Attività integrative a favore degli alunni stranieri e delle loro famiglie
Attività svolte nel
secondo anno - gruppo accoglienza
1. Descrizione
delle attività del progetto
1 a
Riepilogo delle attività intraprese
Tipo di attività
Attività extrascolastiche a favore
degli alunni stranieri e dei loro familiari per una più efficace
integrazione scolastica e sociale
Obiettivi
1. Creare condizioni favorevoli di accoglienza
e di inserimento scolastico per gli alunni stranieri;
2. Aiutare l'inserimento sociale dei gruppi
familiari attraverso l'aiuto linguistico;
3. Coinvolgere attivamente nella soluzione
del problema i genitori degli alunni italiani e stranieri;
4. Favorire la formazione interculturale
di tutti gli alunni;
5. Creare un rapporto di cooperazione
con le istituzioni pubbliche che svolgono compiti in ordine all'immigrazione
degli stranieri.
Località
Comune di Jesi
Vantaggi attesi
1. Attrezzare la Scuola all'accoglienza
degli alunni immigrati, in modo che i loro bisogni possano essere interpretati
e sollecitamente soddisfatti, prevenendo forme di emarginazione, di disagio
e di insuccesso scolastico;
2. Agire come "laboratorio" di esperienze
innovative che possano essere facilmente socializzate e trasferite, prima
nel territorio comunale e quindi nelle altre realtà;
3. Avere l’opportunità di conoscere
esperienze che, nello stesso ambito, realizzano altri paesi europei.
Prodotti e risultati
I prodotti sono riconducibili alla descrizione
del processo e del suo esito, come punto di partenza per migliorare l'azione
nel secondo e terzo anno di attività.
Infatti, in questo primo anno, si sono
sperimentate strade assolutamente nuove, mancando un'organizzazione chiara
di servizio rispetto alle problematiche affrontate.
I risultati sono soprattutto a livello
di analisi ed esplorazione di un problema sul quale si è riscontrata
la massima dispersione degli interventi.
Partner responsabili
Questo Istituto non ha potuto ha coordinare
l'azione dei vari soggetti, data l'estrema varietà delle situazioni
esistenti sia tra i partner italiani, sia tra quelli stranieri.
Altre organizzazioni; Contatti partecipanti
Sono state coinvolte: l'Associazione stranieri
della Vallesina e l'Associazione di medici volontari "Senza Confini"
Frequenti contatti con i partner italiani.
Rari contatti con l'unico partner straniero
che per contratto ha scelto di cooperare allo specifico ambito di progetto
1.b Descrizione delle attività
Azioni realizzate per raggiungere gli
obiettivi
Gli obiettivi indicati nella parte 1a sono stati perseguiti attraverso le seguenti azioni che hanno riguardato una fase propedeutica, durante la quale:
1. E’ stata avviata un’indagine tra tutti
i genitori degli alunni, volta a verificare la disponibilità a collaborare
con la scuola nello svolgimento delle iniziative rivolte sia agli alunni
extracomunitari, sia ai loro familiari. Tra le attività proposte
figuravano: a) la costituzione di un gruppo-accoglienza e di aiuto per
i nuovi inserimenti o per le situazioni in atto che presentassero particolari
problemi di integrazione scolastica e sociale; b) l’attivazione di un servizio
pomeridiano di aiuto ai ragazzi nei compiti.;
2. Sono stati avviati i contatti con l’unica
associazione degli stranieri presente nella città di Jesi,
per conoscere meglio le problematiche dell’integrazione scolastica degli
alunni stranieri nelle scuole del territorio e per assumere accordi ed
intese; i contatti sono stati interrotti dal rinnovo delle cariche sociali
3. E’ stato programmato un corso di apprendimento
della lingua italiana, di sostegno all’attività didattica, per n.2
alunne inserite tardivamente nella realtà scolastica;
4. Sono state analizzate le risposte all’indagine
conoscitiva circa la disponibilità dei genitori a collaborare con
l’istituzione scolastica alla costituzione di un gruppo accoglienza e aiuto
alle famiglie degli alunni immigrati: hanno risposto positivamente n.20
genitori;
5. Sono stati presi contatti con l’assessorato
