S. Luigi dei Francesi

Anche nota come la Chiesa di Caravaggio (D. Fontana, 1589). L'atmosfera che si respira in questo piccolo tempio a due passi dal Senato (Palazzo Giustiniani) e da Piazza Navona è pomposa, una qualità molto poco italiana.

Ma seguite gli altri visitatori fino alla quinta cappella a sinistra, appena prima dell'altare, e resterete folgorati dai tre dipinti di Michelangelo Merisi, il gigante della pittura nato nella città di Caravaggio, dalla quale prese il suo nome d’arte.

La facciata è in genere attribuita a Giacomo della Porta, ma l'insieme è probabilmente opera di Domenico Fontana.

I tre capolavori di Caravaggio, nella Cappella Contarelli, rappresentano "San Matteo e l'Angelo" (sopra l'altare), "La Vocazione di San Matteo" (a sinistra) e "Il Martirio di San Matteo" (a destra).

Notate le posture esagerate ma realistiche dei personaggi e la forza drammatica ottenuta con la luce proveniente da un'unica fonte, come un riflettore teatrale. Scopre la "realtà" (osservate le piante sporche dei piedi).

Notate anche l’evoluzione di questa pittura rispetto alla classicità delle opere dipinte da Michelangelo e da Raffaello.

Caravaggio avvia la scuola napoletana di pittura, incentrata sui poveri e sui malati. Com’è noto, Caravaggio venne esiliato a Napoli per aver ucciso un uomo a coltellate durante una rissa. Morì sulla spiaggia senza sapere di essere stato perdonato dal Papa: per penitenza stava tornando a Roma a piedi.

San Luigi dei Francesi Storia 1478. La piccola collettività francese di Roma acquista una piccola chiesa in questo quartiere, che ancora oggi si identifica con la cultura d’Oltralpe. 1518. Il cardinale Giulio de' Medici, futuro Papa Clemente VII, posa la prima pietra. 1589. La chiesa viene consacrata come tempio ufficiale dei francesi a Roma e dedicata al loro Re Luigi IX, che aveva guidato due crociate ed era stato santificato. 1597. Caravaggio inizia a dipingere nella chiesa. Finirà i tre quadri cinque anni dopo.