L'AC nella diocesi di Gaeta

Oltre che scorrere integralmente queste note, si possono seguire i seguenti percorsi:

Probabilmente l'origine è nel 1916
Gli appelli dei vescovi per l'AC
La nascita dei primi gruppi
I vertici diocesani dell'AC
Attività dell'AC di quegli anni
Lo scontro col regime fascista
L'Anno Santo del 1933
Vita della Diocesi
L'attività della GF
Luigi Gedda a Gaeta








L'origine dell'AC in diocesi
Quando sorge l'Azione Cattolica nella diocesi di Gaeta? La risposta è difficile per mancanza di documentazione e dobbiamo risalire al 1916, quando la Curia Arcivescovile da alle stampe i suoi atti ufficiali nella rivista mensile "Risveglio Diocesano".

Nel primo numero (gennaio 1916) si da comunicazione della recente
riforma dell'A.C. voluta dal pontefice Benedetto XV. Leggiamo, tra l'altro, che

"poiché per volere del Pontefice Benedetto XV, l'Unione Popolare tra i cattolici d'Italia dev'essere il punto di partenza ed il caposaldo del movimento cattolico Italiano", fondamentale è "la lettera diretta dalla Segreteria di Stato al conte Dalla Torre [allora Presidente nazionale dell'Unione Popolare], la quale, mentre ha apportato una riforma nell'organismo direttivo di esso movimento, ha pure rivelato chiaramente quali siano i voleri della S. Sede sull'intensa propaganda che il clero ha il dovere di esplicare per costituire in ogni Parrocchia il Gruppo dell'Unione Popolare".

Nella lettera citata, del 25 febbraio 1915, sottoscritto dal Segretario di Stato Cardinale Gasparri era scritto tra l'altro:

"Il Consiglio direttivo dell'Unione Popolare elegga nel proprio seno, entro un mese da questa data, una Giunta di undici membri di cui facciano parte di diritto il Presidente dell'Unione Economico Sociale, il Presidente dell'Unione Elettorale, il Presidente della Società della Gioventù Cattolica Italiana, e la Presidente della Unione fra le Donne Cattoliche d'Italia6. L'augusto Pontefice vuole infine che per raggiungere gli scopi dell'azione cattolica si insista nel procurare l'osservanza di due disposizioni vigenti nello Statuto, e cioè la iscrizione all'Unione Popolare di tutti i cattolici militanti d'Italia, e la organizzazione della medesima in ogni e singola diocesi ed in ogni singola Parrocchia."

1916: viene costituita la prima Giunta provvisioria
In un numero successivo della rivista si da notizia della costituzione della prima Giunta Diocesana provvisoria e si pubblicano i nomi dei componenti:

AI Rev.mo Clero dell'Archidiocesi.
Per incarico di S.E. Mons. Arcivescovo [mons.Francesco Niola (1892-1920)] comunico i nomi e le attribuzioni dei componenti la Giunta Diocesana per l'Azione Cattolica. Tale Giunta ha per ora un carattere semplicemente provvisorio finché non saranno istituiti i gruppi parrocchiali per procedere poi alla costituzione definitiva di essa Giunta, a norma dell'art. 10 dello Statuto dell'Unione Popolare.

UNIONE POPOLARE FRA I CATTOLICI D'ITALIA
GIUNTA DIOCESANA DI GAETA
Presidente: Mons. D. Salvatore Can. Fedele
MEMBRI DELLA GIUNTA
Unione Economico-Sociale: Arciprete D. Francesco Valente
Unione Elettorale: Parroco D. Francesco Can. Notarianni
Gioventù Cattolica: Mons. D. Nicola Farina
DELEGATI DIOCESANI
D. Luigi Parroco Fiore per Gaeta.
Can. D. Ernesto De Bonis per Fondi, Monte S. Biagio e Sperlonga. Arciprete Francesco Valente per Lenola, Pastena e Campodimele. Parroco D. Girolamo Ricci per Vallecorsa.
Can. D. Venanzio Paone per Formia.
Arciprete D. Carlo Piccolini per Maranola, Trivio e Castellonorato.
Parroco D. Bartolomeo Mancini per Itri.
Parroco D. Silvio Can. Rasile per Minturno e Frazioni.
Can. D. Giuffredo Gionta per Spigno.
Parroco D. Vincenzo Peschillo per Ausonia, Selvacava e Coreno.
Sac. D. Minervino Perrino per Castelforte, S.Cosmo, Suio e Ventosa.
Parroco D. Francesco Coppa per le isole di Ponza e Ventotene.
TESORIERE
Can. D. Salvatore Leccese.
SEGRETARIO ED ARCHIVISTA
Sac. D. Vincenzo Capodanno.

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L'esortazione di mons. Niola (1916)   
Sulla stessa pagina si riporta il richiamo del vescovo:

Mons. Arcivescovo, mentre inculca vivamente a tutti del Clero di prestare con zelo e nobile spirito di sacrificio un'alacre opera di larga cooperazione per l'organizzazione cattolica diocesana, e specialmente per la fondazione dei Gruppi Parrocchiali dell'Unione Popolare, che, secondo l'Augusto volere del S. Padre, devono formare il punto di partenza ed il caposaldo del movimento Cattolico, nutre ferma speranza che i Parroci ed i Sacerdoti, comprendendo il grave dovere di ubbidienza che, in ossequio alle disposizioni della S. Sede, a tutti incombe in questo campo di lavoro, si mostrino in esso veramente volenterosi ed attivi per raccogliere quei preziosi frutti di bene che il popolo nostro attende dalle nostre generose e comuni premure.

Gaeta, addì 4 Ottobre 1916, sacro al Santo di Assisi, Protettore dell'Azione Cattolica Italiana.

A questa lettera segue la nota seguente:

Plaudiamo di cuore all'avvenuta costituzione della Giunta Diocesana. E' il primo passo che la Diocesi nostra dovrà percorrere nel lavoro di propaganda e organizzazione; ma è un passo il quale, perché non vacilli, deve essere potentemente rafforzato dalla valida collaborazione del Clero, e specialmente dei Parroci. (...) Senza la solerte adesione comune, le iniziative della Giunta resteranno inefficaci, e torneremo da capo a vivere con i pii desideri senza il frutto positivo delle opere, torneremo a restare sonnolenti e paralizzati... Al lavoro dunque senza tentennamenti e senza timori! Al lavoro senza i falsi pregiudizi e senza le facili critiche! Unita d'intenti e continuità d'azione: ecco la via maestra additataci dal Pontefice per raggiungere l'ideale prezioso dell'Azione Cattolica".

Esortazioni quanto mai opportune, se riflettiamo sulla situazione dell'epoca descritta dalla redazione in un altro articolo sullo stesso numero della rivista:

"Allorché nell'anno decorso la Società della Gioventù Cattolica Italiana pubblicò l'Annuario della statistica dei Circoli Giovanili esistenti nelle Diocesi d'Italia, fu constatato che nell'elenco delle diocesi della Campania13 non compariva il nome dell'Archidiocesi nostra. (...) E la causa di tale posizione disastrosa è sempre la medesima, cioè la nostra inerzia, come il rimedio è sempre identico, la nostra riscossa, poiché, a nostro parere, l'opera dei clero in tale campo cosi vasto e così prezioso sarebbe, in confronto di altre organizzazioni, la meno difficile, e, nel medesimo tempo, anche la più feconda di bene...
Di qui la necessita che si sente dovunque d'istituire Circoli destinati a raccogliere i Giovani, ma non come in chiesa, non come in iscuola, ma come in famiglia di cui il padre é il sacerdote.
In ciascuna Parrocchia, accanto alla scuola di catechismo, dovrebbe sorgere un'Associazione giovanile in forma di ricreatorio o di circolo. (...) Salviamo cosi la gioventù dal turbine micidiale delle passioni del secolo che attossicano tante anime e scavano l'abisso a tante coscienze! Salviamola dalle onde vorticose di una vita ricolma di tanti pericoli, avvelenata dalla piaga dell'incredulità, devastata dalla tempesta demolitrice dell'immoralità dovunque dilagante! Salviamola per creare una generazione che, dalla invincibile forza della fede, assuma nuove e rigogliose risorse di vita, di risurrezione, di grandezza, ed allora soltanto saremo veramente benemeriti della Chiesa e della Patria. (...)
C'è la guerra, si dice, e non si può pensare all'Azione Cattolica. E prima della guerra che cosa abbiamo fatto? E perché in altre diocesi, pure in tempo di guerra, si lavora tanto attivamente? Lo stato di guerra non c'impedisce certamente l'istituzione di Gruppi Parrocchiali dell'Unione Popolare, di un Circolo, d'un Ricreatorio per giovanetti, né di farci promotori dell'Opera della Buona Stampa. Dobbiamo piuttosto confessare per nostra emendazione (e ne è ormai tempo), che nelle nostre Parrocchie non si ha voglia di attendere all'Azione Cattolica, secondo i supremi voleri della S. Sede. (...)

[ continua... ]



I primi circoli
Per quanto riguarda in particolare la istituzione dei Circoli giovanili nelle parrocchie della nostra diocesi, rileviamo il fermento delle iniziative seguite all'invito pastorale dell'Arcivescovo Mons. Niola.
Un'indagine presso le singole comunità periferiche porterebbe a raccogliere risultati fra i più sorprendenti di vita organizzata pionieristica di Azione Cattolica. Citiamo ad esempio il circolo degli esploratori di Gaeta voluto dal parroco di S. Biagio D. Luigi Fiore, delegato della Giunta diocesana: gli anziani di quel gruppo ricordano le escursioni in varie località vicine e perfino a Montecassino.

1917/1919 - Il circolo giovanile Giosuè Borsi
Singolare, sempre a Gaeta, la fondazione del circolo giovanile "Giosuè Borsi". Ne riportiamo le notizie scritte da P. Antonio Tucci S.J.:

"Il professor Salvatore Casaregola, che era stato alla fine del secolo scorso comandante di grosse navi a vela, insegnava nell'anno 1917 navigazione e attrezzatura nell'Istituto Nautico di Elena15" Egli era uno dei pochissimi uomini che allora andavano a Messa nel nostro quasi selvaggio borgo natio, dove si riteneva che la chiesa fosse riservata alle donne. Il prof. Casaregola dunque ogni domenica si recava a Gaeta, nella chiesa della SS.ma Annunziata, dove assisteva alla Messa celebrata per il distaccamento della R. Marina dal cappellano militare Mons. Romolo Genuardi (...).
Una domenica il prof. Casaregola invitò un suo alunno a seguirlo. Questo ragazzo continuò in seguito ad accompagnarlo per assistere alla Messa e fare la S. Comunione ogni domenica, cosa assolutamente nuova per lui. Conobbe così Mons. Genuardi, il quale gli propose di fondare un circolo di Gioventù Cattolica. Egli comunicò la proposta ad un piccolo gruppo di amici, tra i quali ne ricordo con rimpianto due immaturamente scomparsi: Vincenzo Molino ed Eduardo Accetta. L'idea fu accolta e nacque così il circolo "Giosuè Borsi", il primo credo in tutta la diocesi di Gaeta.
Finita la guerra, ai primi del 1919, Mons. Genuardi lasciò il servizio di cappellano militare e tornò alla sua Palermo. Il circolo, senza la sua guida, subì una grave crisi (...) Ma la Provvidenza aveva già scelta un'altra guida abile, intelligente e sicura: il novello sacerdote D. Salvatore Buonomo. Anche egli era appena congedato dal servizio militare, era pieno di zelo apostolico e convinto che, se si volevano riportare i nostri uomini in chiesa, bisognava cominciare con i ragazzi.
Non temo di sbagliare dicendo che se oggi tanti giovani ed uomini si vedono alla messa festiva, se si assiste all'imponente sfilata di uomini alla processione del "Cristo", se in tutte le parrocchie di Gaeta esistono associazioni di Azione Cattolica di giovani e di uomini, ciò si deve in gran parte all'attività pionieristica di D. Salvatore Buonomo... "

1921 - Uno dei primi circoli femminili
Negli anni successivi alla prima guerra mondiale le Associazioni Giovanili di Azione Cattolica si moltiplicano e come protettori vengono prescelti S. Sebastiano, S. Gabriele, S. Tarcisio, S. Cecilia, S. Agnese, S. Giovanna d'Arco.
Ad esempio, sappiamo indirettamente della nascita, nel 1921, di uno dei primi circoli femminili: il circolo giovanile femminile "S. Giovanna d'Arco" nella Parrocchia di S. Giacomo Apostolo di Gaeta. Infatti da una cronaca sucessiva apprendiamo:

Il 30 maggio 1946, ad iniziativa dalle ascritte del circolo giovanile di Azione Cattolica, si è celebrata la Festa di S. Giovanna d'Arco in onore della Protettrice del circolo. La mattina del giorno 30 Messa solenne durante la quale tutte le iscritte si sono accostate alla S. Comunione. Quest'anno le giovinette hanno festeggiato il 25' anno della fondazione del loro circolo...

[ continua GF... ]


1921 - Altri circoli
D. Salvatore Cicerone ricorda che nel lontano 1922-23:

"ebbe da D. Salvatore Buonomo il fiducioso incarico di costituire la prima sezione Aspiranti" e l'assistente "non mancò mai e con la sua sacerdotale presenza e con il suo contributo a qualsiasi iniziativa ricreativa...Nella vecchia sede della Confraternita di Portosalvo, attigua alla chiesa omonima, ebbe inizio il cenacolo dei giovani del Circolo "Giosuè Borsi", che sviluppava e concretizzava il trinomio programmatico dell'Azione Cattolica: Preghiera - Azione - Sacrificio, preparando professionisti, impiegati e artigiani alla vocazione cristiana della vita".



La riforma di Pio XI
Arcivescovo di Gaeta è mons. Pasquale Berardi (1921-1925), il quale pubblica nel 1923 un indirizzo sull'Azione Cattolica, in cui, tra l'altro, dice:

"Sono stati già dall'ottobre pubblicati i nuovi Statuti20 dell'Azione Cattolica Italiana, che rispondono al bisogno supremo di rinnovellare la società con una seria restaurazione religiosa e morale, escludendo ogni azione politica. L'E.mo Segretario di Stato Cardinale Gasparri, nella lettera di approvazione de' nuovi Statuti dell'A.C. afferma che "l'attività de' cattolici organizzati, in quanto è partecipazione de' Iaici, - alla missione della chiesa, non è azione politica, ma religiosa, è necessario che tali attività trovino nella Gerarchia Ecclesiastica il loro centro disciplinatore. Di qui il funzionamento de' Consigli parrocchiali21, delle Giunte diocesane e della Giunta centrale alla diretta dipendenza dell'autorità Ecclesiastica"

Un appello del vescovo Baccarini (1926)
In questi anni l'A.C. è dunque presente in Diocesi ma in modo disorganico ed incompleto, come può dedursi anche dall'invito di Mons. Salvatore Baccarini, Vescovo di Terracina, Piperno e Sezze, Amministratore Apostolico di Gaeta, il quale il 2 febbraio 1926 così scrive:

"E' doveroso per tutti non rimanere soltanto a cosi dire sulla difensiva, paghi di conservare nel proprio cuore la fede, ma diventare dei soldati di Cristo e della Chiesa, iscrivendosi nelle Associazioni della cosi detta Azione Cattolica e lavorando attivamente secondo i suoi scopi e le sue direttive... Lo scopo finale dell'A.C., che il regnante Pontefice23 ha chiamato in diverse occasioni "la pupilla degli occhi suoi", "il braccio destro dei Parroci e dei Vescovi", "apostolato dei laici", è precisamente quello di conseguire la pace di Cristo nel Regno di Cristo. Dopo si belle parole non è uopo spenderne molte per spingere voi, o diletti figli, a lavorare volonterosamente e assiduamente nelle file dell'Azione Cattolica!"

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1928: una nuova Giunta Diocesana provvisoria
Ed eccoci al 1928 (il salto dipende dalla mancanza di pubblicazioni al riguardo dal 1925 al 1927), quando l'Arcivescovo mons. Dionigio Casaroli (1926-1966) da vita, il 10 gennaio 1928, ad una nuova Giunta Diocesana Provvisoria per l'Azione Cattolica di cui riportiamo il verbale di costituzione:

S.E. Mons. Arcivescovo, nel giorno 10 dello scorso gennaio, invitò in Arcivescovado alcune distinte persone del Clero e dei laicato di Gaeta e di Formia, che conosceva bene intenzionate verso l'Azione Cattolica (...) e che avrebbero prestata la loro opera per incominciare l'organizzazione in Diocesi. Sua Ecc.za espresse il proposito di addivenire alla nomina di una Commissione, che tenga luogo della Giunta Diocesana fino a quando non si potrà regolarmente costituire. (...) Egli poi l'avrebbe radunata con una certa frequenza per studiare e concretare i mezzi ritenuti più acconci allo sviluppo dell'Azione stessa. Tutti gli intervenuti approvarono la proposta di Sua Ecc.za, e si credette opportuno venire senz'altro alla nomina di quattro delegati: un uomo per l'organizzazione dei Gruppi U.C.25, un giovane per quella Giovanile Maschile; una donna per l'Unione D.C. e una signorina per le Giovani Cattoliche.

Per gli uomini fu indicato il M.R. D. Salvatore Buonomo, parroco di S.Cosmo in Gaeta; per i giovani il Sig.Cerullo Guglielmo, Presidente del Circolo G.C. di Formia; per le donne la Sig.na Insegnante Annunziata Accetta; per le giovani la Sig.ra Insegnante Lucía Sferra. A questi S.E. aggiunse il Sig. Senese Francesco del Credito Meridionale di Formia, affidandogli l'ufficio di propagandista e, con gradimento di tutti, propose la Presidenza della Commissione al Rev.mo Mons. Dott. Salvatore Fedele, Rettore dei Ven.Seminario Diocesano. Tutti accettarono, promettendo un intenso lavoro.

Quindi si decise di aprire un Ufficio-Segretariato che funzionasse in due giorni della settimana; e perché tornasse comodo ai R.Parroci, S.E. volle che trovasse sede nei locali della R. Curia. Col prossimo mese di Marzo verrà senz'altro aperto e funzionerà nei giorni di Martedì e Venerdì dalle ore 11 alle 12.

Finalmente, S.E. ha inviato alla Settimana Sociale Regionale per gli Assistenti Ecclesiastici della U.F.C.I. dal 16 al 21 Gennaio u.s. a Napoli il suo Segretario Canonico Dott. D. Luigi Cavazza e D. Salvatore Buonomo i quali ne hanno riportato profonda impressione e nuovo fervore di Apostolato.

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nascono nuovi circoli
Il nucleo di sacerdoti e laici, membri della neonata Giunta Diocesana provvisoria promotore della Azione Cattolica nella Diocesi, inizia il suo apostolato per dar vita organica alle Associazioni dove già esistono e per creare le nuove ove mancano.
Lo stesso Arcivescovo s'impegna di persona, come risulta dalla seguente testimonianza:

"Pochi giovani, che poi formeranno il primo nucleo dell'Azione Cattolica Diocesana, da qualche anno venivano riuniti in Vescovado da S. Ecc. Mons. Dionigio Casaroli, nostro Arcivescovo. Pochissimi fummo a volere, non entusiasta, nella Sua umiltà, S.E. l'Arcivescovo, che il primo Circolo di Azione Cattolica avesse nome e protezione di S. Dionigi. Ciò fu deciso in una riunione nel Vescovado presenti 4 o 5 giovani (non ricordo bene il numero anche se ricordo che vi era Villani, Cassano Gaetano ecc.). (...) In una lezione del primo cenacolo conoscemmo la vita di S. Dionigi e così nacque il primo Circolo di Azione Cattolica a Gaeta (S. Erasmo). Poi si passò nei locali di S.Giuseppe, o più propriamente di S.Giovanni a mare. Avemmo come assistente ecclesiastico Bonelli Ernesto, uno di quei due ottimi fratelli sacerdoti (l'altro, Alfredo, era parroco della Cattedrale).

il 1° circolo femminile
Il 25 febbraio 1928 Mons. Casaroli:

"celebra nella Cappella grande dell'Episcopio e consacra al Divin Cuore il 1° Gruppo delle Donne Cattoliche e il 1° Circolo della Gioventù Cattolica Femminile della Città, rivolgendo loro un Paterno discorso di circostanza".

a SS. Cosma e Damiano di Gaeta
Sempre premuroso di una buona e capillare organizzazione dell'Azione Cattolica, Mons. Casaroli nella visita pastorale alle parrocchie non manca di rivolgersi particolarmente alle relative Associazioni . Ad esempio il 29 aprile successivo, nella visita alla popolosa comunità di SS. Cosma e Damiano, in Elena,

"si rallegra d'aver trovata la prima parrocchia che ha, nella nostra Diocesi, l'organizzazione dell'Azione Cattolica al completo"

Non mancano nei bollettini ufficiali dell'epoca pagine con Spunti di Azione Cattolica intese a chiarire le differenze di indole e di finalità tra l'azione strettamente religiosa e quella laica.

