Filandari nella leggenda e nella storia |
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Filandari è un piccolo
centro posto, a circa 500 metri sul livello del mare,
sulle falde orientali del monte poro:prospicente la valle
del mesima è a poco distanza dal luogo dove sorgevano le
fortificazioni della citta-stato di mesima da
cui esso ha ereditato il patrimonio storico e culturale.
Il suo toponimo Greco ci riconduce al periodo
dell'incursioni Saracene del lx se.che misero a ferro e
fuoco Nicotera, Mesiano e Mileto.Verso 850 dopo Cristo si
congettura che un artigiano di origine elenica impianto
in qesta zona tranquilla uno stabilimento di filatura e
tessitura:arte che successivamente fu estesa in tutti i
paesi viciniori dello stato di Mesima e nel Vibonese.Il<Filandaru>,nomignolo
col quale si indicava in origine il vecchio filatore di
fibre vegetali e di tesa fu trasferito prima ai suoi
discendenti e successivamente a tutto il villaggio.Filandari,
gia casale di Mesiano unitamente ad Arzona, Pizzinni e
Scaliti,fu nel corso dei secoli sottoposto a molteplici
feudatari.Tra i primi spicca Ruggeo il normanno che a
Mileto fisso' la sua dimora col titolo di conte.Gli
succedette il suo terzo genito anch'egli di nome Ruggero
che nel 1130 fu incoronato re di Sicilia.Successivamente
passo' alla famiglia dei signori Roberto, certamente di
stirpe reale.Passo' quindi all'Imperatore Fedederico
secondo che con la sua illuminata autorita' cerco' di
mettere un certo ordine nei Feudi meridionali emanando
delle apposite leggi, secondo i dettami scaturiti dalle
famose costituzione di melfi del 1231 tra gli altri il
paese fu ceduto a seringo con saggezza Filandari,grazie
anche alla laboriosita' dei sudditi si ricorda
quella del San Saverino.In quel periodo nfatti, ci fu per
lungo tempo Pace giustizia.La dinastia del San Saverino
prseguì con orrigo Ruggero secondo e si etinse con Luigi
San Saverino nell' anno 1404 per contrasti scaturiti con
la casa reale Ladislao, Filandari, ceduto quindi ai conti
di Arena nata stirpe di valorosi condottieri al servzio
della Reggina Giovanna seconda, passo' poi nel 1501 a
Giacomo di Pricipi di Bisignano,che fu pero' questo
deposto per ribbellione per cui il feudo finì a
Diego di Mendoza. Rul Gomez la silvan l'ebbe in dote dal
padre,il sindaco fu' a lungo governato da Marzono e dal
Pignatelli,Duchi di Monteleone che lo tennero sino al
1806 anno in cui fu dichiarato decaduta la feudalita'. La
legge Francese ha elevato Filandari ad
<universita'> ovvero a comune autonimo con
giurisdizione sul Casale Arzona,Mesiano(deaduta del
passato splendore)Pizzinni e Scaliti. Tale assetto
amministrativo, fu riconfermato anche con legge del 19-1-1807
Il terremoto del 5 febbraio 1783 che sconvolse la
Calabria la distrusse quasi interamente.In quella
occasione rovino molti palazzi gentilizi e
varie chiese,alcune non piu'riedificate.fu distrutto
anche il santuario della Madonna della Misericordia in
Arzona di cui solo consualmente nel 1902 si sono scoperti
e localizati gli avanzi. si ha motivo di credere che trai
ruderi siano ancora sepolti a redi sacri di grande
valore, statue processionali e il tesoro accumulato nei
secoli dei pellegrini che offrivono i loro minori e
preziosi alla statua della Vergine.A Filandari con qel
terremoto vi furono sei morti e sessanta ducati di danni;
Ad Arzona nessun morto,ma l'abbitato fu in parte
sconvolto e in parte reso inabitabile a pizzinni non vi
furono morti, ma il villaggio fu totalmente
disastrato;Scaliti fu pure totalmente distrutto,non vi
furono vittime ma dieci ducati di danni: Mediano fu
totalmente <cancellato > allepoca di quel
terremoto risalgono le congreghe e le
confraternita,laiche, riconosciute di grande importanza
per la diffusione della fede per la fede cristiana,dei
riti e delle pratiche a sfondo sociale.Queste
corporazioni cristiane assicuravano agli aderenti
decorosi funerali, messe perpetue ai poveri un
assistenza materiale. Alle ragazze povere veniva
garantito il corredo di nozze e agli ammalati meno agiati
anche lassistenza sanitaria.Vi aderivano sia uomini
che donne di ogni cento. agricoltori,pastori,artigiani e
professionisti. A volte nelle loro opere venivano
ostacolati da qualche prepotente signore o da qualche
parroco poco aperto ai problemi della collettiva
essenziale dal concilio di Trento. In ogni caso,tutto si
risolveva per il meglio, grazie allintervento del
vescovo nel tempo. Filandari diede il Natale ad Umberto
Moricca (1890-1948)famoso latinista, traduttore di opere
letterarie e scrittore. I suoi studi umanistici,sempre
attuale,sono poco diffusi per una riscoperta non
guasterebbe,anzi darebbe un notevole contributo alla
cultura. Rilevante è stata lemigrazione verso lAmerica
e lAustralia sia prima che dopo lultimo
conflitto mondiale. Il maggiore si ebbe negli anni 60,quando
cioè, famiglie intere si trasferirono nellEuropa
centrale e nel triangolo industriale Italiano. In passato
fiorivano delle botteghe artigiani di filatura e
tessitura.Rinomata era pure larte del ricamo, ma
oggi queste attività sono del tutto trascurate. Leconomia
attuale basata sull agricoltura e in particolare
coltivazione di ulive,uva da mosto,grano e frutta.
Non mancano i pascoli molte spese che alimentano lindustria
rinomante,sono le fiere mercato dei bovini si svolgono in
località <pioppi > nei giorni 21d giugno e 13
luglio di ogni anno.Vi sono delle industrie olearie e dei
palmenti, per la vinificazione.nel territorio delle
sorgenti dacqua indicate per la cura del fegato e
le malattie del ricambio se questa attività artigianale
fossero stimolati e riprese unitamente allo sfruttamento
razionale delle acque darebbe un impulso notevole alleconomia
locale e offrirebbero lavoro a tanti giovani disoccupati.
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