La vita di San Francesco - L'invito del re di Francia

L'invito del re di Francia.



Negli anni in cui visse San Francesco, in Francia regnava Luigi XI, un uomo perfido e di cuore duro, che non si faceva scrupolo di negare la parola data o di tradire la verità.

Nel marzo del 1480 il sovrano di Francia si ammalò gravemente e il pensiero di morire cominciò ad angosciarlo e a tormentarlo.
Da un mercante napoletano che si trovava in Francia, il re venne a conoscenza dei miracoli che il frate di Paola riusciva ad operare; così gli inviò una lettera invitandolo presso la sua corte in Francia.
Francesco rifiutò perchè sentiva che non era la volontà di Dio; allora, il sovrano di Francia si rivolse al re di Napoli, ma il Santo rifiutò anche l'invito di questo.
Solo quando l'invito ad andare in Francia gli giunse dal Papa Sisto IV, Francesco umilmente accettò di partire.

Egli sapeva che con quel viaggio lasciava per sempre la sua terra; aveva ormai 65 anni e sentiva che sarebbe morto in terra francese.
Prima di partire, operò il suo ultimo miracolo a Paterno.
Un grande amico di Francesco si recò dal frate per ricevere l'ultima sua benedizione; con lo stupore di tutti, il santo tirò fuori dalla tasca un piccolo pane bianco: egli non portava di solito mai niente da mangiare con sè.
L'amico conservò gelosamente il pane per ben cinque anni; poi, durante una carestia, si ricordò del dono: quando lo riprese lo trovò ancora fresco e fragrante e potè sfamare ben sette persone.

Anche Brigida, la sorella di Francesco, era profondamente addolorata per la partenza del fratello. Quando ella insistentemente chiese al Santo un suo ricordo, Egli non sapendo cosa darle, si avvicinò le mani in bocca, si levò un dente molare e lo consegnò come ricordo alla sorella.

Ancora oggi il molare del Santo viene conservato come reliquia nel Santuario di Paola.

Quando era ormai prossima la partenza, San Francesco radunò tutti i Frati e raccomandò loro di testimoniare sempre l'Amore di Dio attraverso la Penitenza, unita all'osservanza della Povertà, della Castità, dell'Obbedienza e soprattutto all'Astinenza dal mangiare la carne e i derivati.

Nominò, poi, un Vicario Generale per i conventi già esistenti e si scelse alcuni compagni per il viaggio.
Il 2 febbraio del 1483, il Santo lasciò tutti in una profonda commozione e partì per la Francia.