PATTO CRISTIANO ESTESO (PA.C.E.) STATUTO
Patto
Cristiano – Movimento sociopopolare con impegno Culturale Assistenziale,
Ricreativo, anche per gli italiani all’estero, - con Sede in Reggio Calabria alla Via Quarnaro II n.
39 TITOLO
l
Art. 1) E’ costituita un’
Associazione denominata “PATTO CRISTIANO ESTESO”, Movimento sociopopolare,
interessato al miglioramento della vita sociale e lavorativa degli italiani
mediante un continuo impegno nell’ambito della cultura, dell’assistenzialità,
della promozione sociale, della ricreatività ed anche delle questioni che
riguardano le scelte di governo da parte delle Istituzioni tramite una
collaborazione con i partiti, in funzione degli scopi da perseguire. Art. 2) L’Associazione PATTO CRISTIANO
ESTESO opera nell’ambito Nazionale, non ha fini di lucro, ha durata
illimitata , con processi di decisioni organizzative di ampia trasparenza in
modo da favorire la partecipazione ed il coinvolgimento di tutti gli
aderenti, si ispira ai valori cristiano sociali e riconosce gli indirizzi ed
i principi operativi contenuti nella Bibbia. Art. 3) L’Associazione ha Sede
legale in REGGIO CALABRIA alla via Quarnaro II n. 39; il cambio della sede
non comporta modifica statutaria. SCOPI
Art. 4) L’Associazione PATTO
CRISTIANO ESTESO ha i seguenti scopi: a) incrementare le attività culturali in tutti i suoi
settori, compreso quello degli Italiani all’estero; b) promuovere tutte quelle iniziative che mirino allo
sviluppo della personalità della collaborazione fra le classi sociali, della
solidarietà, fraternità mutua assistenza, impegnandosi, anche, alla tutela
dei lavoratori ed al miglioramento delle loro attività e dei loro ambienti
operativi; c) contribuire al miglioramento morale de cittadini
attraverso l’utilizzazione del tempo libero nelle sue molteplici
estrinsecazioni e manifestazioni favorendo l’esercizio de diritto alla
ricreazione, al riposo e alla assistenza, con particolare attenzione a tutti
i casi di intervento riguardanti la protezione civile; d) sensibilizzare gli aderenti alle problematiche
sociali nazionali ed estere, al fine di stimolare lo spirito di amicizia e di
rispetto tra le genti; e) di promuovere e favorire l’azione associativa nei
vari settori della vita sociale, con criteri ed iniziative diversificate
mediante un’azione programmata ed integrata di interventi di ricerca al fine
di consentire una migliore qualità della vita e di tutela di ambiente; f)
dare assistenza attraverso forme morali
e materiali ai soci, ai loro familiari, ed a quanti versano in stato di
indigenza, prestando particolare attenzione alle famiglie ed in particolare a
quelle meno abbienti; g)
prendere tutte
quelle iniziative ne1 campo della cultura, dello sport, de1 turismo e
dell’arte, meg1io rispondenti alle esigenze dei suoi soci, ponendo sempre
particolare attenzione alle iniziative inerenti la promozione sociale di cui
alla legge 383/00; h)
stabilire e stipulare intese, accordi, convenzioni nonché
collaborazione con analoghe realtà associative e con associazioni specifiche
che svolgono funzioni di servizio e di protezione a favore dei lavoratori,
delle famiglie e dei cittadini, sempre allo scopo di garantire migliori
servizi sociali e promuovere la difesa dei loro diritti presso le pubbliche
istituzioni e nelle sedi consentite dalle leggi che regolano
l’associazionismo; promuovere inoltre ogni collaborazione finalizzata allo
scambio dei servizi e delle attività ai fini sociali. Pertanto il Movimento
si impegna a stabilire accordi specifici per ottenere per la sede centrale e
le sezioni dipendenti i servizi di PATRONATO e di CAF; i)
il Movimento si propone di diventare un centro si servizi sociali
che, dal volontariato al Patronato, compresa la formazione professionale dei
soci, sia in grado di fornire servizi utili e necessari tali da facilitare e
migliorare la vita e la vivibilità delle famiglie, dei cittadini e dei
lavoratori; j)
l’organizzazione si doterà nel tempo di un suo organo di informazione
e utilizzerà gli strumenti che l’informatica offre per migliorare i servizi e
la comunicazione sia tra i soci che con le realtà ad esse esterne e
compatibili; k)
ogni altro servizio ed aspetto specifico delle attività riferibili e
consequenziali a quelle indicate formerà parte di un regolamento di
esecuzione che il consiglio direttivo approverà non appena possibile. Art.
