Isola di VIS (Croazia) Agosto 2005

Il 31 luglio alle 21 salpiamo da Ancona con il traghetto Ancona diretto a Spalato con scalo sull'isola di Vis dove siamo diretti. E' un traghetto molto piccolo e molto molto vecchio. Ore 5:11 del primo agosto siamo in vista del porto di Vis:

Ore 5:49 attracchiamo:

Quest'isola è stata il quartier generale di Tito durante la seconda guerra mondiale dal 1941 al 1943. Nel 1945 è stata chiusa al turismo per insediare la base militare della marina Jugoslava. Nel 1989 è stata riaperta al turismo. Nel 1991 ci fu la guerra e solo col riconoscimento internazionale della Croazia nel 1992, l'isola di Vis si apre definitivamente al turismo. I due villaggi principali sono Vis e Komiza. Entrambi sono molto piccoli.

Vis:

Recentemente, la maggior parte delle strade sono state allargate e asfaltate. Altre sono in costruzione come quella che si vede in questa foto.

Mia figlia:

Il cimitero di Vis:

Komiza:

Le baie:

Stoncica: ci si arriva in 10 minuti a piedi tramite una mulattiera.

A Vis non ci sono serpenti velenosi.

Da alla spiaggia di Stoncica, tramite un sentiero, in mezz'ora si arriva al faro di Stoncica, uno dei due fari dell'isola. Sullo sfondo Hvar.

Rukavac: si arriva direttamente in macchina tramite uno sterrato. Raggiungibile a piedi, un ristorante carino 'Le Terrazze'.

Bili Bok: si parcheggia a Rukavac e si fanno 100m a piedi

Le rocce piene di fossili

Spianate come queste sono frequenti nell'isola. In pratica sono state delle cave da dove si è ricavata la roccia per costruire le case. Un'alternativa alle colate di cemento che spesso si vedono in Croazia.

Srebrena: si raggiunge tramite una mulattiera di circa 200m.

Ruda: si raggiunge da Srebrena passando dagli scogli.

Milna: ci si arriva in macchina, ma bisogna parcheggiare praticamente in mezzo alla strada.

Zaglav: si raggiunge partendo dalla spiaggia di Milna tramite un sentiero di circa mezz'ora. C'è il ristorantino di Tanja Draganov dove abbiamo mangiato spesso.

Ocljucna: ci si arriva in macchina tramite uno sterrato stretto ma fattibile di circa 30 minuti.

Qui c'è una sorgente sottomarina di acqua dolce che rende l'acqua molto fredda e la visibilità subacquea è a tratti molto sfocata.

Veli Budikovavc: è un'isola di fronte a Milna. C'è un piccolo bar.

Alcune aggiunte e curiosità

In effetti si mangia bene e il personale è molto gentile. Normalmente spendevamo 10/13€. Una sera siamo stati nel ristorante più costoso di Vis che si chiama Pojoda e abbiamo chiesto che ci portassero qualcosa di tipico... Guardate un po'.

Quando ho detto al cameriere che in Italia sono proibiti, mi ha bellamente risposto: 'Anche qui".

Ho anche pescato e qui mi vergogno un po'... Pesci che Peppemar non userebbe neanche come pastura... Comunque mi sono divertito... Il prossimo anno mi attrezzo meglio.

Sull'isola ci sono degli scivoli in cemento (come si vede anche dalla terza foto) usati in passato per il recupero dell'acqua piovana. Ora sono in disuso e l'acqua viene prelevata dal sottosuolo, ma la rete distributiva è carente e in alcune zone l'acqua manca spesso.

Dove la rete idrica con arriva, i canali delle case sono forniti di questo congegno che, all'occorrenza, viene chiuso e devia l'acqua in una cisterna all'interno degli edifici. Quest'anno l'acqua non è mancata di certo.

Le baie, sassose o sabbiose che siano, sono molto sporche e ciò limita parecchio lo spazio. Anche il catrame non manca.

Sull'isola, ci sono due discariche molto appariscenti. Questa in particolare è molto grossa e potrebbe essere facilmente mimetizzata, ma ora le priorità sono giustamente altre.

Ovunque si possono vedere i segni della guerra come filo spinato e moltissimi bossoli.

Parte dell'isola è ancora chiusa per mine e sorvegliata da militari. In prossimità di questi luoghi cintati ci sono dei cartelli gialli con scritto in varie lingue: 'vietato avvicinarsi, fotografare, osservare'.

Ci sono tantissime case la cui costruzione è stata interrotta con l'inizio della guerra ed ora i proprietari non hanno più soldi per finirle. Queste erano seconde case e anche se non finite, in estate sono abitate.

Su tutta l'isola ci sono dei muretti in sasso come questi. Secondo il proprietario dell'appartamento che abbiamo affittato, sono stati costruiti dagli Illiri nel II millennio a.C. per fare spazio alla terra e poterla coltivare.

Magari a qualcuno interessa:

Conclusioni

Ci siamo trovati molto bene, ma il tempo è stato davvero inclemente. Quindi ci torneremo anche l'anno prossimo.