Si prepara per l'UFCI
Riportiamo un'altra iniziativa:

"Nei giorni 27, 28, 29 del passato Dicembre, si svolse presso la Chiesa della SS.ma Annunziata in Gaeta un breve corso di ritiro e di studio per un gruppo di Signore e Signorine inviate dalla Città e dai centri più importanti della Diocesi, allo scopo di infervorarle a un santo apostolato nell'Azione Cattolica e di preparare le future dirigenti dei Circoli dei Gruppi parrocchiali dell'U.F.C.I.

Diamo, a titolo di onore, il nome delle parrocchie rappresentate, e cioè: Cattedrale, S. Biagio, S. Giacomo, S. Cosmo di Città; S. Giovanni di Formía, S. Maria d'Itri, S. Pietro di Fondi, S. Maria di Fondi, Sperlonga. Le lezioni furono tenute, con fervore e praticità dall'assistente Diocesano dell'UFCI Can.Prim. Luigi Dott. Cavazza e dalla V. Delegata Regionale Sig.na Maria Taranto espressamente venuta da Napoli".

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UUCI a Gaeta
E' del 20 gennaio 1929 la costituzione della prima Unione degli Uomini Cattolici di Gaeta:

"Nella cappella dell'Episcopio l'Arcivescovo celebra alle ore 8.30 la S. Messa per gli Uomini Cattolici della prima Unione da lui costituita in Gaeta; pronunzia l'omelia del giorno con commento adatto al loro apostolato; e dopo averli comunicati, li consacra al Divin Cuore consegnando a ciascuno il distintivo benedetto".

Un intervento di mons. Casaroli sull'AC (1929)
Nella Lettera Pastorale, datata 2 febbraio, per la Quaresima del 1929 dopo la prima Visita Pastorale diretta da Mons. Casaroli, viene fatto il punto sull'Azione Cattolica in questi termini:

"Volendo Noi offrire alle parrocchie un mezzo effícacissimo di risveglio e di rinnovamento completo nello spirito cristiano, Ci torna doveroso il ricordare e più insistentemente raccomandare quel movimento che stimiamo soprattutto efficace a rimettere in fiore la vite cristiana nelle parrocchie anche le più indifferenti nella fede e traviate nei costumi, e a dare incremento potente allo stesso Catechismo, vogliamo dire l'organizzazione dell'Azione Cattolica. Questo meraviglioso movimento purtroppo abbiamo constatato che in generale, fatte poche lodevoli eccezioni, in questa Diocesi non è ancora in efficienza, e gli sforzi che andiamo compiendo, per farlo conoscerlo ed estenderlo, incontrano difficoltà e opposizioni non lievi. (...)
Non ci resta perciò che lasciarci guidare dal Supremo Gerarca e riconoscere l'Azione Cattolica come oggi necessaria per la continuata vitalità della Chiesa. Il rimanere ancora indifferenti dinanzi ai moniti e agli ordini da Lui stesso emanati più volte, significherebbe incomprensione delle attuali contingenze, opposizione alle direttive supreme, e grave mancanza nella missione del governo delle anime. (...)
Ben pochi hanno accolto l'invito che loro rivolgemmo fin dall'inizio dello scorso anno, di formare almeno il primo nucleo di propaganda, il quale tenesse provvisoriamente l'ufficio di Consiglio Parrocchiale prescritto. Ebbene ora si bandisca ogni titubanza e si allontani completamente ogni timore d'insuccesso, ognuno si dedichi alla ricerca degli elementi più adatti, fra i migliori filiani delle parrocchie, onde costituire la base sulla quale erigere le auspicate organizzazioni".

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fine argomento - torna su



Due pellegrinaggi diocesani (1929)
La Giunta Diocesana di Azione Cattolica cura l'organizzazione del primo Pellegrinaggio Diocesano a Montecassino per il XIV centenario della fondazione dell'Abbazia che si svolge il 16 giugno e vede la partecipazione di circa 400 fedeli e poi del Pellegrinaggio a Roma, dal 14 al 16 ottobre successivo, di circa 270 fedeli nella ricorrenza dell'Anno Giubilare indetto da Pio XI per le sue Nozze d'oro sacerdotali.
Troveremo più avanti altre notizie relative a pellegrinaggi. Ciò era tipico dello stile dell'AC: sin dai primi anni di vita, la Gioventù Cattolica Italiana promuoveva veri e propri pellegrinaggi presso santuari e luoghi di culto. Predisponeva in proposito un servizio nazionale che ottenne dalle ferrovie sconti e agevolazioni che venivano poi propagandate dal Bollettino dell'associazione. Fin d'allora la meta prediletta è Roma.

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Un appello contro la moda indecente
A cura delle Donne Cattoliche di Gaeta viene pubblicata con l'approvazione ecclesiastica nel settembre 1929 la "Preghiera contro la moda indecente" in cui, tra l'altro, è detto:

"Convinta che il migliore ornamento della donna cristiana è la modestia: ch'essa mi vogliono rubare i nemici di Dio e dell'anima mia, e che la mia libertà cristiana deve prevalere alle imposizioni della impudicizia; considerando che Dio esige dai suoi figli più cari prove speciali di incondizionato amore e di fermo volere per non pretendere di servire nello stesso tempo a Gesù Cristo ed al demonio, volendo infine compiere la grande missione del buon esempio e non lasciarmi sedurre dalle pompe del mondo: Prometto formalmente a Dio e alla sua Madre purissima di vestire sempre ed in tutti i luoghi col decoro che esige la mia anima battezzata nel sangue di Cristo e consacrata alla Comunione."

[ continua... ]


Appello per "L'Avvenire d'Italia"
Il 1 ottobre 1929 l'Arcivescovo con circolare invita sacerdoti e dirigenti dell'Azione Cattolica a procurare adesioni all'iniziativa della Direzione bolognese del giornale "L'Avvenire d'Italia" circa la pubblicazione di una edizione meridionale "con una pagina tutta dedita al Mezzogiorno", in modo da potenziare, tra l'altro, anche le iniziative dell'Azione Cattolica.

Ordine per la costituzione dei Consigli Parrocchiali (1929)
Sullo scorcio del novembre 1929 viene ordinata la costituzione entro il 21 dicembre del Consiglio Parrocchiale in ogni comunità

"... che in essa vi siano o no Associazioni dell'Azione Cattolica onde si possa a fin d'anno costituire l'Assemblea Diocesana. (...) Già per due volte abbiamo raccomandata questa costituzione, ma non avendo ancora avuto conferma della formazione di esso, in buon numero di Parroci, siamo venuti nella determinazione di ordinare con tutta la nostra Autorità che entro il termine predetto venga formato in tutte le Parrocchie."

[ continua... ]


GCI a Gaeta

il giorno 17 "tiene una lunga conferenza ad alcuni giovani cattolici cittadini desiderosi di conoscere l'organizzazione e il programma della G.C.I."

Commissione Diocesana per l'Azione Cattolica

"il 3 dicembre 1929 e successivamente il 3 gennaio ed il 4 febbraio 1930, il Presule presiede le adunanze della Commissione Diocesana per l'Azione Cattolica e in esse concreta il lavoro da compiersi nella stagione invernale";

1930: convegni per i parroci per la promozione dell'AC
L'Arcivescovo Casaroli presiede varie adunanze riguardanti lo sviluppo dell'Azione Cattolica:

"Nei giorni 23 gennaio e 18 febbraio si sono avute adunanze del Clero Diocesano, la prima in Episcopio per tutte le parrocchie della città di Gaeta, e la seconda a Formia nella sacrestia della Chiesa del Carmine per quelle del Forese, ambedue presiedute da S.E. Mons. Arcivescovo. Lo scopo era di dare un impulso maggiore all'opera che si sta svolgendo per l'Azione Cattolica.
A tenere le conferenze analoghe è venuto da Roma il Can. D. Ettorre addetto a questo genere di propaganda presso il Consiglio Superiore della Gioventù Cattolica. (...) Mons. Arcivescovo ha aggiunto le sue vive raccomandazioni (..) e approfitta per avvertire che (...) i Consigli Parrocchiali finora denunciati alla Giunta Diocesana, sono appena venti, e che attende la formazione degli altri, dovendosi a metà di marzo adunare tutti i Presidenti per una prima intesa. E poi ben lieto di annunziare che nella città di Gaeta si lavora alacremente a tale scopo, e addita in esempio le quattro parrocchie che ivi tengono al completo i quadri dell'Organizzazione, cioè la Cattedrale, S.Biagio, S. Giacomo e S. Cosmo"

1930: riunione dei presidenti parrocchiali

"Il 16 marzo nel Succorpo della Basilica Cattedrale l'Arcivescovo celebra in basso Pontificale per i rappresentanti dei Consigli Parrocchiali di tutta la Diocesi, tenendo loro l'Omelia. Poscia in una Sala dell'Episcopio raccoglie i suddetti a convegno, e coll'Illustre Prof. Corsaro, Delegato della FIUC per la Campania, spiega loro come far sorgere le Associazioni Cattoliche maschili dove non esistono"
(dal Diario dell'Arcivescovo)
"Nel giorno 16 dello scorso marzo, per ordine di S.E. Mons. Arcivescovo, emanato pel tramite della Presidenza della Giunta Diocesana, furono invitati tutti i Presidenti dei Consigli Parrocchiali in un'adunanza generale per avere norme e istruzioni, onde sviluppare con più efficacia l'organizzazione dell'Azione Cattolica.
Parteciparono col proprio Presidente i Consigli di S.Erasmo, di S, Biagio, di S. Giacomo, di S. Cosmo e S. Carlo della Città di Gaeta; di S.Pietro e S.Maria a Piazza di Fondi; di Monte S.Biagio; di S. Michele Arcangelo d'Itri; di Campodimele; di S. Erasmo e di S. Lorenzo di Formia; di Maranola; di Spigno Saturnia; di Coreno Ausonio; di Minturno; di Castelforte; dei Santi Cosma e Damiano e di Ventosa. Si scusarono quelli di Sperlonga e di Tufo.
Alle 9.30 nel Succorpo della Basilica Cattedrale vi fu la S. Messa celebrata da S.E. Mons. Arcivescovo, al Vangelo della quale, Egli tenne un'appropriata Omelia.
Poscia, in Episcopio ebbero luogo due adunanze, la prima dalle 10.30 alle 12.30, l'altra dalle 14.30 alle 15.30. Furono esse presiedute dallo stesso Mons. Arcivescovo, insieme col Presidente e alcuni membri della Giunta. Le Conferenze furono tenute dal Presule, e dal Chiarissimo Prof. Corsaro di Napoli, Delegato della F.I.U.C. per la Campania, su questo programma:
1) necessità di svolgere l'Organizzazione in tutte le Parrocchie della nostra Diocesi;
2) i quadri dell'Organizzazione;
3) particolare interesse per le Associazioni maschili;
4) le Funzioni del Consiglio Parrocchiale.
Tutti questi punti furono largamente e chiaramente illustrati, talché i presenti compresero l'importanza di questo Apostolato per la rinascita della vita cristiana, e si dichiararono convinti del lavoro da compiere. Brevi parole di chiusura pronunziò Mons. Fedele, Presidente della Giunta, dicendosi lieto per l'efficace convegno.
(dal resoconto della Giunta Diocesana)

associazioni femminili
Riportiamo una notizia sulle associazioni femminili:

"Anche nel campo femminile si vanno moltiplicando le Unioni, e due altre Parrocchie già hanno formato tanto il gruppo Donne Cattoliche, che il circolo della Gioventù, cioè S. Erasmo di Formia e S. Maria di Fondi.
(dai resoconti della Giunta Diocesana)

norme per la costituzione di nuove associazioni parrocchiali


Giova sperare che si vedranno sorgere altre Associazioni mediante l'interessamento dei Consigli Parrocchiali promotori. Avvertiamo però che, prima di venire alle inaugurazioni, occorre l'approvazione dei singoli Consigli Diocesani. I quali al detto scopo invieranno un proprio delegato a constatarne la su sufficiente preparazione"
(da una nota della Giunta Diocesana)

1930: inaugurazione di Circoli in Maranola
Il 4 maggio

"si porta a Maranola per l'inaugurazione del Circolo maschile e di quello femminile della Gioventù Cattolica"41
(dal Diario dell'Arcivescovo)

Di quest'ultimo avvenimento riportiamo la relazione del Segretario della Giunta Diocesana:
"Inaugurazione di Circoli in Maranola - Nella prima Domenica dello scorso mese ebbe luogo l'inaugurazione solenne tanto del Circolo maschile che di quello femminile della Gioventù Cattolica nella Parrocchia di Maranola, sorti per cura e impulso dei M.R.do Arciprete e del suo Economo. Vi partecipò S.E. Mons. Arcivescovo insieme coi Delegati Diocesani, celebrando la S. Messa nella Chiesa Parrocchiale, durante la quale distribuì ai nuovi ascritti la S. Comunione, e in fine consegnando ad ognuno i distintivi, dopo averli benedetti. Tanto in questa Funzione che in quella di chiusura, che ebbe luogo nel pomeriggio, fece sentire la sua fervida parola, tenendo discorsi analoghi e dando a ciascuna Associazione (Uomini, Donne e Giovani dei due Circoli inaugurati) norme pratiche per una vita florida".42
(dalla relazione del Segretario della Giunta Diocesana)

dall'associazione diocesana
Ancora dal Diario:

l'11 maggio Mons. Casaroli "celebra la Messa nella Chiesa della SS.ma Annunziata in, Gaeta, per la Gioventù Femminile Cattolica; (...) distribuisce la Comunione Generale, e infine compie l'ammissione delle nuove socie nei vari drappelli, benedicendo i loro distintivi. (...) Nella sera si porta a S. Giuseppe per un'Ora solenne di Adorazione promossa dagli Uomini Cattolici allo scopo di unirsi in spirito al Congresso Eucaristico di Cartagine.

1930: primo Convegno dei circoli della Gioventù Cattolica maschile
Il 22 giugno si svolge il Primo Convegno dei circoli della Gioventù Cattolica maschile regolarmente formati per addivenire alla Costituzione della Federazione ecco quanto si scrive:

"Adunata dei giovani cattolici della diocesi -
Nella quarta domenica ebbe luogo l'adunata dei giovani organizzati nella Diocesi e vi parteciparono tutti quelli della Città e in buon numero quelli del Forese. La Messa con l'Omelia fu celebrata nel Succorpo della Basilica Cattedrale da Mons. Arcivescovo, e le adunanze furono tenute a S.Giovanni Evangelista, una prima di mezzogiorno, l'altra dopo, presiedute da S.E. e da Mons. Fedele. Parlò con efficacia il Presidente della Federazione dei Circoli di Teano, Sig. Francesco Senese. Si costituì la Federazione Diocesana, e infine tanto Mons. Arcivescovo che Mons. Fedele tennero discorsi di eccitamento ad un maggior sviluppo dell'Organizzazione. Il Convegno ha suscitato vivo entusiasmo e se ne sperano frutti abbondanti"44
(dalla cronaca riportata nel bollettino diocesano)

Terremoto in Irpinia
Nel secondo semestre dei 1930 vediamo l'Azione Cattolica della nostra Diocesi impegnata in varie manifestazioni collettive.
Leggiamo nel diario di Mons. Dionigio Casaroli che:

il 3 agosto "partecipa alla Processione di penitenza fatta, per iniziativa degli Uomini Cattolici, dalla Cattedrale al Santuario della Montagna Spaccata in ringraziamento per la liberazione della Città e Diocesi dal terremoto del 23 luglio scorso (in Irpinia)"

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Sensibilizzazione del Clero sull'Azione Cattolica
Due importanti iniziative sull'Azione Cattolica per il Clero:

"Precedute da fervide preghiere e da preparazione spirituale da parte delle Associazioni Cattoliche e delle case religiose di tutta l'Archidiocesi, si sono svolte nel Seminario Arcivescovile, dall'1 al 6 e dall'8 al 13 settembre 1930, due settimane di Azione Cattolica per il Clero, promosse da questo zelante Arcivescovo Mons. Dionigio Casaroli.
Mons. Agostino Rousset, vice assistente generale della G.F.C.I., diresse e predicò i due turni insieme con D. Giuseppe Merlini prevosto di Peccioli (Volterra) il primo turno e con il Prof. D. Felice Cenci del seminario regionale di Assisi per il secondo.
Si è approvato un programma pratico di lavoro sottoposto all'assistente diocesano Mons. D. Luigi Cavazza."
(dalla cronaca riportata nel bollettino diocesano)

Ecco il programma di lavoro approvato:
"1) Studiare e scegliere in ciascuna parrocchia, gli elementi adatti per le singole organizzazioni; promuovere un corso di formazione religiosa culturale e tecnica da parte di propagandisti in ciascuna parrocchia o almeno in ogni centro di Vicariato e continuare da parte dei vari Assistenti Ecclesiastici la istruzione, giovandosi dei manuali opportuni.
2) Procurare mezzi per i viaggi di propagandisti e dirigenti, cercando che almeno nei primi mesi, il Centro Diocesi sia in grado di assistere con una certa continuità le nascenti organizzazioni.
3) Promuovere l'assistenza collettiva degli inscritti alle sacre Funzioni a la partecipazione alle iniziative ed opere parrocchiali a favorire le Adunanze o Convegni Diocesani (da tenersi almeno semestralmente).
4) Inviare ogni semestre relazione del Centro Diocesi sul lavoro compiuto da parte di organizzazione, con dati statistici, e facendo rilevare le difficoltà incontrate"

1930: pellegrinaggio alla Civita
Diamo il resoconto del Pellegrinaggio alla Civita:

"Nella Domenica 14 Settembre si potè svolgere il primo Pellegrinaggio delle Associazioni Cattoliche maschili e femminili della Città di Gaeta al Santuario della Civita. Era desiderio vivissimo di S.E. Mons. Arcivescovo che, dopo la cessione del Pio luogo, i cattolici del Centro fossero i primi ad accedere colassù raggruppati insieme."
(dalla cronaca riportata nel bollettino diocesano)

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1930: regolare costituzione della Giunta Diocesana
Ed eccoci all'importante tappa del 16 novembre 1930. Leggiamo nel Bollettino:

"Lo scorso Novembre ha segnato per l'Archidiocesi un gran passo in avanti nell'organizzazione dell'A.C. Essendo già pronte le Associazioni delle quattro branche per le rispettive federazioni, queste nei mesi antecedenti (ultima quella degli Uomini il 9 novembre) costituirono i loro Centri diocesani con i relativi Consigli di Presidenza, mentre ogni Parrocchia, regolarmente organizzata aveva fondato i propri Consigli Parrocchiali.
Non rimaneva quindi che venire alla regolare costituzione della Giunta Diocesana e del suo Consiglio di Presidenza. E tutto questo ebbe luogo lo scorso Novembre sotto la direzione di S.E. Mons. Arcivescovo.
Da lui fu nominato il Presidente e l'Assistente Ecclesiastico generale, nelle benemerite persone dei signori Colonnello Cav. Giuseppe Di Macco e Mons. Dott. Salvatore Fedele, i quali furono accolti da tutti molto favorevolmente.
Ora il detto Consiglio di Presidenza si metterà alla direzione di tutta l'Organizzazione e costituirà un segretariato, con ufficio presso la Curia Arcivescovile. E' questo un avvenimento di grande importanza per la Diocesi nostra, che denota tutto il lavoro già compiuto, che lascia buona speranza di un progresso assai lusinghiero...

La Presidenza della Giunta rimane così composta:
Col. Cav. Giuseppe Di Macco - Presidente;
Mons. Dott. Salvatore Fedele - Assistente Ecclesiastico
Prof. Renato TATTA - Vice Presidente;
Sig. Oreste Somma e Sig. Costanzo Guglietta - Per gli Uomini Cattolici;
Geom. Antonio Di Russo e Cap.no Vincenzo Granata - Per la Gioventù Cattolica;
Sig.na Ins. Annunziata Accetta e Sig.na Ins. Maria Risi - Per l'Unione Femminile;
Sig.na Ins. Maria Di Fusco e Sig.na Ins. Vanda Ricci - Per la Gioventù Femminile;
Parr. D. Salvatore Buonomo - Segretario".

(dal resoconto ufficiale pubblicato nel bollettino diocesano)

A seguito della regolare costituzione della Giunta Diocesana è da notarsi un confortante progresso nell'organizzazione anche capillare dell'Azione Cattolica. L'8 dicembre Mons. Casaroli

"si porta a Formia a benedire il nuovo locale delle Associazioni Cattoliche maschili. Quindi sale alla Chiesa Parrocchiale, ed ivi tiene ai fedeli, che la gremiscono, un discorso sulla Immacolata, e solennemente imparte la Benedizione Eucaristica.
"Il giorno 11, assiste nella Chiesa dell'Annunziata ad una Conferenza sull'Azione Cattolica tenuta agli uomini organizzati di Gaeta dal M.R. Dott. D. Giuseppe Iaccarino di Sorrento".
(dal Diario dell'Arcivescovo)

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Corso di Orientamento della GF
L'Arcivescovo il 25

"nella Chiesa della SS. Annunziata in Gaeta, chiude, impartendo la Trina Benedizione e dicendo in privato poche parole di esortazione, il Corso di Orientamento, tenuto per tre giorni alla Gioventù Femminile con importantissime Conferenze sulla preparazione cristiana alla vita e al matrimonio, secondo l'ultima Enciclica del S. Padre, dalla propagandista Sig.na Morani e dal Rev.mo Card. Teol. Alfredo Pulcinelli.