ai Servizi Socio-Educativi del Comune di Jesi, per raccordare l’azione
di sostegno all’integrazione scolastica degli alunni extracomunitari, svolta
dalla Scuola, all’azione più generale dell’Ente Locale in ordine
all’inserimento delle famiglie, essendo in fase di elaborazione una Convenzione
tra Ente Locale e altre agenzie che si interessano di immigrazione;
6. E’ stata inviata a tutte le famiglie
degli alunni frequentanti la Scuola Media “Savoia” e la Scuola Elementare
Conti di Jesi, una comunicazione circa la possibilità di frequentare
un corso di lingua italiana;
7. E’ stato creato un comitato tecnico
di gestione del Progetto, costituito da due insegnanti e due genitori;
una fase attuativa,
durante la quale:
1. Si è dato avvio a due
corsi di lingua italiana per stranieri, di primo e secondo livello;
2. Sono stati realizzati frequenti incontri
con l’Ente Locale, Assessorato ai servizi socio-educativi, allo scopo di
coordinare l’azione che la Scuola svolge nell’ambito del Progetto Odisseus
2000, con quella più generale svolta dall’Ente Locale in convenzione
con altre agenzie;
3. Sono stati tenuti frequenti contatti
tra i coordinatori italiani dei vari ambiti del progetto;
4. E' stato costituito un Gruppo accoglienza-aiuto
formato da tutti i genitori impegnati nelle attività di aiuto ai
ragazzi immigrati e alle loro famiglie;
5. E' stato attivato un doposcuola di
aiuto, soprattutto linguistico, ai ragazzi nell’esecuzione dei compiti
/tale azione sarà rivolta ad alunni autoctoni e immigrati, onde
facilitare l’integrazione;
6. Sono stati promossi e favoriti i contatti
con le famiglie degli alunni immigrati;
7. Si è offerta la collaborazione
alla realizzazione del video “Cento storie di immigrati”;
8. Sono stati organizzati incontri con
l'Associazione immigrati della Vallesina, per conoscere meglio i bisogni
e creare intese cooperative;
9. E' stato organizzato un incontro degli
immigrati con i medici dell'Associazione "Senza Confini" sulle problematiche
inerenti il servizio sanitario;
10. Sono stati accolti due alunni provenienti
dal Kossovo e, nonostante questo sia avvenuto nell'ultimo periodo dell'anno
scolastico, sono state create le condizioni per preparare il maggiore dei
due all'esame di licenza media, che ha poi superato, mentre l'altro è
stato preparato all'esame di idoneità alla classe seconda.
Incontro con Associazione Stranieri Vallesina e con Associazione
Senza Confini
1.c Approccio organizzativo e struttura
Questo aspetto è stato in parte
descritto nel punto precedente.
Si sottolinea, comunque, che sono stati
sperimentati un approccio cooperativo e una struttura flessibile fondati
sulla ricerca e sull'utilizzo di tutte le risorse, istituzionali e di volontariato,
interne e vicine alla scuola, in un sistema operativo misto.
Il Gruppo Accoglienza ha costituito il
nucleo attorno al quale operatori della Scuola ed esterni hanno programmato,
realizzato e verificato i risultati.
La cooperazione si è realizzata
attraverso incontri periodici tra operatori della scuola, rappresentanti
degli enti esterni, genitori volontariamente e gratuitamente disponibili
alla collaborazione:
* in fase di programmazione;
* in fase di realizzazione;
* in fase di verifica e valutazione.
1c- La valutazione dei risultati concreti del progetto e le prospettive di sviluppo
A conclusione del primo anno di attività,
è stata condotta una verifica sulla base dei seguenti documenti
acquisiti agli Atti della Scuola:
* relazione del conduttore del corso per
genitori;
* relazione dei conduttori delle attività
di aiuto all’esecuzione dei compiti;
* relazione dei coordinatori dei Consigli
di Classe che hanno partecipato al progetto;
* relazione finanziaria del responsabile
amministrativo redatta sulla base degli atti amministrativi e contabili.
Inoltre è stato inviato un questionario
di monitoraggio delle attività extrascolastiche svolte dai partner.
Sulla base delle risposte pervenute, il
responsabile del coordinamento di ambito del progetto “Odisseus” ha redatto
una relazione complessiva di ambito.
