunciato. Nelle classi ci sono anche ragazzi stranieri, ma la lingua d'insegnamento è il tedesco. Spero che Margarita ascolterà lì un tedesco più corretto rispetto a quello dei suoi compagni attuali; per me è una mezza catastrofe sentirle costantemente commettere errori di declinazione e di coniugazione. Vorrei fare un esempio: mio marito, che parla pochissimo tedesco, è rimasto sorpreso da una frase pronunciata da mio figlio. Spyros aveva detto: "Papà, Margarita dorme". Sorpreso mio marito si è girato verso di me per chiedermi: "Perché ha detto 'dorme'? Si dice dormire". Allora gli ho spiegato: "Se si sente un tedesco corretto lo si riproduce anche correttamente, cioè non si utilizza l'infinito bensì la forma personale del verbo e si dice "lui dorme" invece di "lui dormire".

Mi sorprende il fatto che lei voglia mandare sua figlia in una scuola tedesca quando non tra molto tempo ritornerete in Grecia.
Se ci fosse qui una scuola greca la manderei là, ma purtroppo non c'è; per non perdere le sue conoscenze di greco parteciperà per tre pomeriggi alla settimana ad una lezione in lingua madre a Fellbach, ma quello che mi interessa è che lei impari al meglio la lingua del paese in cui ancora ci tratterremo per un po' di tempo. A Joannina Margarita avrà delle lezioni di tedesco in un istituto privato, questo è chiaro, perché almeno deve saper parlare due lingue. In una scuola elementare in Grecia avrebbe lezioni di inglese già da un anno e mezzo perché da noi viene insegnata una lingua straniera dalla terza classe.

2.5 Abitazione
Descrivete la vostra abitazione in patria
Dal 1986 in poi ho vissuto a Joannina, prima da sola, poi con la mia famiglia. Joannina si trova nella parte nord-ovest della Grecia al confine con l'Albania. Conta circa 120.000 abitanti, un'università, una grossa clinica universitaria ed altre strutture mediche. All'inizio avevamo un appartamento in affitto, nel 1988 ci siamo sposati e due anni dopo abbiamo iniziato a costruire una nostra casa. Nell'agosto 1996 ci siamo trasferiti là e 10 giorni dopo siamo andati in Germania. In pratica non abbiamo mai abitato nella nostra nuova casa, ci abbiamo solo trascorso le vacanze un paio di volte. Dopo il nostro ritorno andremo però nella casa nuova, siamo già adesso felicissimi.

Come vivete qui in Germania?
Abbiamo una bella e luminosa casa in affitto di 85 mq al 14° piano di un palazzo. L'edificio non è nuovissimo, credo sia stato costruito nel '68, ma dato che la maggior parte delle persone è proprietaria e non in affitto ci sono spesso dei rinnovamenti. E' in una posizione invidiabile, circondato da parchi, impianti sportivi e campetti per giocare; dato che è l'unico "grattacielo" della zona c'è anche un bellissimo panorama.

2.6 Religione
Siete tutti greco-ortodossi. Come praticate la vostra religione in Germania?
La religione non mi crea problemi né in Grecia né in Germania. Ho un atteggiamento particolare verso la chiesa, e, a dire il vero, non so neanche se posso essere definita credente. In alcune situazioni difficili penso o dico talvolta "Oh Dio" ma in realtà non invoco mai l'aiuto di Dio. In occasione delle festività religiose principali (Natale e Pasqua) partecipiamo alla funzione, altrimenti andiamo a messa la domenica forse 2 o 3 volte all'anno e naturalmente in ricorrenze particolari quali matrimoni o battesimi. Ieri era il giorno di festa nazionale più grande della Grecia e contemporaneamente festa religiosa. La tradizione prescrive di mangiare pesce in questo giorno, come per i cattolici nel venerdì santo. Questa mattina ho parlato con mia madre al telefono e naturalmente voleva sapere che tipo di piatto di pesce avessi preparato ieri. Ieri però abbiamo mangiato carne perché per me le regole della chiesa non sono importanti e l'avevo dimenticata. Mia mamma mi ha rimproverato con forza per questo, non le piace il fatto che non educhiamo i nostri bambini secondo la religione. Cerco soltanto di onorare la settimana santa rinunciando a prodotti animali, ma le ragioni sono poco legate alla religione, piuttosto voglio mettere alla prova la mia coscienza. A scuola Margarita ha due ore alla settimana di religione greco-ortodossa e quando vengono tenute funzioni ecumeniche, vi partecipa.
Insegnate le preghiere ai vostri bambini?
No, a casa non preghiamo mai.

