Hanno detto di noi

Giornale di Sicilia - Inserto per la riapertura del Teatro Massimo

aprile 1998

Intervista a Marco Betta, direttore artistico del Teatro Massimo di Salvatore Rizzo

"...E poi c'è un'iniziativa che mi sta molto a cuore: un vivaio di giovanissimi danzatori scelti tra le scuole di Palermo. Io credo che i vivai siano fondamentali. Intanto perchè perpetuano la memoria del teatro sul palcoscenico, perchè fanno capire cos'è la fatica di una sala ballo o di una prova d'insieme anche a chi poi non farà questa professione, anzi proprio questi saranno il volano del rapporto tra il teatro e la società negli anni a venire; dall'altro lato, c'è uno scopo istituzionale e artistico, quello di creare nuove leve, di creare un ricambio".

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Sipario - Recensione di "Aida" di Lucio Lironi

maggio 1998

"Di Van Hoecke non erano invece nella scena della vestizione della Principessa le garbate e originali coreografie della "danza dei piccoli schiavi mori" (trasformati in graziose adolescenti ancelle, invisibili però sia ad Amneris, perchè costrette contro ogni logica a danzare alle sue spalle in fondo al palcoscenico, sia al pubblico, che in primo piano assisteva sulla stessa musica alle atletiche evoluzioni di muscolosi mori tra i gridolini di meno giovani e più vogliose ancelle) ideate da Alexandre Stepkine".

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Oggi Sicilia - Intervista ad Alexandre Stepkine di Clara Picciotto

19 giugno 1998

"Questa città ha grosse possibilità per emergere in questa disciplina. Credo che ci sia finalmente questa volontà da parte del direttore artistico e dell'Ente Autonomo Teatro Massimo che dalla fine di questo mese dovrebbe diventare Fondazione. Se non c'è volontà politica di mantenere queste scuole del Teatro neanche la danza con la sua tradizione centenaria potrebbe esistere. La danza non è uno sport come tanti altri, perchè è una vera e propria disciplina che impegna molti anni della vita. In Russia si comincia a 9 anni e si continua fino alla maggiore età per essere poi proiettati verso la carriera. Ma in questo periodo la danza forma il tuo carattere. Degli insegnamenti di Béjart mi restano il vigore e la spinta ad andare avanti. Se cominci a guardare indietro vuol dire che sei morto, mi diceva. Io penso che la danza è ascoltare, lavorare, prendere e dare. In fondo chi sceglie questo lavoro vedrà che la strada è lunga per arrivare ma è troppo corta per ballare. Spero che con questi allievi ci capiremo subito. Non è un gioco, perchè la danza comprende un repertorio molto complesso e un impegno costante, che se non è sostenuto dalla passione non può raggiungere obiettivi lontani".

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Giornale di Sicilia - Recensione di "A Ceremony of Carols" di Sara Patera

dal titolo "Massimo, un regalo di Natale da centoventi vivacissimi ragazzi"

11 dicembre 1998

"Piacevolissima anticipazione natalizia "A Ceremony of Carols", ieri mattina al Politeama Garibaldi per il Teatro Massimo, ha il pregio di essere uno spettacolo di qualità e accattivante e di dimostrare quanta serietà di lavoro e di risultati possano mettere in luce i giovanissimi interpreti. In questo caso si tratta di sessanta voci bianche e sessantadue piccoli danzatori, impegnati con Britten e Poulenc, ma soprattutto con un lavoro di costruzione musicale - vocale e coreutica - in armonia di insieme. Si ritiene una costruttiva esperienza e un seme gettato per sviluppare nel futuro questa esperienza. Soprattutto, una fatica di studio e di prove messa positivamente in luce nello spettacolo, seguito con molta partecipazione da un numeroso pubblico di coetanei, pronti, anzi prontissimi, ad applaudire ed ad esprimere con spontaneità il piacere anche visivo dei colori, del ritmo, della spettacolarità, pur sobria d'insieme........Per le sapienti ideazioni coreografiche di Alexandre Stepkine, il danzatore e coreografo russo che ha formato il gruppo, "A Ceremony of Carols", nella seconda parte - con i cantori in alto in un suggestivo rosso - i giovanissimi danzatori (in grigio, rosso e nero) disegnavano figure con molta finezza, nella mobile varietà delle composizioni di gruppo, con adesione e scioltezza. Un coinvolgente ritmo che segnava la linea del canto integrandovisi e di sinfonica pittoricità..... che ha mobilitato con vivacità festosa i due gruppi".

