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L'agricoltura, la pastorizia e l'artigianato sono alla base della locale economia. L'allevamento degli ovini, assai sviluppato e la viticoltura costituiscono le occupazioni maggiori e grazie a queste attività si producono il formaggio pecorino, assai apprezzato e genuini vini da tavola, come nuragus, monica e malvasia. Attivo l'artigianato artistico per il ricamo di scialli e tovagliati, le ceramiche, la lavorazione ad intaglio del legno, la produzione del pane e dei dolci tipici sardi. Alcuni oggetti nuragici vengono riprodotti secondo le antiche e tradizionali metodologie. Ultimamente si stanno sviluppando diverse attività di servizi collegate al turismo. FOLKLORE E TRADIZIONI Moltissime manifestazioni culturali, mostre e congressi sono collegati all'attività del Museo Archeologico. Nella sala mostre temporanee, a fianco al Museo, vengono allestite anche "personali" di pittura e scultura di artisti e artigiani della Sardegna. Grande successo hanno avuto le mostre su "Pani e dolci in Marmilla", "Le orchidee spontanee" , "Traffici, naufragi e miracoli" e "Artigianato degli Indiani d'America". La festa del patrono, S.Francesco (4 ottobre) e la sagra di S.Marina (16/17 luglio) costituiscono i tradizionali appuntamenti, le cosiddette "Festas Mannas", con immancabili balli, canti popolari e antichi riti religiosi. Numerose alte sagre e manifestazioni vengono organizzate dalla locale Associazione Pro Loco (costituitasi di recente su iniziativa popolare), tra cui si segnalano "Festa dell'emigrato" (agosto) e "Simbua fritta cun sattizzu" (settembre). Altre manifestazioni sono in programma o in fase di allestimento. La festa di San Sebastiano, si commemora con l'accensione di un grosso falò, anticamente realizzato in ogni rione, oggi concentrato in una unica zona del paese.
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