Scuola Media "Savoia" - Jesi - Italia
http://www.comune.jesi.ancona.it/savoia/index.html
Progetto Europeo Comenius Azione 2 ODISSEUS 2000: 1998/99
 

Attività integrative a favore degli alunni stranieri e delle loro famiglie




Attività svolte nel secondo anno - gruppo accoglienza
 
 
 
 

1. Descrizione delle attività del progetto
1 a   Riepilogo delle attività intraprese

Tipo di attività
Attività extrascolastiche a favore degli alunni stranieri e dei loro familiari per una più efficace integrazione scolastica e sociale

Obiettivi
1. Creare condizioni favorevoli di accoglienza e di inserimento scolastico per gli alunni stranieri;
2. Aiutare l'inserimento sociale dei gruppi familiari attraverso l'aiuto linguistico;
3. Coinvolgere attivamente nella soluzione del problema i genitori degli alunni italiani e stranieri;
4. Favorire la formazione interculturale di tutti gli alunni;
5. Creare un rapporto di cooperazione con le istituzioni pubbliche che svolgono compiti in ordine all'immigrazione degli stranieri.

Località
Comune di Jesi

Vantaggi attesi
1. Attrezzare la Scuola all'accoglienza degli alunni immigrati, in modo che i loro bisogni possano essere interpretati e sollecitamente soddisfatti, prevenendo forme di emarginazione, di disagio e di insuccesso scolastico;
2. Agire come "laboratorio" di esperienze innovative che possano essere facilmente socializzate e trasferite, prima nel territorio comunale e quindi nelle altre realtà;
3. Avere l’opportunità di conoscere esperienze che, nello stesso ambito, realizzano altri paesi europei.

Prodotti e risultati
I prodotti sono riconducibili alla descrizione del processo e del suo esito, come punto di partenza per migliorare l'azione nel secondo e terzo anno di attività.
Infatti, in questo primo anno, si sono sperimentate strade assolutamente nuove, mancando un'organizzazione chiara di servizio rispetto alle problematiche affrontate.
I risultati sono soprattutto a livello di analisi ed esplorazione di un problema sul quale si è riscontrata la massima dispersione degli interventi.

Partner responsabili
Questo Istituto non ha potuto ha coordinare l'azione dei vari soggetti, data l'estrema varietà delle situazioni esistenti sia tra i partner italiani, sia tra quelli stranieri.

Altre organizzazioni; Contatti partecipanti
Sono state coinvolte: l'Associazione stranieri della Vallesina e l'Associazione di medici volontari "Senza Confini"
Frequenti contatti con i partner italiani.
Rari contatti con l'unico partner straniero che per contratto ha scelto di cooperare allo specifico ambito di progetto

1.b Descrizione delle attività
Azioni realizzate per raggiungere gli obiettivi

Gli obiettivi indicati nella parte 1a sono stati perseguiti attraverso le seguenti azioni che hanno riguardato una fase propedeutica, durante la quale:

1. E’ stata avviata un’indagine tra tutti i genitori degli alunni, volta a verificare la disponibilità a collaborare con la scuola nello svolgimento delle iniziative rivolte sia agli alunni extracomunitari, sia ai loro familiari. Tra le attività proposte figuravano: a) la costituzione di un gruppo-accoglienza e di aiuto per i nuovi inserimenti o per le situazioni in atto che presentassero particolari problemi di integrazione scolastica e sociale; b) l’attivazione di un servizio pomeridiano di aiuto ai ragazzi nei compiti.;
2. Sono stati avviati i contatti con l’unica associazione degli stranieri presente nella città di Jesi,  per conoscere meglio le problematiche dell’integrazione scolastica degli alunni stranieri nelle scuole del territorio e per assumere accordi ed intese; i contatti sono stati interrotti dal rinnovo delle cariche sociali
3. E’ stato programmato un corso di apprendimento della lingua italiana, di sostegno all’attività didattica, per n.2 alunne inserite tardivamente nella realtà scolastica;
4. Sono state analizzate le risposte all’indagine conoscitiva circa la disponibilità dei genitori a collaborare con l’istituzione scolastica alla costituzione di un gruppo accoglienza e aiuto alle famiglie degli alunni immigrati: hanno risposto positivamente n.20 genitori;
5. Sono stati presi contatti con l’assessorato ai Servizi Socio-Educativi del Comune di Jesi, per raccordare l’azione di sostegno all’integrazione scolastica degli alunni extracomunitari, svolta dalla Scuola, all’azione più generale dell’Ente Locale in ordine all’inserimento delle famiglie, essendo in fase di elaborazione una Convenzione tra Ente Locale e altre agenzie che si interessano di immigrazione;
6. E’ stata inviata a tutte le famiglie degli alunni frequentanti la Scuola Media “Savoia” e la Scuola Elementare Conti di Jesi, una comunicazione circa la possibilità di frequentare un corso di lingua italiana;
7. E’ stato creato un comitato tecnico di gestione del Progetto, costituito da due insegnanti e due genitori;