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L'origine del contrasto tra organizzazioni cattoliche e organizzazioni fasciste
Gli anni 30, anni d'impegno per l'Azione Cattolica in tutta l'Italia, sembrano quindi promettere bene anche nella nostra Diocesi. Diciamo "sembra", perché finalmente gli sforzi dell'Arcivescovo Mons. Casaroli sono coronati dal successo organizzativo. Ma, come vedremo, alla prova dei fatti, non è così: le Associazioni sono alle primissime esperienze e, quando si chiederà di perseverare nel lavoro ben iniziato, come in occasione dei contrasti col regime fascista, tutto vacilla, per eccessiva prudenza se non per paura.

Il concordato dell'11 febbraio 1929, art. 43 diceva:

"Lo Stato Italiano riconosce le organizzazioni dipendenti dell'A.C.I., in quanto esse, come la Santa Sede ha disposto, svolgano le loro attività al di fuori di ogni partito politico e sotto l'immediata dipendenza della Gerarchia della Chiesa, per la diffusione e l'attuazione dei principi cattolici".

E' opportuno riportare dal Bollettino del dicembre 1930 alcune delle "Norme per l'Educazione e l'Assistenza Religiosa dei Balilla ed Avanguardisti", proprie di quel periodo dittatoriale da ritenersi, per la loro inosservanza, tra i motivi determinanti il dissidio fascista-cattolico. Queste norme prevedono ad esempio:

1) Nelle domeniche e nelle feste di precetto, elencate nell'art. 11 del Concordato, i giovani saranno lasciati liberi fino alle ore dieci per soddisfare ai doveri religiosi.
2) Per l'istruzione religiosa, il Cappellano dei Balilla e rispettivamente il Cappellano degli Avanguardisti, daranno un corso di lezioni alle quali assisteranno per turno tutti indistintamente i Balilla e gli Avanguardisti. I corsi saranno regolati in modo che ogni giovane possa assistere allo svolgimento completo dei programma annuale, in venti lezioni circa, presso la sede dell'Opera Nazionale Balilla.

Ricordiamo subito che, allora, la S. Messa è celebrata soltanto di mattina. Di qui lo scontento quando, quasi sempre, i giovani non possono adempiere al precetto religioso festivo. Alle proteste dell'Azione Cattolica, pur riconosciuta dalle leggi concordatarie, si rispose con la chiusura dei Circoli Giovanili!
Nella nostra Diocesi il dissidio non è subito avvertito. La vita sembra continuare nel modo consueto.

I fatti del 1931 in diocesi
Ed eccoci in piena crisi per il
dissidio sorto tra il governo fascista e l'ACI.
La S.Sede, allo scopo di tutelarla di fronte al regime, pensò di legare strettamente l'AC alle strutture ecclesiastiche, praticamente inviolabili; a tal fine emanò apposite disposizioni per i vescovi. Ecco le disposizioni impartite riportate dal nostro Arcivescovo:

La Santa Sede, in data 30 maggio p.p., ha disposto:
"1. Gli Ecc.mi Vescovi, dai quali l'Azione Cattolica pel tramite delle rispettive Giunte Diocesane ha sempre dipeso, ne assumono personalmente e immediatamente la tutela e la direzione in armonia alle istruzioni della Santa Sede, emanate.
2. Ai dirigenti, ai quali il Santo Padre desidera giunga la Sua parola di particolare elogio e benedizione, faranno in tutto capo ai rispettivi Ecc.mi Vescovi".
Ora dovendo eseguire il comando della nostra Autorità Suprema, da questo giorno assumiamo personalmente la tutela e la direzione dell'Unione Cattolica di tutta l'Arcidiocesi, e ordiniamo ai Rev.di Parroci di assistere e confortare i loro giovani d'ambo i sessi, che erano organizzati, mantenendoli in unioni strettamente religiose, onde proseguire la loro spirituale formazione (...).
Gaeta, 1 giugno 1931 + DIONIGIO Arcivescovo".

Come immediata ripercussione, il 4 giugno, l'Arcivescovo

"assiste nella Cattedrale alla Messa della Festa dei Corpus Domini e dopo porta il SS.Sacramento nella Processione fatta nell'interno della chiesa, a causa delle circostanze presenti".

E così nei mesi successivi molte manifestazioni celebrative, già di carattere prevalentemente esterno, saranno soltanto di fervida pietà religiosa.
Altra importante testimonianza per la crisi dell'Azione Cattolica è la seguente notificazione dell'Arcivescovo Casaroli emanata il 29 giugno 1931:

"Al Rev.do Clero e al popolo fedele dell'Archidiocesi -
La S. Sede, dopo i recenti dolorosi avvenimenti, aveva ordinato con atto di sapiente consiglio, il massimo raccoglimento nelle solenni manifestazioni del Sacro Culto, giudicandolo necessario per dare ad esse un'impronta tutta devota, onde ricavarne maggiori frutti spirituali in un momento di così dura prova.
Ma purtroppo le nostre popolazioni, che non sono state educate tutte religiosamente al senso della disciplina, ma avvezzate da lungo tempo a quelle manifestazioni esteriori e chiassose, dove la religione si confonde con l'interesse materiale e il divertimento, o almeno, come pretesto, vi serve, non hanno compreso l'aita parola del Capo Supremo della Chiesa, per cui si è avuto quello spettacolo così poco decoroso, che a tutti è noto.
Un tale procedere non torna certo ad onore dei nostro popolo, anzi dimostra quanto sia scarsa la formazione spirituale di esso, e quanto bisogno vi sia d'intensificare l'istruzione della Dottrina Cristiana, unica base di educazione delle coscienze per formarle alla vera virtù.
L'Azione Cattolica aveva appunto questo solo scopo, come lo ha tuttora, e ben possono attestarlo tutti quei Parroci diligenti nel loro dovere, che tale Azione hanno sperimentata. Essa non ha, né può avere, secondo il regolamento datole dalla Suprema Autorità della Chiesa, altro fine che questo, di formare dei Cattolici convinti della propria Religione e più perfetti nell'esercizio delle virtù inerenti. Per questo siamo rimasti dolorosamente, sorpresi nel vederla giudicata diversamente e più addolorati nel subire il provvedimento così grave, che è noto. (...)
Intanto, esortiamo il Nostro Rev.do Clero a proseguire l'Azione con quelle organizzazioni che sono rimaste, e dare ad esse una sempre migliore cognizione delle sante verità della Fede, e a curare altresì con paterno amore la cara gioventù, che ha più gran bisogno d'essere educata sapientemente, secondo i santi principi dei Vangelo, e coltivata coi mezzi salutari della grazia. Il nostro S. Padre, che è il vero Vicario di Gesù Cristo, lo ha comandato con la Sua suprema Autorità; pur raccomandandoci la più illuminata prudenza.
Egli poi si è tanto confortato dinanzi allo spettacolo così grandioso di devote attestazioni venutegli da tutto l'Episcopato Italiano ed Estero, come da tutte le Associazioni Cattoliche, e soprattutto per le preghiere fervide, che si sono innalzate per Lui e per il trionfo della S. Chiesa. Paternamente insiste perché si continui in questa santa comunione di spirito, sperando nella infinita misericordia dei Signore. "Quindi Noi, per il Nostro Ufficio di Pastore dipendente, vivamente raccomandiamo che in tutte le manifestazioni religiose tanto pubbliche, che private, non manchi mai la particolare preghiera per il Sommo Pontefice, e sia più fervida e continuata durante le solennità maggiori di ciascuna Chiesa, promovendo in esse Comunioni Generali e Ore di Adorazione. Per le processioni poi fatte esternamente, dopo che è stato concesso ai Vescovi di giudicare, caso per caso, occorre una domanda a Noi, col motivo ben dichiarato della sua opportunità."

Soltanto nel settembre 1931 si concluderà positivamente per l'Azione Cattolica la crisi sorta fra S.Sede e fascismo, come risulta nel Bollettino Diocesano che riporta in data 8 settembre un telegramma dell'Arcivescovo al S.Padre e la seguente lettera circolare inviava a tutti i Parroci:

"Gaeta, 8 Settembre 1931 -
M. Rev.do Sig. Parroco. La notizia apparsa in questi giorni nei giornali dell'accordo felicemente concluso tra la S. Sede e il Governo della Nazione sulla questione dell'Azione Cattolica, dopo i fatti dolorosi che portarono allo scioglimento dei nostri Circoli Giovanili, Ci ha oltremodo consolati perché la concessione del ritorno alle proprie Associazioni della cara Gioventù Cattolica d'ambo i sessi, dimostra come essa non aveva demeritato per la sua condotta, e infondate erano state le accuse mossegli. Ora che ci è aggiunto a noi dirigenti e ad essa il merito prezioso della dura prova, dobbiamo far riprendere tranquillamente e serenamente l'attività alle mentovate Associazioni, col solito programma, e dare impulso alle altre degli adulti, la cui vita erasi paralizzata dai provvedimento che furono presi in fatto d'incompatibilità con le istituzioni dello Stato. (...) Dalla Nostra Giunta Diocesana, ogni Associazione riceverà quanto prima quelle norme che saranno credute opportune per la riorganizzazione".

Ancora sul clima dopo i fatti del '31
Presidente dei Giovani è nominato Vittorio Cervone, futuro Parlamentare. Una testimonianza di quel periodo particolare ci è data appunto dal Cervone stesso:

"E così siamo alla fine dei 1931. I Circoli di Azione Cattolica sono chiusi: con molta prudenza ci viene detto di non andare alle adunanze. Noi eravamo già attratti dall'Oratorio Salesiano di S.Francesco53 e lì continuammo. (...) La chiusura dei nostro circolo "S. Dionigi" ci fece tenaci nel proposito e se i governanti dell'epoca ci spostarono di sede, essi non ci spostarono di intendimenti. Essi rendendoci clandestini ci fecero prendere il più bel proposito: non mollare più...
Natale 1931. Sui gradini della porta centrale di S. Francesco Don Bertaina, Michele Bissolati, Giulio Barattolo e chi scrive parlavano di dover fondare un'associazione: e ricordo bene le parole di Don Bertaina: "Una associazione, no; ora non si può! Non è prudente! Fonderemo una Compagnia"..." E fu così che perdurando la chiusura ufficiale dei Circolo S. Dionigi di Azione Cattolica, l'11 febbraio 1932 a Gaeta, (...) [quei giovani] costituirono l'Unione Don Bosco... e, quando, fu possibile (maggio 1933), si riprese lì, dai Salesiani, la nostra attività di Associazione Cattolica ... ".

Dalla suddetta testimonianza è da rilevarsi un primo insuccesso della ricostituzione nel dicembre 1931 dell'Associazione dei Giovani Cattolici delle Parrocchie di Gaeta S. Erasmo, giustificativo peraltro dei seguente appello dell'Arcivescovo Mons. Casaroli, anche per analoghe situazioni in altri luoghi dell'Archidiocesi, indirizzato ai Parroci il 1° gennaio 1932:

"Ai miei venerabili Cooperatori nella cura delle Anime. - Nello scorso anno, 5° del nostro spirituale governo, iniziammo la seconda Visita Pastorale con un programma ben delineato, intendendo con esso di rassodare in particolar modo quelle opere di apostolato, che riteniamo le più efficaci a far rifiorire la vita cristiana nelle nostre popolazioni, e che sono il Catechismo e l'Azione Cattolica. Possiamo affermare che in tutte le Parrocchie, dove Ci portammo a compiere questo grave dovere dei Nostro Ministero, le sollecitudini Nostre furono precisamente dedicate a questo importantissimo scopo, e trovammo grande consolazione, dove i Rev.mi Parroci dimostrarono di aver lavorato, e dove Ci presentarono i quadri ben organizzati e numerosi sia dell'uno che dell'altra Organizzazione. In questo nuovo anno di grazia proseguiremo, a Dio piacendo, il nostro apostolato, tanto da raggiungere i due terzi delle Parrocchie della Diocesi. (...)
Ci consta purtroppo che in alcuni luoghi poco si è fatto (...) adducendo il solito motivo della incorrispondenza per parte dei loro fedeli. (...) E facciamo considerare nuovamente a costoro che non vi sono altri mezzi fuori di una ben organizzata Congregazione della dottrina cristiana e delle Associazioni pure ben formate dell'Azione Cattolica per vincere tanto indifferentismo e tanta deplorevole ignoranza dei doveri del cristiano. (...) Ognuno poi si serva ancora dell'efficace aiuto che sono disposti a prestare i nostri dirigenti Diocesani tanto dell'Ufficio Catechistico che della Giunta per l'Azione Cattolica, e da essi avranno le spiegazioni e le norme necessarie e, senza dubbio, la più fraterna assistenza.

La riforma dello statuto per adeguarsi al regime
Ricordiamo che il compromesso raggiunto col fascismo obbligo ad apportate alcune modifiche allo Statuto dell'A.C. che prevedevano, tra l'altro, il passaggio in mano ai vescovi della direzione dell'AC diocesana; mons. Casaroli assumeva direttamente la presidenza al posto di Renato Tatta che diveniva vice presidente.
Ce n'è traccia nel bollettino diocesano dell'epoca:

"29 gennaio [1932] - L'arcivescovo presiede l'adunanza della Giunta Diocesana, dove si prende visione dello Statuto riformato per l'Azione Cattolica"
(dal Diario dell'Arcivescovo)

Il compromesso permise la riorganizzazione e la ripresa dell'Azione Cattolica in tutta l'Archidiocesi dopo lo "sfacelo" dei 1931, grazie anche all'opera incoraggiante e risoluta dell'Arcivescovo Casaroli.

[ continua... ]


Adunanza dei Presidenti parrocchiali
E' del 2 maggio 1932 il seguente avviso urgente:

"Nella prossima Domenica 8 Maggio vi sarà nell'Episcopio di Gaeta la prima Adunanza generale dei Presidenti di tutti i Consigli parrocchiali dell'Azione Cattolica dell'Archidiocesi, dalle ore 10 alle 12, per la nomina dei due Rappresentatiti, che debbono entrare nella Giunta Diocesana. Si pregano i MM. RR. Parroci ad avvertirli, esortandoli a non mancare.
+ DIONIGIO Arcivescovo".

Mons. Casaroli tiene l'annunciata adunanza in Episcopio dei Presidenti dei Consigli Parrocchiali per l'Azione Cattolica dell'Archidiocesi l'8 maggio 1932, dopo aver presieduto il giorno prima quella dei Consiglio di Giunta Diocesana "per stabilire le norme da osservarsi nell'assemblea che si tiene il giorno seguente".
Dell'opera svolta dall'Arcivescovo in Diocesi e della detta riunione riportiamo la relazione:

"Dopo la nota sospensione che portò vero sfacelo in quasi tutte le Associazioni, specialmente poi in quelle appena nate, si è ora ripreso il lavoro di riorganizzazione in ogni piaga con novello vigore.
Per l'incoraggiamento e la fermezza dell'Ecc.mo Mons. Arcivescovo che ha voluto presiedere personalmente la direzione di tutta l'azione, si sono ormai costituiti i Consigli Parrocchiali dovunque, e fra breve la Giunta Diocesana sarà completata nei suoi membri. Già tre branche hanno formato i loro Centri direttivi, i quali stanno spiegando lodevolmente la loro attività manca solo quello degli uomini, essendovi stata maggior lentezza nella ricostituzione dei loro organismi, ma anche questi sono ora in numero da poter regolare la loro posizione giuridica.

Riuscì molto numerosa l'adunanza generale dei Presidenti dei Consigli Parrocchiali tenuta in Episcopio nel giorno 8 maggio. Quasi i due terzi (circa trenta) erano presenti, e Mons. Arcivescovo tenne loro una chiara istruzione sulle attività che i Consigli debbono spiegare a seconda della posizione in cui ora si trovano, lasciando in tutti una persuasione della grande bontà e necessità dell'Azione Cattolica in questi tempi, e insieme inducendoli al proposito di dedicarsi subito a questa benefica organizzazione.
Infine elessero i due loro rappresentanti per la Giunta Diocesana, che furono il Cav. Prof. Tuccinardi Francesco, Presidente del Consiglio Parrocchiale di S.Giovanni in Formia, e il maestro Velletri Xenis, Presidente di quello di S.Maria in Fondi.
In questo mese verrà nominato pure il Presidente della Giunta e formato il Consiglio di Presidenza secondo le prescrizioni dello Statuto. Ora non resta che proseguire e ricomporre le Associazioni, dove si erano disgregate, e a formarle nelle parrocchie che ancora non sono mai esistite; in queste però debbono i Consigli procedere con grande cautela e una buona preparazione prima di erigerle, ricordando che dopo il loro lavoro, occorre sempre anche quello di controllo dei Presidenti dei Centri Diocesani, e nessuna Associazione sarà riconosciuta senza l'approvazione dei suddetti, come non entreranno a far parte dell'Organizzazione Diocesana, e quindi anche Nazionale, quelle Associazioni che non si sono messe in regola col tesseramento, il quale è assolutamente necessario per la vita feconda e ordinata dell'Azione Cattolica."
(dalla cronaca riportata nel bollettino di giugno 1932)

Resoconto ufficiale dell'anno 1932
E' di particolare importanza la relazione riepilogativa del lavoro compiuto nel 1932 approvata nella riunione della Giunta Diocesana del 27 gennaio 1933 ed inviata alla Giunta Centrale. Eccone il testo.

"L'Ufficio provvisorio di Presidenza della Giunta Diocesana, sotto l'alacre impulso di S.E. Mons. Arcivescovo che ne ha personalmente la direzione, ha raccolto, nell'anno or ora decorso, frutti non indifferenti.
Anche se, infatti, il movimento diocesano dell'A.C. non ha numericamente avuto sviluppo considerevole, questo di buono ha raggiunto - indice e sicura promessa di domani - che nell'animo della maggior parte ha fatto penetrare la persuasione della necessità, bellezza ed efficacia di questa A.C.
Una prova se ne ebbe l'8 maggio, quando, circa trenta Presidenti di Consigli Parrocchiali della Diocesi si radunarono in Episcopio dove, dopo aver devotamente assistito alla Santa Messa celebrata dallo stesso Ecc.mo Presule, ascoltarono attentamente quanto circa il movimento nostro loro si diceva; e dalle loro osservazioni e dalle loro proposte si potè constatare che davvero il terreno per la semina è maturo.
Consolanti sono pure le notizie che si raccolgono dalle relazioni avute dalle Associazioni esistenti, non solo circa l'attività interna delle stesse e la riuscita celebrazione delle date storiche nella famiglia dell'A.C.: la festa dell'Immacolata, quella del Papa, la giornata pro "Università Cattolica del Sacro Cuore", quella a beneficio delle Missioni, la festa della tessera, quella del Parroco, ecc.; ma anche circa la partecipazione dei nostri associati ai pellegrinaggi, tenuti a Roma nello scorso novembre, della Gioventù e degli Uomini Cattolici; l'uno e l'altro riusciti imponenti per numero, pietà e disciplina, e conclusi l'uno e l'altro attorno alla Tomba del Principe degli Apostoli e ai piedi del Vicario di N.S. Gesù Cristo.
Uno dei passi importanti a cui si è addivenuto, è stata pure la costituzione del Consiglio Diocesano U.C. il solo che mancasse, perché il quadro fosse completo. S.E. Mons. Arcivescovo, ha voluto nominare Presidente il Prof. Renato Tatta.
E' stato chiuso l'anno con quello che può dirsi corona di tutto: la organica costituzione della Giunta Diocesana, il centro promotore e coordinatore di tutto il movimento della Diocesi, organo che fino ad oggi aveva funzionato solo provvisoriamente.
L'Ufficio di Presidenza della Giunta è quindi ora così costituito dal 18 scorso dicembre:
Presidente ed Assistente Eccl. S.E. Mons. Arcivescovo Casaroli;
Vicepresidente Prof. Renato Tatta;
Tesoriere Cav. Francesco Tuccinardi;
Segretario Parr. Salvatore Buonomo.
Si coglie questa occasione per ricordare a tutte le Associazioni di A.C. il dovere ch'esse hanno di corrispondere, per quanto possa loro occorrere, unicamente attraverso il Sig. Presidente del Consiglio Diocesano del proprio ramo (Uomini, Donne, Giovani, Giovanette), se non vogliono che la loro corrispondenza abbia a rimanere inevasa".



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L'Anno Santo del 1933
Secondo l'era ufficiale, ricorre nell'anno 1933 il XIX Centenario della grande Opera dell'umana Redenzione compiuta dal Divin Verbo Incarnato. E perciò viene disposto il Santo Giubileo dal 2 aprile 1933, Domenica di Passione, fino al 2 aprile 1934, seconda festa di Pasqua.
L'avvenimento impegna sensibilmente l'Azione Cattolica ormai in pieno sviluppo in tutta la nostra Archidiocesi.
C'è per Gaeta un motivo in più perché l'Anno Giubilare segna anche il XIX Centenario della Montagna che, secondo la tradizione, si aprì in Gaeta alla morte di Cristo.
Inoltre è nelle intenzioni di Mons. Casaroli, di tenere in autunno, dopo il completamento della sua seconda Visita Pastorale, il sinodo Diocesano che non ha avuto più luogo dopo quello indetto da Mons. Carlo Pergamo nell'anno 1779.

