ALCOA

Fabbrica anodi


Indagine ambientale

Una serie di casi di tumore che negli anni '80 hanno colpito lavoratori addetti alla fabbrica anodi dello stabilimento ex-Aluminia hanno portato alla necessità di compiere analisi approfondite sulla salubrità di quell'ambiente di lavoro. Oltre ad una serie di analisi mediche aggiuntive per i lavoratori, sono state effettuate:

 nel reparto rodding, le determinazioni di polveri totali e frazione respirabile, dei fluoruri e della silice (come SiO2);

 nel reparto cottura anodi ed impianti vari, le determinazioni di polveri totali e di sostanze organiche, come "solubili in benzene";

 nel reparto cottura anodi, in un momento successivo, determinazioni di polveri ed idrocarburi aromatici polinucleati totali e specifici.

Ciclo produttivo

La depurazione dei fumi dei forni di cottura anodi avviene tramite due linee identiche raffreddatore- elettrofiltro, costituite da:

  torre di raffreddamento in acciaio con spessore 8 mm, di diametro di 4 m e altezza 12 m, recante nella parte superiore gli ugelli nebulizzatori, ai quali l'acqua giunge alla pressione di 22 Ate tramite elettropompa;

  elettrofiltro con elettrodi emittenti alimentati a 75 kV in corrente continua, montati su isolatori riscaldati per evitare la condensazione di vapori catramosi, che si depositano sugli elettrodi di captazione, condensano e scorrono nella parte inferiore del filtro, che costituisce un serbatoio di catrame da 15 m3, riscaldato e coibentato per evitare la solidificazione del catrame;

  alimentazione in alta tensione degli elettrodi emittenti tramite: trasformatore elevatore, raddrizzatore monofase con diodi al silicio, comandi misure e protezioni;

  valvole di intercettazione del diametro di 1,4 mm a comando idraulico sui canali dei fumi;

  impianto antincendio fisso a CO2 con intervento automatico in caso di superamento dei 120°C all'uscita dai filtri;

  n° 4 ventilatori (2 per ciascun forno) dei quali 2 in marcia e 2 fermi, ciascuno della portata di 50000 m3/h.

  n° 1 camino di altezza 60 m, diametro 2,4 m e temperatura alla bocca di 50 ¸ 60°C.


Emissioni negli ambienti di lavoro

Mescola

Le operazioni sono automatizzate: si mescolano frazioni di coke con pece liquefatta, ed il polverino di coke ed i vapori catramosi vengono aspirati e convogliati ai camini, tuttavia frazioni di queste sostanze si potevano trovare disperse nell'ambiente. Nelle vicinanze della pressa può essere presente aerosol dell'olio usato durante la formatura degli anodi come distaccante.

Cottura anodi

Nel reparto avviene la calcinazione degli anodi verdi alla temperatura massima di 1200°C; durante il riscaldamento si ha distillazione e combustione parziale della pece. Nelle camere viene utilizzato olio combustibile, per cui nei fumi si trovano anidride solforosa, anidride carbonica, monossido di carbonio, fluoro ed incombusti. Le camere sono chiuse e tenute in depressione dall'impianto di aspirazione e abbattimento fumi, per cui non si ha dispersione nell'ambiente, se non durante le operazioni di cambio di coperchio (4 volte nelle 24 ore), per le quali è necessario staccare il raccordo tra camere ed impianto di aspirazione per circa 10 minuti.

Rodding

Durante le operazioni di pulizia, sabbiatura, frantumazione resti anodici ecc., nell'aria ambiente sono presenti in particolare polvere di allumina e tracce di bagno elettrolitico. Possono essere inoltre presenti fumi di ossidi di ferro nella zona di inghisaggio.

Campagna di indagine

Le analisi sono state eseguite secondo il seguente programma:

rodding: 1° 11.01.1988 - 15.01.1988

  2° 11.10.1988 - 15.10.1988

ricercando polveri totali, frazione respirabile, quarzo (come SiO2) in entrambe, fluoruri (come F) nelle polveri totali.

cottura anodi: 1° 15.03.1988 - 19.03.1988

2° 11.10.1988 - 15.10.1988

ricercando polveri totali, sostanze solubili in benzolo, idrocarburi aromatici polinucleati totali (PAH), idrocarburi aromatici polinucleati specifici: fenatrene, antracene, fluorantene, pirene, benza(a)antracene, crisene + trifenilene, benza(e)pirene, benza(a)pirene, perilene.

mescola: 1° 11.10.1988 - 15.10.1988

misurando polveri totali, sostanza solubili in benzolo, idrocarburi come sopra.

Nell'impianto rodding le determinazioni hanno escluso la presenza di sostanze organiche aromatiche in quantità significativa, e risulta assente nelle polveri il quarzo.

Si è manifestata la necessità di intervenire sulle aree di:

Per il primo punto si è modificato il ciclo di lavorazione eliminando la necessità di tale operazione; per quanto riguarda la giostra di colata si è realizzato un impianto di aspirazione delle polveri e dei fumi; la pulizia degli anodi di ritorno dall'elettrolisi avviene ora con un sistema meccanizzato con impianto di depolverazione.