aaaaaaaaaaPreparatevi
ad affrontare un Week And favoloso, lustratevi gli occhi, lucidate le
lenti del vostri obbiettivi siano esse di macchine fotografiche o telecamere,
stiamo per recarci in uno di quei luoghi memorabili, dai quali è
veramente difficile
andarsene dopo soli tre giorni. Un esperienza che sicuramente lascerà
i nostri cuori, le nostre menti e perchè no anche i nostri album,
pregni di splendide immagini. Stiamo parlando di Cala Gonone, piccola
quanto famosa località marina della costa orientale della Sardegna,
incastonata come la pietra più preziosa fra le strapiombanti
falesie calcaree del Golfo di Orosei dimora naturale di splendide opere
d'arte del creato come le grotte del Bue Marino, note sin dagli inizi
del secolo come riparo di una delle ultime copie di Foca Monaca, sfortunati
animali la cui scelta è una palese garanzia sulla qualità
di queste acque conosciute per il loro caratteristico color smeraldo,
acque queste che tra breve andranno a far parte del parco marino di
Cala Luna, iniziativa volta a proteggerne a purezza e la bellezza.
Gli alti muri di roccia che si protraggono sul mare per decine di chilometri,
accolgono nelle loro vallate, prolungamenti naturali del Supramonte
di Orgosolo, delle magnifiche e incantate cale raggiungibili solo via
mare o dopo un lungo cammino ricalcando gli antichi passi dei carbonai
che da questi boschi hanno ricavato per secoli la materia prima del
loro sostentamento.
aaaaaaaaaaIl
territorio ormai ospita da anni gli appassionati di tutti gli sport
strettamente legati alla natura, con le sue frequentatissime
scuole di arrampicata libera che trovano in questo paesaggio una palestra
naturale con tutti I livelli di difficoltà, il Trekking, II Para
Pendio e per I più arditi il salto con l'elastico nell'enorme
imboccatura di una grotta alta più di 100 metri.
aaaaaaaaaaCala
Gonone è tutto questo e non solo, infatti la sua faccia più
bella è quella celata dalle acque del suo mare ad iniziare proprio
dal litorale davanti al paese. Qui contrariamente al resto della costa
ed in pieno contrasto con i colori e la conformazione dominante, una
preistorica colata di nera roccia lavica da vita nei primi metri del
fondo marino ad una serie di incredibili forme e piccole grotte dimore
abituali di una rigogliosa flora solita di fondali ben più alti
e lontani. Tutto il substrato è un intenso brulicare di piccola
vita che culmina con le immense distese di Posidonia oceanica che vanno
a perdersi nel blù, imponente custode delle sue bellezze e di
quelle tragicamente ad esso affidate. Tre relitti (dei quali parleremo
in un'altra occasione) ed un sito archeologico recentemente scoperto
completano le svariate possibilità di immersione che cosi affrontano
tutte le specialità della nostra disciplina dalla Speleo-Sub
all'Archeo-Sub passando per i relitti e le conseguenti Foto e Video.
aaaaaaaaaaLa
scelta delle immersioni da raccontare in questo breve viaggio è
stata effettuata in modo strategico, tenendo conto delle caratteristiche
climatiche medie del luogo in tutti i periodi dell'anno, cosi da permettere
in ogni caso l'ingresso in acqua. Abbiamo trascurato le uscite in mare
aperto sulle secche, molto particolari per la presenza di grosse cernie,
saraghi e gronghi di dimensioni incredibili, ma prive di colore a causa
della mancanza di correnti che rendono difficile la crescita delle gorgonie
rosse e gialle più frequenti in altre zone itticamente però
meno popolate, privilegiando cosi la visita sotto costa divisa fra il
bel fondale delle Grottacce a nord e un immersione in due delle più
spettacolari grotte della zona, a sud.
