LE
TECNICHE FONDAMENTALI:
LA TESTATA: La testata, conosciuta
anche come "incapata", è una delle tecniche più
efficaci di lotta giapponese e se data bene può fare ricordare
la giornata anche ad un avversario che è grande due volte a voi.
La testata si usa perloppiù all'improvviso avendo l'accortezza
di non fare capire all'avversario che gliela state per dare.
La testata va sempre data sul setto nasale dell'avversario o sull'arcata
sopraccigliare o, se siete davvero bravi, gliela potete dare in bocca
e scassargli la dentata superiore. L'esecuzione della testata è
semplice basta portare il peso del corpo prima all'indietro inspirando
e poi tutto in avanti espirando avendo l'accortezza di colpire la naserchia
dell'avversario con la parte dura della fronte altrimenti vi fate male
stesso voi.
Se l'avversario non è un fesso, o se è una carta di tre
pure lui, è difficile che vi faccia avvicinare abbastanza per potergli
dare la incapata, perciò vi suggerisco di vestirvi da fessi per
non destare sospetti e avvicinarvi; o scendere dalla macchina, amichevolmente
come per parlare.
Se l'avversario già sta incazzto fatelo prima avvicinare e poi
girate la testa come se vi foste messi paura e state per girare sui tacchi
per andarvene, poi rigiratevi di scatto e afferrandogli le orecchie con
le mani dategli una testata come se il suo osso del naso fosse il pallone
e voi fosse Bettega.
Il mio maestro utilizzava spesso il seguente trucco quando voleva bisticciarsi
a freddo con qualcuno: gli andava da dietro e parlando proprio in italiano
gli chiedeva "scusate, gentilmente sapreste l'ora ?", come quello
abbassava un pooco la faccia per guardare l'orologio si trovava a terra
coricato e non sapeva manco lui come.
Ricordatevi però prima di eseguire questo trucco di assicurarvi
che il vostro avversario abbia l'orologio.
LA
MANO IN FACCIA:
Questa tecnica può essere di due tipi: difensiva, se serve a mantenere
la testa dell'avversario per proteggervi dall'eventuale incapata descritta
in precedenza, oppure può essere offensiva se viene eseguita per
far fare una brutta figura al vostro avversario davanti a tutti quanti
(tipo ad esempio avanti al bar, avanti alla fidanzata sua o vostra, avanti
ai figli ecc.).
L'esecuzione è molto semplice: basta soltanto mettere la mano un
poco piegata a tipo coppino per i lupini e spingerla con forza dal basso
verso l'alto sul mento dell'avversario.
Il mio maestro consigliava di eseguire codesta tecnica proferendo contemporaneamente
parole ingiuriose e offensive.
IL
CAZZOTTO FERMO:
Questo tremendo colpo, comunemente conosciuto anche come mullettone, se
bene eseguito mette immediatamente fine alle discussioni.
Il cazzotto fermo si riconosce per il caratteristico rumore sordo in quanto
tutte le nocche della mano colpiscono l'avversario a faccia piena.
Per eseguire un buon cazzotto fermo è necessario prendere o l'avversario
di sprovvista (tipo mentre si sta bevendo il caffè oppure mentre
sta parlando con un'altra persona o mentre sta girato e guarda a tutt'altra
parte) oppure mentre sta cacciando la testa fuori dal finestrino della
macchina per capire che gli volete dire.
IL
MORSO IN FACCIA:
Al di là di quello che si può pensare, questa non è
una cosa che fanno le femmine, ma è una mossa tra le più
efficaci e personalmente vi dirò che mi ha aiutato più di
una volta quando mi sono bisticciato in mezzo alla strada.
Il morso in faccia è principalmente una tecnica di lotta da eseguire
durante il corpo a corpo, quando ad esempio già vi siete attaccati
a tipo cani e state rotolando per terra.
La tecnica è semplice: avvicinate la bocca a un punto qualunque
della faccia del vostro avversario, purché non sia la testa, e
date un morso con tutta la forza che tenete in corpo senza lasciare, finché
non sentite che se ne viene tipo quando vi mangiate l'osso di prosciutto
nella minestra maritata.
Non fate questa mossa se vi fa impressione o il sangue o sentire un uomo
adulto che piange e allucca come un porco allo scanno.
LO
SCHIAFFONE A VOLTAMANO:
Questa mossa tra le più classiche ha successo soprattutto se data
a freddo e di sorpresa, in quanto causa, oltre a una notevole figuraccia,
un tre-quattro secondi di stupidimento dell'avversario, che potete sfruttare
per colpirlo nella sua zona sessuale con un calcio.
Il mio maestro consigliava di eseguire questa mossa soprattutto con le
persone che conoscete, che non s'aspettano lo schiaffo e che ci mettono
più tempo per capire che è successo.
LE
ARMI GIAPPONESI
Ci occuperemo
adesso brevemente di alcune armi tra le più tremende che si utilizzano
nelle arti marziali e che sicuramente avrete già visto in qualche
famoso film o che avrete letto certamente sulle pagine di qualche giornale
che cosa possono combinare.
