Stato dei lavori:
restano da fare le derive - attrezzatura definitiva e i relativi rinforzi per sartie strallo e bozzelli di scotta
poi la finitura dello scafo principale

Costi:
  - preventivato : irrisorio
  - attuale (quasi consuntivo)   : più o meno come un Wally di 90 ft
    (con le vele fatte di tessuto adeguato dovremmo essere sui 2 mil.)
Errori principali riscontrati in corso d'opera:
  - Uso della resina West Sistem , ideale per piccoli lavori ma troppo costosa per la laminazione ed il rivestimento
    Quando mi sono accorto che stavo spendendo troppo mi sono dato da fare ed ho trovato altri fornitori a minor
    prezzo
  - Ho usato C.M. da 3 mm perché ritenevo fosse più facilmente modellabile e accoppiandone più strati dove fosse necessaria più resistenza ( a parte il rivestimento con tessuto di Fibra di Vetro tipo E in singolo o doppio e triplo strato dove necessario). Invece avrei lavorato meglio con il 4 mm senza aggravio di peso ed avrei risparmiato anche parecchio
Note
- Per costruire lo scafetto ho fatto uno stampo negativo della carena usano un foglio di VTR semitrasparente (che vendono in ferramenta) l 'ho bloccato con opportune dime e dopo averlo sparmato di cera ho realizzato il guscio adoperando banalissima resina poliestere (che costa poco e puzza tanto) . Quando si é polimerizzata la resina ho tolto lo stampo (a perdere). Ho applicato al guscio i sostegni per le traverse 4 paratie ed il fondo (incollate con pezzi di tesuto e resina Epox) ed un bordo esterno di circa 40mm di altezza e 15mmdi spessore ottenuto incollando più strati di CM da 3mm. Poi ho incollato la coperta (CM da 3mm) e l'ho rivestita di tessuto compreso il bordo. Tutta questa operazione é stata velocissima e di modesto costo. Lo scafo così ottenuto é molto robusto. Tutto sommato, avrei potuto tranquillamente adoperare lo stesso procedimento per laminare lo scafo più grande con il vantaggio di risparmia molto sul CM (che costa parecchio) e sulla resina epossidica.
La resina epossidica in quantità oltre i 10 Kg si può anche comprare a prezzi più regionevoli ma ATTENZIONE :la resina epossidica é estremamente tossica e irritante. Mentre lavoravo mi grattavo come un pazzo ed avevo problemi di raucedine e di gola in genere. Il prurito l'ho addebitai alla polvere di vetro e la raucedine e il mal di gola alle sigarette. Finito il grosso del lavoro questi sintomi sono lentamente scomparsi. Confrontandomi con altri autocostruttori ho scoperto che hanno avuto gli stessi problemi. Ho approfondito la questione ed ho saputo che in cantieri che usano l'epossidica per laminazione muniscono gli operai di autorespiratori e ruotano le maestranze in modo da lasciare del tempo fra un lavoro ed un altro.
Conclusione: La resina epossidica (in particolare il catalizzatore) é estremamente tossica, può dare gravi problemi di irritazione cutanea e respiratori. In alcuni soggetti questi problemi possono durare molto a lungo  (irreversibili?). Non mi risultano adeguati studi in merito e le indicazioni dei fabbricanti sono molto vaghe in proposito.
Per cui, viva la buona vecchia resina poliestere o meglio la  poliuretanica, che puzzano da morire ma sono oneste e non lasciano problemi.

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