E' stato davvero solo un

   viaggio d'istruzione?

 

Pagina Iniziale.

Romanico, Gotico, arte medievale in Italia.

Firenze.

Pisa.

Siena.

Orvieto.

Crediti.

Già da settembre eravamo stati informati che la meta del nostro viaggio sarebbe stata Firenze... una città bellissima, a detta di molti, ricca di monumenti, a detta della professoressa Nasta, e... una città come le altre per noi, impegnati solo a pensare cosa avremmo fatto di sera, cosa avremmo indossato, quanti soldi avremmo portato, etc.

Poi, però, man mano che questo lavoro veniva completato, Firenze diventava, in un certo senso, sempre più la “nostra” città... la bellissima idea della professoressa Nasta infatti,  di affidare ad ognuno un monumento della città faceva sì che, pur non rendendocene conto, un pezzetto di cuore siciliano si andasse aggiungendo a quei mosaici, a quegli affreschi, a quelle statue, che per mesi erano stati oggetto delle nostre attenzioni... poi, finalmente, la partenza. Tutti erano emozionatissimi, era un po’ come se, dopo nove mesi di attesa, ognuno di noi vedesse il “proprio bambino” dopo aver fantasticato su come potesse essere, giocherellando con le radiografie, e esternando a tutti quella che era la propria felicità... il tempo di attesa, ora che ci penso, è stato pressappoco lo stesso, e così anche gli effetti causati della visione di questi “gioielli” sono stati a dir poco sorprendenti!

Viaggiare, abbandonare momentaneamente quello che era il nostro tran-tran quotidiano, indaffarati ognuno a portare a termine giorni vuoti fatti di piccole abitudini e magre vittorie, ha fatto sì che tutti si sentissero davvero “vivi”, aprendo la mente a quelle sensazioni così uniche ed irripetibili, da non poterle definirle con parole... si possono solo sentire e farle proprie.

Solo con la diversità si può cogliere l’ identità, dunque scoprire la propria cultura non significa “esaltarla”, ma confrontarsi con l’altro e diventare “altro”...

Il viaggio acquista così un significato molto più ampio, e da momento di svago, di curiosità e, perché no anche di avventura, diventa motivo di conoscenza profonda dell’ uomo e del suo essere molteplice nel mondo...

Giorno dopo giorno, abbiamo non solo imparato cosa sia una volta a botte, e quale profondo significato ci sia nella forma ottagonale di un battistero, ma anche quanto sia

importante l’amicizia, la comprensione, e quanto sia bello confrontarci gli uni con gli altri, scoprendo le mille sfaccettature della personalità di un essere, così come i tesori nascosti che due città meravigliose come Firenze e Pisa contengono...

Tornati a casa, esausti e felici, è stato bello riguardare le foto stampate sui libri, confrontarle con le proprie, e dire fieramente: “Io lì ci sono stato!”e cogliere in un istante la bellezza e il colorito della nostra nuova ricchezza, scoprendoci, adesso, un po’ più contenti di essere italiani e, in un certo senso, cittadini del mondo...