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Oggi Sicilia - Recensione di "A Ceremony of Carols" di Floriana Tessitore

dal titolo "Piccoli cittadini danzano per Amnesty"

12 dicembre 1998

"...........le congratulazioni del sindaco Leoluca Orlando, felice anch'egli dell'ottima riuscita della serata, grazie soprattutto all'impegno di questi piccoli cittadini e dei loro maestri. Questa rassegna del "Teatro dei bambini" è senza dubbio un'operazione di immenso valore educativo e formativo: soltanto con un'educazione completa, che dedichi attenzione alla musica e al teatro sin dall'infanzia, potremo assicurare un futuro più radioso e più consono alla dignità umana di tutti i bambini del mondo. Anche questo è un segno di grande civiltà".

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Oggi Sicilia - Articolo di Floriana Tessitore

dal titolo "Alessandra Ferri madrina d'eccezione"

11 aprile 1998

....."Sento una grande emozione stando qui con voi - ha continuato la Ferri - non soltanto perchè avete fatto delle ottime prove e perchè siete tecnicamente molto bravi, ma soprattutto perchè ho visto la vostra gioia e il vostro entusiamsmo. E' fondamentale che questi sentimenti vivi e profondi vi accompagnino per tutta la vita, sia che decidiate di restare su questo palcoscenico sia che facciate un altro lavoro. Dovete essere grati ai vostri genitori, ai vostri insegnanti, ad Alexandre Stepkine che vi segue con impegno e professionalità e al Sindaco che ci ha ridato la possibilità di danzare in questo meraviglioso teatro e che vi ha dato la possibilità di un futuro. Terrò sempre dentro di me il ricordo di questa giornata".

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Giornale di Sicilia - articolo di Sara Patera

dal titolo "Nella musica il ricordo di Ustica"

29 giugno 1999

...."Su questa memoria, tenuta così costantemente viva, domenica sera, i Picoli Danzatori e le Voci Bianche del Teatro Massimo hanno impresso un segno significativo, con una scelta musicale che si apriva con l'"Ave Maria" di Gounod danzata da sette giovanissime interpreti in tutù banco e poi....la "Morte di Didone" (dall'opera omonima di Purcell) caratterizzata da un brulichìo di braccia e un complesso intreccio coreutico. I momenti più intensi, nella seconda parte, impegnavano... d'incisiva perspicuità ritmica e la ricca fantasia su musiche di Verdi del "Divertissement" di bel gusto compositivo e realizzato con festosa vivacità".

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La Sicilia - articolo di Pippo Ardini

dal titolo "Entusiasmo per il coro e i piccoli danzatori"

18 luglio 1999

...."Due gruppi di giovanissimi artisti cresciuti molto in questi ultimi mesi, come testimonia la serata loro dedicata, venerdì sera, al Teatro di Verdura.....Lo spettacolo indubbiamente si poneva come momento di verifica ed il risultato è stato esaltante. Centinaia di bambini e bambine sulla scena...capaci di dimostrare a se stessi e al pubblico (numerosissimo e festante) che il compito artistico loro assegnato (partitura o passo di danza) veniva svolto con impegno e serietà. Soprattutto dimostrare che l'arte può essere in mano non necessariamente - e sempre - all'artista con la A maiuscola. Ed è stata questa la verifica più esaltante, quel serio attaccamento professionale dimostrato sul palcoscenico dai ragazzi, elemento essenziale sui quali hanno bene lavorato tanto Iozzia che Stepkine. Lo stesso programma.... Britten e Poulenc... voleva significare anche il credo che i due grandi compositori avevano nella funzione didattica e sociale della musica. Lo stesso motivo ispiratore che indotto la direzione artistica del Massimo ad accommunare per questa particolare rappresentazione le due istituzioni giovanili. Oltre la compatezza e la freschezza dimostrate dai ragazzi del Coro, si è molto apprezzata la creazione coreografica data da Stepkine ai tre lavori presentati che hanno visto protagonisti i Piccoli Danzatori. Una citazione particolare, in questo senso, va alla coreografia creata da Stepkine per il finale di "Dido and Aeneas" di Purcell, lavoro già presentato con grande successo assieme all'"Ave Maria" di Gounod. Dalla mestizia e dal dolore rappresentato in queste due coreografie si è passati alla più serena e gioiosa aria del "Divertissement" su musiche di Giuseppe Verdi e della "Tarantella"... che ha chiuso la serata in un'aria di festa, con centinaia di ragazzini e ragazzine tra il pubblico che aplaudivano gli amici protagonisti sulla scena. Indubbiamente, per il futuro, se le premesse e le promesse verranno mantenute, il Teatro Massimo potrà avvantaggiarsi in buona parte di questi entusiasti giovanissimi danzatori per il suo attualmente asfittivo Corpo di Ballo".