5) – L’Associazione
è retta dai principi
del Volontariato, della Previdenza, della Mutualità e della promozione sociale,
secondo gli intendimenti della Legge dello Stato n. 266, del 11 Agosto 1991,
e di tutte le Leggi Regionali in materia di Volontariato Sociale, nonché
secondo gli intendimenti della legge 383 del 7 dicembre 2000; il
Movimento si propone, anche, di: a) promuovere studi ed iniziative giuridiche,
d’orientamento e informazione, rivolti ad affrontare e sostenere iniziative
miranti alla Tutela dei Diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione a
tutti i Cittadini, avendo pure cura di porre in essere e sostenere iniziative
finalizzate alla Tutela dei Diritti Civili degli interessi dei Lavoratori e
delle loro famiglie ivi compresi i lavoratori militari, anche in relazione ai
diritti alla salute ed alla sicurezza, alla condizione giuridica, al
trattamento economico e pensionistico, e in special modo per le persone in
condizioni di svantaggio fisico, psichico, familiare, economico e in generale
per tutti quei cittadini in condizione di bisogno (minori, anziani, portatori
di handicap, ecc.) b)
promuovere e incrementare il libero associazionismo, quello del volontariato,
della protezione civile, dell’assistenzialità, quello sportivo, la formazione
di quadri direttivi e tecnici attraverso l’organizzazione di attività diverse
ed in particolare delle attività sportive promozionali, favorendo
l’affiliazione al CONI dei propri Organismi di Base, effettuando e/o
partecipando a manifestazioni sportive campionati e per questo affiliandosi a
organizzazioni specifiche. c)
promuovere la costituzione di Associazioni, Sezioni zonali, Circoli, Club o
Comitati, Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale, Fondazioni, Cooperative, Cooperative Sociali e loro
Consorzi, territoriali e/o nazionali ed europee, per la promozione delle
attività sociali secondo le finalità statutarie e favorire la costituzione di ogni altra forma associativa e di aggregazione, anche per la costruzione e/o gestione
di impianti sportivi, ricreativi, parchi e parchi tecnologici, e, più in generale, la costruzione e/o gestione di
strutture ed immobili destinati ai servizi alla persona ed ai servizi sociali,
quali centri di interesse, luoghi di incontro anche per persone anziane o
disabili, scuole e asili, strutture Sanitarie e di assistenza,
biblioteche e centri di promozione dell’arte, delle tradizioni, della cultura
e della ricerca scientifica, strutture cimiteriali, ecc. ecc., ma anche opifici (pubblici
e/o privati) per la produzione di beni e servizi, senza scopo di lucro; d)
promuovere, nel proprio ambito la costituzione o l’affiliazione di Associazioni, Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale Fondazioni, Cooperative,
Cooperative Sociali e loro Consorzi, Territoriali, Nazionali ed
Internazionali fra operatori dello Sport, del Terzo Settore e del Non Profit,
tra Imprese Sociali e non, tra lavoratori e lavoratori delle Forze Armate; e)
costituire,
associare e/o cooptare organizzazioni e strutture, purché gestite e
amministrative democraticamente, a livello locale, nazionale e
internazionale, atte alla promozione e gestione di attività Culturali, Turistiche,
Agrituristiche, dello Sport e del .Tempo Libero, della Formazione, di
Aggregazione Sociale, nonché di attività tendenti all’offerta di servizi
reali al cittadino e alle imprese (sociali e non) che abbiano come riflesso
anche la sicurezza e l’occupazione; f) nell’ambito delle finalità statutarie, oltre
che attività e manifestazioni sportive dilettantistiche, promuovere anche
attività ricreative, culturali, teatrali, per la tutela dell’arte e delle
tradizioni storiche e folkloristiche, feste e intrattenimenti anche
spettacolistici, anche a scopo di beneficenza e organizzate sia in autonomia,
che nell’ambito delle Federazioni Sportive Nazionali del CONI e degli Enti di
Promozione Sociale riconosciuti o Enti Pubblici e Privati con medesimi o
affini scopi sociali; g) realizzare favore degli iscritti e delle loro
famiglie, e più in generale a favore del cittadino in condizioni di bisogno e
nei limiti consentiti dalle proprie possibilità, assistenza morale,-culturale
e sociale, ma anche assistenza giuridica, legale e previdenziale, nonché
assistenza tecnico/sportiva. h)
realizzare momenti di confronto e di
discussione con le Istituzioni su problematiche sportive e socio/culturali,
