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Sembrava che di Sharm ormai si
fosse scritto, letto, filmato e fotografato tutto. Sharm, non
è una moda, non fa tendenza, non è esclusiva ma
è sempre lì, a poco più di tre ore d'aereo
dall'Italia e con i suoi 250 alberghi sempre pieni di turisti,
siano essi subacquei, coppie in viaggio di nozze o vecchietti
in gita organizzata. La barca si avvicina al reef che sporge dalla costa a pelo d'acqua per qualche decina di metri e come sempre accade per la maggior parte delle immersioni in Mar Rosso ci si tuffa da poppa in fila indiana per dirigersi subito a ridosso del reef. Questo per tutta l'immersione avrà una conformazione praticamente uguale. Dalla superficie scende una parete rocciosa di circa 15 - 20 mt. che si adagia su un fondo sabbioso, frastagliato da diverse formazioni coralline, che degrada velocemente nell'abisso. Caratteristica fondamentale di questa immersione, sono gli immensi ventagli corallini di dimensioni impressionanti (ho stimato a occhio circa due metri di diametro), i quali sotto le loro aguzze fronde nascondono pesci di ogni specie e dimensione. Le rocce posate sul fondo sabbioso sono interamente incrostate di coralli colorati, di madrepore, grandi Gorgonie arancioni e ulteriormente abbellite dalla sovente presenza di fitti branchi di Glass Fish. Elencare i tipi di pesci visibili sarebbe monotono, anche perché basterebbe aprire un normalissimo libro di biologia marina dei mari tropicali e leggerli tutti, ma alcuni incontri sono stati veramente speciali e da ricordare. Primo fra tutti un'ampia zona di fondale in prossimità del nostro punto d'ingresso letteralmente tappezzata di piccoli Trigoni Maculati, o l'incontro quasi in superficie con una grande Cernia anch'essa Maculata. Ma il ricordo che mi rimarrà per sempre impresso è stato il poter passare svariati minuti ad accarezzare un tenerissimo Pesce Scatola di dimensioni sbalorditive, che adagiato sul fondo sembrava aspettasse qualcuno per farsi coccolare.
Dopo la prima immersione della mattina, si entra all'interno della baia, verso una caletta e ci si ancora su un fondale di un azzurro sconvolgente. L'ambiente è molto suggestivo e quasi da film. Il trasporto emotivo è intenso nel vedere il deserto immacolato, segnato unicamente dalle impronte di migliaia di granchi, andare a buttarsi nel mare di questa paradisiaca laguna. Il silenzio è padrone sia della barca che dell'ambiente che ci avvolge e ognuno mangia la sua prelibata pietanza tipica rivolto a guardare la bellezza di un luogo che sino ad oggi aveva solo potuto sognare. Con la scusa di controllare l'ormeggio della barca, io e Cristiano, il nostro accompagnatore, romagnolo Doc, subacqueo per vocazione, scendiamo in acqua alla ricerca di una grande manta che pare sia solita frequentare quel posto. Non la vediamo, ma ci troviamo di fronte ad un fondale dall'aspetto spettrale, formato da profondi canali ricavati nella roccia che vanno ad allargarsi verso il fondo creando un intreccio di lunghe e scure gallerie sommerse. Essendo un tratto di mare chiuso, non vi è alcun colore o vita particolare, ma la conformazione del fondo vale sicuramente una breve visita di pochi minuti. Lasciata a malincuore la piccola insenatura interna ci dirigiamo in direzione del versante sud del canale di ingresso alla baia. Le caratteristiche esterne del luogo e le modalità di ingresso in acqua sono del tutto simili alla nostra immersione precedente, ma i fondali Ras Atar si differenziano da quelli di Torfe Bacca dalla conformazione del fondale. Qui infatti ci troviamo per tutta l'immersione a ridosso di una parete quasi verticale che sparisce nel blu di un fondo abissale. Ci muoviamo a favore di corrente e mentre alla nostra sinistra scorre il muro di roccia, a destra un branco di grossi dentici insieme ad alcuni piccoli esemplari di tonni dalla colorazione quasi gialla ci seguono durante quasi tutta l'immersione. Grandi denti rocciosi ad estensione quasi orizzontale si staccano dalla parete frastagliata da profonde fenditure ricche di cernie e guarnite da una foresta di gorgonie multi colore, la cui crescita assieme a quella dei numerosi alcionari e coralli è favorita dalla presenza costante di correnti. Ogni roccia sembra essere dimora di una comunità diversa. In una vi sono i