LA
CATENA:
Questa tremenda arma è di facile utilizzo e in più ha il
vantaggio che ve la potete portare appresso senza che nessuno pensi a
male. Infatti, a differenza ad esempio del coltello a scatto, anche se
vi ferma la polizia non vi può dire niente, perché voi potete
sempre dire che vi serve per il mezzo o perché dovete legare la
barca a mare. Consiglio comunque, per ottenere dei risultati migliori,
di utilizzarla in velocità (ad esempio da sopra a una motocicletta,
facendo guidare un vostro amico).
LA
MAZZA DI FERRO:
Quest'arma è un classico che non finisce mai di dare soddisfazione.
Si utilizza più o meno come la catena, e anche questa non è
proibita dalla polizia, basta che avete l'accortezza di trovarne una che
potete sfilare o infilare comodamente sotto il seggiolino della vostra
macchina al momento opportuno.
IL
PALILLO:
Ci sono due tipi di palillo: uno in legno, per mantenere le serre a pomidori,
e uno in ferro, che si usa solitamente in città e fa da passacatena
nei parcheggi privati.
Consiglio l'utilizzo di queste due armi soprattutto allo stadio, dove
potrete comodamente accamuffarle come aste di bandiere.
Queste armi sono ottime anche per colpire degli avversari che vi mettete
paura di farli avvicinare troppo.
LA
MAZZETTA:
Quest'antica arma viene comunemente utilizzata dai muratori per scassare
i muri portanti di una casa o la cementa piena che si impiega in edilizia.
Il potere di quest'arma è micidiale. Il mio maestro la utilizzava
addirittura per sorprendere l'avversario durante i bisticci in mezzo al
traffico lanciandola direttamente nel parabrezza senza farlo manco scendere.
IL
FUCILE DA CACCIA:
Questa è un'arma abbastanza pericolosa, che però chi più
e chi meno tutti quanti la teniamo a casa. Consiglio di utilizzarla soltanto
in questioni serie e dove siete assolutamente sicuri che non vi vedono
né vi conoscono.
Se fate il guaio grosso è sempre meglio che la fate scomparire
anche se si tratta di un oggetto di valore. Ricordatevi: è meglio
perderci la quattro, la cinquecento o anche il milione che farsi la galera.
TECNICHE SEGRETE GIAPPONESI
LA
TECNICA DELLA GIACCHETTA:
Questa tecnica segreta viene utilizzata soprattutto alle feste di ballo,
ristoranti, discoteche e prime comunioni, ma per farla bisogna essere
a due.
La tecnica è semplice ma molto efficace: una volta che voi e un
vostro amico vi siete puntati la persona con la quale vi volete bisticciare,
uno ci va da dietro senza farsene accorgere e improvvisamente gli abbassa
la giacca dal collo verso le spalle in modo che non può più
muovere le braccia, mentre voi lo colpite in faccia con tutta la forza
che tenete.
LA
FOCA IN CANNA:
Questa mossa invece è molto utile per bisticciarsi in posti dove
non c'é molto spazio, ad esempio in filovia o negli uffici comunali.
Per eseguire questa mossa, portate di scatto la vostra mano al cannarone
respiratorio della trachea avversaria e stringete con forza tipo come
quando schiacciate un biscotto di grano nel latte per fare colazione.
IL
CALCIO CON LO STIVALETTO:
Quando sapete già che vi dovete andare a bisticciare, mettetevi
sempre degli stivaletti con la punta. Il mio maestro se li faceva fare
con la punta di ferro apposta, e ancora oggi ci sono calzolai che se chiedete
ve lo fanno.
Quando durante il bisticcio il vostro avversario cade per terra, colpitelo
con la punta dello stivaletto come se vorreste tirare un rigore. I punti
buoni da colpire sono la fiancata, il muso e la noce del collo.
IL
CAZZOTTO CON L'ANELLO:
Chi si sa bisticciare bene, riesce sempre a unire l'eleganza con l'utilità.
Ad esempio, portare un anello di pietra dura oltre ad essere elegante
può rendere il vostro cazzotto una vera e propia arma invincibile,
infatti è scientificamente dimostrato che il diamante, sia vero
che finto, è una delle cose più dure che ci stanno sulla
faccia della terra e che può spaccare la pelle umana fino a farne
uscire il grasso per sotto.
LA
BUTTATA SOTTO CON LA MACCHINA:
Talvolta può succedere che, mentre ci stiamo bisticciando, cominciamo
ad avere la peggio. Ma non bisogna mai darsi per vinti perché,
come diceva il mio maestro, dove non arriva la forza e l'abilità,
arriva la cattiveria.
Questa tecnica si deve eseguire quando durante un bisticcio in mezzo al
traffico capite che non è opera con le mani e allora fate finta
di tornarvene in macchina e che ve ne volete andare.
Per rendere la cosa più credibile, parlando in italiano, dite frasi
tipo "Io sono una persona perbene e non mi bisticcio a mazzate in
mezzo alla strada" ecc. Una volta rientrati in macchina, accendete
subito e scalate prima-seconda tenendo l'acceleratore a taccoletta, puntatevi
la persona con la quale vi volete bisticciare e andateci dritto sopra
col muso della macchina finché non lo vedte scomparire sotto al
cofano.
Il mio maestro, infatti, mi ha insegnato che è sempre bene girare
con una targa di cartone finta che potete sempre buttare dopo una cosa
del genere per non farvi riconoscere
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