una fase attuativa, durante la quale:
1. Si è dato avvio  a due corsi di lingua italiana per stranieri, di primo e secondo livello;
2. Sono stati realizzati frequenti incontri con l’Ente Locale, Assessorato ai servizi socio-educativi, allo scopo di coordinare l’azione che la Scuola svolge nell’ambito del Progetto Odisseus 2000, con quella più generale svolta dall’Ente Locale in convenzione con altre agenzie;
3. Sono stati tenuti frequenti contatti tra i coordinatori italiani dei vari ambiti del progetto;
4. E' stato costituito un Gruppo accoglienza-aiuto formato da tutti i genitori impegnati nelle attività di aiuto ai ragazzi immigrati e alle loro famiglie;
5. E' stato attivato un doposcuola di aiuto, soprattutto linguistico, ai ragazzi nell’esecuzione dei compiti /tale azione sarà rivolta ad alunni autoctoni e immigrati, onde facilitare l’integrazione;
6. Sono stati promossi e favoriti i contatti con le famiglie degli alunni immigrati;
7. Si è offerta la collaborazione alla realizzazione del video “Cento storie di immigrati”;
8. Sono stati organizzati incontri con l'Associazione immigrati della Vallesina, per conoscere meglio i bisogni e creare intese cooperative;
9. E' stato organizzato un incontro degli immigrati con i medici dell'Associazione "Senza Confini" sulle problematiche inerenti il servizio sanitario;
10. Sono stati accolti due alunni provenienti dal Kossovo e, nonostante questo sia avvenuto nell'ultimo periodo dell'anno scolastico, sono state create le condizioni per preparare il maggiore dei due all'esame di licenza media, che ha poi superato, mentre l'altro è stato preparato all'esame di idoneità alla classe seconda.
 

Incontro con Associazione Stranieri Vallesina e con Associazione Senza Confini
 

 1.c Approccio organizzativo e struttura

Questo aspetto è stato in parte descritto nel punto precedente.
Si sottolinea, comunque, che sono stati sperimentati un approccio cooperativo e una struttura flessibile fondati sulla ricerca e sull'utilizzo di tutte le risorse, istituzionali e di volontariato, interne e vicine alla scuola, in un sistema operativo misto.
Il Gruppo Accoglienza ha costituito il nucleo attorno al quale operatori della Scuola ed esterni hanno programmato, realizzato e verificato i risultati.
La cooperazione si è realizzata attraverso incontri periodici tra operatori della scuola, rappresentanti degli enti esterni, genitori volontariamente e gratuitamente disponibili alla collaborazione:
* in fase di programmazione;
* in fase di realizzazione;
* in fase di verifica e valutazione.

1c- La valutazione dei risultati concreti del progetto e le prospettive di sviluppo

A conclusione del primo anno di attività, è stata condotta una verifica sulla base dei seguenti documenti acquisiti agli Atti della Scuola:
* relazione del conduttore del corso per genitori;
* relazione dei conduttori delle attività di aiuto all’esecuzione dei compiti;
* relazione dei coordinatori dei Consigli di Classe che hanno partecipato al progetto;
* relazione finanziaria del responsabile amministrativo redatta sulla base degli atti amministrativi e contabili.

Inoltre è stato inviato un questionario di monitoraggio delle attività extrascolastiche svolte dai partner.
Sulla base delle risposte pervenute, il responsabile del coordinamento di ambito del progetto “Odisseus” ha redatto una relazione complessiva di ambito.

Incontro dei ragazzi con Nicolas Rodriguez
 


Di seguito viene offerto un quadro d'insieme del livello qualitativo delle iniziative attuate, dei risultati positivi e degli aspetti negativi, delle difficoltà incontrate, del possibile sviluppo delle azioni
 
 
Azioni Risultati positivi Aspetti negativi Difficoltà Possibili sviluppi
Corsi di lingua italiana per stranieri creazione di una opportunità in risposta a un bisogno diffuso e sentito;

interesse soddisfazione
nei partecipanti

frequenza saltuaria e progressivamente decrescente
di contatto con gli iscritti, per conoscere le ragioni della mancata frequenza
Organizzare i corsi in collaborazione con l'Assoc. Stranieri per meglio garantire l'informazione, la frequenza regolare- la validità dei risultati Costituire un centro territoriale di educazione permanente per adulti e per stranieri nel territorio di Jesi, ove siano garantite le condizioni di organicità, sistematicità e continuità del servizio.
Gruppo accoglienza-aiuto sensibilizzazione e coinvolgimento dei genitori degli alunni verso il problema degli immigrati rischio che il forte coinvolgimento dei volontari da un lato esaurisca nel tempo la sua carica di impegno e dall'altro allontani la soluzione istituzionale del problema organizzare tempi e risorse in modo rispondente ai bisogni e raccordare l'azione volontaria a quella ordinaria della scuola e delle altre istituzioni Coinvolgimento di altri genitori, anche in sostituzione di coloro che non sono più componente scolastica Promuovere e organizzare nel centro territoriale anche la componente delle collaborazioni volontarie
Doposcuola Frequenza totale, assidua e motivata;