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Sipario - Recensione di "Orfeo all'Inferno" di Ernesto Oppicelli

Ottobre 1999

....."inserisce pure decine di giovanissimi - i Piccoli Danzatori del Teatro Massimo - che si esibiscono con perfetta professionalità e senza la minima leziosaggine, pur lasciando notare quanto sia loro gradevole il loro compito. Una festa, come deve essere l'operetta".

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La Sicilia - Recensione di "Ceremony of Carols 1999" di Pippo Ardini

dal titolo "I miniballerini esaltano Britten nelle coreografie di Stepkine"

28 dicembre 1999

"Quanti modi vi sono per accostarsi alla musica o alla danza? Chi è responsabile del degrado della cultura musicale in Italia? Le responsabilità rimbalzano dalle famiglie alla scuola e da questa ai politici. Non c'è dubbio che il compito assegnato - al di là di un corretto soddisfacimento - alle maggiori istituzioni culturali sia quello di essere custodi del patrimonio esistente e di essere anche operatori per renderlo fonte di creatività attraverso modificazioni in continuo dialogo tra tradizione e modernità. La Fondazione Teatro Massimo ha da alcuni anni avviato con successo un programma dedicato ai giovani - ma anche alle possibilità di ricambio e di crescita culturale - ....... Due gruppi di giovanissimi artisti cresciuti molto in questi ultimi mesi e dopo le recenti affermazioni delle quali ci siamo già occupati. Il problema che si pone ora davanti alla Fondazione lirica palermitana è quello di gestire ancor meglio queste magnifiche realtà giovanili e avere il coraggio di far fronte decisamente alla lotta clandestina intrapresa - per comprensibili motivi - dalle scuole di danza private palermitane. Palermo è una città dove prevale il "non far fare" più che "il fare", un ostacolo assolutamente da superare. Soprattutto per dare un riconoscimento tangibile all'entusiasmo e alla gioia di tanti ragazzini che, anzicchè stare davanti alla televisione o ai videogiochi, preferiscono impegnarsi in un'attività artistica socialmente e culturalmente utile.....La spettacolare e suggestiva coreografia finale con "White Christmas" e "Oh happy day" giocata con ritmo da musical suggellava, con quell'atmosfera di festa, una partecipazione collettiva tra pubblico e giovani artisti. Per il futuro la Fondazione lirica palermitana potrà attingere a piene mani da questa eccellente fucina".

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Giornale di Sicilia - Articolo di Silvia Priolo, componente dei Piccoli Danzatori, per "Cronaca in Classe"

26 gennaio 2000

"Si rinnova il corpo di ballo dei Piccoli Danzatori del Teatro Massimo. Circa 25 gli aspiranti ballerini dai 10 ai 18 anni scelti tra i partecipanti all'audizione.

Da poco sono iniziate le lezioni che si svolgono presso le sale del Teatro Politeama, dirette dal M°Alexandre Stepkine.

Avendo partecipato quasi per gioco sono molto entusiasta di essere entrata a far parte di questa compagnia. So anche che tanto sarà il sacrificio e la costanza da prestare. Infatti, anche se i miei pomeriggi dal martedì al sabato saranno occupati da quest'importante attività, l'impegno verrà sicuramente ripagato dalle soddisfazioni e dalla gioia che si provano durante gli spettacoli.

E per il futuro? Sarebbe bello coronare il mio sogno di intraprendere la danza a livello professionale. In realtà sono alquanto delusa perchè Palermo non offre molte possibilità a chi vuole fare della danza una scelta di lavoro. Infatti molte ragazze, che non fanno più parte dei Piccoli Danzatori per avere superato i 19 anni di età, spesso sono costrette per amore della danza ad andare in altre città in cerca di nuove chances".

Nella foto: Alessandra Ferri con i Piccoli Danzatori - aprile 1999


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