Anno Santo: Le indulgenze per i soci di AC
Con Rescritto del 7 giugno 1932 della S. Penitenzieria Apostolica vengono concesse agli iscritti all'Azione Cattolica le seguenti indulgenze da lucrarsi alle consuete condizioni:

Parziale di trecento giorni in favore degli Assistenti Ecclesiastici per ogni opera di apostolato a vantaggio dell'A.C.; dei dirigenti e soci quando compiranno qualche opera per l'A.C. o parteciperanno a riunioni, istruzioni e conferenze di A.C. ed ogni volta che attenderanno alla meditazione quotidiana per almeno un quarto d'ora; di cento giorni in favore dei Dirigenti e soci che indosseranno tutto il giorno il distintivo dell'organizzazione cui appartengono;
Plenaria per gli Assistenti e Vice Assistenti Generali e Diocesani, per i Dirigenti e Soci, ai termine dei SS. Esercizi e corsi di cultura, di propaganda e di adunanze diocesane o di plaga, purché si chiudano con un'opportuna cerimonia religiosa con S. Messa e Comunione Generale; per i Dirigenti e Propagandisti, due volte al mese, se svolgeranno e terranno istruzioni nel giorno dell'aggregazione o della rinnovazione della tessera; una volta al mese, alla chiusura del ritiro mensile; se, rispettivamente, per l'intero mese avranno atteso alla meditazione quotidiana almeno per un quarto d'ora, avranno frequentato la confessione settimanale, avranno ricevuto ogni giorno la S. Comunione, avranno frequentato regolarmente le adunanze dell'Organizzazione alla quale appartengono; nelle seguenti feste: Natale, Epifania, Pasqua, Ascensione, Corpus Domini, S. Cuore di Gesù, Pentecoste, Immacolata, Annunciazione, Assunzione, S. Giuseppe, S. Pietro Ap., S. Francesco d'Assisi, Tutti i Santi, SS. Patroni delle singole Organizzazioni Nazionali e S. Patrono di ciascuna Associazione Parrocchiale; se prenderanno parte ai suffragi per le anime dei defunti Assistenti, Dirigenti e Soci dell'A.C.

[ continua... ]


L'oratorio Salesiano diventa centro diocesano dei giovani
Di portata storica è la costituzione di un'unica Associazione di AC dei giovani delle parrocchie di Gaeta accentrata presso l'Oratorio Salesiano a S.Francesco. Per volere dell'Arcivescovo i Presidenti e gli Assistenti ecclesiastici di essa diventano anche dirigenti della Gioventù Cattolica diocesana.

"Carissimo amico, domani 23 (maggio), alle ore 15.15 fino alle ore 20 vi sarà la prima mezza giornata di ritiro spirituale e sabato, con lo stesso orario, vi sarà l'altra mezza giornata. Il motivo della seconda giornata di ritiro tu già lo sai: è per la nostra entrata nell'Azione Cattolica".
(dalla lettera d'invito)
Il 28 maggio l'Arcivescovo "celebra la S. Messa nel Tempio di S. Francesco per l'ammissione di 39 giovanetti nell'Oratorio Salesiano nelle Organizzazioni della Giov.Catt. in qualità di aspiranti, assistiti e diretti dal P. Salesiano D.Bertaina. Rivolge al Vangelo e alla fine della Messa discorsi assai istruttivi ai neo organizzati e poi consegna a ciascuno la tessera di iscrizione e li benedice".
(dal Diario dell'Arcivescovo)

L'Oratorio Salesiano di Gaeta diventa così Centro Diocesano della Gioventù Cattolica maschile ed ivi annualmente si svolgeranno fino agli anni '40 le gare di cultura religiosa di tutte le Associazioni dell'Archidiocesi.
dalla diocesi
Il 9 marzo successivo l'Arcivescovo nel presiedere l'adunanza del Consiglio della Giunta Diocesana "dà opportune disposizioni per la giornata in favore dell'Università del SS. Cuore".
Il 12 "celebra la Messa per gli Ascritti alle Associazioni Giovanili Cattoliche delle Scuole Medie dell'Archidiocesi, i quali vogliono onorare insieme il loro Protettore S. Tommaso d'Aquino. Al Vangelo tiene loro un'appropriata Omelia e al Communio li ammette alla S. Mensa. Dopo tiene la solenne adunanza, in cui parlano del gran Santo un giovanetto studente e un Professore, membro della Giunta Diocesana, e conchiude, prendendo da essi la spunto, per una efficace esortazione morale".
Il 18 "nella sera si porta alla Sede Centrale delle Associazioni Femminili Cattoliche presso le Suore dell'Annunziata, dove ha avuto luogo un corso di lezioni per le Dirigenti della Diocesi, tenuto dal Rev.mo Vice-Assistente Generale Mons. Giuseppe Borghino di Saluzzo, e dalla Delegata per il Mezzogiorno Signorina Cosettino.

La morte di mons. Fedele
Nell'adunanza del Consiglio della Giunta Diocesana dell'11 aprile Mons. Casaroli

"commemora il suo [già] Presidente, il degnissimo Mons. Dott. Salvatore Fedele, testè defunto e vuole che le Associazioni Cattoliche gli offrano suffragi speciali nella Trigesima"64.

Leggiamo nel Necrologio diocesano:
Il 1° Aprile scorso passò a miglior vita l'Ill.mo e Rev.mo Mons. Salvatore Fedele, Protonotario Apostolico e Canonico Teologo della Basilica Cattedrale.
Di lui così scrive l'Osservatorio Romano. "È stato una figura nobilissima di Sacerdote, di studioso, di cittadino. Nei vari e non sempre facili uffici da Lui tenuti, come Parroco della Cattedrale, come Vicario Generale, come Presidente della Giunta Diocesana dell'Azione Cattolica, e specialmente come Rettore del Seminario Diocesano, ha lasciato sempre e dovunque una luminosa impronta di sapienza e di bontà".

Celebrazione del decennale degli uomini cattolici in Italia
Il 23 aprile 1933 gli Uomini Cattolici della Diocesi si ritrovano a Gaeta per celebrare il Decennale della loro istituzione.

"Nella Domenica in Albis dall'Unione Uomini Cattolici dell'Archidiocesi si è commemorato solennemente il Decennio di vita dell'istituzione, fatta dal Regnante Pontefice, come quarto ramo dell'Azione Cattolica. Il Consiglio della Giunta Diocesana aveva nella settimana antecedente rinnovato l'invito in forma ufficiale a tutte le Unioni regolarmente formate, e comunicato il programma stabilito per la manifestazione.
Non ostante l'intemperie di quel giorno, intervennero circa un centinaio di soci tesserati da Gaeta, Formia, Itri e Fondi, i quali alle 9,30 radunati nel Succorpo della Basilica Cattedrale, ascoltarono la S. Messa e l'Omelia di S.E. Mons. Arcivescovo.
Subito dopo si ebbero due adunanze, una dei soli Dirigenti e Assistenti Ecclesiastici in una sala dell'Episcopio, e l'altra per tutti nel Salone situato accanto alla Biblioteca del Seminario, con intervento dei seminaristi più adulti. In ambedue le riunioni, dopo le opportune relazioni tenute dal Presidente Prof. Renato Tatta, parlò con grande efficacia il Comm. Rag. Augusto Rovigatti, inviato dal Presidente Generale della A.C.I., ricordando tutto il magnifico lavoro di 10 anni e dimostrò con molta chiarezza tutto quello che si richiede per raggiungere lo scopo inteso dal S. Padre nei frequenti discorsi da Lui tenuti".
(dal resoconto pubblicato nel bollettino diocesano)

Appello per il quotidiano cattolico
In data 1° giugno 1933 l'Arcivescovo pubblica il seguente appello:

"Siamo certi che il nostro Ven.le Clero avrà notato il nuovo appello lanciato ai Cattolici d'Italia dalla Direzione Generale dell'Azione Cattolica a favore della stampa nostra quotidiana, e ratificato dal S. Padre nel modo più efficace con la Lettera dell'E.mo Card. Pacelli suo segretario, al Comm. Ciriaci, presidente del l'Ufficio Centrale dell'A.C.I., nella quale approva che sia estesa a tuffa l'Italia la celebrazione di una Giornata del Quotidiano Cattolico, e che in essa chiesto l'obolo a tutto il popolo credente.
(Appello dell'Arcivescovo pubblicato nel bollettino di giugno 1933)

[ continua... ]


Pellegrinaggio della diocesi a Roma per l'anno santo
Del 1° luglio è l'avviso che segue riguardante il Pellegrinaggio Diocesano a Roma per il Giubileo straordinario della Redenzione:

"Il Consiglio direttivo della Giunta Diocesana per l'Azione Cattolica, invitata da quella Centrale di Roma, (...) ha stabilito di tenere il Pellegrinaggio nella prima settimana del prossimo Settembre e precisamente nei giorni 4, 5, 6. Nel corrente luglio, a mezzo di circolare avvertirà i RR. Parroci e le Associazioni Cattoliche delle modalità e della spesa occorrente per ogni pellegrino. Intanto si pregano i RR. Parroci ad iniziare la propaganda, avvisando i fedeli che le condizioni saranno presso a poco come quelle degli altri pellegrinaggi organizzati nel passato per il medesimo scopo".

Riportiamo ora l'esortazione arcivescovile e il programma.

"E' giunta anche per noi l'epoca propizia di compiere il Pellegrinaggio all'eterna città, onde poter lucrare l'Indulgenza del grande Giubileo concessa in felice ricordo dei 19° Centenario della Redenzione... (...)
Oh! rinnoviamo adunque i magnifici spettacoli degli ultimi Giubilei, tanto per il numero dei pellegrini, che per la fervida pietà, procurando anzi di superarli ora che l'organizzazione dei cattolici e più ricca di elementi fattivi che possono efficacemente concorrere alla buona riuscita. Noi, dal canto nostro, saremo ben lieti di accompagnarvi e incoraggiarvi col Nostro esempio e con la Nostra parola..."
(dall'esortazione dell'Arcivescovo)

Leggiamo il programma come contenuto nell'invito del Comitato diocesano per l'Anno Santo:

Alle belle parole di esortazione del nostro Pastore ogni commento è superfluo. Dalle alture selvose di Pastena ai paesi bagnati dal Liri, dalla piana, di Fondi alla conca di Petrella, rispondano i diocesani all'appello, così come sempre hanno saputo fare.

Ecco ora il PROGRAMMA.

Il Pellegrinaggio si effettuerà nei giorni 5, 6 e 7 del prossimo settembre, con partenza da Formia la sera del 4. Il programma dettagliato delle visite giubilari sarà concordato e trasmesso appena l'organizzazione del Pellegrinaggio dara agio di poterlo fare; in ogni modo sarà fatto noto non meno di 10 giorni prima della partenza.

CONDIZIONI -
1°) Possono prendervi parte tutti i cattolici della Diocesi dell'uno e dell'altro sesso.
2°) Le prenotazioni, raccolte dai singoli MM. Rev. Parroci, saranno fatte tenere al Segretario della Giunta Diocesana, non oltre il 20 agosto.
3°) Gli alloggi col vitto saranno presso Case o Istituti Religiosi.
4°) Le categorie dei partecipanti sono due: a) Una prima, con camera a solo, L. 125; b) Una seconda, in camere da più letti o in camerate, L. 110. Tale somma dà diritto al viaggio di andata e ritorno in 3a classe da Formia a Roma, al vitto ed alloggio per i tre giorni di permanenza in città, alla tessera, al distintivo, al libretto del pellegrino, ai viaggi in autobus dalla stazione agli alloggi, dagli alloggi alla stazione, e a quelli per le visite giubilari alle varie Basiliche. Il vitto è così composto: Colazione: caffé-latte e pane; Pranzo: minestra asciutta o in brodo, carne o pesce con contorno, frutta oppure formaggio, un quarto di vino e pane. Cena: come il pranzo.
5°) Per comodo di coloro i quali volessero usufruire dei benefici del Giubileo, rimanendo liberi per i soli pasti, si è fissata una quota di L. 75 che dà diritto a tutto, meno che al vitto.
6°) Per i partenti da paesi dislocati lungo la linea ferroviaria, sarà tenuto conto della differenza in meno del viaggio.

Dell'avvenimento riteniamo utile riportare alcuni resoconti:

"Mons. Casaroli il giorno 4 settembre si porta a Roma col Pellegrinaggio Diocesano per l'acquisto del Giubileo"; il 6 "celebra nella Basilica di S. Pietro per i pellegrini"; il 7 "nella Basilica stessa insieme con i pellegrini assiste alla Santa Messa celebrata dal Santo Padre. Nella sera si reca coi medesimi all'udienza data dal Papa nella sala delle Beatificazioni ad undici Pellegrinaggi tutti di Diocesi Italiane"70.
(dal Diario dell'Arcivescovo)

"Il Primo Nostro Pellegrinaggio Giubilare non ostante le previsioni ultime, che parevano pochissimo promettenti, pure ha ottenuto un esito soddisfacente e dobbiamo renderne grazie al Signore, anche perché durante i tre giorni di permanenza a Roma larga e stata l'assistenza e non sono mancate le consolazioni. I partecipanti raggiunsero all'ultimo momento il bel numero di circa trecento, e ciò per l'abbondante concorso delle tre Parrocchie della zona di Fondi, e cioè di S. Maria in Piazza in città, di Lenola e di Sperlonga... (...) Se tutti i paesi della Diocesi avessero seguito l'esempio della Città, nostro Capoluogo, e delle tre Parrocchie nominate, avremmo dato anche noi a Roma il magnifico spettacolo di fede dimostrato, con vera edificazione ed ammirazione generale, dalle tante città, italiane e straniere, le quali hanno portato un numero straordinario di fedeli, manifestando di aver compreso l'importanza speciale di questo Anno Santo come ebbe ad attestarlo con commossa compiacenza il S. Padre, nella grande udienza del 7 settembre.
Tuttavia avemmo pure il conforto di udire in quella privata (16 settembre) concessa a Noi personalmente il suo Paterno compiacimento per la nostra manifestazione e però comprendemmo il desiderio vivissimo che egli nutre, perché molti altri approfittino di questa generosa misericordia del Signore.
In seguito a tale fervente e santo desiderio sentiamo pertanto il dovere di esortare i Nostri carissimi Parroci, i quali non riuscirono a corrispondere al primo appello, affinché s'adoperino con maggior premura assecondare l'altro che ora a tutti rivolgiamo caldamente al medesimo scopo. Ci sembra che alla fine di novembre non debba riuscir difficile organizzare un secondo Pellegrinaggio, e tanto più, se per risparmio di spese, si ridurrà di due soli giorni, onde favorire specialmente i meno abbienti. Noi ci dichiariamo assai felici di accompagnare anche questo secondo, qualora pero raggiunga almeno cento aderenti.
Al Consiglio della Giunta Diocesana affidiamo pure l'incarico di prepararlo e di dirigerlo, sicuri che vi darà tutto l'impegno per la maggior gloria di Dio, come fu fatto per il primo. A tutti quelli che si adopereranno per la felice riuscita impartiamo di cuore la Pastorale Benedizione.
Gaeta, 1 ottobre 1933 + DIONIGIO Arcivescovo ".

[ continua... ]


Esercizi Spirituali per giovani
Il 28 settembre Mons. Casaroli

"celebra nella chiesa di S. Francesco per i giovani delle Associazioni Cattoliche Diocesane ivi raccolti per compiere tre giorni di S. Esercizi, poi tiene loro un discorso di occasione e di introduzione"; il 30 "si porta nel pomeriggio a tenere i discorsi di chiusura del triduo di Esercizi Spirituali fatti dai giovani cattolici presso l'Istituto Salesiano, e imparte loro solennemente la trina Benedizione col SS.mo Sacramento.
(dal Diario dell'Arcivescovo)

[ continua... ]


Disposizioni per il nuovo anno associativo (1933)
Con proprio atto in data 10 ottobre mons. Casaroli, tra l'altro, prescrive:

"Nel mese corrente in ogni Parrocchia si deve riprendere il lavoro rimasto sospeso, in causa delle vacanze estive oppure delle maggiori occupazioni di carattere agrario, tanto per l'Azione Cattolica, quanto per l'istruzione catechistica da compiersi nei giorni festivi.
Per la prima, dove le associazioni esistono regolarmente si deve preparare subito il nuovo tesseramento e curare lo sviluppo migliore dell'organizzazione. Spetta al Consiglio Parrocchiale questo lavoro di riordinamento, vigilando affinché ognuno dei gruppi in preparazione funzioni a norma dello Statuto.
Dove poi vi sono solamente dei gruppi in preparazione non ancora tesserati, s'adoperino i Consigli Parrocchiali che in questo caso debbono esistere come organi promotori per farli raggiungere la formazione sufficiente, onde vengano quanto prima aggregati al movimento, e all'uopo si avvalgano del Consiglio della Giunta Diocesana, il quale deve giudicare in merito.
Avvertiamo poi che la Giunta Diocesana stessa per nostra ingiunzione farà, mediante la sua presidenza, una visita a tutti i Consigli Parrocchiali per controllare il loro funzionamento e giovarli nella esplicazione del loro importante mandato.

[ continua... ]


Corso di perfezionamento della GF
Un corso di perfezionamento è tenuto a Formia per le Associazioni delle Giovani Cattoliche dalla Delegata Regionale, chiuso il 21 ottobre 1933 con una funzione religiosa nella chiesa di S. Teresa, dopo la quale Mons. Casaroli "eccita tutti a profittare degli insegnamenti avuti".

[ continua... ]


Convegno del Clero
Al termine della 2a Visita Pastorale della Diocesi, Mons. Casaroli decide per dicembre di radunare tutti i sacerdoti della diocesi per il Convegno del Clero. Inoltre decide di stabilire un altro incontro sul tema particolare dell'AC.

