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UN ITINERARIO GIUBILARE IN CAMPANIA

Paesaggi, siti archeologici, centri storici, cristianesimo, arte e cultura.

Testo di Pasquale Saviano in: RASSEGNA STORICA DEI COMUNI n.98-99/2000.

 

 

            Sommario:

              &          1.  La Via Campana-Antiqua.

              &          2.  L’Itinerario della Fratta Benedettina.

              &          3.  I Luoghi delle Visite.

 

 

1. LA VIA CAMPANA-ANTIQUA

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      La  meta  religiosa nel Medioevo ha spesso suggerito il nome alla via percorsa dai pellegrini cristiani. Esempi ne sono il Cammino di Santiago in Galizia, la Via Francigena dei Romei, la  Via dell'Angelo del Gargano, la Magna Strata dei siti calabresi.

  La Via Campana-Antiqua non si riferisce ad una meta precisa, ma essa è la via primaria, in ordine di  tempo, dei pellegrini cristiani sul suolo italiano; e ciò si deve al cammino di San Paolo verso Roma (Cfr.:Atti degli Apostoli), alla sua funzione di adito romano per i pellegrini del Mediterraneo, e alla presenza di martiria e loci sacri, come quelli di San Sosio a Miseno, di Santa Giuliana a Cuma, e di San Felice a Cimitile, che già nel IV secolo erano frequentati santuari della cristianità.

  Questa Via, sviluppantesi in una delle aree territoriali più belle e celebrate del pianeta, realizzava la connessione tra Pozzuoli Napoli e Capua, e aveva diramazioni per l'area Flegrea-Patriense, per l'Ager Neapolitanus e per la Liburia tra Atella Capua e Nola. I siti devozionali dislocati  numerosi sul suo percorso principale, e negli anfratti collaterali, esprimono il senso dei luoghi del  Paleo-Cristianesimo, del Monachesimo Greco e Latino e dell'Arte cristiana secolare.

 

2. L'ITINERARIO DELLA FRATTA BENEDETTINA

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     I percorsi possibili lungo la Via Campana-Antiqua, tutti  snodantisi  per la Campagna ed il Golfo di Napoli, in un ambiente naturale paesaggistico e artistico bellissimo ed unico al mondo, possono essere molteplici e con diversificati riferimenti monumentali e agiografici.

   Tra questi, l'itinerario della ‘Fratta Città Benedettina’ consente un percorso unitario, culturalmente e religiosamente fondato, legato alla varietà dei luoghi,delle esperienze e delle cronologie.

‘CITTA’ BENEDETTINA’ è il titolo dato dall' Ordine di San Benedetto (OSB) a Frattamaggiore (NA), grazie alla Custodia nel Tempio principale dei corpi dei Santi Sosio e Severino: l'uno martire paleo-cristiano campano e l'altro abate precursore del monachesimo occidentale, patrono dell'Austria e dei popoli danubiani. Il tempio sosiano frattese è oggi meta religiosa di un antico pellegrinaggio internazionale fatto per la salvezza delle Anime del Purgatorio, e che fino al 1807 si rivolgeva al monastero benedettino di Napoli, divenuto poi sede dell'Archivio di Stato.Il tema unificante di questo percorso è riferito all' Origine di Fratta e alla esperienza spirituale della Visita dei luoghi della Traslazione dei Santi Sosio e Severino. Su questo tema esiste una vasta letteratura storica ed agiografica.

 

3.  I LUOGHI DELLE VISITE:

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*   La Fratta di Atella:  Il Paleo-Cristianesimo e la Città scomparsa; la Leggenda d'Origine.

                                              Il Tempio Sansosiano: Pellegrinaggio alla tomba del Martire edel

                                              Fondatore dell'Ordine Severiniano; Monachesimo, Arte.

 

*   Aversa normanna:   Città episcopale sorta dalla sede di Atella; Cattedrale di S.Paolo;

                                              Monasteri di San Lorenzo extra-moenia e San Biagio delle Monache.

 

*   Cuma:                       Città della Magna Grecia, sito archeologico importantissimo. 

                                              Cattedrale paleo-cristiana di San Massimo e sede della devozione di

                                              Santa Giuliana martire, patrona frattese; origine di colonia frattese.

 

*  Miseno:                    Antico porto romano e sede dell'emporio funaro; sito archeologico e

                                              sede ecclesiale del diacono Sosio; origine di colonia frattese e

                                              luogo della prima Traslazione del Santo.

 

*  Pozzuoli e Solfatara: Approdo campano dei commerci del Mediterraneo e dei primi cristiani

                                              in cammino per Roma. Sosta di San Paolo.Siti del martirio nel IV

                                              secolo dei Santi Campani: Gennaro, Sosio, Festo, Desiderio, Eutichete,

                                              Procolo ed Acutio.

 

*   Nisida:                      Sede dell'Abate Adriano (VII secolo), evangelizzatore  degli  Angli e

                                              portatore a Lindfarne del cultodi San Sosio.

 

*   Napoli:                     Castro Luculliano (Castel dell'Ovo): Cittadella monastica e Cenobio

                                             dei Severiniani; luogo della prima Traslazione di San Severino.  

                                             Catacombe: le effigie di San Sosio e di Santa Giuliana.

                                             Cattedrale di San Gennaro: luogo della Congregazione monastica di

                                             Sant'Attanasio, che recuperò il patrimonio di Miseno distrutta dai

                                             Saraceni e che favorì l'esodo dei Misenati nella Fratta Atellana.

                                             Monastero di San Sosio e Severino: luogo della seconda Traslazione.

                                             Santa Maria di Costantinopoli: Traslazione di Santa Giuliana.

                                             Chiesa dei Vergini: sepoltura del Beato frattese Padre Modestino.

 

*   Cardito:                   Chiesa di San Biagio: luogo di sosta della Traslazione dei Corpi di

                                             San Sosio e San Severino operata  nel 1807 dal Vescovo M.Arcangelo

                                             Lupoli.

 

*   Frattamaggiore:     Chiesa dell'Annunziata e Sant'Antonio: luogo di sosta della Trasla-

                                             zione del 31 Maggio 1807.

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