LE GROTTACCE
aaaaaaaaaaQuella
alle grottacce è solitamente la prima immersione con la quale
Cala Gonone si presenta al suoi visitatori. II raggiungimento e l'individuazione
del punto di immersione sono semplicissimi. Ci si arriva da terra attraverso
un sentiero che percorre
parallelamente la costa, al quale si accede dal lungo mare dell'Acqua
Dolce a nord del paese e dopo una breve quanto faticosa esperienza di
trekking con attrezzatura in spalla per circa 700 metri si arriva sotto
l'enorme grotta terrestre dei Colombi, riconoscibile dalla sua imboccatura
alta più di cento metri e di fronte ad essa ci si immerge.
aaaaaaaaaaNoi
abbiamo preferito comunque il comodo e soprattutto meno faticoso passaggio
in gommone che dopo cinque minuti di navigazione ci ha portato al punto
di immersione. Si entra in acqua a pochi metri da terra, di fronte al
lato sinistro dell'ingresso della grotta del Colombi (la vicinanza da
terra è dettata semplicemente dalla presenza o meno di risacca sulla
costa).
aaaaaaaaaaL'immersione,
della durata di cinquanta minuti circa, si effettua tutta su un piano
di bianchissima roccia calcarea che scende sino ad una profondità
massima di quindici metri dove sono adagiati enormi e levigati massi
di franata che Si mischiano alle più irregolari e sicuramente
spigolose rocce laviche, dando vita cosi sia a stupendi contrasti cromatici
e ad una serie di bizzarre sagome che sembrano essere uscite dalle mani
del solito strampalato scultore neorealista.
aaaaaaaaaaII
tragitto dell'immersione è regolare e facilmente memorizzabile,
infatti, lasciamo il punto di ingresso e nuotiamo verso nord paralleli
alla costa per circa cento metri alla fine dei quali giriamo verso il
mare aperto e usciamo dritti fuori per una trentina di metri alla fine
del qua riprendiamo la via dell'imbarcazione. Formiamo cosi un triangolo
scaleno all'interno del quale racchiudiamo una fetta fondamentale del
patrimonio di questi fondali, formati da immensi panettoni di roccia
adagiati, parrebbe in equilibrio precario sul fondo e che si ergono
dritti quasi sino al pelo della superficie. Sotto di essi trovano dimora
le solite cernie, ormai ospiti consueti di questo tratto di mare e frotte
di saraghi e corvine, queste ultime difficilmente individuabili se non
si osservano attentamente le piccole grotte alla base dei massi dove
esse si rintanano in spazi talmente ristretti da sembrare letteralmente
incastrate una con l'altra. Altri ospiti consueti di questi fondali
sono le grosse cicale solitamente attaccate a testa in giù nelle
larghe fenditure della roccia e i corpulenti e variopinti
labridi abitanti della prateria di posidonia poco distante.
aaaaaaaaaaL'interesse
fotografico per questa zona è elevato. Si trovano piacevoli spunti
sia per la foto macro che per quella ambiente, in particolare grazie
alle "strane rocce" che si offrono per dei controluce favolosi
o per incorniciare letteralmente la vostra modella.
aaaaaaaaaaDal
punto di vista semplicemente escursionistico, questo fondo, con le sue
perennemente limpide acque di rado interessate da correnti sottomarine
si presta ad un immersione tranquilla e riposante con momenti di intensa
eccitazione garantiti dagli incontri e dalla spettacolarità della
conformazione del fondale.
LE GROTTE
DELLA CATTEDRALE E DEL BEL TORRENTE
aaaaaaaaaaLe
grotte come già detto sono uno degli elementi morfologici più
spettacolari di questa zona e del suo ambiente marino. La frequenza
con la quale sono disseminate lungo la costa ci permette di visitarne
due in un unica immersione consentendoci
di vivere un esperienza sensazionale sia dal punto di vista biologico-naturalistico
che da quello semplicemente conoscitivo di una normale visita turistica.
aaaaaaaaaaL'effetto
erosivo delle acque sulle falesie ha scavato e modellato grandi stanze
e lunghi cunicoli che si sviluppano all'interno della roccia per diversi
chilometri (sono cinque quelli esplorati della grotta del bue marino).