del lavoro e dei diritti civili in genere, ivi compresi quelli dei
lavoratori; i)
collaborare con Istituti Universitari e di
Ricerca, Scuole di specializzazione, Enti Pubblici e Privati, al fine di
organizzare incontri, convegni, seminari, conferenze, studi. e ricerche e
quant’altro utile per il raggiungimento degli scopi sociali; j)
operare nel campi dell’informazione,
mediante la pubblicazione di riviste, o periodici sociali specializzati,
dell’informatica, della didattica, degli interventi sociali, nonché
progettare e/o organizzare proposte e servizi di assistenza/consulenza
giuridico/legislativa, amministrativa, legale, assicurativa, logistica, di
promozione del territorio, dello sport dilettantistico, della cultura e
dell’arte, dell’ambiente e del turismo,, del turismo termale e
dell’alimentazione naturale; k)
promuovere e stipulare accordi e
convenzioni con lo Stato Italiano e con quelli Esteri, con Organismi Internazionali,
con le Regioni e gli Enti Locali, con Enti di Previdenza e Assicurativi, statali e privati, cori
altri Enti e Pubbliche
istituzioni Italiane ed Estere, con Enti di Promozione Sociale ed altresì con
privati che comunque operino od intendano operare nei settori di interesse
del sodalizio; l)
promuovere, sviluppare e potenziare, tra i propri
iscritti e le loro famiglie, la pratica di tutte quelle attività e discipline
che .possano migliorare il benessere fisico e psichico e che perseguano lo
sviluppo e l’integrazione della personalità, la gestione dello stress nei
suoi vari aspetti e tutto quanto concerne la salute, la difesa dei
consumatori e dei lavoratori; m)
sviluppare tutte quelle attività che
abbiano come obiettivo primario l’applicazione di una “filosofia” che sia rispettosa dell’ambiente e
del suo sviluppo al fine di contribuire ad una riconversione industriale e
agricola che, tenga in massima considerazione il “massimo sviluppo
sostenibile” incentivando produzioni alimentari biologiche, biodinamiche.e
naturali; n)
realizzare iniziative volte alla
valorizzazione dei beni ambientali e culturali, loro recupero attraverso la
realizzazione di tecnologie avanzate e di ricerca applicata; o)
contribuire al “massimo sviluppo antropico
sostenibile”; p)
realizzare iniziative di solidarietà
sociale a favore di persone in condizioni di svantaggio fisico, psichico,
familiare, economico e sociale, attraverso le attività istituzionali proprie
dell’Ente, nell’ambito dell’assistenza sociale in genere, ed in particolare
nell’ambito della beneficenza, dell’istruzione, della formazione, della
promozione della cultura e dell’arte oltre che dello sport dilettantistico e
dei servizi alla persona in generale, e, in particolare, a favore dei minori
e dei “minori a rischio”, affrontando le tematiche del disagio giovanile e
della dispersione scolastica, ovvero a favore degli anziani, portatori di
handicap e disabili, ecc. q)
All’uopo l’Associazione e i propri
Organismi di Base, dalle sezioni zonali ai circoli, potranno ricorrere ,su
apposita richiesta al Ministero della Difesa, all’ausilio di giovani che, in
alternativa al servizio militare obbligatorio abbiano optato per il “servizio
civile”; r)
svolgere qualunque altra attività affine a
quelle sopra indicate e compiere tutti gli atti e concludere tutte le
operazioni di natura mobiliare e immobiliare e quant’altro utile per la
realizzazione diretta ed indiretta dei fini sociali. s)
collaborare con gli enti territoriali e su
delega degli stessi alla realizzazione di studi, convegni, coordinamenti
organizzativi e gestionali di parchi tematici per l’avviamento e la crescita
del turismo in ambiti territoriali bisognevoli di stimoli e contributi per la
crescita e lo sviluppo occupazionale dei loro abitanti, e quant’altro a ciò
similare. TITOLO
II MEZZI
DI AZIONE Art. 6) L’Associazione per il
perseguimento dei suoi scopi provvede: a) alla istituzione di circoli ricreativi di locali di ritrovo,
di biblioteche, scuole, campeggi, soggiorni, organizzazione di viaggi,
convegni iniziative per scambi culturali, mostre di pittura, di sculture e
fotografiche, rassegne cinematografiche, rassegne teatrali, palestre,
piscine, luoghi attrezzati per attività sportive ,circuiti per attività
collegate all’ippica, iniziative per le riabilitazioni motorie e quant’altro
v’è di
esigenza ed utilità ai soci: nell’ambito degli scopi primordiali dell’Associazione.
