Il S. Palmerio è databile
tra primo e secondo quarto del XIII sec. A stabilire questa data aiutano
alcune considerazioni sul duomo di Oristano che, però, allora era molto
diverso da come si vede oggi.
A quell'epoca la Cattedrale di Oristano si presentava,
come testimoniano storici secenteschi, in forme romaniche dal paramento
murario a filari bicromi . Questa fabbrica, oggi completamente sostituita da impianti
successivi, fu fatta costruire nel 1228 dall’arcivescovo di allora
probabilmente usufruendo di maestri pistoiesi, come sembrerebbe far pesare
proprio la caratteristica bicromia del paramento murario.
La stessa caratteristica cromatica descritta per la
vecchia fabbrica della chiesa Oristanese, è presente nelle chiese di
Milis e Ghilarza, due centri non lontani dal capoluogo giudicale. E’
probabile allora che le stesse maestranze che lavorarono ad Oristano si
occuparono anche di questi altri due monumenti iscrivibili per tanto allo
stesso periodo.
In facciata il S. Palmerio, come succede anche a Milis,
presenta un disegno di tre arcate ceche disposte a seguire l’inclinazione
delle falde del tetto.
Il portale, come consuetudine architravato con arco di
scarico, è stretto nello specchio centrale della facciata.
Il prospetto laterale, da una più precisa disposizione
delle fasce bicrome, presenta un coronamento di archetti a doppia ghiera
sovrastato da una cornice dal profilo a sguscio.
All’ interno l’unica nave è coperta da capriate.
Transetto e abside attuale sono aggiunte successive all’impianto
originario.
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facciata
Come
le chiese di Bonarcado e Milis la facciata di questa chiesa presenta
un disegno generale di tre arcate cieche.
Questa
soluzione ha dei riscontri nella architettura del resto d'Italia e
d'Europa? Dove?
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