Dionaea Muscipula


Questa è la classica pianta da principiante, la prima ad entrare nelle collezioni. E' un piccolo gioiello della natura, con un sistema di cattura avanzatissimo! Avrete capito che questa è una delle mie piante preferite e, anche se non lo dichiara quasi nessuno, è quella a cui ci si affeziona di più! Al contrario di quanto si possa credere, questa pianta viene dal Nord Carolina, negli USA.
Nella coltivazione si usa come substrato un mix di due parti di torba e uno di sabbia silicea, che può essere tranquillamente sostituita con della perlite oppure della vermiculite. E' fondamentale usare acqua demineralizzata; l'acqua di rubinetto contiene calcare che libera ioni Ca++ che fanno marcire la torba e causano di conseguenza la morte della pianta. Sì può usare tranqullamente l'acqua piovana, sempre che non si abiti in zone molto inquinate, oppure dell'acqua distillata, reperibile nei supermercati. La migliore comunque resta l'acqua da osmosi inversa che si può trovare nei negozi di acquariofilia ad un prezzo tra le 150 e le 300 £ al litro. Se poi si dispone di un condizionatore l'acqua generata dalla condensa è altrettanto buona, se si sta attenti a quello con cui viene a contatto la condensa, come, ad esempio, delle alette di ferro, che possono, oltre a sviluppare ruggine se non verniciate, alterare il Ph dell'acqua.
Potete tenere la vostra Dionaea tranquillamente al sole, senza paura che si scotti oppure che abbia troppo caldo. Al contrario, se riceve un'illuminazione troppo scarsa, la pianta deperisce sensibilmente e non mostra quella colorazione rossa all'interno della trappola, sempre che non abbiate una Dionaea muscipula "all green".
In inverno la Dionaea deve osservare un periodo di riposo obbligatorio. Questa specie di "letargo" inizia quando la temperatura scende sotto i 10°C e dura fino ad Aprile-Maggio, quando la pianta si risveglia e comincia a produrre le prime foglie-trappola. Se la pianta non riposa durante l'inverno perché vi fa troppa pena lasciarla al freddo, manterrà il suo metabolismo normale per tutto l'inverno ed arriverà indebolita alla primavera, quando molto probabilmente morirà! Quindi non abbiate paura a lasciare la vostra Dionaea al freddo, è una pianta che riesce a sopportare temperature di diversi gradi sotto lo zero. Ho sentito anche di persone che le tengono sotto la neve!!
La Dionaea in primavera fiorisce producendo uno stelo con diversi fiorellini bianchi. La fioritura per questa pianta è uno stress incredibile che la danneggia molto; per una sua particolarità la Dionaea arriva a sacrificarsi pur di compiere la fioritura. In particolare, se avete una pianticella piccolina, non molto robusta e un pò sofferente per i primi errori di coltivazione, non fatela fiorire, vorrebbe dire morte certa! Se proprio volete coltivare una Dionaea partendo dal seme, potete farlo chiedendo i semi alla Banca semi dell'AIPC.
La Dionaea si può moltiplicare con i semi che produce il fiore, che germinano in qualche settimana tenuti ad una temperatura di una ventina di gradi. Risulta però molto più rapido con il metodo della talea da foglia, che consente di ottenere fino a sei foglie per ogni talea in breve tempo.
Può succedere che gli afidi possano attaccare la vostra pianta, che produrrà delle foglie deformi. Per ovviare al problema basta immergere la pianta in acqua demineralizzata per un paio di giorni, in modo che gli afidi muoiano affogati oppure che vengano a galla. Se il problema persiste si può comprare un prodotto apposta, magari usandolo un pò più diluito di quanto consigliato.
In ultimo, sconsiglio la fertilizzazione oppure il nutrimento artificiale. Fertilizzare la Dionaea equivale ad ucciderla: essendo abituata a terreni poverissimi d'azoto, una dose massiccia la brucerebbe! Inoltre catturare degli insetti per poi metterglieli dentro le trappole è tanto inutile quanto dannoso: la Dionaea sente che la preda non si muove e dopo qualche ora riapre la trappola senza aver digerito l'insetto, avendo solo compiuto uno sforzo inutile. La raccomandazione di non far scattare le trappole a vuoto vale anche quando ci giocate con matite, penne ecc. Per chiudere la trappola la Dionaea compie un processo di osmosi velocissimo, che le costa molta fatica e che, normalmente, viene largamente ricompensato dalla preda.
Quindi, riassumendo: tanto sole, tanta acqua demineralizzata, niente fertilizzanti, niente fioriture inutili che debilitano la pianta, nessun nutrimento in maniera artificiale e non fate scattare le trappole a vuoto!