"Certo nessuno ormai può negare che ai tempi presenti, il nostro maggior impegno si deve rivolgere particolarmente all'istruzione religiosa e all'Azione Cattolica, essendo questi i due bisogni più assillanti per la vitalità della Chiesa, come in insistentemente va ripetendo il Sommo Pontefice...
Questa giornata già venne fissata (...) ora veniamo a confermarla aggiungendovi l'altra che riguarda l'Azione Cattolica, e sarà il 14 prossimo... Vogliamo che il Clero, particolarmente in cura d'anime, sia presente ad ambedue, salvo solo un ostacolo grande, perché appunto riteniamo necessario il Convegno.
Dal nostro palazzo Arcivescovile il 1° dicembre 1933 - + DIONIGIO Arcivescovo (9).
(dalla nota di indizione dell''Arcivescovo)

Dal resoconto dettagliato della giornata diocesana, definita "di Catechismo e di Azione Cattolica ", riportiamo quanto riguarda la cooperazione dell'Azione Cattolica nell'insegnamento della Religione:
"L'Arciprete Iovane riferisce sui mezzi che deve fornire l'A.C per ravvivare l'insegnamento catechistico. Dopo aver lamentato lo stato deplorevole della cultura religiosa, anche in quelli che stanno vicini alla Chiesa, accenna alle conseguenze che da esso provengono e penetrano in tutte le manifestazioni della vita morale. L'opera dell'insegnamento trova il più prezioso aiuto nelle Associazioni di A.C. dove sono formate le menti con speciali corsi di cultura, e nutriti gli spiriti di soda pietà, in modo che dove non giunge lo zelo dei Sacerdoti, supplisca l'aiuto di questi laici a lavorare per la causa di Cristo e delle anime.
La seduta pomeridiana che si apre alle ore 14 è destinata all'A.C. L'argomento è trattato personalmente con piena competenza dallo stesso Mons. Arcivescovo che dilucida magistralmente tutto ciò che è indispensabile di conoscere per il modo di organizzarla nelle varie branche, a cominciare dal Consiglio Parrocchiale, e facendo la statistica diocesana delle Associazioni esistenti.
Quale Delegato del Consiglio Superiore di Roma, parla l'ingegnere Negroni che si trattiene in modo particolare sull'organizzazione della Gioventù Maschile, specie degli Aspiranti, riscuotendo generali approvazioni.
Sono presenti anche il Prof. Tatta, Presidente Diocesano dell'Unione Uomini e Vice Presidente della Giunta, ed il Geometra Di Russo, Presidente Diocesano della Gioventù Maschile... Il lavoro della memoranda giornata si chiude alle ore 16 con le preci di rito"

1934: Assemblea dei dirigenti dell'AC dell'Archidiocesi
Dopo una adunanza anticipata del Consiglio della Giunta Diocesana (1 febbraio 1934), Mons. Casaroli presiede successivamente (18 febbraio) l'Assemblea dei dirigenti dell'Azione Cattolica dell'Archidiocesi, di cui riportiamo l'importante cronaca:

"Nel giorno 18 febbraio ebbe luogo in Episcopio l'Assemblea dei Dirigenti dell'Azione Cattolica Diocesana indetta dal Consiglio della Giunta per il resoconto annuo.
Da tutti i centri, dove esistono le Associazioni regolarmente costituite, vennero i Presidenti dei Consigli Parrocchiali ed anche di qualche singola Unione, cosicché i radunati furono più di 40 e d'ambo i sessi.
S.E. celebrò nella cappella grande dell'Episcopio alle 9.15 per tutti i suddetti che s'accostarono infine alla S. Comunione, mentre al Vangelo avevano ricevuta una particolare istruzione con accenti fervorosi.
Poscia in una sala attigua si tenne il convegno che si svolse con questo ordine: il Vice Presidente della Giunta, Prof. Tatta Renato, fece la prolusione con chiare e persuasive constatazioni sul lavoro compiuto e da compiersi. Seguì la relazione del Segretario Parr. D. Salvatore Buonomo, che riportò il quadro attuale dell'Organizzazione, il quale, sebbene non ancora promettente, come si vorrebbe, pure lo disse in via di rilevante progresso. Dopo prese la parola l'Assistente del Centro Donne Cattoliche, Mons. Luigi Cavazza, che rilevò alcune negligenze da parte delle Associazioni Femminili, facendo raccomandazione per una maggiore disciplina, onde ritrarre frutti più benefici. Infine s'alzò Mons. Arcivescovo, che fungeva da Presidente dell'Assemblea, il quale, raccogliendo con breve sintesi tutte le cose migliori dette dai tre oratori, ebbe parole di elogio per quelle Parrocchie che hanno ottemperato ai suoi vibranti appelli e tengono Associazioni floride, e mostrò vivo dolore per le trascurate e dormienti, facendo rilevare lo scarso zelo dei Parroci...
Si congratulò in modo speciale coi membri della Giunta per il lavoro assiduo ed intelligente, e dichiarò esser venuto il momento di rinvigorirla e affermarla secondo le regole dello Statuto Generale ultimamente riformato e ciò con le regolari nomine che ancora mancano, e con la formazione dei vari Segretariati nelle forme volute dal Centro massimo.
Recitato l'Agimus si portarono tutti all'attigua Cappella, dove venne impartita la Benedizione col SS. Sacramento, e cosi l'adunata si sciolse76"
(dalla cronaca riportata nel bollettino del marzo 1934)

1934: di nuovo un laico presidente dell'AC
Dal diario dell'Arcivescovo apprendiamo che:

Il 28 presiede l'adunanza della Giunta Diocesana per l'A.C. a cui presenta il nuovo Presidente nella persona del Prof. Renato Tatta, docente del Ginnasio e Liceo di Formia"

Si conclude così il periodo d'emergenza e di ripresa, seguito alla crisi del 1931, con il passaggio della presidenza diocesana dell'Azione Cattolica, tenuta direttamente dall'Arcivescovo per tre anni, ad un laico, il secondo dopo il Col. Cav. Giuseppe Di Macco nominato, come sappiamo, il 16 novembre 1930.

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La crociata per la santificazione delle feste
L'Arcivescovo Casaroli invita, in agosto (1934), tutte le Associazioni sparse nella Diocesi

"a dare la loro opera con vero slancio di fede, per chiamare all'osservanza del terzo comandamento di Dio, i moltissimi trasgressori che invadono purtroppo l'Italia seguendo le iniziative del Prof. Amedeo Balzaro, fervido apostolo di Verona, e raccomanda di unirsi alla Crociata indetta dalla Giunta Direttiva dell'A.C.I."

[ continua... ]


1934: il Sinodo diocesano
Nei giorni 10 ed 11 ottobre Mons. Casaroli

"presiede le adunanze preparatorie al Sinodo Diocesano nell'aula magna del Seminario Arcivescovile e dal 14 al 16 le Sessioni Pubbliche Sinodali.

Ma dello storico avvenimento, riguardante anche l'Azione Cattolica, riportiamo la cronaca da "L'Avvenire d'Italia" del 21 ottobre 1934:

"Come era stato annunziato, nei giorni scorsi ha avuto luogo la solenne celebrazione del Sinodo Diocesano, secondo il prescritto Cerimoniale, nella nostra Basilica Cattedrale... S.E. Mons. Arcivescovo ha voluto che si tenesse l'assemblea generale della F.A.C.I. per la rinnovazione delle cariche sociali e per una più intensa penetrazione tra il Clero; che si parlasse dell'Azione Cattolica, per una sempre maggiore comprensione e diffusione delle sue Associazioni in Diocesi... Durante l'ultima seduta, Mons. Valente, Segretario del Sinodo, si è fatto interprete dei sentimenti di tutto il Clero, attraverso un caldo indirizzo di ringraziamento e lode al solerte Pastore; e S.E. Mons. Arcivescovo, prima di benedire e chiudere il Sinodo, col solenne canto del Te Deum, ha rivolto ai presenti la sua commossa parola, ringraziando, incoraggiando, esortando e dicendosi infine contento, perché il Sinodo, che tante trepidazioni aveva suscitate nel suo animo, si chiudeva cosi bene e serenamente, per la grazia di Dio. della sua Immacolata V. Madre, dei SS. Erasmo e Marciano, Protettori della Diocesi, e dei SS. Carlo Borromeo e Roberto Bellarmino, Patroni dello stesso Sinodo."

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Costituire l'AC in ogni parrocchia (1935)
Nell'indirizzo del Capodanno 1935 l'Arcivescovo Mons.Casaroli ricorda, tra l'altro, che

"con la prossima promulgazione delle Costituzioni del nuovo Sinodo, tutte le Associazione di Azione Cattolica devono essere organizzate, valendosi della collaborazione dei Dirigenti Diocesani ben disposti a favorirle"

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dalla diocesi
Il 28 gennaio 1935 il Presule

"riceve il delegato d'ispezione del Consiglio Superiore della Gioventù Cattolica Nazionale, D. Francesco Bertoncello di Padova, e dopo l'adunanza delle Presidenze delle Associazioni Diocesane - con a capo l'intero Centro Direttivo - riceve gli Assistenti Ecclesiastici partecipanti e rivolge a tutti parole di vivo eccitamento a proseguire nel corrente anno con sempre maggiore slancio nella loro santa propaganda81".
A marzo, il giorno 17, Mons. Casaroli "presiede l'adunanza della Giunta Diocesana per il rendiconto dell'Azione Cattolica svolta nel 1934. Esorta a proseguire nel buon lavoro dopo aver visto il programma delle opere per l'anno in corso".

gara di cultura religiosa
Riportiamo una relazione sull'esame di cultura religiosa fra le Associazioni di Gioventù Femminile di A.C. relativa all'anno 1935:

"Il 15 giugno c.a., a norma delle disposizioni su "Squilli di Apostolato" di maggio e giugno, lanciate dal Consiglio Superiore di G.F di A.C., si è dato corso all'esame di cultura religiosa nelle Associazioni come appresso:
- S. Giovanna d'Arco della Parrocchia S. Giacomo in Gaeta P.S.
- S. Cecilia della Parrocchia S. Cosma e Damiano in Gaeta P.S.
- S. Agnese della Parrocchia S. Carlo Borromeo in Gaeta P.S.
- S. Agnese della Parrocchia S. Erasmo in Formia
- S. Cecilia della Parrocchia S. Giovanni Battista (Formia)
- S. Agnese della Parrocchia della Parrocchia S. Maria Maggiore (Fondi)
- S. Teresa del B.G. della Parrocchia S. Pietro (Fondi)
- Maria Immacolata della Parrocchia S. Maria Maggiore (Lenola).
L'esito osservato confortevole dalla Commissione esaminatrice nominata da S.E. Rev.ma il nostro Mons. Arcivescovo nelle persone dei Sigg.: Rev.mo Mons. Vicario D. Anselmo Cecere, Ass. Eccl. Dioc. di G.F. di A.C., Ing. Costanzo Prof. Rosario, Vice Presidente della Giunta Diocesana, Ins. Maria Di Fusco, Presidente Diocesana di G.F. di A.C., è stato prospettato a S.E. Mons. Arcivescovo, il quale ha constatato de visu la relata della graduatoria assegnata nel pomeriggio del 30 giugno.
Le vincitrici dell'esame parrocchiale, con i rispettivi Dirigenti ecclesiastici e tecnici convenuti all'uopo in Episcopio, nel pomeriggio del 30 giugno, sono state interrogate da S.E. Rev.ma il nostro Mons. Arcivescovo, il quale si è compiaciuto dello sforzo operato dalla totalità convenuta, in merito allo studio fatto: sforzo che dimostra lo spirito di comprensione e di penetrazione a cui i laici organizzati si vanno "sempre più e sempre meglio" formando. Perciò ha degnate le Associazioni suddette del premio (Medaglia d'oro e diploma)...
Per il prossimo anno ha augurato una vera gara di entusiasmo nello studio, fra le 15 Associazioni ufficialmente costituite, acché la partecipazione alla gara Nazionale, attraverso l'esame regionale, sia più ricca di felicitazioni"

[ continua... ]


Il vescovo ribadisce la necessità dell'AC (1935)
Il successivo 22 agosto Mons. Casaroli emana l'Editto per la terza Santa Visita Pastorale ove, tra l'altro, precisa:

"Ma soprattutto ci preme ricordare che la parte più interessante di questa Nostra Visita sarà quella che riguarda la vita cristiana negli individui, per cui esamineremo lo sviluppo che si è ottenuto, e ne segnaleremo i frutti benefici, attraverso le organizzazioni del Catechismo e dell'Azione Cattolica, oggi immancabili in ogni Parrocchia".

[ continua... ]


Resoconto della Gioventù Maschile per il 1935
Riportiamo ora un assai importante resoconto dell'attività di Azione Cattolica della Gioventù Maschile riportato nel bollettino di novembre/dicembre:

"Il movimento giovanile Cattolico nella nostra Archidiocesi, sotto l'illuminata guida dell'amato Presule S.E. Mons. Arcivescovo e con l'operosa assistenza dell'assistente federale Mons. Cavazza, ha assunto in quest'anno (1935) una più vasta e promettente attività sociale.
Alla diligente e continuativa vita sociale delle dodici Associazioni già esistenti, ufficialmente aggregate a quella grande famiglia di A.C., si è aggiunto il movimento di altre Associazioni in formazione e quasi pronte per il regolare riconoscimento, Associazioni nascenti in S. Cosmo ed in Castelforte, in Ausonia e in Coreno Ausonio, dove la gioventù maschile ha appreso lietamente il nostro programma di fecondo apostolato per la maggior gloria della Chiesa e di Dio.
Degne d'incoraggiamento e di encomio tra le Associazioni esistenti sono: l'Associazione Federico Ozanam della Parrocchia di S. Maria in Fondi, l'Associazione S. Gabriele dell'Addolorata della Parrocchia di S. Giacomo in Gaeta P.S., l'Associazione S. Giovanni Bosco dell'Istituto Missionario Salesiano in Gaeta e l'Associazione S. Luigi G. della Parrocchia S. Erasmo in Formia, per aver partecipato alla gara regionale di cultura religiosa, per la partecipazione alla gara nazionale.
Vada un encomio solenne all'Associazione S. Luigi G. in Formia, per aver portato alto il nome della nostra Archidiocesi nella gara nazionale, aggiudicandosi il primo premio per la Sezione Aspiranti, tra le Diocesi della Campania, meritata ricompensa che sarà loro consegnata dalla mano augusta e benedetta del Sommo Pontefice, nel giorno della premiazione nazionale della gara di cultura, ed aggiudicandosi anche il gagliardetto Diocesano per la Sezione Aspiranti, e vada compiacimento e lode all'Associazione Federico Ozanam in Fondi per aver giustamente meritato il gagliardetto Diocesano per la Sezione Attivi (Effettivi).
"Questo meritato onore delle due menzionate Associazioni sia di lieto auspicio ed incoraggiamento, acchè a questa efficacissima ed istruttiva attività, nel nuovo anno sociale, partecipino al completo tutte le Associazioni con le intere Sezioni Attivi ed Aspiranti mosse dall'ambita aspirazione della conquista dei gagliardetti Nazionali.
Il Presidente Federale Geom. Antonio Di Russo".

Onomastico - Civita - Segretario AC
Del mese di ottobre 1935 sono le notizie seguenti tratte dal Diario di Mons. Arcivescovo:

"Nel giorno onomastico (9 ottobre) riceve il Capitolo Cattedrale, le Rappresentanze del Clero Secolare e Regolare e le Presidenze dei Consigli Diocesani di A.C. per gli auguri".

Il 20 "si reca al Santuario della Madonna della Civita, dove, celebra in rito di basso Pontificale, per il pellegrinaggio delle Associazioni di A.C. della Diocesi. Alle 11, benedice solennemente, presenti alcuni Parroci e le Autorità Civili di Itri, la nuova statua del Sacro Cuore posta su graziosa colonna e piedistallo, nel gran cortile sottostante, per cura e interessamento del Sacerdote dott. Lidio Borgese che ora è custode e Rettore del Santuario. Nel pomeriggio, dopo la recita del Rosario, parla in Chiesa ai molti organizzati presenti dell'A.C."

Di questo periodo è la nomina a Segretario della Giunta Diocesana di A.C. del M.R. D. Luca D'Onorio De Meo,

"per la rinunzia del M.R. Parroco D. Salvatore Buonomo a cagione di impegni di Ministero, il quale fin dall'inizio della Giunta (prima come Presidente degli Uomini (1928) e poi come Segretario (1930) ha disimpegnato con zelo e competenza il suo ufficio".

ancora sulla crociata per la santificazione delle feste
Circa la "Crociata per la Santificazione della Festa" Mons. Casaroli così scrive, tra l'altro,

"Ai Rev.mi Parroci e ai Cattolici fedeli dell'Archidiocesi, in data 27 ottobre 1935, Festa di Cristo Re.
Da parecchi anni la Direzione Generale dell'Azione Cattolica Italiana ha indetto una Crociata per ottenere che i giorni del Signore siano vieppiù osservati secondo il santo Precetto del Decalogo, essendosi purtroppo, e da lungo tempo, i cristiani allontanati dall'esercizio di così grave dovere sia per la smania di un maggiore interesse materiale, sia per il soverchio amore al divertimento... Osservando pertanto questo sfacelo... che ha la sua deleteria ripercussione anche nella nostra cara Archidiocesi, non possiamo far a meno di ritornare a scuotere le coscienze dei nostri Ven.li Cooperatori sia del Clero che del Laicato, perché con tutto l'impegno vogliano unirsi per il buon esito della detta Crociata.
A tal uopo ordiniamo che entro questo ultimo bimestre dell'anno, e preferibilmente nel Sacro Avvento, che è l'inizio dell'anno Liturgico, si compia in ogni Chiesa Parrocchiale una giornata intera festiva, e per la riparazione delle Feste profanate, e per la propaganda a santificarle vieppiù per l'avvenire. Dove poi sonovi le Organizzazioni di Azione Cattolica sarebbe molto opportuno tenere un raduno con Conferenza analoga, invitando a parteciparvi anche tutti i Capi di famiglia credenti. Per preparare le accennate giornate parrocchiali terremo, nella nostra città Capoluogo, un Convegno Diocesano a cui vogliamo che partecipino tutti i Presidenti delle Organizzazioni di A.C. insieme a quelli delle Confraternite, delle Pie Unioni e dell'Apostolato della Preghiera di ogni singola parrocchia. Tale Convegno avrà luogo nella Chiesa della SS. Annunziata alle ore 1O della Domenica ultima di Novembre (giorno 24) sotto la nostra personale Presidenza..."

Leggiamo nel relativo Diario che l'Arcivescovo, il giorno 24 novembre:

"alle ore 10.30 nella Chiesa dell'Annunziata presiede l'adunanza dei Presidenti dell'Azione Cattolica Diocesana e dei Priori delle Confraternite per organizzare una Crociata per la santificazione delle Feste. Ad infervorare l' Assemblea venne da Napoli l'avv. Rispoli del Centro dell'A.C. della Regione. il quale tenne un discorso assai efficace".

"Nel pomeriggio del giorno 14 novembre, nella ricorrenza dell'ingresso in Diocesi si porta a S. Francesco per assistere alla bella Accademia che le Organizzazioni Diocesane dell'A.C. hanno voluto offrirgli nella ricorrenza nel Teatro dell'Istituto Salesiano con brillante successo e viva commozione. Ai molti indirizzi in prosa, poesia e musica, tutti nobili e improntati a filiale affetto e a profonda riconoscenza, Egli risponde in fine con parole di sentitissima paterna benevolenza ringraziando i Dirigenti dell'A.C. Diocesana, i bravi attori e i Venerandi Padri Salesiani per la cordiale ospitalità."

La questione del distintivo
Malgrado gli accordi seguiti alla crisi del 1931 tra Stato e Chiesa per l'Azione Cattolica, pure il dissidio ha ancora degli strascichi sullo scorcio del 1935, se l'Arcivcscovo è costretto ad emanare il seguente atto:

"Dalle Autorità del P.N.F. di alcune Provincie, compresa la nostra, è stato impartito l'ordine di usare un solo distintivo, cioè quello delle Organizzazioni Fasciste, anche dai membri delle Associazioni Cattoliche, specialmente giovanili; ora, dietro interessamento della Direzione Centrale di A.C. di Roma sulla questione, si è convenuto dal Dicastero Politico Superiore, che i Soci dell'A.C. appartenenti al P.N.F. non debbano portare il distintivo di A.C. quando sono inquadrati nelle formazioni fasciste. All'infuori di questa eccezione, i due distintivi possono essere portati contemporaneamente. Con questa disposizione vengono tolti gli equivoci, e rasserenati i nostri cattolici militanti.
+DIONIGIO Arcivescovo "

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Il congresso eucaristico diocesano
L'anno 1936 vede impegnata l'Azione Cattolica Diocesana per il decimo anniversario del solenne ingresso nella Sede di Gaeta dell'Arcivescovo Mons. Dionigio Casaroli, il quale annuncia di voler tenere un Congresso Eucaristico in tutta la circoscrizione ecclesiastica da concludersi in ottobre solennemente nel capoluogo. A tal fine presceglie come Santo Protettore della Diocesi S. Pasquale Baylon.
Il 26 gennaio, l'Arcivescovo

"presiede, in una sala dell'Episcopio, l'adunanza generale della Giunta Diocesana di A,C.; ascolta le relazioni del Consiglio, delle Quattro branche e dei cinque segretariati: si rallegra con tutti del progresso lusinghiero ottenuto, a cui ha dato grande impulso l'Ufficio di propaganda sussidiario del Consiglio della Giunta medesima, il quale, formato con abili elementi presi da ognuna delle organizzazioni, sotto la direzione dell'Assistente della suddetta Giunta, Mons. Luigi Cavazza, s'è mostrato di uno zelo encomiabile.
Esorta tutti a proseguire con slancio per raggiungere nuove mete, e annunzia per questo anno un lavoro particolare, che spera molto proficuo, per l'interessamento di tutte le organizzazioni, ed è quello della buona preparazione del 2° Congresso Eucaristico Diocesano, che avrà luogo nell'autunno".

A tal fine Mons Casaroli invita

"per il giorno 8 marzo 1936 il Consiglio della Giunta Diocesana e i Presidenti di ciascuna Associazione maschile e femminile d'Azione Cattolica delle Parrocchie della Diocesi ad un convegno da tenersi nella sala grande dell'Episcopio, alle ore 10, per una più intima intesa in ordine al Congresso Eucaristico già annunziato".

Della riunione dell'8 marzo viene riportata la cronaca:

"Mons. Casaroli tiene l'adunanza di tutti i Presidenti delle Associazioni Cattoliche della Diocesi per interessarli del Congresso Eucaristico. Spiega loro il programma e raccomanda la più fervorosa cooperazione. Vi partecipano quasi tutti, anche i più lontani, i quali rimangono assai commossi e compresi... Infine Mons. Cavazza, Assistente della Giunta, il Presidente della medesima (prof. Tatta) e anche il Vice Presidente (prof. Costanzo), aggiungono parole di vivo compiacimento e suggeriscono consigli utili ai presenti".
Mons. Arcivescovo prese la parola per esporre i motivi che lo hanno indotto a tenere in quest'anno l'annunciato Congresso... Su questo si fermò a lungo e fece comprendere che la manifestazione doveva portare in tutti i credenti della Diocesi una maggior conoscenza della SS. Eucaristia, perché fossero attirati a prestarle un culto più decoroso e degno, onde ritrarne frutti spirituali più abbondanti.
Quindi propose all'uopo che in ogni paese, e possibilmente in ogni Parrocchia, si tenessero dei piccoli Congressi strettamente parrocchiali, ben preparati e diretti, promettendo però che per la direzione e lo svolgimento avrebbe Egli inviato persone del Clero e del Laicato competenti...

