Libri
AYLA E I FIGLI DELLA TERRA

Senza dubbio l'epoca storica che colpisce maggiormente l'immaginario degli scrittori moderni è il Medio Evo, se si  considera la straordinaria mole di romanzi di ambientazione medievale che affolla gli scaffali delle librerie.
Decisamente controcorrente appare, quindi, la scelta di Jean Auel, che sfruttando i suoi studi di antropologia e paleontologia, ha dato vita ad una saga di incredibile intensità le cui vicende si svolgono durante l'Età della pietra.
Punto nodale dei quattro (fino ad ora!) romanzi della scrittrice americana è il raffronto tra la vecchia stirpe degli uomini di Neanderthal ormai giunti alle fine della loro esistenza e il "nuovo corso", rappresentato dall'Homo Sapiens, che sta per ereditare il dominio della Terra dai suoi scimmieschi progenitori.
In un mondo che si libera dalla morsa dei ghiacci e muta continuamente, per sopravvivere è necessaria la somma caratteristica dell'intuizione, grazie a cui l'Homo Sapiens riesce a plasmare a sua misura l'ambiente circostante con quegli strumenti che la natura gli mette a disposizione. 
L'adattabilità manca, invece, ai "Testapiatta" neanderthaliani, che nel loro enorme cervello portano "le Memorie", le esperienze, di tutte le generazioni passate, ma  non sono capaci di rinnovare  questo bagaglio di conoscenze e perciò sono condannati all'estinzione.
Ponte tra la vecchia e la nuova razza umana è Ayla, donna dei Sapiens cresciuta tra i Testapiatta.
Nonostante questa premessa,  Ayla non è l'ultima esponente di una lunga serie di "enfants sauvages" modello Tarzan, che non appartengono ne' all'ambiente "animalesco" da cui provengono né a quello "civilizzato" in cui vorrebbero trovare comprensione da parte dei loro simili. 
Ayla, infatti, difende strenuamente  le proprie origini, nonostante l'ostilità a cui è sottoposta da parte dei Sapiens, e dimostra che niente deve mai considerarsi "superato" se si vuole davvero procedere sul cammino della civiltà. Con la sua determinazione, che però non diventa mai violenza, con una consapevolezza delle proprie capacità che non è mai superbia e grazie alla disponibilità verso gli altri che la caratterizza, Ayla si eleva dalla piattezza delle "donne di carta" brave e belle per consuetudine letteraria e diventa un personaggio familiare per il lettore, che aspetta con ansia il quinto capitolo della saga.
 

Scrivi a Gabriella!
Torna alla Home-page