Tra nomadismo e integrazione: un percorso a ritroso, uno sguardo
in avanti
L'analisi della lingua, il
romančs, nelle sue componenti lessicali e negli imprestiti linguistici
presenti nei diversi dialetti, si č rivelata uno strumento fondamentale
di conoscenza dell'origine del popolo zingaro.
Origini che risalirebbero alle lontane regioni
dell'India Nord Occidentale da cui intorno all'anno '800 - 1000
avrebbero avuto inizio le prime migrazioni attraverso la valle
dell'Indo, proseguite in Iran e Armenia stabilizzandosi infine,
per un lungo periodo, nell'Impero Bizantino.
Fattori importanti nella ricostruzione
di questo percorso migratorio dalla regione indiana al continente
europeo sono state le segnalazioni degli storici (le croniche
del tempo), l'esame della lingua (e i suoi stretti legami con
le altre popolazioni), la geografia dei corsi d'acqua, vie naturali
di spostamento e insediamento lungo le quali per centinaia d'anni
si č scaglionato il "viaggio" di piccoli o grandi gruppi nomadi.
Gli Zingari compaiono sotto diverse denominazioni
nei principali stati europei: Atsingani in Calcidica, Zingari
in Italia, Tsiganes in Francia, Zigeuner in Germania, Cyganis
in Romania, Hungaros, Gypsies ecc.
Dove le condizioni sono pių favorevoli e lo
consentono adottano un sistema di vita sedentario, interagendo
economicamente e socialmente con la popolazione locale (nella
Grecia continentale e insulare, tra il 1100 e il 1300, si stanzieranno
per oltre due secoli), ricoprendo specifici spazi o "nicchie economiche",
riservate all'esercizio del mestiere di fabbro e della lavorazione
di metalli.
Maurizio Pagani / Giorgio Bezzecchi
|