Tali iniziative saranno attuate anche a favore di quant’altri avessero
bisogno b) assistere i soci con
provvidenze tecniche normative e legali; c) alla pubblicazione di un giornale e materiale di
propaganda; d)
aderire ad Associazioni o Enti, che
perseguitano scopi e fini corrispondenti a quelli di PATTO CRISTIANO ESTESO; e)
accogliere adesioni (affiliazioni) di
altre associazioni, comitati od altre organizzazioni di gruppi di cittadini
aventi una finalità comune ed affine; f)
f) alla istituzione di Sezioni - Club,
e/o affiliate, nonché strutture periferiche TITOLO
III REALTA’
ED OPERATIVITA’ DELL’ ASSOCIAZIONE Art. 7) L’Associazione trova la
propria tutela giuridica nel disposto dell’art. l della Carta Costituzionale,
che recita “… i cittadini hanno diritto di associarsi 1iberamente, senza
autorizzazioni, per i fini che non sono vietati ai singoli dalla legge
penale…” e queste disposizioni, a loro volta, vanno coordinate con l ‘art
della stessa Costituzione laddove è stabilito che “.... la Repubblica
riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia
nelle formazioni sociali ove egli svolge la “Sua Personalità”
dall’art. 33 della Costituzione “... l’arte e la scienza sono libere e libero
ne è l’insegnamento.. “ nonché di quanto sancito dalla Convenzione Europea
per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali...”
(G.U. 24/09/1952 n. 221) divenuta legge dello Stato Italiano (legge 04 agosto
1955 n. 848) con partico1are riferimento all’art. 11, I cpv. “... ogni
persona ha diritto alla libertà di riunione pacifica e alla libertà di
associazione...”, all’art. 14 “... il godimento dei diritti e le libertà
riconosciute nella presente Convenzione devono essere assicurati, senza distinzione
alcuna ...“ e all’art. 19 “... al fine di assicurare il rispetto degli
impegni presi…omissis…viene istituita: a) una Commissione Europea per i
Diritti dell’Uomo … b) una Corte Europea per Diritti dell’Uomo ...“; ed
infine con gli artt. 14 - 42 del Codice Civile concernenti la disciplina
delle Associazioni. L’Associazione gode di
tutte le facilitazioni previste dalla legge nonché dalle provvidenze generali
e speciali concesse a quanti operanti alla luce de predetto cpv. TITOLO
IV ORGANI DELL‘ASSOCIAZIONE
Art. 8) Sono Organi
dell’Associazione: a) Assemblea generale dei Soci; b) Consiglio Direttivo Nazionale; c) Consiglio Sezionale. TITOLO
V ASSEMBLEA
– SOCI Art. 9) L’Assemblea dei Soci,
composta da tutti i soci dell’Associazione che si distinguono in tre
categorie: a) soci fondatori: sono quelli che hanno dato vita
all’Associazione e quelli che hanno partecipato alla presente assemblea b) soci ordinari: sono quelli che hanno superato il
periodo di aspirantato ed hanno ottenuto una valutazione a divenirne tali; c) soci provvisori o aspiranti soci ordinari: sono
quelli che intendono intraprendere la vita attiva dell‘Associazione. Chi intende aderire all’Associazione, deve portarsi presso una
delle strutture periferiche, o Sezioni, Club e/o affiliate della medesima ed
avanzare istanza comunicando le proprie generalità anagrafiche complete. Per i minori v’è obbligo dì assenso, seppur tacito, da parte di
coloro che esercitano la patria potestà. Il Responsabile di tale
struttura, consentirà la permanenza in tali locali all’aspirante socio, ma
senza ammetterlo ad usufruire dei servizi ivi dispensati, siano essi sociali,
ricreativi o assistenziali al solo scopo di far meglio conoscere le finalità
ed operatività dell’Associazione; tale possibilità di accesso non potrà
superare un periodo massimo di giorni dieci. Trascorso tale periodo; e
comunque previa sommaria istruttoria, ad esso istante verrà consegnata una
tessera a socio provvisorio ammettendolo provvisoriamente a partecipare
attivamente alle attività associative, niuna esclusa, il tutto per un periodo