Glass Fish, in un'altra i Platax con i loro movimenti scenografici e nell'altra ancora una copia di Pesci Farfalla che si spostano elegantemente tra i coralli variopinti. La superficie è invece destinata ai Labridi, ai Pesci Papagallo e ai Pesci Chirurgo che trovano nelle formazioni coralline il loro cibo prediletto. L'immersione oltre al fascino dell'ambiente non dispensa incontri particolari ma è sicuramente una delle destinazioni più affascinanti di questo tratto di Mar Rosso. Al contrario di Ras Atar, questa immersione non mostra di sicuro fondali attraenti e colorati, ma gli incontri particolari sono assicurati. Ci troviamo infatti all'interno della baia, in un tratto di mare chiuso e quasi privo di correnti. La dominante di colore e prevalentemente scura e il fondo e formato da alti gradini di roccia che sprofondano nel blu con un inclinazione di circa 45 gradi. Le profonde fessure della parete nascondono cernie e alcune murene grandi come un braccio che ci guardano indifferenti al nostro passaggio. Ma questa volta l'attrattiva principale del luogo non stà verso terra ma arriva dal largo. Dopo l'incontro con una tartaruga, una macchia scura si scorge all'orizzonte. La visibilità non certo eccezionale, rende difficile l'avvistamento che viene confermato solo una volta che ci troviamo a breve distanza. Si tratta di un bellissimo esemplare di Squalo Zebra che con la sua lunga coda dai movimenti morbidi si avvicina sinuoso a pochi metri da noi. Basta però un nostro movimento brusco a spaventarlo e a farlo sparire nel torbido delle acque. E' innegabile che si sia trattato di un esperienza elettrizzante, la ciliegina sulla torta e l'ennesimo regalo della favolosa baia di Marsa Bareika. Arrivati alla fine del periodo di vacanza è normale tirare le somme. Dopo due viaggi a distanza di un anno e mezzo uno dall'altro che ci hanno tenuto a Sharm per un totale di tre settimane ritorniamo a casa felici ma allo stesso tempo scontenti di aver già finito l'ennesima esperienza, tanto che non lasciamo il piccolo aeroporto internazionale senza esserci promessi solennemente di ritornare al più presto sicuri che Sharm el Sheikh ci riserverà altre, gradite sorprese. Questa volta per andare a Sharm el Sheikh abbiamo scelto uno dei pochi Tour Operator che offrivano il soggiorno presso il nuovissimo Hotel Baron, un favoloso albergo, di categoria 5 stelle lusso, in stile vagamente arabegiante. L'offerta era troppo ghiotta per poter essere rifiutata. Il nostro operatore proponeva una vacanza di 15 giorni compresa di volo A/R pensione completa, bibite comprese, al Baron, per un prezzo di poco superiore a 1.300.000. L'albergo si trova a cinque minuti dall'aeroporto e a 15 Km. a nord di Sharm, nell'ingresso dello stretto di Tiran, proprio di fronte all'omonima isola. I collegamenti con il paese sono continui. Davanti ad esso una grande spiaggia attrezzata posata su un bellissimo tratto di barriera corallina raggiungibile attraverso un pontile galleggiante al termine del quale si trova una piattaforma con scalette in acciaio per favorire l'ingresso dei bagnanti in acqua. E' inutile dire che è il regno dello snorkeling, praticato da quasi tutti gli ospiti dell'albergo che in pochi metri d'acqua si trovano faccia a faccia con l'ambiente marino del mar rosso. I servizi offerti sono degni di un albergo di tale classe: grandi camere con servizi, aria condizionata e ampio balcone sul mare; due ristoranti, una pizzeria, tre bar, due piscine, una delle quali d'acqua salata con idro massaggio. Non manca un Diving interno che accompagna i sub nella barriera antistante l'albergo e un'animazione a totale appannaggio degli ospiti italiani che allieta le serate e le giornate in spiaggia senza mai essere opprimente. Uno dei
Tour Operator attivi presso l'hotel, offre la possibilità
di immergersi con un Diving convenzionato: l'OCEANO DIVING CENTER
di proprietà della simpaticissima Esmeralda, una vulcanica
signora Canadese di origini Arabe e accompagnati da Cristiano
già definito subacqueo per vocazione, istruttore per costrizione
e acerrimo nemico dei sub poco pratici e molto teorici. Ottima
compagnia e divertimento assicurato. c/o Barracuda Sharm Hotel Sharm el Maya - Sharm el Sheikh Tel. 002 62 660790 Fax 002 62 660442 |
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