Cephalotus follicularis


Questa singolarissima pianta carnivora ha delle trappole ad ascidio della grandezza di circa 7 cm, con un cappello che lo copre. E' una pianta marcatamente terrestre, in cui il bisogno di "carne" è forse il più alto. Infatti, se volete ottenere trappole molto grandi, è sufficiente assicurare loro una buona dose di insetti ognuna.
Si coltiva su di un mix costituito per tre quarti da torba e per il restante quarto da sabbia silicea, mettendo dello sfagno attorno alla parte centrale, per evitare eventuali attacchi da parte dei funghi. Il Cephalotus non ama il sole, pieno, ma preferisce un'ombreggiatura del 50%. Per ottenere questo tipo di ombreggiatura è possibile costruire un telaio su cui montare una rete come quella delle zanzariere, vendute al supermercato.
Il Cephalotus, essendo oroginario dell'Australia, non sopporta temperature troppo basse, al di sotto dei 5° C, ma tollera benissimo il caldo torrido, sopportando temperature anche di 40° C. Durante l'estate deve ricevere acqua demineralizzata in abbondanza, mentre in inverno basta mantenere il substrato umido, senza eccedere, in quanto alcune foglie più attassate e coperte da altre potrebbero marcire e ammuffire, danneggiando la parte centrale della pianta.
Il Cephalotus si riproduce sia da seme che per talea. La riproduzione da seme è lentissima, soprattutto se confontata con quella da talea, velocissima e molto facile: basta staccare la foglia dall'attaccatura, avendo l'accortezza di staccarla in modo da prelevare qualche cellula meristematica, metterla su dello sfagno e, dopo qualche mese, si ottiene un piccolo Cephalotus che comincia a produrre i primi ascidi.
In primavera il Cephalotus, svegliandosi dal riposo invernale, comincia a produrre ascidi, foglie semicarnivore e foglie non carnivore. Mi è stato suggerito dal "Master of Cephalotuses", ovvero Andrea Amici, che potando le foglie non carnivore produce un numero maggiore di ascidi! Quindi forbici alla mano, e lasciate comunque qualche foglia non carnivora o semicarnivora!