necessario al fine di consentire alla Presidenza del PATTO CRISTIANO ESTESO
di svolgere ulteriore istruttoria per l’ammissione definitiva di esso aspirante
a socio ordinario. I soci siano essi ordinari o provvisori, in regola con i
contributi sociali, hanno” diritto al voto per l’approvazione del bilancio
annuale preventivo, del rendiconto annuale economico e finanziario dell’
‘Associazione, alla modifica delle norme Statutarie e Regolamentari della
medesima, alla elezione dei membri del Consiglio Sezionale (purché
maggiorenni), nonché partecipare attivamente alle direttive operative delle
attività sociali, I minorenni esercitano tale facoltà facendosi rappresentare
validamente da uno dei genitori esercenti la potestà o da un socio
maggiorenne. A carico del socio (sia esso ordinario o provvisorio) graverà
una quota associativa che di anno in anno sarà determinata dal Presidente del
Consiglio Direttivo dell’Associazione, sentito il Consiglio medesimo. Al
socio “provvisorio” non ammesso alla qualifica di “ordinario” verrà
restituito quanto versato. Si perde la qualifica di socio per dimissione,
morosità o radiazione, alla quale si darà luogo in caso di indegnità ed a
carico di chi non è più in grado di concorrere al raggiungimento degli scopi
sociali, o a carico di chi in qualche modo danneggia moralmente e
materialmente l’Associazione, ed a carico di chi senza giusti motivi non
adempie puntualmente agli obblighi assunti a qualunque titolo verso
l’Associazione. Nei casi di cui sopra il Presidente del Consiglio Direttivo,
con propria iniziativa o a seguito di segna1azione da parte di chi vi abbia
interesse, provvede a censurare tale condotta con affissione all’albo della
Sede per giorni quindici consecutivi della relativa diffida di esclusione. Il socio che si riterrà
leso da tale iniziativa potrà far valere ogni suo diritto inviando memorie
difensive al Consiglio Direttivo, entro ulteriori giorni trenta dalla
scadenza del termine di cui sopra. Il Consiglio Direttivo esprimerà un
proprio parere con motivazione, rimettendo il tutto al Presidente il quale si
pronuncerà definitivamente e inappellabilmente. Tutti i soci eleggono domicilio presso la Sede legale dell’Associazione
per ogni qualsiasi comunicazione. L’Assemblea dei soci elegge tra i soci
maggiorenni il Consiglio Direttivo e il suo Presidente, approva entro il 30
Novembre di ciascun anno il bilancio preventivo del successivo esercizio, ed
entro Aprile il rendiconto economico finanziario di fine esercizio, fà
proposte in ordine all’operatività dell’Associazione, delibera sulle
modifiche dello Statuto e dell’Atto Costitutivo e su tutto quanto altro ad
essa demandato per Legge o Statuto. La convocazione
dell’Assemblea dei soci avverrà a seguito di affissione dell’avviso di
convocazione all’Albo della Sede legale da parte del Consiglio Direttivo
Nazionale, contenente l’ordine del giorno, almeno quindici giorni prima di
quello fissato per l’adunanza. Essa Assemblea si riunisce in ogni caso alla
scadenza del mandato membri del Consiglio Direttivo o del Presidente, o
dimissioni dei medesimi; può essere convocata
altresì a norma dell’art. 20 del Codice Civile, su domanda firmata da almeno
un decimo dei soci. Il Consiglio Direttivo, se lo riterrà
utile, potrà autorizzare i Consigli Sezionali e/o Responsabili delle
strutture periferiche o affiliate, ad indire autonome assemblee presso i
locali di loro pertinenza, a cui parteciperanno tutti i soci aventi diritto
che frequentano tale Sodalizio, per raccogliere i voti su fatti d’interesse
dell’intero Corpo Sociale niuno escluso. In tal caso il Consigliere Sezionale
rimetterà al Consiglio Direttivo entro giorni 10 l’esito dell’assemblee
accompagnando il tutto con relazione d regolarità. Se v’è richiesta
preliminare, l’espressione del voto potrà avvenire anche per acclamazione.