2.7 Cultura
Ci sono problemi derivati dalle differenze culturali tra il vostro paese e la Germania?
Ho trascorso gli ultimi 12 anni della mia vita in Germania. Dato che in questo periodo non mi sono lasciata sfuggire quasi nessuna manifestazione culturale, la cultura greca mi manca molto.

In zona ci sono delle offerte culturali?
In Germania ci sono pochissime possibilità di assistere a manifestazioni culturali greche. Di tanto in tanto vado al cinema o ad una serata di balletto al teatro statale di Stoccarda. Normalmente amo il teatro, ma le messe in scena tedesche sono spesso troppo moderne. Preferisco allestimenti tradizionali come in Grecia.

Ci sono delle difficoltà per la diversa mentalità dei tedeschi e dei greci?
Prima cercavo di curare amicizie più forti con compagni di scuola e d'università. Negli ultimi tre anni mi sono dovuta rendere conto che i tedeschi a partire da una certa età sono abbastanza freddi ed assenti. Cerco di instaurare dei contatti, ma i miei tentativi di avvicinamento vengono sistematicamente bloccati, e ne soffro molto. Un altro problema in Germania è la "serie degli appuntamenti". Le persone vanno freneticamente da un appuntamento all'altro, non c'è spazio per la spontaneità. Ora reagisco quasi allergicamente quando sento pronunciare la parola appuntamento. I greci preferiscono un altro modo di vivere, siamo aperti, spontanei, amiamo stare in compagnia.

Nel 1970, a nove anni, sono arrivata per la prima volta in Germania. Dato che la nostra famiglia non si isolava, non abbiamo mai assunto un ruolo da stranieri outsider. Per questo motivo sono stata soddisfatta e felice per 15 anni. Nel 1996 sono ritornata in Germania e le mie conoscenze linguistiche sono state molto importanti nella ricerca di un appartamento. Tuttavia ho avuto un paio di rifiuti con la giustificazione: "Non affittiamo a stranieri!"

Potete raccontare altri esempi di razzismo?
Qui guidiamo un'auto con targa greca. Domenica scorsa mia figlia accusava dei forti dolori di stomaco e c'era il sospetto di appendicite. Tutta la famiglia è andata quindi a Stoccarda all'ospedale Olga. Ritornando a casa abbiamo notato dietro di noi un'auto della polizia con 2 poliziotti che ci intimavano lo stop. Hanno controllato i documenti dell'auto ed anche se non c'era niente da criticare erano "disturbati" dalla nostra targa. Uno dei due si è comportato in modo gentile, l'altro invece in maniera poco amichevole. Siamo dovuti andare al posto di polizia e stare seduti due ore su una panca di legno molto scomoda, Margarita stava ancora molto male e Spyros aveva paura della polizia. Continuavo a litigare con il poliziotto burbero ed il suo collega si scusava costantemente per il comportamento del suo collega. Quando, ad un certo punto, ci voleva sequestrare l'auto, ho chiesto come avrei potuto accompagnare i bambini a scuola il giorno seguente. "La polizia tedesca non ha colpe, perché lei gira in zona illegalmente!" ha risposto presuntuosamente. Alla fine abbiamo potuto fare ritorno a casa con la nostra auto, ma con scorta della polizia. A casa ha voluto vedere i nostri passaporti e gli ho mostrato anche il mio documento di servizio all'estero che può essere paragonato ad un passaporto di diplomatici. Ma con aria di condiscendenza mi diceva che questi pezzacci di carta non lo interessavano affatto. Mi sono rivolta allora all'altro poliziotto per cercare aiuto: "Perché il suo collega è ancora così severo con noi? Sa benissimo che non facciamo niente di illegale". Non sapeva cosa rispondere, ma lo sapevo io: questo tutore della legge aveva un atteggiamento da estremista di destra e si comportava come un classico neonazista. Il giorno seguente sono andata all'ufficio del circondario nell'ufficio immatricolazioni dove il direttore più volte si è scusato per gli episodi spiacevoli che avevamo dovuto subire. Dato che questo poliziotto ci aveva tormentato senza rispetto della legge volevo innanzitutto presentare una querela, ma visto che non abbiamo un'assicurazione per la copertura delle spese giudiziaria ho rinunciato a farlo.

