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carta di cagliari

 

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L’UNESCO, il Governo Italiano, la Regione Autonoma della Sardegna, la Commissione Nazionale Italiana UNESCO, l’Ente Minerario Sardo, l’Università di Cagliari e l’Università di Sassari, riuniti a Cagliari per celebrare il riconoscimento ufficiale da parte dell’Unesco del Parco Geominerario Storico, Ambientale della Sardegna

Preso atto

Che la conferenza Generale dell’UNESCO, tenutasi a Parigi dal 24 Ottobre al 12 Novembre 1997, ha istituito la rete mondiale dei Geositi/Geoparchi con lo scopo di tutelare e valorizzare il patrimonio tecnico-scientifico, storico culturale ed ambientale dei siti nei quali l’uomo, sin dalle sue origini, e in tutte le parti del pianeta, ha utilizzato le risorse geologiche e minerarie;

che l’UNESCO ha accolto la proposta della Regione Autonoma della Sardegna, predisposta dall’Ente Minerario Sardo e presentata attraverso la Commissione Nazionale Italiana UNESCO e il Governo Italiano che l’hanno previamente esaminata e valutata positivamente per l’inserimento del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna nella rete mondiale dei Geositi/geoparchi quale primo esempio emblematico di rilevanza internazionale;

che l’UNESCO, a seguito delle valutazioni positive espresse da un gruppo internazionale di esperti appositamente costituito, ha sottoscritto a Parigi in data 30 luglio 1998 l’atto ufficiale di riconoscimento del Parco Geominerario, Storico Ambientale della Sardegna dichiarandolo il primo Parco al mondo della rete dei Geositi/Geoparchi;

che   in data 10 dicembre 1997 è stata sottoscritta un’Intesa di Programma tra la Regione Sarda ed il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali e il Ministero dell’Industria, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in data 1 giugno 1998, che impegna fra l’altro lo Stato e la Regione a mettere in atto tutte le azioni necessarie per la formale istituzione del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna;

considerato

che in varie zone della Sardegna si svolge da circa 8.000 anni un’intensa attività estrattiva ad opera delle popolazioni locali e di diverse popolazioni del bacino del mediterraneo e del Continente europeo che ha scandito la storia sociale e culturale dell’isola;

che la millenaria attività estrattiva della Sardegna ha conservato uno straordinario patrimonio di testimonianze di valore tecnico-scientifico, storico-culturale, artistico e paesaggistico-ambientale, tutte indispensabili per comprendere e tramandare l’evolversi degli avvenimenti che hanno segnato la storia dell’utilizzo del territorio e delle sue risorse da parte dell’uomo tanto da determinare un nuovo ed originale assetto territoriale e sociale;

tenuto conto

che le aree più rappresentative della passata attività estrattiva sono caratterizzate da fenomeni di degrado ambientale e da uno stato di crisi economica indotta dalla dismissione della tradizionale monoeconomia mineraria;

che nelle stesse aree è presente un’immenso patrimonio immobiliare di grande valore sotto il profilo architettonico e dell’archeologia industriale inserito in contesti ambientali e paesaggistici di particolare bellezza e spettacolarità;

adottano i seguenti principi

1.          I territori del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna sono riconosciuti di rilevante interesse internazionale, nazionale e regionale in quanto portatori di valori di carattere universale.

2.          Sono quindi da salvaguardare e tutelare i valori presenti nel territorio del Parco con particolare riferimento a:

·        Il contesto geologico strutturale con le sue peculiarità paleontologiche, idrogeologiche e

·        geomorfologiche.

·        Il patrimonio tecnico scientifico legato alle opere dell’arte, della tecnica e dell’ingegneria mineraria.

·        Il patrimonio di archeologia industriale delle strutture sotterranee e superficiali più rappresentative e delle infrastrutture con particolare attenzione ai sistemi di collegamento e di trasporto.

·        Il patrimonio documentale delle opere, degli insediamenti, delle tradizioni, dei saperi, degli usi e costumi e delle vicende umane dell’attività mineraria.

·        Le emergenze e i reperti archeologici e storico culturali connessi all’espletamento dell’attività mineraria.

3.          Le realtà Presenti nei territori del Parco devono essere conservate e valorizzate, al fine di promuovere il progresso economico, sociale e culturale delle popolazioni interessate ed assicurare la loro trasmissione alle future generazioni.

4.          Nei territori del Parco deve essere assicurato un nuovo modello di sviluppo sostenibile e compatibile con i valori da tutelare e conservare

A tal fine si concorda sull’esigenza di perseguire i seguenti obiettivi fondamentali:

 ·        Riabilitare e bonificare i siti minerari dimessi con particolare attenzione ai fenomeni di inquinamento delle falde, alla stabilità dei vuoti sotterranei, alla difesa del suolo e alla ricostituzione del manto vegetale e del patrimonio boschivo

·        Recuperare e conservare i cantieri e le strutture minerarie w i siti archeologici più rappresentativi sotto l’aspetto tecnico scientifico e storico culturale con finalità scientifiche, formative, culturali e turistiche

·        Recuperare e conservare in particolari strutture mussali e archivistiche il patrimonio di archeologia industriale e quello documentale, librario, fotografico, di interesse conoscitivo della storia e della cultura mineraria.

·        Proteggere e conservare specie animali e vegetali, associazioni botaniche e forestali, biotopi ed endemismi, monumenti naturali, habitat ed ecosistemi naturali.

·        Proteggere e conservare siti archeologici e valori antropici delle attività umane e tradizionali.

·        Promuovere attività educative, ricreative, sportive e artistico culturali compatibili con i valori tutelati.

·        Promuovere nei settori delle georisorse, dei materiali innovativi, dell’ambiente e delle fonti energetiche rinnovabili attività di formazione e ricerca scientifica anche attraverso la costituzione di centri di eccellenza di livello internazionale.

·        Promuovere e sostenere un processo integrato per l’insediamento di attività economiche compatibili nei settori della trasformazione industriale delle materie prime locali (con particolare attenzione alle piccole e medie imprese), del turismo ecologico e culturale, dell’artigianato tradizionale e innovativo locale, dell’agricoltura e della zootecnica allo scopo di creare, anche attraverso la realizzazione di adeguate opere infrastrutturali, un nuovo modello di sviluppo sostenibile.

5.          Per quanto di sua competenza ciascuna istituzione si impegna a promuovere e sostenere la formale istituzione del Parco Geominerario, Storico Ambientale della Sardegna con l’adozione degli atti amministrativi e legislativi più opportuni a livello regionale, nazionale ed internazionale, con particolare attenzione al rispetto delle autonomie, delle prerogative e delle esigenze delle comunità locali.

6.          I firmatari della presente CARTA affermano solennemente l’esigenza di diffondere i valori di carattere universale presenti nei territori del Parco, favorendo gli scambi e la cooperazione a livello internazionale con particolare riferimento alla regione geo culturale del bacino del Mediterraneo e del Continente europeo.

Cagliari, 30 Settembre 1998