bibliografia

freudiana


home page



il problema dell'analisi laica (condotta da non-medici)

"voglio difendere la psicoanalisi dai medici e dai preti. Vorrei consegnarla a una razza che ancora non esiste, una razza di curatori di anime laici, che non abbiano bisogno di essere medici e si autorizzino a non essere preti" (Freud, al Pastore Pfister, 1928)

In questo testo Freud sostiene che, per ciò che è e per la tecnica che ne consegue, la psicoanalisi può essere esercitata senza essere medico (e oggi si potrebbe dire: neppure psicologo). Può essere esercitata da chi si autorizzi a farlo, con la condizione di: una propria analisi personale e didattica, una adeguata supervisione e un ambito di lavoro psicoanalitico di costante ri-formazione.

"Non ha osservato come ogni filosofo, poeta, storico e biografo, si faccia una sua propria psicologia personale ? ... Pare proprio che in questo campo non esistano "cognizioni tecniche". Ognuno possiede una propria vita psichica e perciò ognuno si ritiene psicologo." (vol. X, pag. 360)

"... nessuno dovrebbe esercitare l'analisi senza essersene acquisito il diritto mediante una adeguata preparazione. Che poi si tratti di medici o non medici mi sembra cosa secondaria." (pag. 400)

"La tesi che ho voluto mettere in primo piano è la seguente: non importa se l'analista è in possesso o no di un diploma medico; importa invece che egli abbia acquisito la preparazione particolare che gli occorre per esercitare l'analisi... Il piano di studi per l'analista è ancora da creare. Esso dovrà comprendere materie tratte dalla scienza dello spirito, dalla psicologia, dalla storia dellle civiltà, dalla sociologia, oltre che elementi di anatomia, biologia e storia dell'evoluzione... E' vero, il mio è un ideale, ma un ideale che può, anzi deve essere realizzato. (pag. 417)

"Crede che la psicologia delle scuole sia in grado di recare il minimo contributo alla spiegazione delle forme ossessive ? E in fin dei conti può capitare a ciascuno di noi, ogni notte, che il nostro pensiero se ne vada per conto suo... mi riferisco ai sogni. Il popolo ha sempre ritenuto fermamente che i sogni siano importanti e che significhino qualcosa. Questo significato dei sogni la psicologia delle scuole non l'ha mai potuto fornire... quando ha cercato spiegazioni si è sempre trattato di spiegazioni non psicologiche... Possiamo però dire che una psicologia, la quale non sia in grado di spiegare il sogno, non è utilizzabile neppure per la comprensione della vita psichica normale e non può pretendere di chiamarsi scienza." (pag.360)

"L'analisi ha un andamento assai poco appariscente, non fa uso di strumenti, o di medicine, consiste solo in una conversazione e in una richiesta di comunicazioni; non è perciò facile convincere di esercizio abusivo della psicoanalisi una persona che può sempre sostenere di dare semplicemente degli incoraggiamenti, delle spiegazioni, e cercare soltanto di esercitare una influenza benefica su individui bisognosi di aiuto morale." (pag. 402)