Nel nostro caso dopo poco meno di trenta minuti di navigazione verso
sud, impiegati per lo più ad ammirare la costa, arriviamo a ridosso
di un dente di roccia che si stacca dalla parete e fa da guardiano all'ampio
ingresso della grotta alto circa 5 metri e largo 3 che ci permette di
ormeggiarci all'interno di essa al riparo dalle forti e tese raffiche
del maestrale che ha cercato di rovinarci la giornata. Una volta in
acqua giriamo in senso anti-orario all'interno della stanza non più
larga di una decina di metri. Le pareti sommerse sono caratterizzate,
oltre che dall'ampio ingresso e da alcune feritoie che danno all'esterno,
da profonde fenditure parallele al piano della superficie alte anche
sino ad un metro, le quali ospitano spesso alcuni crostacei ed in particolare
una colonia di grossi Cerianthus membranaceus, attrattiva principe di
questa grotta, gelosamente controllati e protetti.
aaaaaaaaaaUna
volta completato il giro e dopo aver catturato sulle nostre pellicole
svariati controluce tipici della foto-sub in grotta, usciamo dall'apertura
a nord e seguendo la parete ci dirigiamo pinneggiando per un paio di
minuti verso la nostra prossima meta.
aaaaaaaaaaAnche
fuori dalle grotte il fondale non scende mai sotto i 12-13 metri consentendoci
consumi ridotti, minimo stress e preparandoci cosi per il prossimo ingresso
nella grotta interamente sommersa del Bel Torrente, decisamente più
impegnativa nonostante la nostra visita si sviluppi solo all'interno
della prima grande sala.
aaaaaaaaaaL'ingresso,
un buco di un metro e mezzo di diametro, si trova sulla parete a pochi
metri dalla superficie e ci porta direttamente dentro quello che potremo
chiamare l'atrio della grotta che con i suoi cunicoli e le sue sale
è stata fino ad ora esplorata per due chilometri. Fautori di
questo studio sono gli speleo-sub dell'ex Cecoslovacchia ospiti fissi
di questi mari, nei
quali hanno compiuto le più importanti campagne di mappatura
mai effettuate.
aaaaaaaaaaLe
sue bellezze, il Bel Torrente le concentra in gran parte dove ci troviamo,
con le pareti composte da milioni di gusci d'ostrica concrezionati e
sedimentati uno sull'altro ed un enorme stalattite che pare fare da
pilastro fra la volta con la sua gelida bolla d'aria ed il fondo. Le
origini carsiche di questa grotta sono chiaramente evidenziate dalla
massiccia presenza d'acqua dolce che nei primi metri si mischia all'acqua
salata semplicemente creando una sorta di soffitto opaco ma poco più
avanti sostituisce completamente il mare per formare una vera e propria
risorgenza.
aaaaaaaaaaRigorosa
attenzione va fatta a non superare l'apparentemente unico ingresso alla
seconda stanza, questo infatti una volta varcato si affianca ad altri
due cunicoli simili che non noteremo finchè non riprenderemo
la via d'uscita trovandoci cosi di fronte ad un pericoloso labirinto
sommerso. La grande attrattiva del Bel Torrente e la sua apparente sicurezza
sono strettamente legate alla pericolosità tipica di questo genere
di immersioni da effettuare tassativamente accompagnati da guide esperte
e riconosciute, le quali dovranno essere necessariamente seguite in
ogni loro movimento.
UNA NOTTURNA
A S'ABBA DRUCHE
aaaaaaaaaaVale
la pena annoverare tra le tante, un'immersione notturna sotto costa
da effettuare possibilmente dopo un'attenta visita conoscitiva durante
il giorno.
aaaaaaaaaaSi
entra in acqua da un agevole piano di roccia a pelo d'acqua, situato
nella zona a nord del porto turistico, chiamata sabba druche (lacqua
dolce), località caratterizzata da numerose sorgenti che fuoriescono
dalle fenditure della pietra e si buttano in mare. Tecnicamente l'immersione
è semplicissima ma non per questo priva di interesse,
infatti, entrando in acqua si viene subito rapiti da un ambiente sottomarino
molto particolare con alte pareti e rocce dalle forme più strane
ricoperte da una flora rigogliosa e colorata.