L’Assemblea dei Soci delibera altresì sullo scioglimento dell’Associazione e
sulla devoluzione del patrimonio associativo (che andrà a favore di
Associazioni con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito
l’Organismo di controllo di cu all’art. 3 comma 190, della legge 23/12/1996
n. 662 e salvo diversa destinazione imposta dalla Legge), e decide su tutte
le questioni che il Consiglio Direttivo o il suo Presidente riterrà opportuno
di sottoporre al suo voto. L’Assemblea è validamente costituita, in prima
convocazione, con la presenza fisica del sessanta per cento dei soci, ed in
seconda convocazione da tenersi trascorse due ore dalla prima, con la
presenza degli intervenuti, qua1siasi si il numero. Essa Assemb1ea de1ibera a
maggioranza dei presenti e le delibere validamente prese vincolano anche gli
assenti. Tutti gli atti dell’Associazione hanno pubblicità con la loro
affissione presso l’Albo della sede legale per quindici giorni consecutivi, a
cura del Consiglio Direttivo. TITOLO
VI CONSIGLIO
DIRETTIVO NAZIONALE Art. 10) Il Consiglio Direttivo
è l’Organo reggente ed amministrativo dell’Associazione, formato dal
Presidente da otto Consiglieri eletti dall’Assemblea dei Soci ed è
caratterizzato da “irresponsabilità personale e senza obbligo di rendiconto”.
Tutti gli incarichi
sono onorari, e non costituiscono, nè costituiranno per il. futuro, alcun
rapporto di subordinazione nei confronti dell’Associazione. Il Consiglio Direttivo
rimane in carica cinque anni ed è rieleggibile. Esso è regolarmente
costituito quando vi partecipa a1meno la maggioranza dei suoi componenti.
Esso si riunisce ogni qualvolta si ravvede la necessità e sempre su
convocazione de Presidente. Esso si riunisce altresì
quando ne sia fatta richiesta da almeno tre componenti del Consiglio medesimo
o da un decima di tutti i soci o da un decimo di tutti i soci Responsabili
delle strutture periferiche o Sezioni-Club e/o affiliate dell’Associazione.
