Darlingtonia californica


Appartenente alla famiglia delle Sarraceniacee, viene chiamata anche "giglio cobra", a causa della particolare forma delle foglie. La Darlingtonia californica attira gli insetti con i due baffi (la lingua del cobra) intrisi di nettare. L'insetto, dopo aver gustato il nettare viene attirato verso l'apertura, da cui filtra la luce grazie ai puntini trasparenti dello stolone. L'insetto tenta di decollare, ma sbatte e precipita verso il basso, senza riuscire più a decollare, grazie anche ai peli ricurvi verso il basso.
La sua coltivazione è molto facile: basta tenerla in un substrato composto per due terzi di torba e un terzo di sabbia silicea, mettendo sfagno fino al bordo del vaso. Le radici di Darlingtonia in natura hanno un costante apporto d'acqua, e lo sfagno aiuta a ricreare tale ambiente e a tenere fresco l'apparato radicale. Per il resto si coltiva praticamente come una Sarracenia, con tanta acqua demineralizzata e tanto sole; la Darlingtonia però deve essere nebulizzata almeno una volta al giorno d'estate, e una volta o due a settimana d'inverno.
Il range di temperatura di coltivazione è grosso modo simile a quello delle Sarracenie, con temperature che possono andare da 0 a 35 gradi centigradi, ma si può andare anche al di sotto dello zero. D'inverno, come quasi tutte le altre piante carnivore, dovrà osservare un periodo di riposo con temperature molto fredde.
La Darlingtonia si può riprodurre da seme, ma risulta troppo lento, specie se confrontato con la riproduzione per divisione, che consiste in nello sfilare uno stolone dalla pianta madre e infilarlo nello sfagno, ottenendo così una pianta perfetta già in partenza.