Sul Bollettino viene riportata la composizione del comitato promotore e delle varie commissioni (esecutiva, per la propaganda, per il finanziamento) formate da numerosi sacerdoti e da qualcuno dei responsabili dell'AC. Inoltre vengono

"designati quali Relatori nei Congressi parrocchiali: tutti i Sacerdoti giovani ordinati da Mons. Casaroli; tutti i Presidenti dei quattro Centri Diocesani di Azione Cattolica; tutti i Presidenti dei Consigli Parrocchiali e delle Associazioni Maschili e Femminili di Azione Cattolica, che si stimano capaci, e questi, dietro presentazione dei loro Parroci. Le loro relazioni saranno controllate presso l'Ufficio di propaganda dove si troveranno le tracce dei vari temi da svolgersi. Questo Ufficio ha sede in Arcivescovado, piano superiore..."

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circolo GF nell'Istituto dell'Annunziata
Dal Diario dell'Arcivescovo troviamo questa notizia:

"Mons. Casaroli, il 21 aprile, si porta alla Chiesa dell'Annunziata in Gaeta per la festa della distribuzione delle tessere alle giovani orfanelle dell'Associazione interna di A C."

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la guerra in Etiopia

"Il 9 maggio, nella Basilica Cattedrale, per iniziativa dalla Giunta Diocesana di A.C. si è tenuta una solenne funzione di ringraziamento per la cessazione della guerra in Etiopia. Intervengono tutte le autorità civili, militari, scolastiche, tutte le Associazioni Cattoliche e molto popolo..."

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Pellegrinaggio alla Civita
Il 5 luglio 1936, Mons. Casaroli

"si porta al Santuario della Madonna della Civita in Pellegrinaggio con le Associazioni Maschili e Femminili di Azione Cattolica della Diocesi; alle 9 celebra la S. Messa della Comunione gen.le e vi tiene l'Omelia, Nel pomeriggio, recita con esse la 3a parte del Rosario, poscia tiene una Catechesi sull'Azione Cattolica, e termina con l'esortare tutti ad interessarsi per la migliore riuscita del Congresso Eucaristico Diocesano e così dei Parrocchiali, che si faranno in preparazione. Dopo, cantate le Litanie Lauretane, imparte solennemente la Benedizione Eucaristica".

Il Presidente della Giunta Diocesana, Prof. Renato Tatta, nel notificare, il 15 giugno precedente, il pellegrinaggio, cosi, tra l'altro, scrive:

"Il solo annuncio di un omaggio collettivo di tutta l'Azione Cattolica alla nostra Madonna della Civita nel Suo bel Santuario, fa vibrare di commozione ed entusiasmo il nostro cuore di figli affettuosi e devoti, e questa Giunta Diocesana di A.C. non dubita che tutti gli iscritti parteciperanno con slancio a questo simpatico omaggio, ovviando a qualsiasi altro impegno o difficoltà, pur di essere presenti. Si rievocheranno, per tanti di noi, gli anni trascorsi di una fanciullezza, ormai remota, col ricordo soave e nostalgico dei pellegrinaggi caratteristici, quando salivamo il sacro monte insieme con le nostre famiglie e con un numero imponente di fedeli, riportandone incancellabili impressioni: ci ritempreremo nello spirito sotto il manto della Madre Comune, e attingeremo nuove energie per il nostro lavoro".

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Congressi Eucaristici parrocchiali
Per i piccoli Congressi Parrocchiali da tenersi in preparazione a quello Diocesano viene formulato il programma di svolgimento e si assegnano i Presidenti... Tra gli avvertimenti viene ricordato che:

"...ciascun Congressino sarà preceduto da un Triduo preparatorio; i relatori potranno essere sacerdoti e secolari delle Associazioni Cattoliche all'uopo ben preparati; copie della preghiera compilata per ottenere frutti spirituali dal Congresso saranno distribuite alle Associazioni suddette, alle Confraternite del SS. Sacramento e alle altre Pie Unioni, "affinché la recitino nelle loro adunanze, e ne distribuiscano alle anime fedeli"; foglietti che trattano dell'origine dei Congressi Eucaristici e del gran bene che producono verranno consegnati alle Presidenze delle Associazioni Cattoliche, "affinché ne distribuiscano alle famiglie della Parrocchia più tiepide nella fede per eccitarle a partecipare alle manifestazioni Eucaristiche "; in ogni Parrocchia verrà fatta una questua per le spese del Congresso... ".

Per le ripercussioni che ebbe l'avvenimento, in cui traspare rilevante l'impegno dell'Azione Cattolica Diocesana, riteniamo utile ed interessante riportarne le relazioni dell'epoca più importanti contenute nel Bollettino Diocesano di settembre-ottobre 1936:

"I primi tre congressi Parrocchiali sono stati celebrali nelle Parrocchie di Gaeta Porto Salvo in occasione dell'annua festa del SS.mo Sacramento, detta comunemente del Cristo. I Parroci zelanti che ben avevano compreso l'importanza dell'avvenimento... hanno fatto a gara perché la manifestazione riuscisse nel miglior modo. Le Associazioni Cattoliche assai fiorenti in ognuna delle frazioni, si sono dimostrate all'altezza del loro compito, coadiuvando con encomiabile slancio di fervore, i loro sacri Pastori. Zelatori e zelatrici, scelti in gran parte fra le suddette, hanno svolto il tema loro assegnato con efficacia... E finalmente i Rev.mi Presidenti con la loro dottrina e autorità hanno diretto magistralmente tutte le assemblee e convincendo i partecipanti da infervorarli e portarli a quelle imponenti manifestazioni di devozione verso la SS. Eucaristia, che sono state le Confessioni, le Comunioni numerosissime e le Adorazioni compiute a larghi turni e la trionfale Processione finale...

Altri Congressini, nel mese di agosto, hanno avuto luogo nelle Parrocchie di Pulcherini, di Campodimele e di Selvacava, nelle quali non è stato minore il fervore di quelle buone rurali popolazioni, suscitato dal lavoro di preparazione...
Per le Parrocchie assai popolose, gioverà molto l'industria ben indovinata che hanno usato i tre Parroci di Gaeta P.S., e cioè l'invio di un manifestino a stampa a tutte le famiglie, nel quale era scritto il programma del Congresso e l'orario delle singole adunate e funzioni, e di più la scelta di avvisatori, strada per strada, i quali in ognuno dei giorni ricordavano agli invitati il loro turno. "

"Assai lodevole poi, è stata l'idea d'invitare non solo alla sera le singole categorie, ma anche nel mattino ad ora opportuna, perché assistessero pure alla S. Messa e partecipassero alternativamente alle Adorazioni predisposte davanti al SS.mo esposto solennemente per qualche ora. In tal modo il Congressino riusciva completo e tutti, età per età, impiegavano l'intera giornata in omaggio all'Eucaristico Re.

Crediamo altresì essere opportuno di ricordare ai Predicatori e particolarmente ai Rev.mi Sacerdoti che abbiamo scelti all'ufficio di Presidenti, che rammentino ai fedeli... il dovere di partecipare in massa alle grandi adunate del Congresso Diocesano che sarà il vero Congresso...".

La relazione termina con il riassunto del programma della grandiosa manifestazione di ottobre che

"al primo giorno, giovedì 22, prevede il pellegrinaggio a Gaeta da ogni Parrocchia dell'Archidiocesi di tutti i fanciulli "d'ambo i sessi, già ammessi alla Comunione, i quali confessati, verranno alla Messa della loro Comunione Generale, celebrata da un Ecc.mo Vescovo coadiuvato per le Comunioni da tanti Sacerdoti quanti ne occorreranno al bisogno". E dopo "si porteranno al luogo del loro Congresso, divisi per categorie, e cioè gli organizzati nell'Azione Cattolica soli, a cui verranno uniti quelli che formano il piccolo Clero. Gli altri in altra sede, ed a ciascuno dei reparti sarà tenuta una conferenza adatta", al venerdì 23 quello delle donne spose, madri e nubili anziane, comprese quelle di A.C.; al sabato 24 il generale pellegrinaggio delle giovani; alla domenica 25, di gran mattino, quello dei giovani e degli uomini, "in modo che alle 9,30 possano avere anche la loro speciale adunanza e verso le 11, la comodità di assistere al solenne Pontificale. Nel pomeriggio poi prenderanno parte alla trionfale Processione di chiusura".

Nell'Appello del 1° ottobre Mons. Casaroli, tra l'altro, dice:

"...Ora rivolgiamo loro l'ultimo invito e con la più fervida raccomandazione, cioè che coronino l'opera col prender parte alla manifestazione solennissima, sintesi di tutte le altre delle singole Parrocchie, che avrà luogo nella nostra Gaeta dal 21 al 25 del corrente mese... Interessiamo poi, in modo particolare, i Nostri carissimi Parroci a ben disporre i pellegrinaggi, giorno per giorno, deputando per ognuno Sacerdoti del loro Clero e Dirigenti delle loro Associazioni... Per i detti pellegrinaggi quotidiani, onde facilitarli anche dalle Parrocchie lontane e fornite di ferrovia, si è chiesto ed ottenuto il ribasso del 50% sulla tariffa intera dal Ministero delle Comunicazioni."

Dal dettagliato programma rileviamo:

"Tema generale del Congresso: La Santificazione della Festa e l'Eucaristia.
La Presidenza delle sedute plenarie è affidata a Mons. Federico Sargolini, Assistente Generale della Gioventù Cattolica Italiana, il quale con l'Arcivescovo di Gaeta Casaroli sottoscriverà i telegrammi di omaggio inviati a S.S. Pio XI, a S.M. il Re Imperatore e a S.E. il Capo del Governo, la partecipazione di diversi altri Dirigenti Centrali di Azione Cattolica e di numerosi Presuli...

L'ultimo giorno del Congresso, il 25 ottobre, Festa della Regalità di N.S. Gesù Cristo, prevede:
Alle ore 4,00 del Mattino della Domenica - Messa e Comunione Generale per gli uomini della Città, che non potrebbero più tardi, celebrata da un Ecc.mo Vescovo e con fervorini.
- Alle ore 8,00 - Nel Tempio di S. Francesco - Messa per gli uomini e i giovani, venuti da tutte le Parrocchie dell'Archidiocesi, celebrata da Sua Eminenza il Sig. Card. Alessio Ascalesi [Arcivescovo di Napoli] e Comunione generale.
- Alle ore 9,30 - Adunanze - per gli uomini nella Chiesa di S. Domenico in cui parleranno distinti oratori e un Ecc.mo Vescovo - similmente per i giovani nel cortile dell'Oratorio Salesiano.
- Alle ore 11,00 - nel Tempio di S. Francesco - Messa solenne Pontifìcata da S. Ecc, Mons. Salvatore Baccarini, Arcivescovo di Capua, e con l'assistenza in Porpora di S. Eminenza il Cardinale Alessio Ascalesi...
- Alle ore 16,00 - Nella Basilica Cattedrale solenne chiusura delle 40 ore eucaristiche e poscia Processione col SS. Sacramento dalla detta Chiesa fino alla piazza Roma, dove sul balcone del Municipio verrà recitato l'Atto di Consacrazione della Città e dell'Archidiocesi a Gesù Cristo Re, e impartita la S. Benedizione a tutti i presenti. Dopo il Corteo ritornerà fino al Tempio di S. Francesco... Col canto del Te Deum si entrerà nel Tempio: e così sarà chiusa la straordinaria Manifestazione".

Tra gli Avvertimenti riportiamo:

"Alla Processione finale parteciperanno - nel corteo dinanzi al SS. Sacramento:
1° I fanciulli della Dottrina Cristiana e gli aspiranti dell'A.C.
2° Tutti i Giovani Cattolici coi loro vessilli.
3° Tutti gli Uomini Cattolici pure coi loro Labari.
4° I Paggetti del SS. Sacramento.
5° Le Confraternite con cappa.
6° Il Clero non in Cura d'anime, con cotta.
7° I Parroci in pianeta, e così i Capitoli.
8° Gli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi in Piviale,
Dopo il Baldacchino - vengono le autorità, le Religiose e le Associazioni Cattoliche, per ordine, e queste ultime resteranno schierate lungo la via facendo ala, e poscia seguendo per ordine, come indicheranno i Direttori della Processione."

Circa l'andamento del Congresso ecco quanto scrive lo stesso Mons. Casaroli il 4 novembre 1936:

"Miei Ven.li Fratelli e Figli dilettissimi, tutti ad unanimità abbiamo constatato che il nostro Congresso Eucaristico ha ottenuto un esito splendido...

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1937: anniversario dell'ingresso dell'Arcivescovo in Diocesi
Il 15 novembre Mons. Casaroli

"celebra nella Chiesa Cattedrale alle ore 8 per tutte le Associazioni Cattoliche della città con a capo la Giunta Diocesana che intende commemorare il 10° anniversario dell'ingresso di Lui nella Diocesi. Alle 10 riceve i Membri della Giunta Diocesana di A.C. che gli offrono auguri insieme ad un dono di pregio a nome di tutte le Associazioni dell'Archidiocesi. Alle 16 nella stessa Cattedrale stipata di fedeli e specialmente di rappresentanze delle suddette Associazioni anche dei Paesi limitrofi, con a capo il Capitolo Cattedrale, i Parroci della Città, il Seminario, i Salesiani e le religiose, ha luogo una ben indovinata Accademia, in cui prendono la parola i capi di ognuna delle Categorie presenti, per celebrare con fervide espressioni l'opera svolta dal festeggiato...

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dalla diocesi
il 29 "alle 16, si porta all'Istituto Salesiano dove i giovani Cattolici delle Città di Gaeta e di Formia hanno compiuto una giornata di ritiro."

Resoconto del decennio 1927-1936
Il 1° gennaio 1937 viene pubblicato il seguente resoconto sull'Organizzazione dell'Azione Cattolica della Diocesi:

"E' risaputo che l'Organizzazione, secondo i nuovi Statuti forniti dal Centro Generale, qui cominciò nell'anno 1928, e cioè dopo che avemmo compiuto la 1ª Sacra Visita a tutte le Parrocchie. Allora si fecero i primi passi con la costituzione della Giunta provvisoria o meglio del primo nucleo promotore e sotto la nostra guida e assistenza il lavoro si andò svolgendo lentamente per la quasi novità della cosa e per la difficoltà di trovare i dirigenti e si ebbero subito di mira i luoghi più importanti della Diocesi, cioè Gaeta, Fondi, Formia e Minturno.
Con tenace volontà e con la corrispondenza ossequiente di quei primi cooperatori, si poterono costituire Associazioni nei detti Centri e così verso la fine del 1929 la Giunta pure si riordinò meglio con i Consigli Diocesani dei quattro rami dell'Organizzazione con un progresso che lasciava ben sperare.
Ma il rovescio avvenuto nel 1931 per la incomprensione degli scopi dell'A.C. scompaginò tutto, e quando finalmente gli equivoci furono dissipati e si ebbe di nuovo la libertà di esistere, si riprese il lavoro di ricostruzione che Ci costò una fatica indescrivibile e si impiegarono due anni per riallacciare le file disperse, anzi riformarle con elementi nuovi.
Cosicché si può dire che la vera Organizzazione ottenne la sua efficienza solo nel 1933, in cui la Giunta venne completata secondo il proprio Statuto e si compose il Consiglio regolare, al quale assegnammo come Presidente l'ottimo Cattolico Prof. Renato Tatta, e come Assistente Ecclesiastico il Rev.mo Mons. Luigi Cavazza, Rettore del Seminario, i quali due con una competenza e zelo ammirevole hanno finora assolto il loro compito, come già era stato fatto nell'inizio dalla Giunta provvisoria.
Volendo ora dare uno sguardo a tutto il lavoro compiuto e al quadro delle Associazioni formate, vi è da confortarsi e da sperare bene, perché il numero complessivo delle quattro branche raggiunge 62 Associazioni così divise nelle seguenti Parrocchie:
In GAETA: S. Erasmo, S. Giacomo, SS. Cosma e Damiano, S. Carlo Borromeo;
In FORMIA: S. Erasmo, S. Giovanni Battista;
In FONDI: S. Pietro Ap., S. Maria a Piazza;
poi: Sperlonga, Lenola, Pastena, Maranola, Minturno, Coreno Ausonio, Castelforte, SS. Cosma e Damiano, Ventosa, Scauri, SS. Trinità di Ponza.
Nelle indicate Parrocchie abbiamo già le Associazioni ufficiali, cioè tesserate, sebbene non vi siano in ognuna tutti e quattro i rami, vale a dire i gruppi Uomini, Donne, Gioventù Maschile e Femminile. Possiamo dire che si trovano al completo a Gaeta S. Erasmo e S. Carlo, a Fondi S. Pietro e S. Maria, a Formia S. Erasmo e S. Giovanni, poi a Sperlonga e Lenola...
E noi abbiamo udito più volte dai Presidenti dell'uno e dell'altro sesso ripeterci: Noi vorremmo lavorare come ordina lo statuto, ma non siamo incoraggiati e diretti... Vogliamo sperare che dopo Io spirituale confortante rinnovamento portato dai Congressi Eucaristici Parrocchiali e poi dal Diocesano, finalmente si raccolga anche questo frutto, che consideriamo come il più benefico, perché ha carattere duraturo e innalziamo vive preghiere al Divin Cuore, perché benedica e fruttifichi abbondantemente queste Nostre Sante sollecitudini.
Dal Nostro Palazzo Arcivescovile lì 1° Gennaio 1937.
+ DIONlGIO Arcivescovo "

1937: rinnovo dei presidenti
Nel Bollettino Diocesano di gennaio febbraio 1937 troviamo questa nota:

"Entro il mese di Gennaio si debbono rinnovare tutti i Presidenti, ricordando che sono di nomina diretta dell'Ordinario; perciò i Centri Diocesani d'accordo con i Parroci e Assistenti devono presentare i nomi dei nominandi o dei confermandi, i quali siano veramente degni della carica e abbiano tutte le qualità richieste dagli Statuti".

Successivamente viene comunicato che risultano eletti:

GIUNTA DIOCESANA
Presidente prof. Renato Tatta,
Assist. Eccl. Mons. Can. Prim. Luigi dott. Cavazza.
CENTRO UOMINI CATTOLICI
Presidente sig. Somma Oreste,
Assist. Eccl. Can. Dott. D. Saverio Battista
FEDERAZIONE DEI GIOVANI CATTOLICI
Presidente Sig. Ruggiero Corrado, studente,
Assist. Eccl. Sac. Antonio Bruni della Pia Società Salesiani
CENTRO DONNE CATTOLICHE
Presidente Sig.na Maestra Accetta Annunziata,
Assist. Eccl. Mons. Can. Prim. Luigi dott. Cavazza
CENTRO GIOVANI CATTOLICHE
Presidente Sig.na Maestra Maria Di Fusco,
Assist. Eccl. Mons. Can. Arcipr. Anselmo Cecere.

"Gli uffici dei Centri suddetti sono nell'Arcivescovado, eccetto quello dei Giovani che è presso l'Istituto Salesiano a S. Francesco. Quindi le Associazioni e i Parroci, per ciò che riguarda l'Azione Cattolica, debbono rivolgersi ai detti indirizzi."

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Uno sprone per l'AC al Clero (1937)
Nel successivo 8 aprile 1937:

L'Arcivescovo Casaroli tiene in Episcopio, l'adunanza dei Parroci e dei Rettori di Chiese dell'Archidiocesi, unitamente ai Membri del Capitolo Cattedrale, trattando, tra l'altro, dell'Azione Cattolica.
"S'è diffuso sulla incomprensione di quelli che ancora ritardano a costituire le Associazioni, ben sapendo che in tutte le Parrocchie vi sono elementi sufficienti per tale apostolato che, secondo l'affermazione dell'attuale Sommo Pontefice, è stato dichiarato indispensabile per il buon governo pastorale ed insostituibile.
Le scuse addotte e soprattutto quella della spesa del tesseramento non sono sufficienti, e basta per affermare ciò l'esempio delle Parrocchie organizzate, il che vuol dire che anche in questo caso volere è potere. Vuole quindi che nessuna Parrocchia sia priva di questa organizzazione e soprattutto quella dell'elemento maschile, e ordina in tutte il Consiglio Parrocchiale più fattivo".

[ continua... ]


25 aprile: Adunanza dei Consigli Parrocchiali
La Giunta Diocesana emanava questo Avviso importante:

"Nel giorno 25 Aprile (Ultima Domenica) tutte le Parrocchie debbono inviare a Gaeta, nell'Arcivescovado, i Presidenti dei Consigli Parrocchiali di A.C. per una straordinaria Adunanza, che si terrà dalle 10 alle 12, sotto la Presidenza di S.E. Mons. Arcivescovo.
L'Assist. Eccl. Mons. Can. Prim.Luigi Dott. Cavazza - Il Presidente della Giunta Prof. Renato Tatta" (6)
(dall'avviso pubblicato nel bollettino)

Leggiamo dal Diario dell'Arcivescovo che il 25

"alle ore 9 celebra nella sua Cappella, presenti i Presidenti e i Delegati dei Consigli Parrocchiali di tutta la Diocesi, ai quali rivolge una appassionata omelia. Poscia presiede la loro adunanza, indetta per questo giorno, nella quale ricorda loro la funzione del Consiglio e spiega tutta l'attività di cui deve occuparsi sia dove è regolarmente costituito, sia dove è solo promotore delle costituende Associazioni. Poi lascia alla Presidenza del Consiglio di Giunta di completare le istruzioni..."

quadro aderenti
Dal bollettino del bimestre maggio/giugno del 1937 leggiamo la situazione il numero dei tesserati nelle Parrocchie organizzate dell'epoca.

