Piazza di Spagna

Da non perdere

 Trinità dei Monti e Scalinata Giubileo 1725

Trinità dei Monti

Luigi XII fece edificare nel 1502 questa chiesa. Ciò spiega lo stile architettonico francese di questa chiesa situata in una posizione mozzafiato, che vanta magnifici dipinti di Federico Zuccari (1540-1609).

La chiesa fa parte dell'attiguo convento, fondato nel 1494 sul luogo in cui sorgeva il Palazzo di Lucullo (I sec. a.C.), e destinato inizialmente all’Ordine dei Minimi di S. Francesco di Paola, con il nome di Convento della Ss. Trinità. Nell’Ottocento, ai Minimi si sostituì l’Ordine femminile del Sacro Cuore, che tuttora lo occupa.

E’ paradossale che un luogo di preghiera e penitenza sorga sulle rovine di un antico teatro di dissolutezze. Lucullo passava infatti per essere il miglior cuoco e buongustaio dei tempi di Cesare. Alla sua tavola si potevano gustare cigno arrosto, ostriche di Colchester (arrivavano dalla lontana Inghilterra fino a Roma in quattro giorni, trasportate da pattuglie a cavallo), frutta esotica di ogni tipo. Tra un piatto e l'altro si poteva assistere a intermezzi teatrali.

Ancor oggi, l’aggettivo "luculliano" designa un banchetto da favola.

Luigi XI (1423-1483), in fin di vita, fu curato e salvato dai monaci dell’Ordine, tutti francesi. Il sovrano riconoscente li aiutò a fondare il convento. Ebbe così inizio l'influenza francese in questa parte della città, che oggi però prende il nome di Piazza di Spagna. Attualmente, nei giardini sorge una scuola francese.

Piazza Trinità dei Monti (Mappa H 2)


Fontana della Barcaccia

Pietro Bernini, padre del grande Gian Lorenzo, aveva progettato nel 1629 una fontana che rappresentava una barca che affonda, in parte perché la pressione dell’Acqua Vergine era scarsa, e in parte perché una barca era stata effettivamente trascinata qui da una piena del Tevere.

Osservando attentamente gli edifici circostanti, noterete infatti le targhe che indicano l'altezza raggiunta dalle acque durante varie inondazioni. E' una delle fontane più note di Roma, perenne meta di pellegrinaggio turistico.

Piazza di Spagna (Mappa H 2)


Casa di Keats e Shelley

Il poeta John Keats venne a Roma nel 1820, insieme all’amico Joseph Severn, nella speranza che l'aria asciutta (sic) di Roma lo facesse guarire dalla tubercolosi. Era depresso a causa delle critiche sfavorevoli rivolte ai suoi versi e dalla distanza (sia geografica che affettiva) dalla sua amata. La sua salute invece peggiorò e la morte lo colse l'anno dopo in questa casa (dei primi del XVII sec.), ad appena 27 anni.

Un altro poeta inglese, Percy Bysshe Shelley, ebbe qui l'ispirazione di scrivere un’ode funebre per l’amico Keats. Nel 1822, tuttavia, anche lui morì giovane, annegando nelle acque di La Spezia e lasciando vedova inconsolabile Mary Wollstonecraft, l’autrice di "Frankenstein".

Anche i poeti romantici Byron, Browning e Tennyson vennero a cercare ispirazione a Roma, dove si immersero nello studio dei classici e ammirarono le rovine dell’antica città.
Nel Museo si trovano una buona biblioteca, la maschera mortuaria di Keats e alcune incisioni di pregio.

Piazza di Spagna, 26 (Mappa H 2)
Orario: da Lun. a Ven. 9-13, 15-18. Sab. 11-12, 15-18. Chiuso dom. e festivi.


Villa Medici

Questo edificio rinascimentale, eretto nel 1564 da Annibale Lippi, ospita attualmente l’Accademia di Francia. La svasatura delle mura esterne riprende l’architettura medievale, rendendo questa massiccia costruzione più severa.

La facciata posteriore, che dà sui vasti giardini, è invece riccamente ornata da bassorilievi e statue, e su di essa si apre un porticato rinascimentale. La fontana situata di fronte all’ingresso principale della Villa proviene dalle Terme di Caracalla.

Villa Medici

Storia

I sec. a.C. Il terreno fa parte dei grandiosi Orti di Lucullo.

1560. Il Cardinale Crescenzi vi fa costruire una semplice casa di campagna.

1564. La acquista il Cardinale Ricci da Montepulciano, che con l'aiuto dell'architetto A. Lippi ne fa un luogo di piaceri con l’aspetto esteriore di fortezza. Per agevolare l’accesso alla sua dimora, fa inoltre pavimentare Via Sistina.

1576. La proprietà viene acquistata dal Cardinale Ferdinando de’ Medici, della famosa famiglia fiorentina.

1630. Il grande pittore spagnolo Velázquez soggiorna in questo palazzo. Nello stesso anno, Galileo Galilei inizia, su "invito" dell'Inquisizione, tre anni di confino fra queste mura.

1666. Luigi XIV fonda l'Accademia di Francia per permettere ai giovani artisti del suo paese di studiare a Roma. Tra gli ospiti, Fragonard, Boucher e Poussin, che vinse il Prix de Rome.

1803. Napoleone Bonaparte trasferisce qui l'Accademia di Francia ed estende la tipologia degli artisti che vi possono soggiornare, includendovi incisori e musicisti: in epoca successiva essa ospiterà infatti anche Debussy e Berlioz. I fortunati prescelti dal Ministero della Cultura francese vengono a Roma per un paio d’anni a studiare sia la cultura classica, sia nuove discipline come letteratura, cinema e restauro di opere d'arte.


Viale Trinità dei Monti, 1. Tel. 06 67611 (Mappa H 1)
Orario: Sab. e Dom. per viste guidate 10,30-11,30.
Nel giardino si tengono mostre e, durante l'estate, festival di musica e danza.


Palazzo della Maschera Grottesca

Palazzo della Maschera GrottescaImboccate Via Gregoriana e lasciatevi permeare dalla giocosa allegria di questa favolosa facciata, costruita nel 1591 da Federico Zuccari.

La bocca del Mostro forma la porta d’ingresso e due finestre sono collocate negli occhi sgranati.

Federico, il più giovane dei due fratelli Zuccari, entrambi pittori di fama, fece costruire quest'edificio per ospitare una scuola di pittura.

Da non perdere i suoi dipinti nella vicina Chiesa della Trinità dei Monti.
Attualmente, nel Palazzetto ha sede della Biblioteca Hertziana, un centro culturale tedesco.

Via Gregoriana 28. Tel, 06 699931 (Mappa H 2)
Non è aperto al pubblico.


Collegio di Propaganda Fide

Diverse parti di questo complesso, sorto nel 1622, furono progettate dai due geni rivali dell'architettura barocca romana, Bernini e Borromini, ma i risultati sono assai omogenei. La facciata che dà sulla piazza porta la firma del Bernini, mentre il portale d’ingresso di Via di Propaganda, misto di linee concave e convesse, fu progettato dal Borromini nel 1667, poco prima di morire suicida.

Via Propaganda, 1. Tel 06 6796941 (Mappa H 2)


Colonna dell'Immacolata

Nel 1857, Papa Pio IX proclamò il dogma dell’Immacolata Concezione e fece collocare una statua della Madonna in cima ad un'antica colonna romana.

L'8 dicembre, festa dell'Immacolata, il Papa e il sindaco di Roma partecipano insieme ai pubblici festeggiamenti che si svolgono ai piedi della colonna.

Piazza Mignanelli (Mappa H 2)

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