Incontro dei ragazzi con Nicolas Rodriguez
Di seguito viene offerto un quadro d'insieme
del livello qualitativo delle iniziative attuate, dei risultati positivi
e degli aspetti negativi, delle difficoltà incontrate, del possibile
sviluppo delle azioni
Azioni | Risultati positivi | Aspetti negativi | Difficoltà | Possibili sviluppi | |
Corsi di lingua italiana per stranieri | creazione di una opportunità
in risposta a un bisogno diffuso e sentito;
interesse soddisfazione
|
frequenza saltuaria e progressivamente decrescente |
di contatto con gli iscritti, per conoscere le ragioni della mancata frequenza |
Organizzare i corsi in collaborazione con l'Assoc. Stranieri per meglio garantire l'informazione, la frequenza regolare- la validità dei risultati | Costituire un centro territoriale di educazione permanente per adulti e per stranieri nel territorio di Jesi, ove siano garantite le condizioni di organicità, sistematicità e continuità del servizio. |
Gruppo accoglienza-aiuto | sensibilizzazione e coinvolgimento dei genitori degli alunni verso il problema degli immigrati | rischio che il forte coinvolgimento dei volontari da un lato esaurisca nel tempo la sua carica di impegno e dall'altro allontani la soluzione istituzionale del problema | organizzare tempi e risorse in modo rispondente ai bisogni e raccordare l'azione volontaria a quella ordinaria della scuola e delle altre istituzioni | Coinvolgimento di altri genitori, anche in sostituzione di coloro che non sono più componente scolastica | Promuovere e organizzare nel centro territoriale anche la componente delle collaborazioni volontarie |
Doposcuola | Frequenza totale, assidua e motivata;
Maggiore autonomia nel lavoro scolastico; Maggiore motivazione e senso di autoefficacia |
Nessuno | Mantenere nel tempo la disponibilità
gratuita delle persone;
Numero limitato delle
|
Reperire nuove disponibilità
Reperire risorse finanziarie per compensare, almeno in parte, l'impegno degli operatori |
|
Coinvolgimento dell'Ente Locale
(Comune di Jesi) |
E' stato aperto un utile confronto | Saltuarietà e occasionalità degli incontri | Difficile raccordo e interazione delle iniziative specifiche in un progetto globale | Creare una commissione mista di
lavoro, nella quale i vari soggetti, istituzionali e di volontariato,
elaborino, promuovano e valutino un'azione concordata , organica e sistematica. |
Collegamento con progetti elaborati durante il seminario formativo del 19-23 aprile |
Parte 2^
RISULTATI DELL'INDAGINE
CONDOTTA TRA I PARTNER sulle iniziative di ambito
Il confronto tra le azioni e la loro modalità di gestione messe in atto dai vari partner è avvenuto tramite la compilazione di un questionario (allegato A), dalla cui analisi derivano le seguenti indicazioni.
Domande 1-2 (Sono state attivate iniziative extrascolastiche e tipologia delle iniziative rivolte agli alunni):
Domanda 3 (Tipologia iniziative
rivolte ai genitori degli alunni stranieri)
Il coinvolgimento e la partecipazione dei
genitori degli alunni all'azione educativa svolta dalla scuola rappresentano
condizioni e opportunità che ogni istituzione scolastica promuove
e sostiene, nella logica di un rapporto interattivo tra scuola e famiglia.
In questa prospettiva, alle forme tradizionali
di contatto, volte al colloquio individuale tra genitori e insegnanti e
riguardanti specificamente il processo di apprendimento e di maturazione
globale di ogni allievo, tutte le istituzioni consultate operano per promuovere
una partecipazione al dibattito
ed alla riflessione su temi più
generali e, in particolare, sul dialogo interculturale che la scuola può
e deve sviluppare come punto fondamentale dei suoi obiettivi educativi,
culturali e civili.
Solo una scuola ha attivato corsi di lingua
italiana a favore dei genitori degli alunni stranieri.
Domanda 4 (tipologia iniziative a favore delle comunità di stranieri)
Nella dimensione sopra indicata, che pone
la scuola al centro di un processo di sviluppo della sensibilità,
della conoscenza, del dialogo interculturali, necessari agli allievi di
ogni età per superare preconcetti, pregiudizi, stereotipi riguardo
alle diverse identità culturali, l'indagine rivela l'avvio di un
atteggiamento più aperto e dinamico verso il problema.
La stessa presenza crescente di alunni
stranieri nelle scuole italiane, unita a un diverso rapporto tra le componenti
scolastiche e familiari, determina il nascere di iniziative (mostre, feste)
che, pur mantenendo ancora un carattere peculiarmente didattico e scolastico,
avvicinano molte più persone alle immagini, alle tradizioni, alle
espressioni artistiche di altre culture.
Domanda 5 (Chi ha collaborato alle iniziative? L'Ente Locale, i genitori, etc.)
Così emerge chiaramente che le scuole
coinvolte, nell'assumere iniziative a carattere interculturale, ricercano
collaborazioni e attivano sinergie:
Al loro interno, tra le varie componenti
scolastiche;
Con l'Ente Locale, in primo luogo con
il Comune, chiamato a svolgere compiti di accoglienza dei cittadini stranieri;
Con associazioni di volontariato e/o di
stranieri.
Domanda 6 (Esiste un gruppo di accoglienza-aiuto?)
Solo in una delle istituzioni scolastiche esiste un gruppo di accoglienza e di aiuto all'inserimento scolastico e sociale di alunni stranieri. Esso è costituito da genitori e insegnanti.
Domande 7 e 8 (Problemi incontrati nell'organizzare le iniziative e valutazioni)
Le difficoltà sono rappresentate
dalla debole cultura delle relazioni cooperative che caratterizza i rapporti
tra gli enti e tra le stesse associazioni di volontariato. Tale debolezza
si traduce nell'assenza di un sistema organico, che raccordi le azioni
istituzionalmente affidate agli Enti pubblici con quelle delle opportunità
variabili e complementari.
Ne deriva una scarsa incisività
delle azioni nel tempo e nello spazio, mancando appunto una base organizzativa
stabile, su cui fondare la necessaria flessibilità dei programmi
concreti.