2.8.2 Con i vicini
Avete contatti con i vostri vicini?
Mantengo i contatti con due famiglie tedesche del nostro palazzo. Mia figlia è amica dei 5 bambini e anche noi donne ci troviamo bene.

Siete mai andate l'una dalle altre?
Ci incontriamo talvolta per il caffè, ma non molto spesso. Qualche volta mi invitano a pomeriggi dedicati al bricolage, a cui partecipo anche se i lavori manuali non mi piacciono. Considero comunque importantissimo curare il rapporto di vicinato. Purtroppo si parla soltanto di bambini e di conoscenti, non ci sono altri temi. Non ci tengo ad essere considerata l'intellettuale con la quale si può parlare solo di temi altamente culturali, ma non mi interessano i discorsi da casalinghe. Vorrei parlare anche di film, di libri attuali, di musica, di politica e di critica sociale.

2.8.3 Con gli amici
 Avete amici in Germania?
Abbiamo un giro d'amici molto grande che ho creato innanzitutto grazie al mio lavoro, e siamo particolarmente legati a due famiglie greche. Mio marito non ha contatti privati con i suoi colleghi della fabbrica perché ci sono troppo pochi interessi in comune ed inoltre perché lui è di natura una persona riservata. Per quanto riguarda amicizie e conoscenze sono io la forza trainante, e dato che amo i contatti molte persone vanno e vengono da e in casa.

Quante volte vi incontrate?
Facciamo delle visite due o tre volte alla settimana. Quando il pomeriggio preparo un dolce i miei figli mi chiedono immediatamente: "Chi viene stasera o dove andiamo?"

Cosa fate insieme?
Normalmente stiamo comodamente seduti insieme, ma qualche volta facciamo anche delle gite di mezza giornata o di una giornata intera.

Siete amici più con famiglie greche o tedesche?
Con entrambe. Tuttavia abbiamo più spesso contatti con famiglie greche perché noi greci amiamo la compagnia. Vorrei molto volentieri avere più contatti con i miei amici tedeschi ma è difficile perché hanno un'altra mentalità, e questi esempi lo dimostrano: quando andavo a scuola a Stoccarda avevo tre vere amiche tedesche, e per i 15 anni che ho passato in Grecia abbiamo sempre mantenuto i contatti, e sono perfino venute al mio matrimonio a Joannina. Quando sono tornata qui con la mia famiglia tre anni fa la gioia è stata grande e loro con i mariti ci hanno aiutato tantissimo nel trasloco. All'inizio ci trovavamo abbastanza spesso, ma poi in un modo o in un altro il rapporto si è sfilacciato ed ora non ci sentiamo quasi per niente. Ho cercato di fare tutto per ridare vigore al rapporto, ma senza successo. La mia amica Gabi studiava biologia agraria, ha iniziato gli studi, ha conosciuto suo marito, ha subito rinunciato a tutto ed ha messo al mondo tre figli uno dietro l'altro. Quando le telefono gli unici temi sono i marmocchi, nuovi libri per bambini e parchi giochi. Non si parla di nient'altro e questo mi delude molto. O la mia migliore amica Susi, con cui sono stata per nove anni seduta allo stesso banco: ha studiato design pubblicitario e per anni si è concentrata solo su suo marito e sui suoi figli. All'improvviso ha avuto bisogno di terapia familiari di aiuto, terapie di coppia, terapie singole. Le è stato tutto di poco aiuto, dato che si è separata. Poco tempo fa ho fatto un giro di telefonate per organizzare una rimpatriata, ma i troppi impegni hanno fatto fallire questo mio tentativo! Tutte le mie ex compagne di scuola sono casalinghe, cioè si devono occupare di marito e figli. Anch'io ho una famiglia, lavoro, faccio un seminario per insegnanti all'università pedagogica di Ludwigsburg, traduco per diversi istituti di lingue e do ripetizioni. Se però una mia amica mi chiama oggi per incontrarci domani accetto sempre, in un modo o in un altro si può fare. All'inizio dell'anno ho incontrato la mia ex insegnante di inglese che vive a Stoccarda. Stava progettando un viaggio in Cina con sua figlia e mi ha invitato con mio marito e subito abbiamo detto di sì. A carnevale siamo stati quindi in quattro in Cina, è stato meraviglioso e ci siamo trovati benissimo. Poi le ho telefonato spesso per organizzare un incontro ma a causa del calendario di impegni dei tedeschi ho avuto solo risposte negative. Se avessi fatto un viaggio simile con conoscenti greci ci saremmo ritrovati il giorno seguente per parlare e scambiarci foto della vacanza. Venerdì scorso ho telefonato ad una collega greca alla Karolingerschule. "Dai vieni a bere un Ouzo da me" ha subito detto. Ha invitato altri due amici, ha preparato in fretta qualcosa da mangiare e siamo stati insieme fino all'una di notte. Una famiglia tedesca avrebbe avuto bisogno di una settimana per organizzare una serata del genere perché agli ospiti non si può dare da mangiare qualcosa preparato alla bene e meglio, bisogna servire un menu con più portate. Questo tendere alla perfezione dei tedeschi, il loro modo complicato e la mancanza di spontaneità si riflette però in maniera negativa sulle amicizie e sui contatti. In Germania ci si incontra quattro volte all'anno, in Grecia due volte a settimana.