aaaaaaaaaaA
meno di venti metri dalla costa, su un fondale che non supera i 12 metri
ci si trova di fronte ad una vasta area pianeggiante caratterizzata
da un estesa prateria di posidonia in mezzo alla quale si innalzano
improvvisamente grandi pietre e vere e proprie stanze dalle pareti di
roccia alla base delle quali non di rado si trovano grossi saraghi e
cernie di
discreta pezzatura, i piccoli delle quali popolano a decine i buchi
delle pareti sommerse.
aaaaaaaaaaIl
percorso dell'immersione obbligato, una volta in acqua, si nuota sempre
tenendo la parete sulla destra e sarà essa a portarci all'interno
di due stupende insenature i cui muri di pietra in particolare nei lati
esposti a nord sono tappezzati di Parazoanthus Axinellae e spugne multicolore.
Se sarete degli attenti osservatori, con molta probabilità non
riuscirete a fare molta strada perché sarà già
arrivato il tempo di andar via ma potrete ammirare un infinità
di piccoli abitanti del mare, quali spirografi, gamberetti, cicale,
re di triglie, castagnole e tutte le varietà di peperoncini che
offrono spunto ai fotografi per delle coloratissime macro-fotografie.
aaaaaaaaaaL'esperienza
sarà sicuramente entusiasmante grazie anche alla grande tranquillità
con cui Ia si può affrontare in particolare per Ia quasi totale
assenza di correnti ed acqua torbida. I più distratti potranno
invece continuare tranquillamente fino al braccio nord del porto dove
garantito l'incontro con qualche bella spigola e li scegliere se uscire
direttamente sul lungo-mare, dove si era preventivamente lasciata Ia
macchina o tornare indietro.
NOTIZIE
UTILI
aaaaaacaaaGala
Gonone raggiungibile, dai centri sede di porto e aeroporto quali Olbia,
Arbatax e Cagliari, percorrendo la strada panoramica nota come Orientale sarda per un massimo
di due ore di viaggio, oppure attraverso Ia strada a scorrimento veloce
131 da Cagliari e 131 bis da Olbia fino all'incrocio per Dorgali.
aaaaaaaaaaIl
paese e i dintorni offrono ogni tipo di ospitalità ristorativa
e alberghiera in tutti i periodi dell'anno a prezzi diversificati. Si
va dall'Hotel quattro stelle con ristorante tipico fino all'agriturismo
a conduzione familiare. Sono disponibili da affittare appartamenti di
diverse dimensioni e nel penodo estivo aperto il Camping sviluppato
per intero sotto Ia bella pineta a monte del paese.
CON CHI
ANDARE
A Gala Gonone operano
due attrezzatissimi Diving quali il C.S. Argonauta e il CS. Dimensione
Mare. Questultimo, nella persona di Fabio Sagheddu esperto speleo-sub
e profondo conoscitore di questi mari offre servizio continuo per tutto
lanno con vendita, assistenza, noleggio attrezzature, ricariche e accompagnamenti
comprese le esperienze in grotta, senza naturalmente trascurare i corsi
delle didattiche ANIS e PADI fino al livello di Aiuto Istruttore. Offrono
inoltre pacchetti immersione completi e possibilità di affitto
appartamenti e convenzioni con alberghi. Per contatti Tel. 0784/96766
- 0338/8251040
PER CONCLUDERE
Gala Gonone, come
del resto tutta Ia costa della Sardegna per tutti un patrimonio unico
ad inestimabile, una grande oasi in un deserto di inquinamento e di
cementificazione selvaggia alla quale ne parchi ne altre iniziative
possono offrire protezione se non appoggiate dalla buona educazione
e daII'intelligenza dei suoi abitanti e dei suoi visitatori, sempre
ben accetti se dotati del più elementare senso di rispetto.
|