Gioventù Maschile:

CittàParrocchiaNomeEffettiviAspiranti
GaetaOratorio SalesianoDon Bosco4157
Gaeta S Carlo Fede e Lavoro6 
GaetaSS Cosma e DamianoGiosuè Borsi 55
Gaeta S Giacomo Ap S. Gabriele dell'Addolorata 23 29
Castelforte S Giovanni Batt S. Giovanni Bosco 10 10
Coreno Ausonio S Margherita V M D'Alessandro 10 10
Fondi S M in Piazza Federico Ozanam 19 38
Fondi S Pietro Ap S Pietro 11 23
Formia S Erasmo S. Luigi Gonzaga 44 38
Formia S Giovanni Batt S. Gabriele dell'Add. 17 8
Lenola S Maria Maggiore Religione e Patria 23 2
Maranola S Luca Ev S. Giovanni Bosco 18 8
Sperlonga S Maria Assunta S. Gabriele dell'Add. 23 22
    in totale 250 250


Iscritti alla Gioventù di A.C. entro l'aprile 1937 n. 500. Sono in corso le pratiche per la costituzione regolare nelle seguenti Parrocchie: Itri, S. Maria Infante, Scauri, SS. Cosma e Damiano di Castelforte.


Gioventù Femminile:

Città Parrocchia Socie Aspiranti Beniamine
Gaeta Cattedrale 8 12 20
Gaeta S Giacomo Ap 19 10 10
Gaeta SS Cosma e Damiano 11 25 40
Gaeta S Carlo 13 13 10
Formia S Erasmo 37 22 40
Formia S Giovanni Batt 20 35 36
Fondi S M in Piazza 23 22 31
Fondi S Pietro Ap 36 37 80
Lenola S Maria Maggiore 50 19 48
Sperlonga S Maria Assunta 32 16 14
Pastena S Maria Maggiore 15 12 12
Maranola S Luca Ev 10    
Spigno Saturnia   12 16  
Coreno Ausonio S Margherita V M 15 7  
Minturno S Pietro 26 14 15
Castelforte S Giovanni Batt 26 2 2
Scauri Immacolata 16 8 8
Ponza SS. Trinità 19 17 12
Ponza Le Forna 7 7 6
Gaeta SS.Annunziata 11 10 12
  in totale 406 304 396

Sono in formazione nelle Parrocchie di Campodimele, Tufo e SS Cosma e Damiano (Castelforte).


Tesserati delle Associazioni Uomini e Donne:

Città Parrocchia Uomini Donne Fanciulli Bambini
Gaeta Unione interparr. 21 21 10 10
Gaeta S Giacomo Ap 12 32 10 10
Gaeta SS Cosma e Damiano 16 29 14  
Gaeta S Carlo 10 29    
Fondi S Pietro Ap 12 30 24 21
Fondi S M in Piazza 15 38 32 35
Formia S Erasmo 20 39 14 6
Formia S Giovanni Batt 24 23 12  
Lenola S Maria Maggiore 17 25 15  
Minturno S Pietro   14    
Scauri Immacolata 8 7    
Sperlonga S Maria Assunta 10 27    
Coreno Ausonio S Margherita V M 10 28 16  
Castelforte S Giovanni Batt 12 33 20 21
Maranola S Luca Ev 12      
SS.Cosma e Damiano SS.Cosma e Damiano   11    
Pastena S. Maria Maggiore   10    
Ponza SS. Trinità   34    
Campodimele S. Onofrio 3      
Selvacava SS. Antonio e Bartolomeo 5      
  in totale 207 430 167 103

Pellegrinaggio dei Giovani alla Civita
Tra le attività dell'A.C. nel maggio 1937 ricordiamo il Pellegrinaggio dei Giovani al Santuario della Civita. Eccone il resoconto:

"Organizzato dalla Federazione Diocesana ebbe luogo il 23 maggio, Festa della SS. Trinità. Tutte le Associazioni vi parteciparono, e parecchie con vero disagio, venendo dai lontani paesi. Fece meraviglia il vedere più di trecento giovani su quel Monte sacro, e tutti animati dalla più viva ed entusiastica devozione. Ivi si comunicarono e tennero Funzioni e adunanze con discorsi pronunciati dai Sacerdoti Assistenti e da un Giovane distinto del Centro Superiore di Roma. L' adunata lasciò in tutti la più santa impressione e giovò ad accrescere lo slancio e la fusione dei sentimenti. Durante l'estate, anche gli altri Centri Diocesani, per turno, compiranno questa devota dimostrazione verso la Patrona dell'Archidiocesi per invocare misericordia in questi momenti incresciosi (anche allora! n.d.t.). Auguriamo che ogni dimostrazione riesca compatta e fervorosa."

[ continua... ]


Pellegrinaggio a Lourdes
In un avviso del 24 giugno successivo, l'Arcivescovo scrive:

"Un prossimo Pellegrinaggio a Lourdes - I Nostri Rev.mi Parroci hanno ricevuto la notizia di questa manifestazione Religiosa indetta dall'Opera Pellegrinaggi di Napoli - costituita da quell'E.mo Card. Arcivescovo. Ci consta pure che ad essi è stato inviato il programma, dove è segnata l'epoca in cui avrà luogo, e cioè da128 luglio al 4 agosto. Vivamente raccomandiamo di fame propaganda, specialmente a mezzo delle Associazioni Nostre, affinché un buon numero anche della Nostra Archidiocesi possa partecipare, avvertendo all'opportunità dello scopo inteso, qual è quello della pacificazione del Mondo. La Nostra Giunta Diocesana è particolarmente incaricata a ricevere le adesioni."

[ continua... ]


come vestire durante l'estate
In un Monito, emanato pure il 24 giugno, circa la modestia cristiana, lo stesso Presule, tra l'altro, scrive:

"Le fogge del vestire durante i mesi dell'estate si sono portate in questi ultimi anni fino all'eccesso della inverecondia e non solo sulle spiagge, ma anche nelle vie pubbliche e nei ritrovi, e quello che addolora è di vederle usate persino da molte famiglie cattoliche. Davanti a così rovinosa indifferenza... è grave dovere di richiamare costantemente con apostolico zelo i cattolici praticanti all'osservanza della santa modestia sempre e dovunque... Vogliamo sperare che il Nostro Rev.mo Clero e le Presidenze delle provvide Associazioni Cattoliche si adopereranno con maggiore impegno per questa necessaria santa crociata."

[ continua... ]


dalla diocesi
Il 22 agosto conferisce l'Ordine del Suddiaconato a cinque seminaristi tra i quali Giuseppe Di Fazio e Francesco Musella di Ponza, quest'ultimo nel 1940 Assistente Diocesano della Federazione Giovanile Cattolica Maschile in luogo del Sac. Salesiano Don Antonio Bruni chiamato alle armi come Cappellano militare. n.d.t.).

giornata missionaria
Per la Giornata Missionaria del 24 ottobre

"una parola di lode va data alle Giovani di A.C. le quali con fervore missionario si sono prodigate per la raccolta delle offerte". Per il Battesimo di una Cinesina la S.ra Stella Magliocca dell'A.C, di S. Giacomo di Gaeta offre lire 25.

convegni dei giovani
Il 31 ottobre "alle 8, celebra nella Chiesa di S. Francesco in Gaeta per i Giovani Cattolici organizzati venuti dall'Archidiocesi, dietro invito della Federazione, per tenere un Convegno generale e intendersi sul Programma del venturo anno"

Sullo scorcio del 1937, l'Arcivescovo,
l'8 novembre "partecipa all'adunanza degli Assistenti delle Associazioni di A.C. delle Giovani di tutta la Diocesi tenuta in Seminario, essendo istruttore Mons. de Miranda di Napoli, delegato dall'Assistente Generale di Roma, e infine raccomanda a tutti i desiderata per l'azione del prossimo anno".

Congresso Catechistico
L'anno 1938 si apre con la Notificazione per un Congresso Catechistico Diocesano, in cui, tra l'altro, è detto:

"La nostra Archidiocesi che, in questi ultimi anni, ha scritto nella sua storia delle pagine d'oro, quali il VI Sinodo e due Congressi Eucaristici celebrati in modo solennissimo, ora si apparecchia a scriverne un'altra, pure di grande importanza, con la prossima celebrazione di un Congresso Catechistico.

L'idea di un Convegno generale per trattare un argomento così grave sorrise alla Nostra mente di Pastore di anime fin dal primo anno... (per cui) ...ordinammo subito l'istituzione della Congregazione della Dottrina, prescritta dai SS. Canoni della Chiesa, in ogni Parrocchia, e formulammo uno Statuto tipo, onde facilitarne la regolare erezione. Sono ormai trascorsi dieci anni... Abbiamo perciò pensato che un Congresso Catechistico Diocesano preparato con vero interessamento di tutto il Nostro Venerabile Clero e delle carissime Associazioni di Azione Cattolica... da tenersi nell'ultima settimana del venturo aprile in questa Nostra Città Capoluogo..."

Tra le Avvertenze al Programma della manifestazione il cui argomento generale è "L'Istruzione religiosa fondamento della vita Cristiana", ricordiamo le seguenti:

"Le lezioni al Clero saranno tenute nella sala grande del Palazzo Arcivescovile; le lezioni ai Catechisti nella Chiesa della SS.Annunziata; le adunanze generali nel Tempio di S. Francesco, i cui discorsi saranno tenuti da Personaggi del Laicato Cattolico".

L'impegno quindi dei Consigli Parrocchiali e di tutte le Presidenze delle Associazioni di A.C. è notevole, specialmente per la "propaganda", la partecipazione ed i servizi logistici riguardanti coloro che rimarranno a Gaeta perché provenienti da lontano.

[ continua... ]


Elogio del vescovo
Il Canonico Teologo Dott. Saverio Battista, in data 18 febbraio 1938, pubblica nel Bollettino Diocesano una pagina in cui elenca le principali opere compiute da Mons. Casaroli.

"...la celebrazione solenne del Sinodo Diocesano; le tre Visite Pastorali ormai compiute nell'Archidiocesi, che conta 41 Parrocchie con centosedicimila anime; il 2° Congresso Eucaristico, che vide in questa Sede 16 mitre episcopali tra lo splendore della porpora dell'Eminentissimo Cardinale Ascalesi di Napoli; le premure ed i sacrifici per tenere elevato il prestigio del Seminario; i non lievi restauri alla nostra Cattedrale; l'Istituzione dell'Azione Cattolica abbastanza sviluppata; ed un fiorente Istituto Missionario con Oratorio festivo guidato dai Salesiani..."

dalla diocesi
Il "6 febbraio - In una sala del Palazzo Arcivescovile presiede l'adunanza della Giunta Diocesana di A.C. e dei relativi Segretariati, nella quale essi hanno dato il rendiconto generale dell'operato del 1937, dopo vivo compiacimento loro dimostrato, traccia il programma per il lavoro dell'anno in corso, e tutti benedice".
"13 febbraio - Assiste, nella Sede della Federazione Giovanile Maschile di A.C., all'Adunanza dei Presidenti di tutte le Associazioni dell'Archidiocesi, nella quale ognuno dà il rendiconto dell'opera svolta; alla fine, congratulandosi per la loro presenza e pel buon affidamento, dà consigli e fa le esortazioni opportune, con l'invito a fare un buon lavoro di preparazione per il prossimo Congresso Catechistico".

Il Congresso Catechistico
Leggiamo nel Diario di aprile 1938 di Mons. Casaroli:

"Dal 26 al 30 assiste a tutte le adunanze del Congresso Catechistico e funge da Presidente; compie la Funzione dell'apertura in Cattedrale con Assistenza Pontificale, e di chiusura con la solenne Benedizione Eucaristica in S. Francesco".

Tra gli Atti dell'illustre Presule non manca il resoconto dell'avvenimento, in cui, tra l'altro, è scritto:

"Sembrava un'opera assai ardua, e quindi non facile a riuscire... soprattutto per l'argomento purtroppo da pochi ben compreso, e anche per le circostanze non certo favorevoli, come la topografia della Diocesi cosi sparsa, con grossi paesi distanti dal Capoluogo, la questione economica non propizia nell'attuale momento e il mese per lo più di stagione instabile. Invece non ostante tutto questo, il successo è stato dei più lusinghieri... Si sentiva in verità un po' da tutti la difficoltà, sempre più grave, di compiere il dovere dell'istruzione religiosa, attese le molteplici e attraenti distrazioni, a cui continuamente è soggetto il nostro popolo e soprattutto la gioventù, distrazioni mondane d'ogni specie e cosi suggestive da intralciare l'opera catechistica per i piccoli, e da raffreddare lo spirito dei giovani e degli adulti in ordine ai doveri spirituali cristiani. ...considerare la necessità di studiare i mezzi, onde ovviare a tanto danno; e questo studio si presentava appunto molto opportuno mediante un Congresso bene impostato e condotto con serietà e attrattive singolari... I personaggi, abili per essere maestri, li abbiamo cercati fra i migliori conosciuti, e possiamo attestare che tutti hanno assolto il compito loro affidato con vera perizia e fervore... Il nostro Clero ha dato esempio di disciplina; i catechisti guidati dai rispettivi Parroci, hanno ben corrisposto col loro numero ammirevole; tutte le nostre Associazioni di Azione Cattolica hanno largamente favorito...".

Leggiamo sempre dagli Atti:

Nella prima giornata del Congresso, 26 aprile, si fa voto tra l'altro, di reclutare e formare i catechisti soprattutto tra le Associazioni di A.C..
Nella seconda, 27 aprile, viene chiarito che i soci iscritti alle varie sezioni di A.C. fanno parte, per i primi, del catechismo parrocchiale.
Tiene il discorso all'adunanza generale in S. Francesco il Comm. Avv. Angelo Raffaele Jervolino, già solerte Presidente della Gioventù di A.C., sul tema: "Doveri morali e sociali dei genitori in rapporto all'istruzione religiosa dei figli".
Nella terza, 28 aprile, viene ricordato che, essendo molto diradate le file del Clero, occorre l'aiuto dei catechisti laici da reclutarsi fra i soci della Congregazione della Dottrina Cristiana e delle Associazioni Cattoliche, come suggerito dal S. Padre...

L'intervento di Luigi Gedda
Sempre il terzo giorno del Congresso Catechistico del 1938 era in programma l'intervento del Prof.
Luigi Gedda, Presidente Nazionale della Gioventù di A.C., sul tema: "L'istruzione religiosa degli adulti e come ottenerla".

"Al Tempio di S. Francesco conveniva per questa terza adunata generale un uditorio più numeroso delle sere precedenti. Aveva inizio il Triduo solenne in preparazione della festa di S. Giovanni Bosco, particolare Protettore del nostro Congresso... Dopo la lettura di altre importanti adesioni. S.E., annunziando l'argomento dell'adunata, ne segnalava il particolare valore, perché esso trattava in maniera speciale dell'istruzione religiosa degli adulti. Con magnifiche parole presentava poi l'illustre oratore Prof. Luigi Gedda, Docente nella R. Università di Roma e Presidente Generale della Gioventù di A.C. Quando l'oratore si avvicina alla tribuna, un applauso vigoroso lo salutava unanimemente.
"L'illustre relatore premetteva che intendeva parlare, non solo per il cortese invito fattogli da Mons. Arcivescovo, ma ancora più perché si sentiva come chiamato da due grandi Santi, S. Carlo Borromeo e S. Giovanni Bosco, dei quali tutti dobbiamo essere gli eredi spirituali nell'apostolato dell'istruzione religiosa... Non è superfluo ripetere una constatazione, per quanto dolorosa altrettanto innegabile, e cioè che la piaga dell'analfabetismo religioso negli adulti è la causa precipua del rilassamento della vita cristiana...
L'esaurimento nervoso che colpisce molto di più della tubercolosi, è l'immagine dell'esaurimento spirituale dell'epoca nostra. L'uomo contemporaneo ha la sua giornata piena, troppo piena, di ansie affannose per le cure materiali. Ma per l'anima che resta? La luce che risplende tra le dense tenebre della terra è una sola, quella di Cristo...
La Chiesa, custode e depositaria della dottrina della fe de, ha sempre curato, quale vigile e provvida madre, il supremo bene dell'istruzione religiosa anche degli adulti. Centro di questa attività d'insegnamento è innanzi tutto la Parrocchia... Se le nostre Chiese parrocchiali fossero sempre gremite, il nostro popolo sarebbe veramente, profondamente cristiano nel pensiero e nelle opere. Ed ancora: gli adulti devono leggere, studiare accuratamente il Vangelo, il libro eterno che in tutti i tempi ed in tutti i luoghi annunzia la buona novella di Cristo Redentore; attendere alle sane letture, farsi assertori e propagandori della buona stampa, che è il moderno veicolo delle idee, la forza eccentrica che influisce tanto poderosamente sul pensiero e sui costumi...
L'oratore faceva infine caldo appello all'apostolato dell'Azione Cattolica, che deve essere non solo individuale, ma anche collettivo per dare all'insegnamento catechistico la più vigorosa efficienza di estensione e di penetrazione, concludendo, tra l'imponente ovazione degli astanti, che bisogna condurre le anime ad attingere abbondantemente alle sorgenti divine della verità, perché soltanto cosi sarà forte e profonda la loro fede, intatta la loro vita morale; ed avremo preparato all'Italia nostra i più alti destini, irradiati dallo splendore della civiltà di Cristo .
Interminabili ovazioni accoglievano la fine della splendida conferenza (riportata per sommi capi). Mons. Arcivescovo, alludendo al tema trattato con tanto calore e con ammirabile competenza dall'insigne oratore, si compiaceva commentarne lo svolgimento... Con vibrante ovazione, si poneva fine alla seduta, e la funzione religiosa in onore di S, Giovanni Bosco coronava i lavori di questa terza giornata" (4)

Ancora oggi l'avvenimento è ricordato con nostalgia ed entusiasmo dai soci di Azione Cattolica partecipanti, tuttora viventi, ai quali il Presidente centrale rilasciava la sua foto con autografo.




Nella quarta giornata del Congresso Catechistico Diocesano (29 aprile), dopo la trattazione sui "Doveri dei cattolici per il potenziamento e sviluppo delle scuole parrocchiali di catechismo", svolta dall'On. Prof. Dott. Mario Cingolani [esponente politico nel Partito Popolare già negli anni venti], Mons. Casaroli tiene un magnifico e penetrante discorso all'immenso uditorio, "spesso interrotto da frenetici applausi, coronato alla fine da una ovazione imponente".

l'ordine del giorno dei giovani
Quindi è data lettura di "un breve sunto di tutte le relazioni e dei voti, tra i quali quello della Federazione Diocesana della Gioventù di Azione Cattolica accolto con forte acclamazione:

"Ordine del giorno della Gioventù di A.C.
I giovani di Azione Cattolica dell'Archidiocesi di Gaeta, raccolti in Convegno Diocesano a conclusione (ufficiale) del Congresso Catechistico, approvano ad unanimità il seguente ordine del giorno:
1°) Comprendendo tutta l'importanza... dello studio della Religione, s'impegnano di frequentare regolarmente la scuola di Catechismo secondo il programma del testo dato ogni anno dalla Presidenza Centrale, e di presentarsi, al termine del corso, all'esame di Religione che, a cominciare dal prossimo anno, desiderano sia obbligatorio per tutti gli aspiranti ed effettivi;
2°) considerando come l'Azione Cattolica, segnatamente quella giovanile, deve collaborare col Sacerdozio per il bene delle anime, si mettono a completa disposizione dei Rev. Parroci per l'insegnamento festivo del Catechismo, al quale si dedicheranno con amore e spirito di sacrificio" (1).
Leggiamo negli Atti:
Sebbene il Congresso si fosse chiuso ieri con tanto fervore di santo entusiasmo anche gli argomenti di questa giornata (30 aprile), dedicata agli Insegnanti di religione nelle scuole medie e primarie, richiama molti uditori sia del Clero che del laicato." (2).
A chiusura, veniva poi celebrata la funzione religiosa in onore di S. Giovanni Bosco, la di cui fulgida immagine risplendeva in una smagliante raggiera di luce..." in preparazione alla giornata e processione dell'indomani, 1° maggio, per il 50° Anniversario della morte di S. Giovanni Bosco.

I contrasti col regime del 1938
Come nel 1931 anche nel 1938 sorgono contrasti tra governo fascista e Santa Sede circa l'organizzazione dell'Azione Cattolica Italiana.
I rapporti tra Chiesa e regime fascista, già a dura prova nei fatti del '31, divengono assai difficili prima per la freddezza con cui il mondo cattolico accolse l'avvicinamento dell'Italia a Hitlerin e poi in occasione della promulgazione delle leggi razziali. Tutto ciò diede occasione alla stampa fascista di aumentare i toni polemici e gli attacchi verso l'AC culminati nella primavera con una circolare del segretario del Partito Nazionale Fascista Starace in cui si diponeva l'incompatibilità tra tessera di AC e quella del PNF. La circolare sarebbe stata revocata a fine agosto dopo una trattativa col Vaticano disponendo la restituzione della tessera o la riammissione al lavoro di vari soci colpiti dal provvedimento.

