Opere poetiche di
Pino Cacozza
(Zef Kakoca)

Nel 1977 compone la sua prima opera poetica in italiano "Un foglio di vita" ed ora anche in albanese con il titolo "Njė fjetė jete".

Pino Cacozza, Un foglio di vita, 1977, Cosenza.

 

Nel 1978 scrive in albanese il racconto satirico "Karozjeli i nanės" (Il salvadanaio della nonna).

Pino Cacozza (Zef i Keq), Karozjeli i nanės, tregim pėr fėmijė tė keqė,1978, Shėn Mitėr.

 

Nel 1979 scrive in lingua italiana la commedia satirico-musicale "Skanderbufi". Le avventure di Skanderbuf vengono poi riprese, tradotte in albanese e pubblicate a puntate nella rivista "Driza".

Pino Cacozza, Skanderbufi, 1979, Shėn Mitėr Koronė.

 

Nel 1980 inizia la stesura in italiano de "I racconti di Nonno Fraku", di cui scrive soltanto il primo racconto.

 Zef kakoca, I racconti di Nonno Fraku, 1980, Shėn Mitėr Koronė.

 

Nel 1983 realizza le strisce a fumetti di "Trupet", firmandole con lo pseudonimo di Zef i Keq.

Zef i Keq, Trupet, 1983, Como.

 

Nel 1988 scrive per il gruppo "Cooperativa Musicale Arbereshe" un insieme di 11 testi da musicare, riguardanti una riproposizione della antica leggenda di Jurendina e Kostandini, diffusa in gran parte dell'area balcanica. L' insieme porta come titolo "Kėngėt e Jurendinės" (I canti di Jurendina).

Zef Kakoca, Kėngėt e Jurendinės, 1988, Shėn Mitėr Koronė.

 

Nel 1989 scrive la raccolta di pensieri "Cikamika" (Cose da nulla).

Zef Kakoca, Cikamika, 1989, Fluminimaggiore.

 

Nel 1989 pubblica la raccolta di canti e poesie "Jemi njė kulturė ēė ngė mėnd vdes" (Siamo una cultura che non puņ morire), Edizioni Vatra, Spezzano Albanese. La presentazione della raccolta č curata dal prof. Francesco Altimari, docente di Lingua e Letteratura Albanese all'Universitą della Calabria e la realizzazione č dovuta a Damiano Guagliardi, direttore di Vatra. Il disegno in copertina č di Vincenzo Santo. I canti e le poesie pubblicate risalgono a periodi diversi, che vanno dal 1976 al 1988.

Zef Kakoca, Jemi njė kulturė ēė ngė mėnd vdes, 1988, ed. Vatra, Spezzano Albanese.

 

Nel 1990 scrive la raccolta di 10 poesie "Pėr Kosovėn e lirė" (Per il Kosovo libero), dedicate al popolo albanese del Kosovo. Queste poesie vengono pubblicate in pił riviste albanesi (Es. in "Qėndresa", organ i shoqatės kulturore shqiptare "Atdheu", 2. 1990, Zurich, CH)

Zef Kakoca, Pėr Kosovėn e lirė, 1990, Fluminimaggiore/ Shėn Mitėr Koronė.

 

Nel 1990 completa la raccolta di poesie "Poezi depresjoniste" (Poesie depressioniste).

Zef Kakoca, Poezi depresjoniste, 1990, Fluminimaggiore/ Shėn Mitėr Koronė.

 

Nel 1991 scrive due brevi racconti in albanese "Bardhusha" (Bianchina) e "Bleku" (Blek).

Zef Kakoca, Bardhusha e Bleku, 1991, Bocchigliero.

 

Nel 1991 viene ultimata la raccolta poetica "Kalorės i detit" (Cavaliere del mare) sul dramma del popolo albanese in fuga.

Zef Kakoca, Kalorės i detit, 1991, Mandas/Shėn Mitėr Koronė.

 

Nel 1991 č pronta anche la raccolta "Gėrmadha" (Macerie).

Zef Kakoca, Gėrmadha, 1991, Mandas/Shėn Mitėr Koronė.

 

Nel 1994 esce "Album fund shekulli" (Album di fine secolo), con una interessante presentazione del prof. Anton Berisha.

Zef Kakoca, Album fund shekulli, 1994, Shėn Mitėr Koronė.

 

Nel 1998 scrive la raccolta di poesie "Dheu mbrėnda" (Il mondo dentro).

Zef Kakoca, Dheu mbrėnda, 1998, Rossano.

 

Attualmente sta lavorando su un poema intitolato "Koroné".