Il Consiglio Direttivo predispone, entro il 30 Settembre di ciascun anno, il
bilancio preventivo del successivo esercizio; entro il 28 febbraio il
rendiconto annuale patrimoniale, economico e finanziario dell’Associazione,
redige la relazione morale e tecnica sull’attività dell’anno solare trascorso
da sottoporre all’Assemblea dei soci; intraprende la istruttoria per decidere
sull’ammissione o espulsione dei soci; dà pareri sull’opportunità o meno di
aprire nuove strutture periferiche o Sezioni-Club e/o affiliate
dell’Associazione; redige i regolamenti che regolano la vita interna delle
strutture periferiche o Sezioni-Club e/o affiliate che ne sono sprovvisti e
sostituisce quelli in contrasto con i fini ; stabilisce la quota annua a
carico dei soci, alla quale, in uno ai contributi volontari, si applica la
non trasmissibilità (ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte) e la
non rivalutabilità delle stesse; esegue delibere dell’assemblea dei soci e
cura, in genere, gli affari di amministrazione. Esso convoca l’Assemblea
dei soci, da indirsi almeno una volta all’anno, in mancanza di convocazione
l’assemblea generale dei soci si svolgerà in prima convocazione alle ore
10,00 del primo sabato del mese di febbraio ed in seconda convocazione alle
ore 12,00 dello stesso giorno. Esso convoca, inoltre, l’Assemblea
straordinaria ogni qualvolta lo reputi necessario, cura la “pubblicità” degli
atti Sociali. Amministra il patrimonio sociale, e decide su tutte le
questioni sociali che non siano di competenza dell’Assemblea. Art.11) PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DIRETTIVO Il Presidente del Consiglio Direttivo è il rappresentante legale
dell’Associazione, ad esso spetta la firma sociale e di trattare con i terzi
a nome e conto dell’Associazione medesima; adotta provvedimenti necessari per
il funzionamento dei servizi dell’associazione, promuove e delibera
definitivamente la istituzione di strutture periferiche e Sezioni-Club e/o
affiliati dell’Associazione, e la prima nomina dei rispettivi soci
Responsabili ed eventuale loro revoca, il tutto in via definitiva ed
inappellabile. Decide sulle adesioni
dell’Associazione. Assume e licenzia il personale dipendente curandone i rapporti e
le retribuzioni. In sua assenza o impedimento giustificato e
motivato, questi è sostituito provvisoriamente da un Consigliere dallo stesso
delegato. Spetta al Presidente del Consiglio Direttivo ogni facoltà
decisoria definitiva ed inappellabile per questioni che non sono di
competenza dell’Assemblea dei soci e del Consiglio Direttivo. Il Presidente
si avvarrà, per ogni sua necessità organizzativa, di coordinamento e gestionale
del Vice presidente vicario che sarà da lui scelto e sottoposto all’approvazione
del consiglio direttivo nazionale. Al Vice presidente vicario spetta in via
principale il controllo sulla gestione delle sedi periferiche e il
coordinamento dei rapporti con le altre associazioni similari e politiche; lo
stesso ha obbligo di riferire al Presidente. Il Presidente del Consiglio
Direttivo può intraprendere ogni qualsiasi istruttoria presso le competenti
Autorità dello Stato al fine di ottenere il Riconoscimento Giuridico dell’Associazione,
ed eventuali modifiche allo Statuto se richieste. Il Consiglio Direttivo deve
essere composto da persone di provata moralità. Art.12) Presidente onorario del Movimento Il Presidente Onorario è nominato dal CDN
su proposta del Presidente. Per la nomina al predetto incarico si deve tener
conto delle capacità morali, professionali, del soggetto segnalato, nonché la
sua comprovata azione a favore del Movimento. Lo stesso può essere scelto
anche tra i non soci ed all’accettazione della sua nomina non è tenuto a
pagare la quota associativa. Al presidente onorario possono essere affidati
dal CDN, su proposta del Presidente, incarichi speciali per i quali ha
diritto al rimborso delle spese. Il Presidente Onorario partecipa a tutte le
riunioni del CDN, ha facoltà di proposta e di intervento. TITOLO
VII CONSIGLIO
SEZIONALE Art. 13) Ogni Sezione o Club è
retto da un Consiglio Sezionale formato da un Socio Responsabile
(originariamente nominato dal Presidente del Consiglio Direttivo contestualmente
alla istituzione della Sezione-Club e/o affiliata) e da due Consiglieri
eletti tra i soci, o aspiranti soci, che frequentano tale struttura, purché
maggiorenni. Ogni iniziativa Sociale deve avere ampia trasparenza in modo da
coinvolgere tutti gli appartenenti. Ad essi è demandato il compito di gestire
con piena autonomia amministrativa, organizzativa e fiscale il sodalizio con
proprio fondo comune (costituito da quote socia1i e/o da contributi volontari
dei soci di appartenenza, alle quali si applica la intrasmissibilità, ad
eccezione dei trasferimenti a causa di morte, e la non rivalutabilità degli
stessi e dagli utili derivanti da eventuali iniziative social e/o economiche
intraprese ed ha autonomo rendiconto economico e finanziario. Ad esso Consiglio
Sezionale è demandato i compito di istruire preliminarmente le istanze degli
aspiranti soci ed provvedere a trasmettere al Consiglio Direttivo le medesime
con parere re e relazionare circa la loro provvede autonomamente ad
intraprendere tutte quelle iniziative sociali non in contrasto allo Statuto e
che non sono di competenza degli altri Organismi dell’Associazione, richieste
dai soci delle Sezioni-Club e/o affiliate di appartenenza A fine esercizio
inviano entro il mese d Febbraio al Consiglio Direttivo copia della relazione
sul rendiconto annuale economico e finanziario, da chiudere entro il 31
Dicembre, e sulle attività svolte. Art.14) Il Consig1io Sezionale dura
in carica tre anni ed è rieleggibile. Gli incarichi sono onorari.