A Gaeta l'Arcivescovo Casaroli fa pubblicare nel Bollettino della Diocesi di luglio-agosto la nota "Actio Catholica" dell'Assistente Nazionale dell'AC. che riportiamo nelle parti più importanti:

"Pentecoste1938 -
Eccellenza Reverendissima, il Santo Padre nella Sua costante premura di promuovere tutti i mezzi di cui la Gerarchia Ecclesiastica può giovarsi pel compimento della sua divina missione, non ha mai cessato di raccomandare e favorire in tutti i paesi l' Azione Cattolica, dando opportune direttive affinché essa raggiunga il suo fine, che è precisamente quello di cooperare con la Gerarchia alla salvezza delle anime.
In questi giorni l'Augusto Pontefice si è degnato di portare la Sua particolare attenzione sulla situazione in Italia dell'Azione Cattolica, intorno alla quale sembrano accentuarsi incomprensioni e diffidenze, perché non sempre ne sono riconosciute le finalità essenzialmente soprannaturali. E nella Sua vivissima sollecitudine di evitare tutto ciò che possa compromettere o diminuire la ricchezza dei frutti spirituali, che l'Episcopato ottiene per mezzo di tale attività, mi ha dato il venerato incarico di raccomandare a tutti coloro che hanno qualche responsabilità in questo campo di apostolato, di adempiere al loro mandato con la più grande delicatezza e prudenza, alfine di evitare tutto ciò che possa offrire l'occasione di sospetti o di lagnanze. ...ha stimato necessario che, in questo delicato momento siano richiamate alcune Norme pratiche atte a facilitare il conseguimento degli scopi prefissi all'Azione Cattolica, omettendo ciò che non è strettamente necessario e invece può metterne a pericolo i benefizi... Se la loro applicazione fu sempre necessaria, Io è in modo particolare nell'ora presente; ed è per questo motivo che ne invio, qui accluse, alcune copie, pregando V E. di comunicarle agli Assistenti ed ai Presidenti diocesani... - G. Card. Pizzardo"
(Assistente Nazionale ...).

Le norme sono le seguenti:
1° - L'Azione Cattolica, essendo apostolato, esige una formazione cristiana profonda. Occorre quindi applicarsi con rinnovata diligenza al lavoro formativo dei soci: specialmente impartendo loro una adeguata istruzione religiosa, promovendo la frequenza ai Sacramenti, infondendo Io spirito di apostolato, usando allo scopo: santi Esercizi. giornate di ritiro, ore di adorazione, ecc.
2° - L'A.C. per la sua natura medesima deve svolgersi nella diocesi alla diretta dipendenza dell'Ecc.mo Vescovo. Pertanto.
a) ogni iniziativa suggerita dagli Organi Centrali, sia sottoposta alla approvazione dell'Ecc.mo Vescovo, per seguirne le direttive;
b) si rafforzi la vita delle Associazioni cattoliche locali per mezzo dei Centri diocesani, si che sia assicurata la vitalità e continuità dell'Azione Cattolica diocesana;
c) quando i Centri diocesani invitano in diocesi gli incaricati e i dirigenti centrali, abbiano cura di ottenere sempre il previo consenso dell'Ecc.mo Vescovo.
3° - Gli Organi Centrali sono necessari come organi coordinatori e tecnici, ed hanno il compito di dare, in conformità agli Statuti, indirizzi e orientamenti nell'attività delle Associazioni, nella formazione dei dirigenti, colla stampa e con persone opportunamente preparate. Si tenga però presente che le loro proposte nelle singole diocesi, devono essere attuate col consenso dell'Ecc.mo Vescovo.
4° - Poiché l'apostolato consiste sostanzialmente nella conquista di anime, è lavoro in buona parte individuale, è accostamento di anime ad anime. Occorre perciò che si addestrino i soci soprattutto all'apostolato individuale, da esercitarsi, con l'esempio e con la parola, nella famiglia, nel proprio ambiente, e particolarmente nel proprio ceto professionale...
5° - In ordine all'attività collettiva le necessità oggi più urgenti sono:
a) dare un'adeguata istruzione a tante anime che ne scarseggiano. Si intensifichi perciò l'apostolato catechistico, la propaganda di cultura religiosa, studiando il metodo e le vie per arrivare anche ai ceti meno facilmente accessibili, quali gli intellettuali, gli artisti, gli operai, ecc.
b) condurre alla pratica dei Sacramenti...
6° - Un apostolato sempre possibile ed efficace, ed oggi particolarmente necessario, è l'apostolato della carità ... Esso presenta una grande possibilità di lavoro anche nel campo sociale, e quindi gli iscritti all'A.C. procurino di prestare con fervore le loro energie, e in particolare diano generosamente in ispirito di fede di carità cristiana il loro contributo alle provvide iniziative delle Pubbliche Autorità.
7° - Si limitino le manifestazioni esterne, che si svolgono fuori dei sacri templi e della sede delle Associazioni; e si evitino tutte le forme, i motti, le nomenclature che si avvicinano troppo ai metodi di altre organizzazioni.

Sul finire del 1938 l'arcivescovo interviene per comunicare il compromesso raggiunto:

"Dopo gli avvenimenti politici che hanno contribuito efficacemente a rischiarare il fosco orizzonte del mondo sociale, che aveva fatto trepidare tutte le Nazioni, e allarmare particolarmente quelle dell'Europa centrale", compromettendo anche l'Italia "per i legami amichevoli con una di esse", Mons. Casaroli può scrivere:
"Sempre grazie a Dio, e per l'efficace intervento della S. Sede, si sono dissipati quei malintesi che erano risorti, circa l'applicazione di alcuni punti dello Statuto delle nostre Associazioni, in qualche Provincia, e che ponevano in grave disagio le medesime. La risposta categorica e chiara data da S.E. il Segretario Generale del P.N.F. in nome del Capo del Governo, che cioè seguitano ad esistere e rimangono in pieno vigore gli accordi avvenuti al proposito nel 1931, ha troncato gl'incresciosi attriti, ed ha risollevato l'animo, non che degli organizzati Cattolici, di tutti i Vescovi che hanno assunto il dovere di dirigere e di assistere le proprie Associazioni di A.C. sotto la loro responsabilità. Ora dunque si deve proseguire con ogni fiducia in Dio e con zelo prudente, ma indefesso, a coltivare queste reclute, forniteci oggigiorno in aiuto dalla Divina Provvidenza per preservare e sempre più efficacemente diffondere la S. Religione nelle nostre Parrocchie. Nessuno arresto quindi per pusillanimità e timori umani, i quali non sarebbero giustificati dinanzi a Dio, quando ci spinge una grave disposizione emanata dal Suo Vicario in terra, di lavorare senza posa in questa apostolica missione - + DIONIGIO Arcivescovo".

[ continua... ]


Si festeggia il ventennio della GF
Il 25 settembre l'Arcivescovo Casaroli:

"celebra nella Cappella del Seminario per la Gioventù Femminile Cattolica, avendo ivi compiuto un pio ritiro di commemorazione del ventennio della loro organizzazione. Poi riceve l'omaggio delle dirigenti di ogni Associazione della Diocesi, consistente in offerta di un tesoro spirituale di materia abbondante per il S. Sacrificio, di una relazione dell'operato della Gioventù nostra e di fervidi discorsetti da parte della Delegata Regionale Prof.ssa Titomanlio [del Centro Nazionale], della Presidente Diocesana Maria Di Fusco e della Sig.na Aspri di Fondi. Risponde con parole di viva gratitudine per i doni e di rallegramento per la bella relazione ascoltata e di eccitamento a proseguire sempre la premurosa assistenza".

[ continua... ]


offerte per Battesimi di cinesini
In una nota riportata nel Bollettino Diocesano di luglio-agosto 1938 leggiamo:

"Si sono ricevute offerte per Battesimi di cinesini:
1. Dalla Signora Stella Magliocca, Presidente dell'Associazione Gioventù Femminile della Parrocchia di S. Giacomo Apostolo in Gaeta, per il nome: Stella.
2. Dalla Parrocchia di Suio per il nome: Michele. 3. Dalla Parrocchia di S. Maria di Fondi: a) Da Cleonice Caporizzi per il nome: Onorato. b) Da Carmina Izzi per il nome: Massimino. c) Da Assuntina Forcina per il nome: Assunta.
N.B. - La Direzione Nazionale delle Opere Pontificie Missionarie a premiare il lavoro delle Commissioni Parrocchiali e ad infervorarle sempre più e sempre meglio, ha voluto dare una distinzione onorifica consistente in N.due diplomi di benemerenza e in N. due medaglie. Il nostro Ecc.mo ed amatissimo Arcivescovo ha preferito in ciò le Parrocchie di S. Giacomo Apostolo in Gaeta e di Suio".

Anche l'anno successivo vengono segnalate le offerte...

"...per i Battesimi della S.Infanzia: la Sig.na Giuseppina Scalesse della Parrocchia di S. Giacomo in Gaeta dà L. 50 per due battesimi con i nomi di Emilia e di Maria Libera; segue Berta Caracuzzi della Parrocchia S.Maria di Fondi per il battesimo di Gaetano.

[ continua... ]


Mons. Cecere
Per il Giubileo Sacerdotale del Vicario Generale Mons. Anselmo Cecere del 22 settembre di quell'anno l'Arcivescovo pubblica una notificazione in cui, tra l'altro, è detto:

"...il degnissimo Prelato, che tanto bene ha compiuto nella Diocesi... Figlio di questa Città Capoluogo, compì tutti i suoi studi nel nostro Venerabile Seminario... ...Mons. Nicola Contieri... l'ordinò nel Succorpo della Cattedrale il sabato delle Tempora d'Autunno dell'anno 1888. Da quell'epoca sino ad oggi. si può dire che egli non conobbe riposo... E quando nella Diocesi riuscimmo a organizzare i quadri tutti dell'Azione Cattolica, a lui, per l'oculata saggezza, affidammo l'ufficio di Assistente Ecclesiastico del Consiglio Diocesano della Gioventù Femminile, che ha sostenuto con zelo e con soddisfazione generale".

Pellegrinaggio a Roma


Riportiamo ora altre notizie di cronaca diocesana riguardanti un Pellegrinaggio a Roma ed il 12° Anniversario della Consacrazione Episcopale di Mons. Casaroli:

"Nei primi giorni di Agosto fu indetto da S. Ecc. Rev.ma Mons. Arcivescovo un pio Pellegrinaggio a Roma, come atto penitenziale espiatorio per i gravi scandali di carattere immorale che, nell'estate corrente, si sono commessi purtroppo anche nelle nostre spiagge marine. Sono stati invitati a parteciparvi il Clero coi Seminaristi, e tutte le Associazioni di A.C. in modo particolare. Esso era fissato per il 24 di detto mese, ma poi, per consiglio dell'Ecc.mo Maestro di Camera di S.S., poiché si desiderava un'Udienza dal S. Padre, è stato rimandato al 3 del corr. Settembre. L'iniziativa è stata accolta con favore e la dimostrazione certamente avrà splendido successo".

dalla diocesi

"14 novembre. Ricorrendo in questa giornata il XII anniversario del suo solenne ingresso nella Diocesi, celebra nella Cattedrale per gli ascritti all'Azione Cattolica della città che vi hanno largamente partecipato. Nel pomeriggio presenzia l'Accademia fatta in suo onore nella Cattedrale stessa dal Seminario, dal Clero e dalle branche della detta Azione Cattolica e infine ringrazia con parole commosse e rievoca episodi cari del suo governo, ma soprattutto elogia i dirigenti dell'Azione Cattolica per la fedele cooperazione.
"1 dicembre. Presiede l'adunanza dei Parroci assistenti della Gioventù Cattolica maschile dell'Archidiocesi indetta dalla Federazione Diocesana e nella quale tiene una splendida Conferenza sull'Organizzazione Mons. Federico Sargolini, Assistente Generale.
"11 dicembre. A Gaeta, alle 18, nella Chiesa dell'Annunziata imparte la Benedizione col SS. Sacramento ai giovani delle Associazioni Universitarie di Roma e Napoli venuti a Gaeta per una giornata di studio e rivolge loro parole d'incoraggiamento per il santo Apostolato al quale si preparano.

relazione del vescovo sulla 3a visita e sull'AC
Il 1° gennaio 1939 Mons. Casaroli pubblica una relazione sulla "Chiusura della 3a visita - Rilievi e propositi" in cui, tra l'altro, dice:

"Molto consolante si presenta parimenti l'organizzazione delle Associazioni di Azione Cattolica che va continuamente estendendosi in aiuto ai Parroci, i quali di essa si valgono efficacemente per l'insegnamento della Religione e per le opere del Culto e di Carità... Avvertiamo di dare una maggior comprensione dell'Azione Cattolica, specialmente dove ancora non si è giunti a trovare l'elemento adatto, e dove quello che si è scelto non è stato ben preparato al santo e arduo Apostolato... Il lavoro. come ognun vede, è interessante e necessario. e si richiede, anche da parte del Rev.mo Clero e dei nostri Dirigenti di Azione Cattolica uno sforzo di volontà e uno slancio di fervore, onde ottenere gli effetti desiderati, che sono di riportare i nostri cristiani ad una pratica di religione e di vita morale secondo gl'insegnamenti dati da Gesù Cristo nel S. Vangelo" (8)

La morte di Pio XI
Il 10 febbraio 1939 muore il Papa Pio XI. Mons. Casaroli il 17 successivo "nella Basilica Cattedrale. tenendosi il solenne Funerale in suffragio dell'anima del compianto Pontefice, dopo la recita dell'Uffizio celebra Pontificalmente la Messa Esequiale, indi legge l'Elogio funebre. Si termina con le cinque assoluzioni di rito. Sono presenti tutte le Autorità e le Associazioni Cattoliche, gli Istituti Cittadini e tutto il Clero" (1). Nell'Elogio è detto tra l'altro:
"...E che dire dell'Azione Cattolica che volle perfino chiamarla "pupilla dei suoi occhi"? Egli metteva questa allo stesso piano dell'Azione Missionaria e amava chiamarle sorelle, perché l'ultima la definì "Missioni all'estero" e la prima "Missioni all'interno"...".
Alcuni giorni dopo viene data la notizia del nuovo Papa il Cardinale Eugenio Pacelli che prese il nome di Pio XII.

[ continua... ]


dalla diocesi
Intanto l'attività dell'Azione Cattolica non si arresta. Il 13 gennaio 1939 il Presule "nella sera presiede l'adunanza della Federazione dei Giovani Cattolici in cui si determina il programma del nuovo trimestre che ha per oggetto principale la preparazione per la gara Catechistica"; il 23 successivo "presiede l'adunanza della Giunta Diocesana e dei Segretariati annessi nella quale ascolta il rendiconto del lavoro compiuto dalle organizzazioni nello scorso anno. Si rallegra del continuo, sebbene lento, progresso; ringrazia tutte le Presidenze della collaborazione e traccia il programma dell'anno in corso... "

L'ennesimo richiamo ai parroci sull'AC (1939)
Riportiamo ora l'interessante nota dell'Arcivescovo riguardante "Le Parrocchie organizzate".

"In seguito alle disposizioni già emanate su questo nostro Bollettino... ricordiamo che tutte le Parrocchie rimaste finora senza l'organizzazione di Azione Cattolica debbono con premurosa sollecitudine mettersi al lavoro onde raggiungere le altre che da tempo hanno obbedito è già raccolgono ottimi frutti... La scomparsa del Grande Pontefice Pio XI, che fu di questa organizzazione fervidissimo apostolo, non può e non deve arrestare alcuno in tale lavoro, essendo ben noto a tutti che egli non la volle solamente come azione durante gli anni del suo pontificato, ma la rese stabile nella Chiesa con aggregarla all'Apostolato Gerarchico. Per tale fatto, viene imposta, e quindi da tutti i Parroci si deve compiere per dovere di ubbidienza. Non si possono più affacciare difficoltà, perché tutte quelle poste finora sono state superate...

[ continua... ]


Altri segnali di tensione
La nota poi continua accennando al clima di tensione esistente col regime:

"Forse potrebbero dare maggior ombra... gli episodi avvenuti in questi ultimi mesi per uno zelo inopportuno e disapprovato di qualche sotto-gerarca non edotto delle sacrosante finalità dell'Azione Cattolica... Ma, dietro le pubbliche dichiarazioni avute e ripetuteCi dai Gerarchi Superiori, questi episodi di carattere locale non debbono succedere, quando i nostri organizzati osservano le clausole poste. Per la qual cosa, finché rimane il Concordato, non bisogna troppo preoccuparsi davanti ai piccoli soffi di vento contrario. E qualora si verificassero opposizioni in qualche Parrocchia Noi dobbiamo subito essere avvertiti, essendosi voluto dal Governo che il Vescovo sia alla direzione di tale Azione e si renda garante dei fatti... Circa la questione del distintivo, non bisogna pure preoccuparsi, e dove non venisse tollerato nelle adunate pubbliche fatte per ordine del Regime, si tolga senz'altro usando, nei rapporti e contatti del genere, il più rispettoso portamento verso i Gerarchi tutti...".

[ continua... ]


verso la guerra
Il 18 maggio 1939, giovedì di Ascensione, l'Arcivescovo

"...nella bella Chiesa di S. Domenico in Gaeta, imparte la solenne Benedizione Eucaristica ... al popolo ivi andati alla Madonna del Rosario in devoto Pellegrinaggio per implorare la grazia della pace".

[ continua... ]


Le nuove modifiche statutarie nel 1939
Per adeguare l'Azione Cattolica Diocesana alle
modifiche agli statuti apportate nel '39 , il nostro Arcivescovo emana il seguente atto pubblicato sul Bollettino si settembre-ottobre 1939:

"I nostri giornali e il Bollettino Ufficiale di A.C. pubblicarono nello scorso luglio le direttive della Commissione Cardinalizia scelta dall'attuale Sommo Pontefice per l'Azione Cattolica Italiana. Lo Statuto eseguito fino al giugno p.p. ha avuto delle modifiche che sono state ritenute più rispondenti ai bisogni e ai tempi presenti, e queste sono già entrate in vigore. Ogni Parroco e ogni Assistente Ecclesiastico ha potuto leggerle e considerarle nei nostri periodici... Quello che interessa ora è di sapere che l'Azione Cattolica è conservata nel suo pieno vigore, e verrà vieppiù propagata e inculcata sotto la diretta guida e responsabilità dei vescovi... La lettera dell'Ecc.mo Direttore Generale, che pubblichiamo, convincerà anche gli scettici, se mai ve ne fossero fra il Nostro Clero.
"Con le modifiche avvenute, come cessa l'Ufficio Centrale Romano con la presidenza di un Laico nostro, così cessa pure la così-detta Giunta Diocesana, con a capo un borghese presidente. E come a sostituire l'Ufficio Centrale Romano entra il Vescovo Segretario della Commissione Cardinalizia col titolo di Direttore Generale per l'Italia, così a sostituire la Giunta Diocesana vi sarà un ufficio in Curia con a capo l'Ordinario, e che funzionerà con un Delegato e un Segretario nominati dallo stesso Vescovo. Da questo Ufficio d'ora innanzi innanzi dipenderanno tutte le associazioni e da esso verrà emanato il programma di lavoro annuale... Ogni Parroco formerà pure un Ufficio Parrocchiale di cui sarà il Direttore e avrà a membri consultori i presidenti delle singole branche... che sostituiranno il vecchio Consiglio Parrocchiale. Questi Uffici si formeranno subito, come Noi abbiamo già formato quello di Curia, di cui il nostro Delegato sarà Mons. Vicario Generale, e il Segretario il Vicerettore del Seminario, attuale Parroco di S. Lucia in Gaeta. Tutte le nomine delle Presidenze, maschi e femmine sono riservate a Noi, e Ci saranno indicati i nomi entro il corrente mese di settembre per le Associazioni esistenti...
+ DIONIGIO Arcivescovo".

L'Atto porta in calce la nota seguente:

"I distintivi debbono portarsi sull'abito borghese e mai sugli abiti militari.. Sono obbligatori nelle adunanze, nelle processioni nostre e nei nostri Convegni; facoltativi nelle funzioni ordinarie della Chiesa, quando i soci sono isolati; e così per le vie, purché sempre fuori dalle adunanze indette dal Regime".

Nella lettera dell'Assistente Eccl. Gen. dell'AC Mons. Evasio Colli, datata 27 luglio 1939 è, tra l'altro, detto che:
"...si è deliberato di tenere una Settimana di preghiera e di studio dal 18 al 23 settembre... In essa verranno esposte e spiegate le modifiche statutarie che... la Commissione Cardinalizia ha credulo opportuno introdurre, e le nuove direttive che ne derivano... Confido perciò che si degnerà favorirla con il far premure d'intervenirvi al suo Delegato per l'A.C. e agli Assistenti diocesani dei singoli rami".

[ continua... ]