Tertenia, il paese più meridionale dell’Ogliastra ,quasi ai confini della provincia di Cagliari ed agli estremi limiti di quello che in periodo medievale era il giudicato cagliaritano. Composto da circa 4000 abitanti dista 40 Km da Lanusei e dal porto di Arbatax -Tortolì  100 da Cagliari,115 da Nuoro e quasi 200 da Sassari.Come posizione geografica si pone a 121 m sul livello del mare e alle pendici del monte Giuilea ,si distende in un vallone di origine tettonica che dal valico di Gènna’ e  Crèxia prosegue in maniera quasi uniforme  sino alla marina di san Lorenzo delimitato ad ovest dagli altipiani  dolomitico calcarei  del Taccu  mannu e Tacchixèddu ,e ad  est dalla catena scistogranitica  del Serramàri, che chiude al paese la vista del Tirreno. Entro questo vallone, scorre la statale  125 Orientale sarda contornata  da una intensa coltura viticola . Al suo fianco serpeggia  il rio Quirra in un alveo ciotoloso ed enormemente espanso che dopo aver bagnato l’intera vallata, si versa nel Tirreno presso Torre Murtas .Il rio è arricchito ,lungo  il cammino ,da numerosi affluenti che danno vita a caratteristiche gole e meandri incassati e creano paesaggi di insolita bellezza.
Il territorio ,prevalentemente montuoso ,copre la  superficie  di 11.777 ha. e si affaccia   sul Tirreno con una costa di circa 12 km che da  Capo Sferra-cavallo  giunge  sino al villaggio di Barisòni .Entro questa  fascia si sviluppa la suggestiva spianata marina di Sàrrala ,dalla caratteristica forma ad anfiteatro naturale, dominata  a ponente dalla catena
del  Serramàri, formando un ampio litorale movimentato da svariati promontori  rosso sanguigno e da belle dune con sabbie finissime e bianchissime  non che da pittoresche scogliere ,che non hanno nulla da invidiare a quelle  più famose  di Tortolì.
La lunga fascia costiera di Tertenia ;con un entroterra  ricco di interessi molteplici
fu sicuramente un polo di attrazione, per i remoti viaggiatori in cerca di un luogo favorevole ove stabilirsi. Le  prime  tracce di insediamenti umani nel territorio  risalgono,
per quanto si conosce attualmente ,al periodo  Neolitico ma le tracce più consistenti si hanno  nel periodo Eneolitico; del resto grande parte dei ritrovamenti archeologici
di età nuragica ne sarebbero una prova.
Dei 67  nuraghi  censiti  a Tertenia , il nuraghe  Anastasi  è  sicuramente quello più rappresentativo, di tipo polilobato,  inquadrabile nel periodo  nuragico medio
( X-IX s e c. a .C ) è stato oggetto, per la sua complessità e il suo interesse di campagne di scavo da parte della sovrintendenza di SS e NU.
La fertilità delle zone pianeggianti, peraltro protette dalle catene montuose  del Serra mari  e del gruppo dei "Tacchi", convinse piccoli nuclei di abitatori a stabilirsi in loco anche nel periodo punico  e romano lo dimostrerebbero alcuni  reperti  archeologici; perlopiù frammenti  di vasi e stoviglie, ritrovati presso il nuraghe Aleri di Foxi Manna;
non che resti di un ponte presso il Quirra e alcune altre località; come  le zone
in prossimità dei nuraghi Erbeis , Su Concali, Marosini e lo stesso Aleri.
Questo dimostrerebbe  una  continuità di interessi tra le popolazioni avvicendatesi  nel corso dei secoli nel territorio di Tertenia ,  che si sono evolute seguendo le innovazioni tecnologiche del tempo(Cannas,1989).
Sempre in territorio terteniese  parrebbe ubicata la  città romana Sarapilis (toponimo: Sarrala ),con relativo porto (non che forse  un più antico porto nuragico).