Zona: monte
Misone
Bellezza: ***
Difficoltà: ***
accesso: Fiavè sorge lungo la provinciale che dalla conca gardesana
sale verso le Giudicarie
partenza: piazza della chiesa di Fiavè
lunghezza: 21,50 km
Quota massima: 1615 m
dislivello: 945 m
Tempo di percorrenza: ore 3 - 3.30
Ciclabilità: totale
Punti d’appoggio: il
rifugio monte Misone e aperto solo nei giorni
festivi, o su richiesta
Nota: bell'itinerario,
tecnicamente poco difficile, ma con un eccezionale panorama dal rifugio monte
Misone
Le ruote iniziano a girare sulla strada per Bleggio.
Dopo soli 900 metri 1'escursionista gira a sx per località Cornelle e al primo
bivio, in vista dell'abitato prende a sx, fiancheggiando poco dopo delle
stalle. Ora pedalare su sterrato fra un fitto bosco. La Torbiera di Fiavè si
trova ora sulla sx. A quasi 3 km dalla partenza 1'itinerario esce sulla
provinciale, svoltando a sx verso il campo sportivo; dopo averlo superato gira
a dx su di una stradina in salita (segnaletica "Campo
Tamburello"). Ora, con i muscoli ben caldi, si inizia la salita, che
porterà fino al rifugio monte Misone: impegnativa nel primo tratto, diventa poi
più agile. Le ruote mordono il terreno asfaltato per un buon tratto. Fare
attenzione dopo un km dall'inizio sterrato a continuare a sx in salita,
evitando la strada con 1'insegna di divieto. L'escursionista spinge i pedali
sempre sulla principale, portandosi su di una selletta fra i prati; adesso
segue il segnavia per malga Fiave-malga Tenno. Con rapporti più agili raggiunge
in 5-10 minuti il verde colmo del rifugio monte Misone: lo sguardo spazia sui
rilievi montani a 180'. Il rifugio fu costruito nel 1973 sul luogo della malga
Misone da una cooperativa di Fiavè. Nel ritorno ripercorrere per un breve
tratto la strada di salita, fino all'imbocco sulla dx di una stradina ripida, segnaletica
per Favrio. Scendendo con difficoltà il primo tratto, mantenere sempre per
Favrio. Il bivio, posto in prossimità di prati e case di nuova
ristrutturazione, e da prendere a dx. Poi il ciclista scende fino a1'incrocio
con la strada comunale, che congiunge Favrio a Fiavè; per concludere,
1'itinerario svolta a sx su asfalto in direzione di Fiavè.
Istituito nell'estate del 1988 misura una superficie di circa 80
ettari. L'area protetta e di grande interesse sia per i ritrovamenti
archeologici, le famose "Palafitte di Fiavè", che per la sua
importanza naturalistica. La torbiera rappresenta lo stadio evolutivo attuale
del lago originatosi circa 12.000 anni fa per sbarramento morenico dei resti
della glaciazione wùrmiana. In origine il bacino lacustre era profondo 20
metri, poi la vegetazione acquatica lentamente popolo le rive ed i resti
indecomposti delle piante formarono un consistente strato di torba.
L'importanza naturalistica della "Torbiera di Fiavè" e dovuta alle numerose
specie animali.