I vostri figli hanno amici a Waiblingen?
A scuola Margarita sta esclusivamente con bambini greci, a casa gioca con tedeschi perché non ci sono stranieri nel palazzo. Una ragazza ha padre italiano, ma la madre è tedesca e la bambina viene cresciuta "alla tedesca". Spyros all'asilo ha amici tedeschi, altrimenti sta sempre con sua sorella

2.8.4 Con la patria
Quante volte andate in Grecia?
Due volte all'anno. Trascorriamo le vacanze estive in Grecia, per la Pentecoste vado solo io con i bambini perché mio marito non ha le ferie. Andiamo a trovare parenti e ci riposiamo al mare.

Avete ancora un rapporto culturale con il vostro paese?
Da un po' di tempo riceviamo la televisione greca via satellite; a dire il vero volevamo rinunciarvi nella speranza che mio marito imparasse velocemente il tedesco ma non ha funzionato. Leggiamo inoltre il giornale greco della domenica, una rivista molto ben fatta e naturalmente libri.

2.8.5 Con i parenti in patria
Avete ancora contatti con i vostri parenti in patria?
Da quando sono andati in pensione i miei genitori sono ritornati in Grecia. Dato che sono molto legata a loro ci sentiamo per 3-4 minuti ogni mattina al telefono e spesso durante il giorno ci sentiamo per scambiarci importanti novità. Con mia sorella o con i genitori di mio marito ci sentiamo come minimo una volta a settimana ed anche in occasioni particolari quali onomastici e compleanni. Spendiamo circa 250 marchi al mese di telefono, dato che tutti i nostri parenti vivono in Grecia.

2.8.6 Con amici e parenti in patria
Avete ancora amici in patria?
La madrina di mia figlia è una mia carissima amica. Ci scriviamo lettere chilometriche e manteniamo così i contatti. Rinuncio invece a fare delle telefonate con lei, perché la nostra bolletta aumenterebbe ancora di più. Naturalmente abbiamo amici a Joannina. Ieri, in occasione del giorno di festa nazionale abbiamo telefonato a quattro persone per fare gli auguri.

2.9 Tempo libero
Quali hobby coltiva?
Mi interesso moltissimo a quello che succede nel mondo, e per questo oltre al giornale greco compro anche il giornale di Stoccarda (Stuttgarter Zeitung) a cui siamo abbonati. Inoltre amo le manifestazioni culturali; senza i miei figli uscirei ogni giorno: cinema, balletto, opera, cabaret ecc. Non avrei difficoltà fisiche nel farlo! Per fare qualcosa anche per il mio corpo vado due volte alla settimana in palestra. Ma il mio hobby più grande è il contatto con le persone; non considero alcun tipo di comunicazione come qualcosa di impegnativo, bensì come rilassante.

Fa questi hobby da sola o con altri?
In palestra vado da sola, alle manifestazioni culturali con mio marito o con un'amica.

Come passa il tempo libero M.?
Trascorre il pomeriggio con gli altri bambini del palazzo. E' inoltre iscritta in una società di nuoto tedesca e si allena due volte a settimana.
 


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