Macchina, 17 aprile 2001 ore 19:16 pressi di Pescara

 

Quando uno ascolta "+ Forte di te" guardando dal finestrino il paesaggio che cambia e gira come la scena di un teatro, è inevitabile che non si metta a pensare. Chiudo gli occhi, rivivo un momento. Il concerto. Paola e Chiara sono lì, sul palco, con tutta la loro semplicità. La prima emozione che provo è il rammarico. Ma non è rammarico per qualcosa che è passato e che non si sa quando torna, è rammarico per qualcosa che non è stato vissuto come si avrebbe voluto. O come avrebbe meritato. Non l'ho vissuto tutto quel concerto: era come se fossi lì, ma non del tutto. Eppure l'avevo tanto atteso. Ero lì.

Avevo appena comprato "Television": quelle canzoni non erano ancora "mie". E comincio a credere che neanche Paola e Chiara erano già le mie "rexissime". In tutte le occasioni così c'è rammarico per un momento tanto sognato, per tutto ciò che si avrebbe voluto fare ma che non si è fatto. Ma per me non è solo quello. Durante la loro pausa "Post- Giornata Storica" io vivevo con il loro cd, ma mi ero staccata un po’ dallo stile "registrare tutte le interviste TV" che forse molti di voi conoscono. E "Vamos" non mi ha preso subito. Il concerto in cronologia si va a situare nel momento iniziale del "riavvicinamento". Probabilmente, se fosse avvenuto anche una sola settimana dopo, allora probabilmente sarebbe già stato diverso. Non è stato così, ma non sono dispiaciuta o insoddisfatta. Paola e Chiara dal vivo riescono a dare un'emozione che consiglio a tutti di vivere, almeno una volta. Credo che ogni avvenimento segua un filo logico, una linea tracciata da un'entità che si può chiamare "destino". E se tutto questo ha contribuito a far riesplodere come non mai la mia "P&C's mania", allora sono sempre meno rammaricata.

"Il destino" mi ha riportato le mie stelle, mi ha affidato le "mie rexissime". Si dice che il primo amore è il più bello. Nel mio caso, aspetto a dire che il primo concerto è il più bello. Sì, aspetto. Aspetto il bis….

 

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