Tali ruoli non costituiscono
e non costituiranno per il futuro, alcun rapporto di subordinazione nei
confronti dell’Associazione. Tutte le comunicazioni sociali sono validamente
eseguite con l’affissione dell’Atto sociale da discutere per quindici giorni
consecutivi nella bacheca della struttura sociale. Le deliberazioni
validamente prese vincolano anche gli assenti. Tutte le contestazioni tra i
soci di appartenenza della struttura associativa periferica ed il Consiglio
Sezionale saranno trattate, insindacabilmente, dal Presidente del Consiglio
Direttivo dell’Associazione. In caso di scioglimento e/o cessazione di
attività della struttura, eventuali utili o avanzi di gestione, nonché fondi,
riserve o capitali, saranno devoluti ad altre associazioni con finalità
analoghe o ai fini i pubblica utilità, sentito l’Organismo di controllo di
cui all’art. 3 comma 190, della legge 23/12/1996 n. 662 e salvo diversa
destinazione imposta dalla Legge. Art.15) PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SEZIONALE Il Presidente del
Consiglio Sezionale è il rappresentante legale del Sodalizio di cui ha
nomina. E’ legittimato a richiedere
ogni qualsiasi Autorizzazione Amministrativa od altro, per rendere lecita le
operatività del Sodalizio di appartenenza, come pure ad espletare tutte le formalità
presso le competenti Autorità siano esse Amministrative che fiscali, a
firmare contratti di fornitura ecc., con esclusione quindi di ogni ingerenza
o responsabilità, niuna esclusa, da parte del Consiglio Direttivo
dell’Associazione e delle altre istituzioni sociali. Per tali fatti
giuridici esso socio Responsabile provvede ad ottemperare in proprio ed
autonomamente a tutte le obbligazioni redditali, fiscali, tributarie ed
amministrative, scaturenti da tali iniziative e/o transazioni economiche intraprese
nella struttura di propria competenza. TITOLO
VIII DISPOSIZIONI
FINALI E PATRIMONIO Art.16) Ogni necessità normativa dell’associazione, non
contemplata nel presente statuto farà parte del regolamento di esecuzione che
predisporrà ed approverà il Consiglio direttivo nazionale il cui articolato e
le cui variazioni saranno portate a conoscenza dell’assemblea generale. Art. 16) Il patrimonio dell’Associazione è costituito: a) dalle quote di associazione; b) da eventuali contributi dello Stato, Enti o persone;
c) da eventuali contributi volontari dei soci; d) da lasciti o donazioni pervenute all ‘Associazione; e) dai beni acquistati con i fondi dell’Associazione; TITOLO IX
ESERCIZI FINANZIARI - RENDICONTO
Art. 17) L’esercizio finanziario dell’Associazione si chiude al 31 Dicembre di ogni anno, ed
entro quattro mesi da detta chiusura il Consiglio Direttivo,esaminati altresì
i rendiconto economici e finanziari pervenuti dalle Sezioni-Club e/o
affiliate o strutture periferiche, e rimette il rendiconto economico
finanziario all’Assemblea dei soci per l’approvazione. L’utile annuo è destinato per un decimo alla costituzione di un
fondo di riserva e per il rimanente al conseguimento dei fini
dell’Associazione in conformità delle deliberazioni del Consiglio Direttivo
sentiti i soci Responsabili delle Sezioni -Club e/o affiliate o strutture
periferiche ed Organismi affiliati, e le proposte dei soci. Art. 18) E’ fatto assoluto divieto
di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché
fondi, riserve o capitali durante la vita dell’associazione. |