Maggiore autonomia nel lavoro scolastico;

Maggiore motivazione e senso di autoefficacia

Nessuno  Mantenere nel tempo la disponibilità gratuita delle persone;

Numero limitato delle
disponibilità

Reperire nuove disponibilità

Reperire risorse finanziarie per compensare, almeno in parte, l'impegno degli operatori

Coinvolgimento dell'Ente Locale
(Comune di Jesi)
E' stato aperto un utile confronto Saltuarietà e occasionalità degli incontri Difficile raccordo e interazione delle iniziative specifiche in un progetto globale Creare una commissione mista di lavoro, nella quale i vari soggetti, istituzionali e di volontariato,
elaborino,
 promuovano e valutino un'azione concordata , organica e sistematica.
Collegamento con progetti elaborati durante il seminario formativo del 19-23 aprile


 
 

Parte 2^
RISULTATI DELL'INDAGINE CONDOTTA TRA I PARTNER sulle iniziative di ambito

Il confronto tra le azioni e la loro modalità di gestione messe in atto dai vari partner è avvenuto tramite la compilazione di un questionario (allegato A), dalla cui analisi derivano le seguenti indicazioni.

Domande 1-2 (Sono state attivate iniziative extrascolastiche  e tipologia delle iniziative rivolte agli alunni):


Domanda 3 (Tipologia iniziative rivolte ai genitori degli alunni stranieri)

Il coinvolgimento e la partecipazione dei genitori degli alunni all'azione educativa svolta dalla scuola rappresentano condizioni e opportunità che ogni istituzione scolastica promuove e sostiene, nella logica di un rapporto interattivo tra scuola e famiglia.
In questa prospettiva, alle forme tradizionali di contatto, volte al colloquio individuale tra genitori e insegnanti e riguardanti specificamente il processo di apprendimento e di maturazione globale di ogni allievo, tutte le istituzioni consultate operano per promuovere una partecipazione al dibattito
ed alla riflessione su temi più generali e, in particolare, sul dialogo interculturale che la scuola può e deve sviluppare come punto fondamentale dei suoi obiettivi educativi, culturali e civili.
Solo una scuola ha attivato corsi di lingua italiana  a favore dei genitori degli alunni stranieri.

Domanda 4 (tipologia iniziative a favore delle comunità di stranieri)

Nella dimensione sopra indicata, che pone la scuola al centro di un processo di sviluppo della sensibilità, della conoscenza, del dialogo interculturali, necessari agli allievi di ogni età per superare preconcetti, pregiudizi, stereotipi riguardo alle diverse identità culturali, l'indagine rivela l'avvio di un atteggiamento più aperto e dinamico verso il problema.
La stessa presenza crescente di alunni stranieri nelle scuole italiane, unita a un diverso rapporto tra le componenti scolastiche e familiari, determina il nascere di iniziative (mostre, feste) che, pur mantenendo ancora un carattere peculiarmente didattico e scolastico, avvicinano molte più persone alle immagini, alle tradizioni, alle espressioni artistiche di altre culture.

Domanda 5 (Chi ha collaborato alle iniziative? L'Ente Locale, i genitori, etc.)

Così emerge chiaramente che le scuole coinvolte, nell'assumere iniziative a carattere interculturale, ricercano collaborazioni e attivano sinergie:
Al loro interno, tra le varie componenti scolastiche;
Con l'Ente Locale, in primo luogo con il Comune, chiamato a svolgere compiti di accoglienza dei cittadini stranieri;
Con associazioni di volontariato e/o di stranieri.

Domanda 6 (Esiste un gruppo di accoglienza-aiuto?)

Solo in una delle istituzioni scolastiche esiste un gruppo di accoglienza e di aiuto all'inserimento scolastico e sociale di alunni stranieri. Esso è costituito da genitori e insegnanti.

Domande 7 e 8 (Problemi incontrati nell'organizzare le iniziative e valutazioni)

Le difficoltà sono rappresentate dalla debole cultura delle relazioni cooperative che caratterizza i rapporti tra gli enti e tra le stesse associazioni di volontariato. Tale debolezza si traduce nell'assenza di un sistema organico, che raccordi le azioni istituzionalmente affidate agli Enti pubblici con quelle delle opportunità variabili e complementari.
Ne deriva una scarsa incisività delle azioni nel tempo e nello spazio, mancando appunto una base organizzativa stabile, su cui fondare la necessaria flessibilità dei programmi concreti.


partner

interviste/interviews

HOME